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Pagina di introduzione all'operazione di intelligence militare denominata "Q"


Questa è una pagina di lotta nell'ambito
 della guerra dell'informazione

"Verità contro bugie - La guerra di propaganda per la vostra mente. Q"        Q#2900
 
"Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario"  V. G. Venturini


 
 
 

Scegliamo le parole di Jacob Creech, alias Clandestine, come DICHIARAZIONE DI INTENTI DEL SITO:


"La mia lealtà non va a nessun governo. La mia lealtà è verso il Popolo. Verso gli innocenti che, senza volerlo, si ritrovano ad essere pedine in mani malevole. Sono loro quelli che io servo. La mia missione è la prosperità del Popolo. Nulla di più."




PROFILI SOCIAL

 


WordPress: The age of Q

Minds: www.theageofq.it

X: TheAgeofQ

Rumble: kallyfugo

Bitchute: TheAgeofQ

Facebook: The Age of Q

Telegram: The age of Q

Gab: The Age of Q

GETTR: The Age of Q


We are going to show you a new world.

Those who are blind will soon see the light.

A beautiful brave new world lies ahead.

We take this journey together.

One step at a time.

WWG1WGA!

Q



Vi mostreremo un nuovo mondo.

Chi è cieco presto vedrà la luce.

Un mondo nuovo, audace e bello ci attende.

Faremo questo viaggio insieme.

Un passo alla volta.

WWG1WGA!

Q


Post Q#2450 del 7 novembre 2018




Dal post Q#1252

La pelle dei Patrioti non ha colore

È TEMPO DI UNIRCI E COMBATTERE PER LA NOSTRA LIBERTÀ.

INSIEME, siamo FORTI.

DIVISI, siamo deboli.

LA PELLE DEI PATRIOTI NON HA COLORE.

Q


Scopo e contenuti del sito


Il nostro sito si propone di introdurre i lettori alla conoscenza degli avvenimenti che hanno sconvolto il mondo negli ultimi anni e che stanno plasmando il futuro dell’umanità, invitandoli ad iniziare un percorso di ricerca personale e a farsi ognuno le proprie idee a riguardo.

Per quanto ne sappiamo, vediamo due schieramenti impegnati in una lotta immane: da una parte le élite globaliste, che da secoli detengono il potere e che sono impegnate a perpetuare il loro dominio ad ogni costo, anche di fronte all’inevitabile definitivo crollo del sistema economico, e dall’altra i Patrioti, che combattono per assegnare, in maniera definitiva, tutto il potere al popolo. Abbiamo cercato di offrire uno sguardo d’insieme della situazione nell’articolo “Il quadro generale”, in cui vengono delineati i due schieramenti in guerra, i cui metodi e strategie sono invece riassunti in “Il folle piano delle élite contro il popolo” per la parte globalista mentre, per quanto riguarda i Patrioti, abbiamo tentato di schematizzare le loro mosse in “Le fasi del Piano dei Patrioti” e in “I punti del Piano dei Patrioti”. L'origine e la natura della ricchezza dei globalisti vengono analizzate nell'articolo "Il potere delle élite". Ci teniamo a sottolineare che, specie per quanto riguarda il fronte che a noi sta a cuore, quello dei Patrioti (data la nostra dichiarazione di intenti, è evidente che non potremmo essere neutrali senza rinnegare la nostra appartenenza al popolo), non riusciamo a stare dietro a tutte le voci e alle notizie non confermate (che a volte si rivelano esatte e a volte no) su operazioni non divulgate svolte nell’ambito del Piano Militare da essi posto in esecuzione. Vista la struttura “statica” di un sito web rispetto, ad esempio, alla flessibilità di un canale Telegram ben curato, siamo costretti a lasciare ad altri questo tipo di divulgazione, mentre sulla nostra pagina cerchiamo di pubblicare soltanto quelle parti del Piano visibili a tutti e che trovano solide conferme: ci comportiamo, insomma, come se stessimo scrivendo un libro di storia proprio nel momento in cui la Storia viene fatta, con tutti gli obblighi che ne derivano nella selezione del materiale e con la giusta "ossessione" per la verità. Le forze a nostra disposizione sono limitate e cerchiamo quindi di utilizzarle al meglio: per questo ci appoggiamo, riconoscendone sempre meriti e lavoro, alle fonti più diverse, nel momento in cui riteniamo che il materiale da esse prodotto possa integrarsi nel progetto che abbiamo in mente.

Il sito, come risulta evidente già dall’indirizzo web, è centrato su Q, l’operazione che i Patrioti hanno messo a disposizione della popolazione perché chiunque possa agganciarsi alla lotta e dare il proprio contributo nel campo dell'informazione alternativa. Troverete quindi, come strumenti nati per aiutarvi a comprendere la natura e la portata di questa operazione, gli articoli “Che cos’è Q?”e “Il successo di Q”, una serie di frasi emblematiche usate da Q e cariche di significati reali, rimaste nell’immaginario di coloro che, come noi, hanno seguito i “drop” fin dall’inizio, una sezione di domande e risposte su Q e un piccolo glossario fondamentale, anche se i riferimenti a Q sono praticamente sparsi ovunque. Nel raccontare e spiegare "Q", non abbiamo trascurato il ruolo fondamentale degli Anon, che riguarda soprattutto l'azione nel campo strategico e vitale dell'informazione: per questo motivo, un'intera sezione del sito approfondisce il tema della guerra dell'informazione.

L’obiettivo implicito di Q è quello di fungere da catalizzatore per il “Grande Risveglio”, cioè l’innalzamento del livello di coscienza e conoscenza di tutta l’umanità rispetto alle reali vicende storiche, al ruolo e ai crimini delle élite dominanti, alla necessità, per la stessa sopravvivenza della nostra specie, di liberarci dal giogo dello sfruttamento, alla natura stessa dell’uomo e al suo posto nell’Universo. Troverete perciò una sezione dedicata ad alcuni esempi di risveglio della popolazione rispetto a tali tematiche e una galleria di immagini di alcuni protagonisti di questa parentesi storica: vi sono molti volti di gente comune e qualche volto noto, coscienti che gli eventi in corso ci condurranno a comprendere che, come dice Q, nessun uomo è al di sopra di un altro. In questa chiave, abbiamo anche inserito video e altri riferimenti ad elementi del Q Movement italiano e internazionale, oltre che a fonti di informazione alternativa generale. Non manca un accenno alle presenza di Q (e dei Patrioti in generale) nella cultura popolare.

Il nostro sito è nato il 5 febbraio 2020 e si è quindi sviluppato parallelamente ad importanti accadimenti noti a tutti: per questo motivo troverete una corposa sezione dedicata al COVID-19 e alla “pandemia”. Trovate anche la sezione che si occupa del conflitto russo-ucraino, operazione militare cruciale, indirizzata contro l’impalcatura globalista di strutture sovranazionali e i suoi manutengoli nazisti. Gli altri smottamenti dell’ordine internazionale che trovate descritti sono quello che ha portato l’Afghanistan in mano ai Talebani, la progressiva, rapida liberazione dell’Africa dal neocolonialismo occidentale, l'improvviso riacutizzarsi della crisi in Medio Oriente.

Le vicende elettorali americane hanno contribuito a plasmare, nel tempo, la struttura stessa del sito: la "sconfitta" elettorale del 2020 ha aperto quello che abbiamo chiamato "il ciclo 2020-2024", a cui è dedicata un'intera sezione (il cui fulcro sono la definizione della presidenza Biden come “falsa presidenza” e i documentari sui brogli elettorali del 2020, ma, con il tempo, lo sguardo non ha potuto che allargarsi alla campagna per le elezioni del 2024), mentre la vittoria del 2024 ha segnato, a nostro avviso, un tale cambio di marcia nella storia mondiale da averci spinti a varare una pagina a parte, dal suggestivo titolo "Rivoluzione!". La parte più grande del nostro cuore e delle nostre energie nervose le abbiamo però riversate nella sezione, particolarmente necessaria, centrata sui crimini contro i bambini, le più perverse e odiose tra le innumerevoli nefandezze perpetrate dalle élite globaliste. Come afferma Q, saranno proprio i crimini contro i bambini a unire l’umanità.

Non mancano i link al vecchio blog, che abbiamo tenuto dal 2019 al gennaio 2021 (dal cui materiale più interessante stiamo realizzando degli articoli), la sezione dedicata alle novità del sito, una sezione denominata “Anniversari”, in cui ci occupiamo di eventi che il deep state ha utilizzato per soggiogare il mondo (parliamo degli attentati dell’11 settembre e dell’omicidio del Presidente Kennedy) e una sezione dedicata alle chat di George News che, a nostro avviso, per un periodo di tempo, hanno affiancato l’operazione Q. Inoltre, per chiunque fosse interessato, abbiamo provato ad aprire una finestra sul futuro.

Per chiudere, una precisazione forse non necessaria ma importante: noi non disponiamo, e verosimilmente non disporremo mai, di notizie "riservate" o provenienti da "fonti privilegiate": il lavoro che svolgiamo qui è un lavoro di raccolta, selezione e analisi di informazioni provenienti da fonti pubbliche, accessibili a tutti, verificabili da tutti.

Addentratevi quindi, se lo volete, nell’esplorazione del nostro sito, nella speranza che possa aiutarvi a comprendere questa fase storica insieme dura, complicata ed entusiasmante.


Q siamo noi!

Qualche correzione e qualche ulteriore chiarimento sul metodo


La prolungata assenza di Q, che praticamente non pubblica più dall’8 dicembre 2020 (con l’eccezione delle due mini-finestre a giugno e novembre 2022: 13 drop in tutto, su un totale di 4966), ha lasciato gli Anon a districarsi da soli nel mare di notizie e voci, forti “soltanto” dell’addestramento di tipo militare che è stato loro impartito, fatto di snervanti attese che hanno rafforzato la tenacia e l’equilibrio interiore di chi è riuscito a resistere. Se è vero che Q ha detto che non vi sarebbero state rivelazioni di notizie riservate al di fuori della sua piattaforma (Q#513), è vero anche che era forse lecito chiedersi se questa affermazione fosse valida soltanto per il periodo di attività di Q, oppure per un intervallo di tempo più lungo (non crediamo possa valere in eterno, perché una volta crollata la Cricca, cesserà la necessità del segreto ed inizierà l’era dell’open source generale). È così che, negli ultimi tempi, ci siamo avventurati (ora ci stiamo riferendo solo a chi scrive) alla ricerca della Verità su sentieri tortuosi, spesso al limite del “vero” e forse scavallando talvolta, involontariamente e sempre in buona fede, nel “non vero”. Per questo motivo, dopo numerosi approfondimenti, abbiamo deciso di correggere la rotta e abbiamo sfrondato alcuni (pochi) testi di qualche raro (perché siamo comunque stati sempre piuttosto prudenti) elemento che avrebbe potuto danneggiare la nostra credibilità. Di seguito l'elenco dei testi revisionati: "Le elezioni del 2020 come parte di un piano più ampio", "Gli USA sono una Corporation?", "Premessa", righe introduttive a "There is a Plan - C'è un Piano (raccolta di video)", "I punti del piano dei Patrioti" (piccola revisione minore).

Un'altra criticità è quella dei “contributi esterni". Il nostro sito non è fatto soltanto di materiale originale, ma si sforza anche di presentare ai lettori un caleidoscopio di elementi provenienti dalle fonti più disparate, sia per ottimizzare la disponibilità di energie e colmare i vari gap di competenze, sia per dare l’idea dello sforzo collettivo nella lotta e tracciare il solco della condivisione disinteressata e dello spirito di comunità. Alcune delle voci rappresentate sul sito potrebbero, agli occhi di molti (magari anche dei nostri), apparire come appartenenti a personaggi ostili infiltratisi nel movimento, altre potrebbero dimostrarsi tali in futuro. Ebbene, noi non ci formalizziamo ora, né ci formalizzeremo poi, convinti come siamo che il messaggio conti più del messaggero e che anche gli infiltrati, per un certo periodo di tempo, siano costretti a fare un buon lavoro al servizio dei Patrioti, per l'ovvia necessità di costruirsi un certo livello di credibilità. Lasceremo quindi sul sito tutti quei contributi che riterremo utili alla presentazione di una narrazione coerente e veritiera, indipendentemente da chi li abbia firmati.


07 febbraio 2024


Che cos'è Q ?  

"Il 28 ottobre 2017, sulla piattaforma online 4Chan, quella che pareva essere una fonte militare iniziò a divulgare informazioni di grande interesse per la popolazione. Dopo qualche tempo, la fonte cominciò a firmarsi con la lettera Q. Fu l'inizio un lungo viaggio."


Q (erroneamente noto anche come QAnon) è una sofisticata operazione militare, mirata ad aggirare i mezzi d'informazione convenzionali e condotta da "soldati digitali" attraverso l'uso anonimo di internet su piattaforme non censurabili. Essa mira a far pervenire alla popolazione informazioni vitali, altrimenti nascoste. Queste vengono sempre presentate in modo tale da incoraggiare la ricerca e la riflessione individuale. Q svolge, inoltre, una funzione di istruzione e coordinamento delle masse nel combattere la "guerra dell'informazione" contro tutti i mezzi di comunicazione asserviti ad interessi economici antipopolari. La strategia di Q si basa sul coinvolgimento di un numero di sostenitori sempre più ampio a livello internazionale, che facciano da cassa di risonanza ai suoi messaggi, aumentandone l'impatto. La consistenza numerica dei follower di Q è tale da far sì che possano agire, quando se ne presentino le condizioni, da scintilla per l'innesco del risveglio di massa della popolazione generale. Q ha effettivamente creato, per chiunque, la possibilità di partire da una fonte di altissimo profilo per entrare nella lotta sul fronte della guerra dell'informazione. Le attività di Q si collocano nel contesto dell'ampio e definitivo scontro tra le forze globaliste della grande finanza internazionale e quelle riduttivamente etichettate come "sovraniste", in appoggio a queste ultime. Da qui nascono l'ostilità e le menzogne dell'informazione mainstream (TV, stampa e grandi piattaforme social, con la notevole eccezione di Twitter) che, in modo diretto o indiretto, è quasi interamente nelle mani della finanza globalista.



Vai alle Domande Ricorrenti su Q


Vai ai link dei siti con i post di Q


PICCOLO GLOSSARIO DI TERMINI FONDAMENTALI


ULTERIORI APPRONDIMENTI SU Q DAI POST DEL CANALE TELEGRAM POTUS ITALY: https://t.me/Potusitaly/2057



LEGGI SU WORDPRESS

 

LEGGI SU X



Da chi era composto il team che creava i drop di Q? Quali erano i suoi meccanismi di funzionamento? (video)


Un gruppo di 3 Patrioti americani, Jon Herold (@patel_patriot), @realjusthuman e @reBurningBright, analizzando la deposizione del generale Kellogg al comitato del Congresso che indagava sui fatti del 6 gennaio, è riuscito a formulare un’ipotesi verosimile sulla composizione del team che pubblicava i drop di Q e sul suo modo di funzionare. In sostanza, secondo loro il Q-Team era la stessa squadra, comprendente diversi generali, che si occupava dei tweet di Trump, incluso lo stesso Trump, che ne era a capo. Video estremamente interessante (per noi, fondamentale), al quale abbiamo aggiunto i sottotitoli in italiano.


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IL QUADRO GENERALE



La crisi finanziaria del 2008, con i suoi perduranti effetti, e le crescenti necessità di intervenire sulla moneta aumentandone a dismisura la falsificazione (ossia creandone una quantità potenzialmente illimitata) ci consegnano uno scenario da “fine impero”, cioè dimostrano chiaramente che il sistema economico è prossimo al collasso e non può essere “riparato”. La ristretta élite economica che controlla il sistema bancario da secoli, che dapprima la nascita e lo sviluppo della finanza e dell’economia di carta e poi l’espansione monetaria hanno reso sempre più potente in un contesto economicamente sempre più fragile, ha potuto prevedere da lungo tempo il corso degli eventi, avendo in mano la visione, praticamente in tempo reale, dei flussi di capitale a livello mondiale e della loro redditività in termini di profitto (storicamente declinante). La posizione privilegiata ha consentito a questa cricca di elaborare con largo anticipo una strategia per il mantenimento e il consolidamento del potere anche di fronte al crollo del sistema economico, secondo un piano che è già in atto da decenni.

L’elezione di Donald Trump alla presidenza americana nel 2016 è stata, per la suddetta élite, il segnale che stava intervenendo un’operazione militare inattesa, che si muoveva lungo linee e con obiettivi opposti a quelli del suo piano, anche in questo caso secondo una strategia sviluppata lungo diversi decenni. La vittoria di Trump ha quindi segnato l’inizio di una vera e propria guerra che, a differenza delle due guerre mondiali che l’hanno preceduta, si configura come un conflitto ibrido, combattuto non tra nazioni ma all’interno di ogni singola nazione tra lo schieramento della finanza globalista, che ha dalla sua parte la grande stampa e una vastissima schiera di politici e funzionari corrotti (il deep state), e uno schieramento riduttivamente definito come “sovranista”, che ha dalla sua una quota decisiva delle forze militari globali (soprattutto di quelle americane e russe, largamente predominanti). Questa lotta si svolge nell'arena dell’informazione (è questo il contesto nel quale Q si inserisce), ma è fatta anche di attacchi informatici (si vedano i colossali brogli nelle elezioni americane del 2020) e di conflitti locali o nascosti. A differenza delle due "vecchie" guerre mondiali, che si sono risolte essenzialmente in un regolamento di conti tra fazioni delle classi dominanti a spese della povera gente (e a sicuro vantaggio, come sempre, di chi elargiva il credito a tutti gli schieramenti belligeranti), quella presente è anche una guerra rivoluzionaria, perché, in un caso o nell’altro, sancirà la fine del sistema economico ormai morente e muterà, in maniera decisiva e forse definitiva, la struttura delle classi sociali.

Il nuovo coronavirus è l’agente biologico utilizzato in questa guerra: di origine artificiale (come è dimostrato non solo dai più seri studi - LINK 1, LINK 2, LINK 3 -, ma anche dai documenti ufficiali), è stato rilasciato dal fronte globalista (LINK), le cui strutture (OMS, ONU, governi controllati) ne hanno inizialmente favorito la diffusione, per poi mettere in atto draconiane politiche di lockdown, inutili per il contenimento dell’epidemia, ma funzionali alla distruzione del tessuto economico e a favorire il controllo totale della popolazione attraverso la soppressione di ogni libertà individuale e la demolizione della coesione sociale. Le stesse politiche sanitarie attuate a livello globale (divieto di effettuare autopsie in modo da ritardare l’identificazione del meccanismo di azione della malattia da coronavirus all’interno dell’organismo, soppressione delle terapie efficaci, incentivi economici agli ospedali per ogni diagnosi, ogni malato ed ogni morto di COVID, reintroduzione degli anziani malati nelle strutture protette per diffondere il contagio e decimare i soggetti più fragili, quasi totale dismissione del sistema sanitario per tutte le patologie non-COVID), implementate all'unisono con una campagna mediatica ansiogena e senza precedenti per capillarità ed ampiezza, sono state mirate ad aggravare il bilancio delle vittime, in modo da terrorizzare la popolazione e consegnarla quindi inerme ai suoi aguzzini. L'obiettivo dei globalisti era quello di giungere finalmente al “Grande Reset”, basato sull’eliminazione totale dei debiti personali, ma anche di ogni diritto alla proprietà e alle libertà personali, su politiche generalizzate di sussidi per rendere la popolazione completamente succube del potere, sulla ferrea limitazione degli spostamenti individuali in nome di un ambientalismo basato su false premesse scientifiche e su una visione dell’uomo come corpo estraneo rispetto alla natura, su strategie di depopolamento del pianeta (una popolazione ridotta diminuisce i problemi legati al controllo della stessa. Per approfondimenti sul piano globalista, vedi QUI). La prova definitiva dell’uso del nuovo coronavirus come arma biologica viene direttamente dal “guru” della virologia (nonché venerato membro del deep state) Anthony Fauci, che il 10 gennaio del 2017, cioè 10 giorni prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, ha predetto che la nuova amministrazione avrebbe dovuto affrontare un’epidemia “a sorpresa”: era il segnale dato al nemico che la guerra era iniziata (LINK).

Dall’altra parte i sovranisti, che si autodefiniscono “Patriots” e il cui svantaggio è solo apparente, hanno messo in atto sofisticate strategie per sviare il colpo rispetto all’obiettivo del “Grande Reset” e portare infine alla chiusura dell’evento pandemico.

Anche le ultime elezioni americane, come già accennato, rappresentano un passaggio fondamentale nella guerra in corso. Esse sono state decise (finora) da brogli elettorali su scala gigantesca, che hanno dovuto colmare un distacco tra i due candidati stimabile intorno a 20-30 milioni di voti. Questo evento elettorale è sempre più chiaramente identificabile come una “ritirata strategica” della fazione sovranista, che può ora agire in maniera ancor più sotterranea, mentre la presidenza Biden si configura come una “falsa presidenza”, in cui i militari dettano autonomamente le linee reali di politica estera lungo le stesse direttrici dell’amministrazione Trump. Ad un dato momento, l’esito delle elezioni del 2020 verrà molto probabilmente ribaltato proprio in virtù dei brogli elettorali, le cui schiaccianti prove sono appunto nelle mani dei militari.

L’esito di questa guerra sancirà il futuro dell’umanità, ora al bivio tra un mondo distopico con miliardi di schiavi dominati da un’élite spietata e un futuro di pace e prosperità per tutti, che Q ci fa intravedere con alcuni accenni, talvolta marginali (Q#153, Q#2450, Q#2619, Q#3613).

Prima della fine della guerra, è nostra opinione (condivisa da altri analisti) che assisteremo ad altri eventi scioccanti (crollo finanziario? arresti eccellenti? percezione di una guerra nucleare imminente? altri eventi ad oggi imprevedibili?), che favoriranno il cosiddetto "Great Awakening", cioè il "risveglio" di larga parte della popolazione mondiale dal condizionamento mentale di origine mediatica e culturale. Paradossalmente, oltre che da Q, il processo è stato già in parte innescato proprio dalla pandemia.

Vi sveliamo il finale: l’élite finanziaria verrà irrimediabilmente e definitivamente sconfitta. Avremo sì il "Grande Reset", ma sarà a vantaggio del popolo.


Pubblicato il 07/03/2021, successive revisioni minori





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NOTA: La presente descrizione del cosiddetto "quadro generale" si inserisce certamente in un contesto molto più ampio, che ci asteniamo dal trattare per mancanza sia di elementi sufficienti che di competenze specifiche. L'analisi della combinazione di spinte che ha portato all'attuale situazione nel campo economico, delle relazioni internazionali e degli equilibri tra le classi sociali, nonché la stessa esistenza di strumenti poderosi e avanzatissimi di lotta per l'affermazione degli interessi popolari (necessariamente formatisi nell'arco di un periodo di tempo molto lungo), dimostra, nell'ambito del contesto storico, l'effetto dell'azione di "forze" non previste, che abbiamo dovuto umilmente rubricare come "incognite". Anche per questo motivo incoraggiamo caldamente la ricerca individuale: qualsiasi cosa leggiate su questo sito può (e vuole) al massimo essere un punto di partenza, mai un punto di arrivo. 


21 novembre 2023 (aggiornato il 9 ottobre 2024)

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IL COMPITO DEGLI ANON

 

A livello personale di chi scrive, una volta compreso il quadro generale grazie a Q, siamo giunti alla conclusione che non solo stiamo vivendo un conflitto mondiale, ma che, a differenza del passato, in questo conflitto non si giocano, come è sempre accaduto, le sorti di questa o quella fazione delle classi dominanti a spese della popolazione, ma si apre la possibilità concreta di uno spostamento definitivo del potere dalle élite finanziarie al popolo.

La domanda, che è sorta spontaneamente, su come poter intervenire in questa lotta che ci riguarda così da vicino, ha trovato la risposta già incorporata, da parte di Q, nella descrizione del quadro generale: ogni persona che sia pronta a farlo, essendosi distaccata a sufficienza dalle ideologie e dalle narrazioni dominanti, può intervenire nella guerra dell'informazione ("Ora l'informazione siete voi", Q#2689 et al.; "Utilizzo del pubblico in generale per contrastare la narrazione [propaganda] portata avanti dai media pilotati", Q#4511), che rappresenta una parte cospicua e fondamentale del conflitto in corso, un conflitto che mira anche al controllo della nostra mente (Q#128, Q#2900).

Per metterci in condizione di svolgere questo compito impegnativo (“è una cosa mai tentata prima Q#4511), Q ci ha fornito “i segreti di intelligence a livello più alto che siano mai stati divulgati pubblicamente nella storia del mondo” (Q#521).

Q si avvale degli Anon, cioè di coloro che volontariamente lo affiancano nella guerra dell’informazione (nella cui schiera ci consideriamo indegnamente anche noi), non solo per divulgare le informazioni, ma spesso anche per decodificarle, visto che, in molti casi, queste non possono essere esposte apertamente, pena la violazione delle leggi americane sulla sicurezza nazionale (Q#3689).

In molti drop, Q sottolinea l’indispensabilità degli Anon per lo svolgimento del proprio compito (“L’importanza degli Anon (e dei Patrioti) e la vostra dedizione finora è incalcolabile”, Q#3056; “Tutto questo è opera vostra!”, Q#1769; “non saremmo qui senza tutti voi (Anon/Patrioti)”, Q#3503; Q#4105), li ringrazia (vedi, ad esempio, Q#2857, Q#3056), cerca il dialogo con loro (specie sulle piattaforme 4chan e 8chan), ne richiede la collaborazione, a volte apre sessioni di "domande e risposte” (Q#1192, Q#1198, Q#2216, Q#2605), mantiene alto il morale (ad es. Q#4530), spinge all’unione (ad es. Q#4517).

Q fornisce agli Anon vere e proprie indicazioni operative: “Non ritiratevi mai dal campo di battaglia (facebook, Twitter, ecc.). Usate altre piattaforme come forma centralizzata di comando e controllo. Organizzatevi e collegatevi (attraverso i link)” (Q#4509); Q#4496; Q#4497; Q#4498; “Camuffatevi. Evitate ogni riferimento a Q/Qanon per evitare la censura” (Q#4734). Questo breve elenco non è esaustivo.

Q esorta gli Anon a non essere compiacenti e ad impegnarsi nella lotta: "Non scambiate questo canale di comunicazione [strumento] come un mezzo per essere compiacenti. Lottate! Lottate! Lottate!" (Q#3748). Si tratta di una vera e propria alleanza tra militari e civili: "Alleanza MIL-CIV" (Q#4511).

Nei lunghi anni di guerra dell’informazione (ad es. Q#4499) e spirituale (ad es. Q#1432), Q ha utilizzato l’attesa per il dipanarsi degli eventi (“È una maratona, non uno sprint”, Q#4289) per sottoporre gli Anon a un addestramento di tipo militare, sia per quanto riguarda il controllo della naturale impazienza che per il mantenimento dell’equilibrio psichico, della concentrazione e della motivazione. Nel drop Q#3014, Q afferma che gli Anon sono stati “preparati”.

Compito degli Anon è anche quello di usare le informazioni divulgate da Q per proteggere e confortare le persone nel loro immediato intorno di fronte agli inevitabili scossoni e agli eventi spaventosi che la guerra produce (Q#521).

Perché l’azione degli Anon sia la migliore possibile, Q dà, a nostro avviso molto chiaramente, l’indicazione dell’anonimato: gli Anon non si chiamano in questo modo per caso e lo stesso Q è una fonte anonima (“senza volto, senza nome, senza fama, ecc.”, Q#2788; "Noi abbiamo un volto? Abbiamo un nome? Usiamo piattaforme dove possiamo avere dei follower? Disinteressati. Zero vanità", Q#1339). “Gli Anon sono disinteressati, senza nome, senza volto, senza fama e SENZA PAURA” (Q#2329), “Non siete qui per la fama, i follower o i soldi” (Q#1328), “Siamo in questa cosa insieme. Nessuna fama” (Q#1259).

Riteniamo che l’ego individuale sia uno dei maggiori intralci nel lavoro degli Anon e, pur nel rispetto di chiunque abbia un'idea diversa, pensiamo che in questo lavoro l’anonimato sia la scelta di gran lunga migliore, anche e soprattutto per tenere l’ego sotto controllo, massimizzando la percezione della collettività della lotta.

Personalmente, crediamo che Q ci abbia dato la possibilità di intervenire, ultimi tra i tanti "soldati digitali", nella liberazione dell’umanità agendo nell’ambito di un progetto di specie: “Vi mostreremo un nuovo mondo. Chi è cieco presto vedrà la luce. Un mondo nuovo, audace e bello ci attende. Faremo questo viaggio insieme. Un passo alla volta.” (Q#2450). Di questo non finiremo mai di ringraziare e faremo di tutto perché l’opportunità che ci è stata offerta non vada sprecata, rimanendo saldi al nostro posto.


12 novembre 2023



IL SUCCESSO DI Q



A quasi sei anni dal varo dell'operazione Q, possiamo affermare che si è trattato senza dubbio di un clamoroso successo. Esperimento mai tentato nella storia umana, iniziato con post anonimi su una piattaforma sconosciuta ai più (4Chan), i messaggi di Q hanno raggiunto un pubblico sempre più vasto, fino a coinvolgere milioni di persone. Nell’anno 2017, le tematiche sollevate da Q erano appannaggio di piccole nicchie di ricercatori, mentre oggi sono diventate argomenti diffusi e noti, almeno in forma generica, ad una parte considerevole della popolazione, travalicando largamente i confini stessi del Q Movement

Molti dei temi affrontati da Q (l'esistenza di un deep state e di una cricca pedo-satanista e guerrafondaia, l’utilizzo del sistema monetario e finanziario per impoverire il popolo, la totale corruzione e falsità dei media - tradizionali e social -, il traffico di esseri umani, la scienza ufficiale dedita al profitto e allo sterminio, la diffusione capillare della pedofilia nel mondo dello spettacolo, ecc.) entrano sempre più, in varie forme, nelle conversazioni tra persone e, osiamo dire, nella “coscienza popolare”. In più, la conoscenza di Q è spesso al cuore dei tentativi di resistenza dal basso alle politiche globaliste, avendo acceso le speranze di milioni di persone e gettato un fascio di luce laddove c'era oscurità. Per questi motivi, Q è subito divenuta la singola entità più avversata dal potere nel corso della storia umana: le élite ne sono terrorizzate, perché sono terrorizzate dalla diffusione della verità sui loro crimini. disvelamento dello loro malefatte tra la popolazione, e lo sforzo censorio/diffamatorio attraverso tutti i canali di propaganda è stato (ed è) senza precedenti. 

Lo sforzo censorio e diffamatorio è tuttora senza precedenti, ma non basta incoronare qualche marionetta come “fact-checkers” indipendenti, creare canali informativi di ”opposizione controllata” o mettere l’etichetta di “complottista” alle ricostruzioni veritiere dei fatti, mentre ormai cadono nel vuoto le continue emergenze create per instillare la paura e paralizzare i processi logici del pubblico. 

Tutto questo mulinare di braccia da parte del deep state non serve a nulla, il risveglio progressivo della popolazione si amplia inesorabilmente secondo quanto previsto dal Piano e la resa dei conti si avvicina. Mentre emergono sempre più indizi pubblici della sua genuinità come operazione militare, Q si avvia ad uscire dall’ambito della “cospirazione” per essere universalmente e definitivamente riconosciuto come una storica svolta nel cammino dell’uomo verso la verità, in un processo che culminerà con la definitiva consegna del potere al popolo. Noi del Q Movement siamo stati solo la scintilla, ora sta iniziando a divampare l’incendio del "Grande Risveglio", dapprima piccolo e circoscritto, poi immenso e incontrollabile. WWG1WGA!



24 luglio 2023 (rivisto il 28 ottobre 2023, in occasione del sesto anniversario dell'esordio di Q)




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NOVITÀ DEL SITO

13/11/2024 - Aggiunto l'articolo "L'assoggettamento della macchina statale"      VAI

 

11/11/2024 - Aggiunto il video "Il piano di Donald Trump per sradicare il deep state dalla pubblica amministrazione"     VAI    -    Revisionata la sezione "Scopo e contenuti del sito"    VAI

 

10/11/2024 - Aggiunto il video "Il programma d'azione immediato"     VAI

 

07/11/2024 - Aggiunta al sito la nuova pagina "Rivoluzione!"      VAI      -    Aggiornato l'articolo "Le fasi del Piano dei Patrioti"      VAI

 

05/11/2024 - Abbiamo chiuso e tolto dal sito l'articolo "L'avvicinamento al 5 novembre 2024", lasciando il link per la sua consultazione su X      VAI

 

03/11/2024 - Aggiunto l'articolo "Il controllo mentale individuale: dall'MKUltra al Progetto Monarch"      VAI      -    Aggiornato l'articolo "L'avvicinamento al 5 novembre 2024 (articolo aperto)"      VAI      -    Aggiunto il video "Aprite gli occhi"      VAI

 

02/11/2024 - Aggiunto il video "Le reti pedofile delle élite"      VAI

 

28/10/2024 - Aggiornato l'articolo "L'avvicinamento al 5 novembre 2024 (articolo aperto)"      VAI

 

25/10/2024 - Aggiunto il video "La morte negata - Cosa è successo negli ospedali italiani durante l'emergenza COVID?"      VAI      -      Aggiornato l'articolo "L'avvicinamento al 5 novembre 2024 (articolo aperto)"      VAI

 

20/10/2024 - Aggiunto l'articolo "L'equivoco di una moneta unica per i BRICS" alla sezione "Il mondo che verrà"      VAI    -    Aggiornato l'articolo "La crisi mediorientale e l'azione dei Patrioti   VAI

 

16/10/2024 - Aggiunti i video "Il ruolo dei civili nella guerra di quinta generazione"  (VAI)    e "Le solite 'coincidenze'" (raccolta di indizi che provano il legame tra Q e l'Amministrazione Trump)    (VAI)

 

09/10/2024 - Aggiornata la "Nota" all'articolo "Il quadro generale"    VAI

 

05/10/2024 - Aggiornato l'articolo "L'avvicinamento al 5 novembre 2024 (articolo aperto)"      VAI

 



 

NOVITÀ GIUGNO 2021 - SETTEMBRE 2024 


 



LA GUERRA DELL'INFORMAZIONE



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"I media sono morti. Ora tocca a voi. Agite con cautela" Questa la raccomandazione di Q (Q#4148), che anticipava di qualche anno gli eventi che stiamo vivendo oggi. Un piano militare perfetto ha ribaltato il tavolo dell'informazione, rendendo i Patrioti protagonisti di questa delicatissima sfera della vita pubblica. È infatti l'arena dell'informazione il terreno di scontro su cui gli Anon si misurano con il nemico, su precisa richiesta di Q, che dirige (o dirigeva) la lotta in questo particolare settore.

L'informazione nelle mani delle classi dominanti diventa propaganda: proprio grazie agli organi di informazione il popolo è stato tenuto per secoli in uno stato di torpore e con una visione della realtà talmente distorta che il "Grande Risveglio" sarà, per molti, scioccante come una seconda nascita. Nelle sue attuali vesti tecnologiche, la propaganda rappresenta l'arma psicologica più potente mai vista: le moderne tecniche di comunicazione, unite alla plurisecolare esperienza degli oppressori della nostra specie (oggi nelle vesti di élite globaliste), hanno raggiunto l'apice assoluto durante l'operazione-COVID, con l'utilizzo di tecniche di manipolazione di massa, sfociate in vera e propria ipnosi di massa. Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro da rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1; LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.

La propaganda travestita da informazione rappresenta il vero giogo che, unito a quello economico e alle guerre, affossa il genere umano. Ma la Storia ha imboccato una svolta inattesa: come ha affermato Trump nel suo famoso discorso all'ONU, l'era dei globalisti è finita, sta per iniziare l'era dei Patrioti, che è l'era del potere al Popolo.







"Killing the mockingbird" - Il video di Joe M sul ruolo dei media come braccio propagandistico del deep state. Sottotitoli in italiano








Volete la prova che i contenuti diffusi dai media sono altamente centralizzati? Ecco a voi il coro delle prostitute mediatiche!








Il ruolo dei civili nella guerra di quinta generazione

Bellissimo discorso del Patriota americano Ian Carroll

Le tecniche di manipolazione di massa (raccolta di video)





Out of shadows - Fuori dall'ombra

Fondamentale documentario di Mike Smith sulla pedofilia a Hollywood e sul ruolo di Hollywood e della CIA nella manipolazione delle masse. Doppiaggio di Qlobal-Change Italia. Questo video lo riproponiamo anche nella sezione "I crimini contro i bambini".


Into the light (sottotitoli in italiano)

Secondo documentario di Mike Smith sulle tecniche di manipolazione di massa.


Citiamo dal documentario un brano sulla Guerra di Quinta Generazione:

"La guerra psicologica è il tipo di guerra più potente che può essere usato in una battaglia.
Fondamentalmente, un'operazione psicologica è un'operazione destinata a influenzare un pubblico-bersaglio. In passato, durante altre generazioni di guerre, ora siamo alla quinta generazione, le operazioni psicologiche già esistevano. La differenza è che, nel mondo di oggi, non si tratta più di un compito di supporto o di parte di un'operazione. Non è un fatto accessorio, non è più di supporto. Giunti alla quinta generazione di guerre, l'operazione psicologica è l’obiettivo primario.
Quando parliamo di generazioni di guerre, non è diverso dal parlare di generazioni di persone. Proprio come abbiamo i boomer, la generazione X, i millennial e così via, abbiamo diverse generazioni di guerre.
La guerra di prima generazione è quella precedente alla polvere da sparo. Abbiamo cose come Leonida e gente con le spade che si colpisce a vicenda sui campi di battaglia.
Poi si passa alla polvere da sparo: la gente combatte sugli stessi campi, solo che ora spara e si lancia sul nemico con la baionetta.
Entriamo nella guerra di terza generazione, dove vengono introdotte cose come gli aerei, la guerra di trincea e le mitragliatrici. Si inizia a entrare nel vivo, viene introdotta anche l'energia nucleare.
Nella guerra di quarta generazione non abbiamo solo paesi che combattono tra loro, ma anche attori statali e non statali con le ONG. Entra in gioco il terrorismo, le organizzazioni che lavorano per un paese si infiltrano in un altro paese e manipolano la popolazione.
Oggi, nella guerra di quinta generazione, tutti gli elementi sono separati. Non ci sono linee su cui combattere, ma la battaglia è in corso nello spazio cognitivo di ogni paese. Gli Stati Uniti stanno cercando di infiltrare la popolazione di altri Stati. Altri Stati stanno infiltrando la nostra popolazione e tutto avviene principalmente attraverso i social media. La gente non capisce che siamo nel mezzo di una guerra e che la guerra riguarda la loro mente. Siamo stati tutti influenzati da questo tipo di operazioni di guerra dell'informazione. In guerra ti devi chiedere: chi è il pubblico?
C'è un insieme di narrazioni diverse che devono essere create per fare questa guerra. Devi valutare in che modo vengono comunicate le cose alle persone.
Ai vecchi tempi, parte della pianificazione sarebbe stata quella di prendere immediatamente il controllo delle stazioni radio e delle stazioni televisive, giusto? E lo avreste fatto letteralmente, forse anche con le reti telefoniche, giusto?
In definitiva, si tratta di condurre operazioni per influenzare le persone e indurle a pensare in un certo modo, per far cambiare il loro atteggiamento verso una determinata situazione, che a sua volta cambia completamente il loro comportamento. Potrebbe essere qualcosa di semplice, come la conoscenza di un pericolo. Volete assicurarvi che civili e bambini non camminino sulle mine e si facciano saltare in aria. Quindi avete iniziato una campagna per mostrare come è fatta una mina, perché bisogna star loro lontani, cosa fare se ne vediamo una. Può essere semplicemente questo.
La guerra psicologica è il tipo di guerra più efficace e più utilizzato. È quella che chiamiamo guerra di quinta generazione. Churchill lo capì presto. Una volta che abbiamo avuto le armi di distruzione di massa e la potenzialità di annientare intere popolazioni, capì che avrebbe dovuto esserci qualcosa di più potente."

Il COVID-19 e le tecniche di manipolazione di massa - Dr. Andrea Tosatto


COVID-19 e ipnosi di massa - Lucia Giovannini


Politiche COVID, "Esperimento Milgram" e controllo mentale - RFK Jr.

RFK Jr., avvalendosi dell'esempio del famoso "Esperimento Milgram", chiarisce la connessione tra le politiche COVID e le tecniche di controllo mentale.


Agenti biologici e controllo mentale: Tucker Carlson intervista il dottor Michael Nehls

Sulla base di solidi dati scientifici, il dottor Nehls presenta un ulteriore lato oscuro dell'operazione-COVID, chiarendo come la proteina Spike sia in grado di modificare il funzionamento del nostro cervello, rendendoci più inermi e docili, e di come questo meccanismo fosse ben noto già prima della cosiddetta "pandemia". Sottotitoli in itaiano di Qlobal-Change Italia.


Il controllo mentale individuale: dall’MKUltra al Progetto Monarch

I metodi per il controllo mentale individuale si integrano perfettamente con il controllo mentale di massa, permettendo l’utilizzo di individui singoli per compiti specifici: dalle sparatorie con eccidio di massa negli USA per minare ed erodere il Secondo Emendamento, all’eliminazione di persone scomode, fino all’uso strumentale delle cosiddette “celebrità” per influenzare la popolazione nelle scelte politiche, economiche e sociali. Il famigerato Progetto MKUltra della CIA (dei cui metodi si è occupata perfino la BBC, con il documentario “Eminent monsters” e di cui trovate qui la testimonianza di una sopravvissuta, sottotitolata in italiano), ufficialmente terminato negli anni ’70, si sarebbe evoluto nel più sofisticato “Progetto Monarch”, di cui abbiamo trovato una descrizione in un thread del profilo X @NQthing2see, che trovate tradotto di seguito. Un video sul progetto Monarch lo trovate QUI.


Progetto Monarch per il controllo mentale, un crimine perfetto


Cercherò di fare giustizia. Mia moglie è una vittima della tratta e molte di queste informazioni le conosco di prima mano. Il Progetto Monarch è il tassello mancante che spesso non viene considerato quando si cerca di capire come opera il nemico. Hanno perfezionato al massimo l'arte di creare schiavi non riconoscibili attraverso il controllo mentale. Sono stati più attenti a nascondere il loro simbolismo Monarch quando abbiamo iniziato a capire, ma se guardate attentamente è ancora lì.

La programmazione Monarch è una continuazione dell’MKultra. Se non lo conoscete, il Progetto MKultra era un progetto della CIA avviato nel 1953. Fondamentalmente era una sperimentazione con LSD e tortura psicologica per fare il lavaggio del cervello alle vittime. Molti degli esperimenti sono stati eseguiti su cittadini ricoverati in istituti psichiatrici, ma non mi addentrerò troppo nei dettagli. L’MKultra era un enorme calderone, con molti progetti secondari che rientravano sotto il suo ombrello, tra cui l'Operazione Midnight Climax, con cui la CIA ha usato donne per sedurre i CEO di aziende e altri uomini importanti per coinvolgerli in atti sessuali.

Se non sapete che cos'era l'Operazione Paperclip, sappiate che si trattava dell'inserimento di criminali di guerra nazisti in progetti governativi. Alcuni di loro finirono per essere assunti per la "ricerca" dal governo americano. Questo è ciò che in realtà era il Progetto Mkultra, a quanto mi sembra: era una continuazione dell'operazione Paperclip. L'OSS (che poi divenne la CIA) continuò il lavoro iniziato nei campi di concentramento giapponesi e tedeschi.

Fritz Springmeier disse questo del famigerato “angelo della morte” Joseph Mengele: "Il programmatore più significativo, a cui forse si potrebbe dare il titolo di padre della programmazione Monarch, fu Joseph Mengele, un ex medico del campo di concentramento nazista. Migliaia di schiavi controllati mentalmente dal Monarch negli Stati Uniti avevano il 'Dr. Green' come loro capo programmatore." Gli esperimenti MKultra non sono stati effettuati solo sugli adulti, ma anche sui bambini molto piccoli.

Il controllo mentale Monarch prende il nome dalla farfalla monarca. Questa farfalla impara dove è nata (le sue radici) e trasmette questa conoscenza alla sua prole, di generazione in generazione, tramite il DNA. Questo è stato uno degli animali-chiave che ha fatto capire agli scienziati che la conoscenza può essere trasmessa geneticamente. Il programma Monarch si basa sugli obiettivi degli Illuminati e dei nazisti di creare una razza superiore in parte tramite la genetica. Se la conoscenza può essere trasmessa geneticamente (così come avviene), allora è importante che vengano trovati genitori in grado di trasmettere la conoscenza giusta alle vittime selezionate per il controllo mentale Monarch. In pratica, molte persone non riuscivano a gestire il controllo mentale Monarch. Si è scoperto che per essere efficaci, era necessario usare certe linee di sangue di persone traumatizzate. Questi gruppi di persone avrebbero trasmesso ai loro figli il disturbo dissociativo dell'identità, o almeno la capacità di dissociarsi durante un trauma. Più la linea di sangue si estende nel passato, più forte è questa capacità.

I programmatori cercano di compartimentalizzare la psiche dei loro soggetti in più personalità separate, utilizzando il trauma per causare la dissociazione.

Ecco un elenco parziale dei metodi usati:


1. Abuso e tortura

2. Confinamento in scatole, gabbie, bare, ecc. o sepoltura (spesso con un'apertura o un tubo dell'aria per l'ossigeno)

3. Contenimento con corde, catene, manette, ecc.

4. Quasi-annegamento

5. Estremi di caldo e freddo, tra cui immersione in acqua ghiacciata e sostanze chimiche ustionanti

6. Scuoiatura (solo gli strati superiori della pelle vengono rimossi nelle vittime destinate a sopravvivere)

7. Rotazione

8. Luce accecante

9. Scossa elettrica

10. Ingestione forzata di fluidi e sostanze corporee nocive, come sangue, urina, feci, carne, ecc.


La dissociazione viene quindi ottenuta traumatizzando il soggetto con abusi sistematici e terrificanti rituali occulti. Una volta che si verifica una scissione nella personalità di base, può essere creato un "mondo interno" e possono essere programmate personalità diverse usando strumenti come musica, film (in particolare produzioni Disney) e fiabe. Questi aiuti audiovisivi migliorano il processo di programmazione attraverso immagini, simboli, significati e concetti. Le personalità create possono quindi essere accessibili attraverso l’uso, da parte di un “gestore”, di parole o simboli attivanti programmati nella psiche del soggetto. Alcune delle immagini interne più comuni viste dagli schiavi del controllo mentale sono alberi, l'Albero della vita cabalistico, il simbolo dell’infinito, simboli e lettere antiche, ragnatele, specchi, vetri rotti, maschere, castelli, labirinti, demoni, farfalle, clessidre, orologi e robot. Questi simboli vengono comunemente inseriti nei film e nei video della cultura popolare per due motivi: per desensibilizzare la maggior parte della popolazione, utilizzando messaggi subliminali e programmazione neuro-linguistica, e per costruire deliberatamente specifici attivatori e chiavi per la programmazione di base dei bambini Monarch altamente impressionabili.

Ogni livello di programmazione prende il nome da una frequenza di onde cerebrali. Per ogni stato di coscienza viene creata una personalità alternativa.


ALFA è all'interno della personalità di controllo di base. È caratterizzata da una conservazione di memoria estremamente pronunciata, insieme a una forza fisica e acuità visiva sostanzialmente aumentate. La programmazione Alfa viene realizzata tramite la suddivisione deliberata della personalità della vittima che, in sostanza, causa una divisione degli emisferi cerebrali sinistro e destro, per poi permetterne l’unione programmata attraverso la stimolazione del percorso neuronale.

BETA è definita programmazione "sessuale" (schiavi). Questa programmazione elimina tutte le convinzioni morali apprese e stimola l'istinto primitivo, privo di inibizioni. Personalità "Cat" possono emergere a questo livello. Nota come programmazione Kitten [gattina], è il tipo di programmazione più visibile, poiché vi sono state sottoposte alcune celebrità femminili, modelle, attrici e cantanti. Nella cultura popolare, gli abiti con stampe feline spesso denotano la programmazione Kitten.

DELTA è nota come programmazione "killer" ed è stata originariamente sviluppata per addestrare agenti speciali o soldati d'élite (ad esempio Delta Force, First Earth Battalion, Mossad, ecc.) in operazioni segrete. Sono evidenti un'ottima produzione surrenale e un'aggressività controllata. I soggetti sono privi di paura e molto sistematici nello svolgimento del loro incarico. Le istruzioni di autodistruzione o suicidio vengono inserite a questo livello.

TETA – È considerata la programmazione "psichica". I “bloodliner” (coloro che provengono da famiglie sataniste multigenerazionali) mostrano una maggiore propensione ad avere capacità telepatiche rispetto ai “non-bloodliner”. Tuttavia, a causa delle sue evidenti limitazioni, sono state sviluppate e introdotte varie forme di sistemi elettronici di controllo mentale, vale a dire dispositivi di telemetria umana biomedica (impianti cerebrali) e laser a energia diretta che utilizzano microonde e/o elettromagnetismo. Si segnala che questi vengono utilizzati insieme a computer altamente avanzati e a sofisticati sistemi di tracciamento satellitare.


La folle realtà è che queste scissioni di personalità che vengono causate sono completamente impercettibili e non hanno alcuna memoria delle azioni delle altre personalità. Le vittime del controllo mentale Monarch sono entrate nei dettagli, spiegando come i loro programmatori hanno anche utilizzato l’inserimento della possessione demoniaca per ogni personalità. Ogni stato è definito "alter".

Ecco perché è il crimine perfetto: è del tutto indimostrabile, perché gli alter non hanno idea che le altre personalità esistano. Perfino la personalità principale non sa cosa succede quando l'alter prende il sopravvento. Qualunque personalità prenda il controllo o a cui sia consentito avere il controllo è chiamata "alter frontale". Questi alter sono attivati ​​da certi suoni, parole in codice o persino odori, per arrivare ad emergere. Quando mia moglie è stata vittima della tratta, ci sono periodi in cui ricorda che il cambiamento è iniziato, ma poi tutto diventa vuoto. Indeboliscono le persone tramite la tortura, fino a far loro raggiungere lo stato infantile più dissociato e quando si trovano in questo stato introducono la personalità alternativa/demoni.

Quando le celebrità hanno dei crolli e cambiano completamente la loro personalità più e più volte, passano attraverso la "riabilitazione" (riprogrammazione) e ne escono di nuovo normali, ora sapete il perché. Ogni individuo che diventa una celebrità nell'infanzia è probabilmente una vittima del Monarch. Probabilmente ci sono soldati, politici, CEO ecc. intorno a noi che sono vittime del Monarch. Pensa a quando celebrità come Isaac Kappy, che iniziano a rivoltarsi contro il NWO, "si suicidano". Forse i loro programmatori hanno inserito una sorta di “interruttore di sicurezza”.


La battaglia digitale - Il mondo prima di X


Presentiamo una serie di video che descrivono la situazione della censura sui social media prima dell'avvento di X (sottotitoli in italiano). Video riproposti dall'account X @AAnon55


PARTE 1





PARTE 2





PARTE 3





PARTE 4

Il deep state e il meccanismo della censura online

Tucker Carlson intervista Mike Benz, che ripercorre la storia e i meccanismi della censura sui social media negli USA. Sottotitoli di Qlobal-Change Italia.






Riallacciandosi a questa intervista di Tucker Carlson a Mike Benz, il profilo X @KanekoaTheGreat ha ripubblicato un proprio thread di dicembre 2022 che, in qualche modo, riassume molti dei contenuti dell'intervista. Riproponiamo qui sotto il testo, tradotto in italiano.



@MikeBenzCyber ha parlato con @TuckerCarlson della Partnership per la censura sostenuta dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, che ha censurato milioni di post sui social media durante le elezioni del 2020 e durante la pandemia di COVID-19.

Le elezioni del 2020 e il COVID-19 sono stati i due eventi più censurati nella storia americana. Mike Benz ha spiegato come il governo abbia istituito un ufficio permanente di censura interna, con il pretesto di contrastare la disinformazione e la malinformazione.

Inizialmente considerato per l’incorporazione nel Dipartimento di Stato, la CIA e l’FBI, l'ufficio di censura ha trovato casa nel Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) [il Ministero dell’Interno americano, n.d.r.], utilizzando l’Agenzia per la Sicurezza Informatica e delle Infrastrutture (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, CISA).

Il DHS ha classificato le elezioni come infrastruttura critica e la relativa disinformazione e malinformazione online come attacchi alla sicurezza informatica. L'obiettivo originale di contrastare la disinformazione russa è mutato nella soppressione del dissenso interno e del movimento populista guidato dal presidente Trump.

Esaminando la strategia di censura nelle elezioni 2020, Benz ha dato i dettagli della collaborazione della CISA con l’Università di Stanford, l’Università di Washington, Graphika, e il Consiglio Atlantico attraverso la Partnership per l'Integrità Elettorale (Election Integrity Partnership, EIP). Questa Partnership per la censura ha impiegato tattiche coercitive, sfruttando il suo status governativo per forzare la mano alle aziende tecnologiche con la minaccia di provvedimenti.

Un elemento critico sono stati i sette mesi di campagna di censura prima delle elezioni del 2020. La Partnership ha costretto le società di social media a introdurre una nuova violazione di "delegittimazione", mirando a contenuti che mettevano in discussione l’integrità del voto postale, del voto anticipato e delle urne elettorali. L'obiettivo principale era il controllo della narrazione, prevenendo i dubbi su una vittoria di Biden ed evitando una crisi simile a quella delle elezioni del 2000.

Anticipando la vittoria di Biden, che si basava sul voto postale, le votazioni anticipate e le urne elettorali, la Partnership ha censurato qualsiasi dubbio sulla legittimità delle elezioni, in modo particolare nel caso in cui Trump fosse apparso come il vincitore delle elezioni durante la notte, per poi perdere in seguito a causa del voto postale giunto tardivamente. Il cosiddetto evento “miraggio rosso – spostamento verso il blu”.

Il DHS ha assegnato la censura alla Election Integrity Partnership (EIP), composta da quattro organizzazioni: l’Osservatorio Internet di Stanford (Stanford Internet Observatory), il Centro per un Pubblico Informato dell'Università di Washington (University of Washington’s Center for an Informed Public), il Laboratorio per la Ricerca Digitale Forense del Consiglio Atlantico (Atlantic Council’s Digital Forensic Research Lab) e Graphika.

Durante le elezioni del 2020:

• 120 analisti hanno monitorato 15 piattaforme tecnologiche

• 22 milioni di tweet sono stati etichettati come "disinformazione"

• Intere "narrazioni di disinformazione" sono state prese di mira per la limitazione sull’intera piattaforma

L'EIP ha affermato che ogni "diffusore di disinformazione elettorale" era un sostenitore del presidente Trump.

Questa partnership orwelliana per il controllo del pensiero ha anche segnalato i canali popolari populisti di YouTube, tra cui @scrowder, @BlazeTV, @JudicialWatch e persino la @GOPWarRoom, come diffusori di malinformazione e disinformazione.

Il rapporto di @FFO_Freedom ha descritto dettagliatamente il ruolo del governo statunitense nell'assegnare la censura a questa rete pubblico-privata. Il suo fondatore, @MikeBenzCyber, ha ampiamente documentato quali persone erano coinvolte e il flusso di fondi dei contribuenti (40 milioni di dollari) verso la censura nazionale.

Il DHS ha tranquillamente deviato i compiti della CISA quando ha indicato la disinformazione nazionale come attacchi informatici su "infrastrutture cognitive critiche." Ma la CISA aveva un problema con il Primo Emendamento [quello sulla libertà di parola, n.d.r.]: il governo degli Stati Uniti non può eliminare milioni di elettori da Internet a causa dei loro discorsi sulle elezioni.

La CISA aveva bisogno di un partner nel settore privato per fare il lavoro sporco ed è qui che l’EIP è intervenuta:

"All’epoca, alla CISA mancavano i finanziamenti e le autorizzazioni legali per fare il tipo di lavoro che sarebbe stato necessario per capire veramente come funzionava la disinformazione elettorale... Siamo stati in grado di mettere insieme abbastanza rapidamente un progetto tra queste quattro diverse istituzioni per cercare di colmare il divario delle cose che il governo non poteva fare da solo."

Chi sono questi burocrati non eletti che hanno ottenuto il permesso di giocare al giudice, alla giuria e al boia e controllano i pensieri di milioni di Americani?

"Il personaggio principale sul lato CISA di questa storia è il suo direttore di allora, Chris Krebs."

Il pregiudizio politico di Krebs e la sua simpatia per la censura interna:

• Ha definito Trump una minaccia per la sicurezza nazionale

• Soddisfatto per la censura del laptop di Hunter Biden #BidenLaptop

• Ha energicamente censurato l’informazione alternativa su covid-19 ed elezioni

• Voleva espellere certi avvocati e medici dai social

• Voleva la bancarotta dei media conservatori

Alex Stamos, ex dirigente di Facebook, è il fondatore della rete di censura EIP e partner commerciale di Krebs. Stamos è membro del CFR, membro dell'Aspen Institute, direttore dello Stanford Internet Observatory e ama censurare i suoi oppositori politici.

A gennaio del 2021, Alex Stamos ha paragonato "oltre la metà dei repubblicani nel Congresso" all’ISIS.

Ha chiesto a Verizon, AT&T e Comcast [le società che forniscono i collegamenti internet negli USA, n.d.r.] di bloccare OANN e Newsmax [due network conservatori, n.d.r.] e ha detto: "Dobbiamo abbassare la capacità di questi influencer conservatori di raggiungere questo enorme pubblico."

Kate Starbird è a capo dello University of Washington’s Center for an Informed Public e direttrice del sottocomitato consultivo per la “disinformazione” del CISA. Le sovvenzioni del governo americano hanno finanziato il suo lavoro sulla censura nazionale dal 2013. La Starbird, appartenente all’EIP, ha utilizzato l'IA di monitoraggio avanzata per mappare intere reti di persone che diffondono una certa narrazione dei fatti. Questo ha permesso all'EIP di seguire ogni catena di messaggi correlata a ciò che ritenevano una "falsa narrazione" e quindi di censurare sistematicamente interi punti di vista su larga scala.

Nell'ottobre del 2018, la Starbird ha detto ai suoi follower su Facebook di votare per i Democratici per perseguire Trump in quanto responsabile di "corruzione e collusione" e del suo "programma razzista e anti-LGBT." La Starbird ha affermato che il "nazionalismo" di Trump non stava per "patriottismo" ma piuttosto per "supremazia bianca." Ha implorato i suoi follower su Facebook di votare per i Democratici per fermare "l'ascesa del fascismo e del nazionalismo bianco." "La vita dei vostri figli dipende da questo", ha spiegato. "Siamo di fronte a un tipo di minaccia completamente diverso."

Questa era una delle persone incaricate di censurare l’informazione sulle elezioni del 2020.

Kate Starbird è a capo del comitato consultivo di disinformazione del CISA insieme a Vijaya Gadde, l'ex avvocato top di Twitter, che notoriamente ha espulso vietato l'ex presidente e si è opposto alla proposta di @elonmusk di annullare le politiche censorie di Twitter.

Graham Brookie è colui che ha diretto il Digital Forensic Research Lab del Consiglio Atlantico e in precedenza era stato membro del Consiglio per la Sicurezza Nazionale nell’Amministrazione Obama. Il Consiglio Atlantico è un think-tank della NATO che ha come membri sette ex direttori della CIA ancora viventi.

Brookie, un esperto di disinformazione finanziato dal governo, ha dedicato gran parte del suo tempo durante gli anni del presidente Trump alla Casa Bianca a promuovere la falsa notizia che il Presidente degli Stati Uniti era un agente russo controllato da Vladimir Putin.

Nel mese di ottobre del 2020, Brookie ha definito la vicenda del laptop di Hunter Biden "informazioni false riciclate e non verificate." Quando Direttore dell’Intelligence Nazionale John Ratcliffe ha dichiarato che la vicenda del laptop era vera, Brookie ha pubblicamente messo in dubbio la credibilità di Ratcliffe e lo ha accusato di "politicizzare le informazioni."

Incredibilmente, il laboratorio sulla disinformazione del Consiglio Atlantico, incaricato dal DHS di censurare l’informazione alternativa sulle elezioni del 2020, ha twittato il disprezzo del suo direttore per il Presidente Trump pochi giorni prima delle elezioni: "Trump è senza dubbio colui che più accelera e amplifica la disinformazione sulle elezioni."

Ben Nimmo, un dirigente di Facebook, guida le attività di censura a Graphika ed è un collaboratore di alto livello presso il laboratorio sulla disinformazione del Consiglio Atlantico. Era un addetto stampa della NATO ed è stato per breve tempo nell’elenco come membro anziano presso l'Istituto Britannico per la Conduzione dello Stato. "Donald Trump ha ragione sul fatto che qualcuno stia cercando di manipolare le elezioni negli Stati Uniti, ma non è Hillary Clinton, è il Cremlino, e Trump è un complice, che se ne renda conto o meno", ha lamentato Nimmo nel 2016.

Il Pentagono ha assegnato a Graphika 5 milioni di dollari nel 2021 per una maggiore censura della "disinformazione." Nel giugno 2019, in una conferenza del Consiglio Atlantico, Nimmo ha addestrato i giornalisti su come individuare la "disinformazione" nei tweet di Trump e nella pubblicità Brexit. I giornalisti più esperti sono stati incoraggiati a tenere dei cartelli su cui era scritta la parola "Stronzate" indirizzata ai tweet di Trump e agli slogan della Brexit.

L'EIP ha definito "delegittimazione" ogni discorso che "mette in dubbio" il processo o il risultato elettorale. Questo aspetto ha rappresentato il 72% delle azioni di censura e ha fatto sì che fossero presi di mira oltre il 99% dei post che si focalizzavano sulle macchine per il voto e sul voto postale.

In effetti, alla sinistra è stato permesso di discutere delle vulnerabilità delle macchine per il voto dopo le elezioni del 2016, mentre alla destra sono state vietate le piattaforme di social media per discutere di quelle stesse vulnerabilità dopo le elezioni del 2020.

L'EIP ha collaborato con i suoi partner delle grandi aziende tecnologiche per censurare sistematicamente qualsiasi delegittimazione del voto postale, in quanto “disinformazione”. In effetti, si sono schierati con Joe Biden contro Donald Trump e hanno vietato la critica del voto postale già sette mesi prima delle elezioni del 2020.

L'establishment politico e la sinistra hanno usato la crisi del COVID-19 per spingere all’uso massiccio del voto per corrispondenza a livello nazionale, operazione che ha aumentato il numero di voti espressi per posta da 28,8 milioni nel 2016 a 66,4 milioni nel 2020, un enorme crescita del 131%.

La percentuale di voti dei Democratici per corrispondenza è passata dal 26% del totale degli elettori nel 2016 al 60% nel 2020, mentre i Repubblicani hanno visto solo un aumento dal 21% al 32%. In breve, gli ulteriori 37 milioni di voti espressi per posta durante le elezioni del 2020 hanno spostato le elezioni verso il candidato preferito dell’EIP.

In Europa, il 74% delle nazioni vieta il voto per corrispondenza per i cittadini che vivono all’interno del Paese. Brasile, Russia, Israele, Messico e una miriade di altre nazioni sviluppate hanno anche loro vietato il voto postale a causa di problemi di sicurezza.

Nel 2012, il New York Times ha scritto: "Tutte le prove di elezioni rubate coinvolgono il voto postale." Nel 2016, Slate ha scritto: "L'unico schema di brogli elettorali con il potenziale di spostare le elezioni prevedeva il voto postale." Perché la maggior parte dei Paesi vieta il voto per corrispondenza? Hanno visto enormi problemi di brogli.

Indipendentemente dalla vostra opinione sul voto elettronico o sul voto postale, è chiaro che questa rete di censura pubblico-privata ha cospirato con le grandi aziende tecnologiche e con il governo trasversale [il deep state, n.d.r.] per censurare una parte della discussione.

Nel febbraio del 2021, l’EIP ha allargato le sue spire per censurare la “disinformazione” sul COVID-19. La rete di censura sostenuta dal DHS ha lanciato il Progetto Virality, una collaborazione tra l'EIP e la Conferenza Nazionale sull’Istituto per la Trasparenza Algoritmica della Cittadinanza (National Conference on Citizenship’s Algorithmic Transparency Institute), il Centro per i Social Media e la Politica dell’Università di New York (New York University’s Center for Social Media and Politics) e la Tandon School of Engineering.

Quest’alleanza per la censura ha monitorato "richieste basate su parole chiave e liste di comunità basate su gruppi di figure pubbliche e influencer-chiave" su tutte le maggiori piattaforme social e ha censurato interi punti di vista che mettevano in discussione la sicurezza, l'efficacia e la necessità dei vaccini a mRNA.

La rete di censura del DHS afferma che non ci sono segnali di allarme per quanto riguarda la sicurezza di questi vaccini a mRNA nel VAERS, sul sito di segnalazione Yellow Paper del Regno Unito, su Eudravigilance (utilizzato nello spazio economico europeo) e su VigiAccess dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Quando ho pubblicato questo thread nel dicembre 2022, il capo del PEI, @alexstamos, ha chiesto Elon Musk di essere "trasparente" per quanto riguarda il suo tweet, in cui affermava "Le regole sono state applicate contro la destra, ma non contro la sinistra." Musk ha risposto allo zar della censura CISA "Lei guida un organo di propaganda."


I "Twitter files"


L'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk si sta rivelando letale per le strutture di informazione (media tradizionali e social media) che vengono comunemente utilizzate per manipolare l'opinione pubblica e censurare le voci che dissentono dai piani del Nuovo Ordine Mondiale, condizionando masse di esseri umani a farsi soggiogare come animali e, come tali, ad essere pronte per il macello.

Nel giro di poche settimane, sono stati pubblicati importanti documenti (i "Twitter Files"), che dimostrano l'infiltrazione della piattaforma da parte del Partito Democratico americano e delle agenzie di spionaggio degli USA e la sistematica soppressione della libertà di parola.

Ciò che è avvenuto all'interno di Twitter, avviene regolarmente e costantemente su tutte le maggiori piattaforme online e all'interno di tutti i principali media, in tutto l'Occidente e in buona parte del resto del mondo.

Di seguito, proponiamo una serie di ottimi articoli che spiegano e riassumono i Twitter Files, redatti dai siti Giubbe Rosse News e QlobalChangeItalia




Il mondo dopo X

L'acquisizione di Twitter, la piattaforma social con il maggiore impatto sull'arena politica, da parte di Elon Musk e la sua "trasformazione" in X (molto più che un cambiamento di nome), sta mutando radicalmente il panorama dell'informazione in Occidente, a partire dagli Stati Uniti. Le voci anti-globaliste, prime tra tutte quelle del movimento MAGA, non possono più essere soppresse impunemente e anche gli altri social media devono, almeno in parte, adeguarsi e abbassare i livelli di censura per non perdere utenti.

X sta conoscendo un crescente successo di pubblico, destinato ad aumentare con il miglioramento o il varo di servizi quali lo streaming video (che fa concorrenza diretta a Youtube), l'integrazione dell'intelligenza artificiale Grok (che potrebbe presto diventare la migliore sul mercato), i pagamenti elettronici, le chiamate dirette (tipo WhatsApp). Dopo il grande successo del programma, regolarmente postato su X, del giornalista conservatore Tucker Carlson, altre figure prominenti del mondo dell'informazione stanno seguendo il suo esempio, così da svuotare ulteriormente di contenuti l'ormai obsoleto (possiamo finalmente dirlo) contenitore televisivo. Intanto, secondo le parole di Elon Musk, X si avvia a diventare la "everything app", la app di tutto. Questo però è uno scenario che guarda soprattutto al futuro, per ora siamo in un contesto bellico e X rappresenta un'arma formidabile, è così che al momento dobbiamo considerarla. In ogni guerra l'informazione è un'arma decisiva e, in questa guerra in particolare, la verità è l'arma più potente di tutte: su X è possibile dire la verità, fino in fondo, senza essere censurati.

Riproponiamo di seguito quanto abbiamo scritto nel nostro articolo "I "guai giudiziari" di Trump e la distruzione dei media", del 28 agosto 2023:


"Nel frattempo, prosegue l’opera di scardinamento dei media tradizionali prevista dal Piano Militare: un’autentica, grande rivoluzione sta avvenendo sotto i nostri occhi. Il 23 agosto, a Milwaukee (Wisconsin), è andato in scena il primo dibattito tra i candidati repubblicani alle primarie per le presidenziali, trasmesso in TV con uno share di 12,8 milioni di spettatori. Trump, invece di partecipare all’evento con gli altri candidati, lo stesso giorno si è fatto intervistare, da solo, da Tucker Carlson su Twitter, ottenendo oltre 260 milioni di visualizzazioni. Lo stesso Carlson, che era il giornalista televisivo più seguito d’America con 5 milioni di telespettatori quando lavorava per Fox News, ottiene ora, nel suo programma su Twitter, decine di milioni di visualizzazioni, in media, per ogni puntata. Si può già parlare di superamento storico dei media tradizionali: grazie a Twitter e a Elon Musk sta nascendo un modello di informazione più democratico, più inclusivo e costruito “dal basso”. Le parole di Jacob Creech “Clandestine” prima e subito dopo l’intervista fotografano perfettamente la situazione: 

“Si sta per realizzare il peggior incubo del deep state. Decine di milioni di persone stanno per ascoltare un uomo che non controllano, intervistato da un giornalista che non controllano, su una piattaforma social che non controllano. Stasera rappresenta un momento chiave nell’estinzione dei media tradizionali”

“Ragazzi! I numeri di questa intervista Trump/Tucker hanno già ASSOLUTAMENTE ANNIENTATO il dibattito repubblicano. I media tradizionali sono morti. Tucker e Trump lo dicono nei primi due minuti dell’intervista. Il popolo non sta guardando la TV. Il popolo ha aggirato i media corrotti!”


Ma, come detto, siamo in un contesto bellico, le élite globaliste tenteranno di fermare l'informazione libera con ogni mezzo, dalla censura a chissà cosa, magari anche con un blackout di internet. Qualsiasi cosa riescano a fare, le contromisure sono pronte.







Controinformazione e infiltrati



Avvisiamo i visitatori del sito che non ne fossero ancora a conoscenza che, molto spesso, l'informazione alternativa è infiltrata da chi è interessato a screditare Q e tutto il movimento, anche creando false aspettative ("Non tutti gli Anon sono autentici [infiltrati]", Q#4881), oppure da chi vuole costruirsi un certo seguito per poi deviare e disperdere energie. A volte, alla base di questi fenomeni, si cela la volontà di fare quattrini ("L'informazione dovrebbe circolare liberamente senza costi", Q#1339; bisogna fare i necessari distinguo con chi si dedica alla causa dei Patrioti a tempo pieno e ha bisogno di chiedere soldi per poter vivere) o di accontentare ego particolarmente bisognosi di attenzioni, ma in molti casi si tratta di azioni inquadrabili nell'ambito della guerra in corso, una guerra che investe anche e soprattutto il campo psicologico. Esiste poi la categoria particolare di coloro che tentano di spostare il movimento su posizioni nazi-fasciste (contraddicendo in maniera marchiana le posizioni di Q), per stravolgerne il messaggio, confinarlo nell'isolamento politico, diminuirne l'impatto e arrestarne la crescita.

Consigliamo quindi, come fa Q, di prestare molta attenzione a chi si segue ("State attenti a chi seguite", Q#1295, Q#1328, Q#1339, Q#1343, Q#1430, Q#2737, Q#3182). In particolar modo, bisogna a nostro avviso prestare attenzione a coloro affermano o fanno intendere di divulgare informazioni da fonti riservate o privilegiate ("Nessuna comunicazione privata con nessuno. Nessuna comunicazione al di fuori di questa piattaforma", Q#475; "Dicono tutti di essere insider. Dicono tutti di avere dei contatti all'interno. Non è vero. I Patrioti non rivelano informazioni riservate", Q#1339), a chi si atteggia a "profeta" ("Attento ai falsi profeti. Io non sono un profeta. Tu non sei un profeta. Noi non siamo profeti. Concentrati sulla missione", Q#4964) o a chi fomenta divisioni (del tipo vaccinati/non vaccinati, destra/sinistra, Israele/Palestina, ecc., per non parlare del credo religioso o del colore della pelle) all'interno della comunità degli Anon/Patrioti: Q è stato particolarmente chiaro per quanto riguarda l'importanza dell'unità all'interno del Movimento e del popolo in generale ("Uniti, non divisi", Q#2566 et al.; "Vi vogliono divisi" "Divisi siete deboli", Q#563). I fatti reali sono, come sempre, l'unico spartiacque tra verità e menzogna, di conseguenza bisogna sempre sottoporre le informazioni ricevute alla prova dei fatti, con lungimiranza e apertura mentale. Concentriamoci sempre sul contenuto del messaggio, non sull'identità di chi lo diffonde. Questa dovrebbe essere una regola di carattere generale, da applicarsi a chiunque (ivi compreso chi scrive). Noi speriamo che il nostro lavoro, certo inadeguato, ma svolto con serietà e passione, possa aiutare più persone possibile a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. Rimane comunque inevitabile che anche i canali di controinformazione gestiti da infiltrati siano spesso costretti, almeno per un certo periodo di tempo e al solo scopo di costruirsi un'aura di credibilità in seno al movimento, a divulgare la verità e a svolgere un servizio utile. È quindi sufficiente distaccarsi da colui che ci informa in mala fede nel momento in cui questi fa cadere la maschera, ringraziandolo, idealmente, per il servizio reso, suo malgrado, alla causa dei Patrioti. Ci consoli il fatto che, indubbiamente, anche l'informazione "ufficiale" è stata infiltrata dai Patrioti, con effetti che si manifestano sempre a tempo debito.


L'intervista di Tucker Carlson a Vladimir Putin (6 febbraio 2024)


Evento giornalistico che è insieme anche evento storico, questa intervista di due ore segna un passaggio importante nel corso dello scontro in atto a livello mondiale e scompagina in modo devastante la propaganda occidentale, con ascolti impensabili sui normali canali mediatici (parliamo di oltre 80 milioni di visualizzazioni in meno di dodici ore).

Per noi, il momento chiave è quello in cui Putin parla di un mondo finalmente unito nel rispetto di differenze e specificità, perché sappiamo essere questo lo scopo ultimo dell'operazione dei Patrioti, di cui egli è uno dei protagonisti.

L'intervista è destinata soprattutto al pubblico ignaro delle reali dinamiche in corso a livello internazionale. Sottotitoli in italiano di Qlobal-Change Italia.




Il ciclo 2020-2024

I brogli nelle Elezioni Presidenziali del 2020, la falsa "Amministrazione Biden", la campagna per il 2024 e il Piano Militare





Godetevi lo show


Alle inchieste sul voto delle Presidenziali USA del 2020, che ancora proseguono, si aggiungono quelle sulle elezioni di Midterm del 2022, anch'esse fortemente alterate da clamorosi brogli elettorali, che hanno impedito al Partito Repubblicano, sempre più in mano ai "trumpiani", di conquistare la maggioranza in Senato e di ottenere il Governatore nello stato-chiave dell'Arizona, al centro degli scandali legati sia ai sordidi traffici al confine USA-Messico che proprio alla manipolazione delle elezioni. I repubblicani hanno comunque ottenuto la maggioranza nella "House of Representatives", che dà loro la possibilità di varare numerose inchieste sui reati del "Deep State". In una grandiosa manovra a tenaglia, i Patrioti si avviano a dimostrare sia la manipolazione del voto vero e proprio, proprio in virtù dei fatti citati sopra (ai quali vanno aggiunti i significativi eventi delle elezioni Presidenziali in Brasile), sia il ruolo dell'apparato di informazione nel manipolare politicamente l'opinione pubblica, soprattutto alla luce del recente scandalo Twitter (vedi i "Twitter files"). Ci è impossibile tenere il passo delle notizie tramite questo sito, che non rappresenta uno strumento idoneo. Potete comunque seguire quotidianamente le news sui vari canali Telegram.


03 dicembre 2022, con successive revisioni





Chi comandava davvero in America durante l'Amministrazione Biden? Introduzione alla "Devolution"

PARTE 1


Traduzione di un articolo di Praying Medic (Dave Hayes)

 

Qualche settimana fa, mia moglie si è imbattuta in una serie di articoli scritti da un blogger anonimo, che proponeva la possibilità che l’amministrazione del Presidente Trump sia stata segretamente preservata dalle forze armate americane, attraverso un processo noto come “devolution” [in italiano, si può tradurre con “decentramento” o “delega”, n.d.r.]. Mi rendo conto che quest’idea possa sembrare incredibile e che molte persone che non sono riuscite mentalmente ad accettare la sconfitta elettorale di Trump si sono convinte che lui sia, in qualche modo, riuscito a rimanere Presidente. Nella loro testa, Trump sta ancora occupando l’Ufficio Ovale, mentre Biden è in un set televisivo da qualche parte. Questa non è una teoria di quel tipo. Invece, è la conclusione logica a cui si può arrivare quando si sia fatta un’enorme quantità di ricerche.

La parola “devolution”, quando viene usata in contesto governativo, si riferisce alla delega di poteri da un governo centrale a entità regionali o locali. Per quanto riguarda questa discussione, il concetto suggerisce che Trump e le forze armate abbiano creato dei centri regionali di autorità governativa e che questo fatto sia noto solo a chi è direttamente coinvolto. Diverse persone hanno pubblicato documenti e collegato tra loro eventi-chiave in supporto dell’idea che Trump abbia messo in piedi un meccanismo nel quale lui rimane il Comandante in Capo, anche se Joe Biden sembra essere il Presidente.

La premessa secondo la quale Trump avrebbe potuto realizzare una cosa simile si basa sull’idea che l’America sta combattendo una guerra non dichiarata con la Cina almeno da gennaio del 2020. Trump ha affermato in diverse occasioni che, quando la Cina ha permesso al COVID-19 di uscire da Wuhan, ha commesso un atto di guerra. Quando gli Stati Uniti sono in guerra – anche se la guerra non è dichiarata – il Presidente ha dei poteri superiori a quelli che avrebbe in tempo di pace. Questi poteri non richiedono l’approvazione del Congresso e molte volte vengono utilizzati senza che il pubblico ne sia a conoscenza. Il Presidente può, in tempo di guerra, prendere qualsiasi provvedimento egli ritenga necessario per salvare la Repubblica.

La teoria della “devolution” gira intorno a diversi memoranda presidenziali, ordini esecutivi e strane sostituzioni di personale avvenute nel 2020 e correlate alla sicurezza nazionale. Gli elementi-chiave coinvolti sarebbero Chris Miller, Kash Patel e Ezra Cohen-Watnick, che lavorava al Pentagono e al Centro Nazionale per l’Antiterrorismo sia prima che dopo le elezioni.

È centrale nella teoria della “devolution” il fatto che Trump sapesse che le elezioni sarebbero state influenzate da una potenza straniera e che lo avrebbe considerato un atto di guerra. Come contromossa, egli avrebbe preventivamente e segretamente preso provvedimenti per invalidare il risultato elettorale. Le contromisure sarebbero state note solo a un ristretto numero di persone, ma sarebbero comunque servite a renderlo il vero Comandante in Capo. Sarebbe stata presa la decisione di far credere al pubblico che il Presidente sia Joe Biden, ma, in una data successiva, la popolazione verrebbe informata della verità.

Inoltre, la teoria propone che alcuni asset militari fondamentali nel paese siano segretamente a fianco di Trump, mentre il grosso dell’esercito crede che sia Biden a prendere le decisioni. In un momento futuro – forse quando le prove incontrovertibili dei brogli elettorali siano state rese pubbliche – le forze armate e Trump farebbero la loro rivelazione.

Un’obiezione alla teoria riguarda l’adozione di ideologie “woke” [posizioni ora dominanti nella sinistra americana, che in realtà mirano a fomentare la divisione razziale e che vedono ancora i “bianchi” come fondamentalmente razzisti e i “non bianchi” come vittime, n.d.r.] da parte dei leader militari. I critici dicono che i militari si sono ammorbiditi e oggi non sosterrebbero Trump. Il personale militare americano comprende approssimativamente un milione di persone che provengono da tutti i percorsi di vita, sposano diverse ideologie e sono leali a cose diverse. È una semplificazione grossolana ed eccessiva dire che “i militari sono corrotti” o che “i militari sono di sinistra”. L’apparato militare è altamente compartimentalizzato. Le ideologie e le lealtà di un gruppo non sono universalmente condivise da altri gruppi.

I membri delle squadre per le Operazioni Speciali sono selezionati tra un gran numero di concorrenti sulla base di criteri specifici come la lealtà. Non trovate ideologie “woke” propagandate tra i loro ranghi. Questi uomini e donne sono Patrioti, e gli articoli sulla “devolution” suggeriscono che sia proprio questa la gente con cui Trump starebbe lavorando.

Di seguito, i link agli articoli sulla “devolution” [in inglese, n.d.r.] realizzati da Patel Patriot


Devolution – Part 1: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution

Devolution – Part 2: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-2

Devolution – Part 3: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-3

Devolution – Part 4: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-4

Devolution – Part 5: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-5

Devolution – Part 6: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-6

Devolution – Part 7: https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-7


                                                         (continua)


Patel Patriot’s Telegram chat: https://t.me/patelpatriotchat


Patel Patriot's Devolution Series (link alla serie completa e aggiornata): https://patelpatriot.substack.com/archive?sort=new


Il sito Internet di Patel Patriot, con tutto il materiale da lui pubblicato e tutti gli audio: https://www.devolution.link/




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PARTE 2

Nella prima parte, abbiamo tradotto un ottimo articolo di Dave Hayes che spiega il concetto di “devolution” e lo inquadra nell’attuale contesto storico e politico. Continuiamo il discorso sulla teoria della “devolution” (secondo la quale, in America, il potere presidenziale non sarebbe mai realmente passato nelle mani di Joe Biden, cosa che, a nostro avviso, corrisponde alla realtà dei fatti) inoltrandoci in alcuni aspetti tecnici fondamentali che danno sostanza al discorso.

Durante un’emergenza nazionale, al Presidente degli USA sono assegnati poteri eccezionali. Gli Stati Uniti sono ancora in stato di emergenza nazionale, in virtù dell’Ordine Esecutivo n. 13848 del 12 settembre 2018, denominato “Ordine Esecutivo sull’imposizione di determinate sanzioni in caso di interferenze straniere in un’elezione negli Stati Uniti”. Il 10 settembre 2020, l’Ordine Esecutivo è stato prorogato di un anno in virtù della “minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale”.

Durante un’”emergenza nazionale catastrofica”, il Presidente può nominare un “governo ombra” temporaneo. La creazione di un “governo ombra” richiede che alcuni individui-chiave dell’ERG (“Emergency Relocation Group”, ossia Gruppo di Ricollocazione di Emergenza) vengano spostati in località secondarie per mandare avanti il governo (il “governo ombra” fu attivato, ad esempio, dal Presidente Bush subito dopo gli attacchi dell’11 settembre).

Se l’emergenza nazionale si verifica nella regione della Capitale, il Piano di Continuità Nazionale fornisce la strategia dettagliata per l’evacuazione di massa e la ricollocazione di ogni agenzia del governo federale, della Casa Bianca e dell’esercito.

Il Presidente Trump può anche utilizzare i poteri di due Ordini Esecutivi di Obama per proteggere la Nazione:

  1. Il potere di requisire tutte le risorse nazionali e di reclutare i cittadini (E. O. di marzo 2012)
  2. Il potere da parte del DHS (Department of Homeland Security, l’equivalente del Ministero dell’Interno) di prendere il controllo delle reti di comunicazione private (E. O. di luglio 2012)

Il governo federale ha stabilito 4 livelli di COGCON (condizioni di prontezza per la continuità del governo):

- COGCON4 = condizioni normali con esercitazioni periodiche

- COGCON3 = le squadre preposte di ogni agenzia e dipartimento preparano i siti alternativi, eseguendo i test delle infrastrutture di comunicazione ed elettroniche e mantenendosi costantemente informate sull’ubicazione dei dirigenti e dei quadri superiori

- COGCON2 = dispiegamento del 50-75% dei membri del personale di continuità del Gruppo di Ricollocazione di Emergenza presso le sedi alternative. Accertamento della loro capacità di condurre operazioni e loro preparazione a svolgere le funzioni essenziali delle relative organizzazioni nell’evento di un’emergenza catastrofica

- COGCON1 = dispiegamento completo della leadership designata e del personale di continuità allo scopo di svolgere le funzioni essenziali delle relative organizzazioni da località alternative sia come risultato che in preparazione di un evento catastrofico

È interessante notare che ogni anno il Governo degli Stati Uniti abbassa “segretamente” il livello di COGCON da 4 a 3 in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione, quando la leadership governativa è concentrata in un singolo luogo.

Il 19 gennaio 2021 (il giorno prima che Trump lasciasse la Casa Bianca), Dave Troy, giornalista serio e tutt’altro che un supporter di Trump, ha cominciato a postare su Twitter la notizia che a molte persone era stato notificato che il livello di COGCON era stato abbassato a 2. Dopo una serie di verifiche, l’abbassamento del livello di COGCON a 2 è stato confermato. Per noi è un indizio importante dell’implementazione della “devolution”, con lo spostamento del vero governo in sedi alternative, mentre a Washington rimaneva un governo “di facciata”.

Veniamo ora ad aspetti più strettamente militari e parliamo della catena di comando. Per capire come la “devolution” può essere attivata per via militare, è importante capire la catena di comando in seno al Dipartimento della Difesa. Tutto parte dal vertice, rappresentato dal Presidente, che è il comandante in capo delle forze armate. La seconda figura nella linea di comando è il Segretario della Difesa, poi vengono i Comandanti Combattenti. È importante notare che tutti i Generali che lavorano al Pentagono, cioè i Joint Chiefs of Staff (gli Stati Maggiori Riuniti) sono esclusi dalla catena di comando ed hanno principalmente una funzione consultiva. I Comandi Combattenti (COCOMs), noti anche come Comandi Combattenti Unificati, sono il più alto livello possibile di comando militare. I COCOMs sono 11 in totale e si distinguono per area geografica o per funzione di competenza. I COCOMS geografici sono 7 (Nord America, Sud America, Europa, Africa, Medio Oriente, Regione Indopacifica, Spazio), quelli funzionali sono 4 (Operazioni Speciali, Strategico, Trasporti, Informatico). Per acquisire il grado di Comandante Combattente, un generale a 4 stelle deve essere raccomandato dal Segretario della Difesa, nominato per l’incarico dal Presidente, confermato dal Senato e formalmente incaricato, su ordine del Presidente, dal Segretario della Difesa.

Degli attuali 11 Comandanti Combattenti, 10 sono stati nominati dal Presidente Trump, l’undicesimo (l’Ammiraglio John C. Aquilino per la Regione Indopacifica) da Joe Biden. Come far conciliare il Comandante nominato da Biden con la teoria della “devolution”? La chiave sta nel fatto che l’Ammiraglio Aquilino ha supervisionato la promozione, a giugno di quest’anno, di Charles A. Flynn, fratello del Generale Mike Flynn, a comandante delle forze armate americane nel Pacifico: dato che la famiglia del Generale Flynn è, al di là di ogni dubbio, una famiglia di Patriots, ne consegue che la figura di Biden è servita solo da “facciata” per la nomina di Aquilino.

I Comandanti Combattenti reciterebbero un ruolo fondamentale nella “devolution”: le uniche persone che dovrebbero sapere dell’attivazione della “devolution”, oltre al Presidente e al Segretario della Difesa, sono proprio i Comandanti Combattenti e solo nella fase successiva, quella della “rivelazione” al pubblico, dovrebbero fornire informazioni specifiche ai loro sottoposti. Ogni Comandante Combattente risponde direttamente al Segretario della Difesa.

Se al Segretario della Difesa di Trump, Chris Miller, fossero arrivate informazioni relative all’ingerenza straniera nelle elezioni presidenziali in misura tale da alterarne profondamente il risultato, sarebbe stato obbligato a condividere le prove in suo possesso con ogni Comandante Combattente. Questi avrebbero riconosciuto l’illegittimità dell’amministrazione entrante e sarebbe stato attivato il piano contingente, quello della “devolution”.

Ora vediamo, in ordine, cronologico, come il “campo di battaglia” delle elezioni è stato preparato.

- 8 maggio 2018: il Comando Informatico è stato elevato, da subunità del Comando Strategico, al rango di COCOM

- 23 luglio 2018: il Generale Paul Nakasone (a capo della NSA e del Comando Informatico) conferma di aver creato una task-force per contrastare le minacce informatiche russe. Nakasone dichiara che un attacco informatico alle strutture critiche degli USA deve essere considerato come un atto di guerra e quindi darebbe luogo ad una reazione. Dal 2017 il sistema elettorale americano rientra nella definizione di struttura critica

- 16 agosto 2018: il New York Times pubblica l’articolo “Trump, cercando di allentare le regole sugli attacchi informatici agli USA, capovolge le direttive di Obama”. Dall’articolo emerge che Trump ha tagliato fuori gli organismi federali dalle decisioni relative alla risposta agli attacchi informatici, dando autonomia di azione ai militari

- 10 settembre 2018: il Council of Foreign Relations conferma, in un commento piuttosto critico, che il Comando Informatico ha ora autonomia decisionale nel caso di attacchi informatici a strutture critiche

- 29 aprile 2019: viene pubblicata la notizia che la task force denominata “Piccolo Gruppo Russo” è diventata permanente

- 23 luglio 2019: il Generale Nakasone annuncia che la NSA sta creando un direttorato per la sicurezza informatica

- 7 settembre 2019: la NSA si prepara a difendere le elezioni del 2020, prendendo spunto da quanto accaduto nel 2018

- 20 dicembre 2019: la US Space Force è ufficialmente la sesta branca delle Forze Armate Americane

- 10 febbraio 2020: il Dipartimento della Difesa pubblica l’articolo “Il Dipartimento della Difesa ha un ruolo permanente nella difesa delle elezioni

- 8 agosto 2020: dal Dipartimento della Difesa trapela che la minaccia di interferenze nelle elezioni viene anche da Cina e Iran

- 9 dicembre 2020: viene annunciato ufficialmente che la Space Force è diventata il 18° membro della comunità di agenzie di intelligence degli Stati Uniti. La Space Force, attraverso il controllo dei satelliti, ha avuto un ruolo importante nel catturare i dati relativi agli attacchi e alle interferenze nel sistema elettorale

Il quadro finora presentato ci lascia convinti che la teoria della “devolution” sia quella che meglio spiega le molte anomalie dell’attuale situazione americana e mondiale.

Fonti: 


https://twitter.com/aspfrt/status/1351324658264657920

 

https://patelpatriot.substack.com/p/devolution-part-9






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PARTE 3


NOTA: il presente testo è il sunto dell’articolo “Devolution - Part 13”, di Patel Patriot

 

Finora abbiamo collegato la “devolution” (cioè la continuità del Governo degli USA nel caso in cui potenze o poteri ostili siano riusciti ad impossessarsi dei vertici istituzionali) principalmente all’apparato militare, ma un attento studio dei documenti ci autorizza a pensare più in grande.

Il 7 dicembre 2020 Donald Trump ha firmato l’Ordine Esecutivo 13961 “Governance and Integration of Federal Mission Resilience” [Amministrazione e integrazione della resilienza della rappresentanza federale], che è stato emesso contemporaneamente alla “Federal Mission Resilience Strategy 2020” [Strategia della resilienza della rappresentanza federale 2020]. Vedremo che l’intero quadro della devolution si trova nei registri federali, visibile a tutti, dal 7 dicembre 2020.

L’EO 13961 è stato emesso, come si evince dal testo stesso, sotto l’autorità del National Security Act del 1947, il che lo pone immediatamente non in un ambito relativo ai “disastri naturali”, ma in quello di “guerra e difesa nazionale”: l’intera base dell’EO è la continuità di governo proprio in quest’ultimo caso. L’EO richiama la Presidential Policy Directive-40 [Direttiva di Politica Presidenziale-40], emessa da Obama, che, pur essendo segreta nei contenuti specifici, è noto che tratta della continuità delle Funzioni Nazionali Essenziali (NEFs) tramite: Continuità delle Operazioni (COOP), Continuità di Governo (COG) e Governo Costituzionale Permanente (ECG).

 

Questa la lista delle Funzioni Nazionali Essenziali (NEFs):

NEF 1: Mantenere la continuità della forma di governo, inclusi i tre poteri separati (legislativo, esecutivo e giudiziario)

NEF 2: Fornire una leadership nazionale visibile e mantenere la fiducia del popolo americano

NEF 3: Difendere gli USA da tutti i nemici, esterni ed interni, e prevenire gli attacchi

NEF 4: Mantenere relazioni efficaci con le altre nazioni

NEF 5: Mantenere la sicurezza interna e l’azione contro il crimine

NEF 6: Mantenere la capacità di una pronta risposta in caso di calamità o attacchi

NEF 7: Proteggere e stabilizzare l’economia nazionale e mantenere la fiducia nel sistema finanziario nazionale

NEF 8: Fornire livelli di servizio adeguati nelle aree della sanità, della sicurezza e del welfare

 

L’Ordine Esecutivo citato e il relativo documento sulla “strategia” sono soprattutto focalizzati sulla resistenza del ramo esecutivo; in particolare, l’Ordine Esecutivo stabilisce la creazione di un Comitato Esecutivo, composto dalle seguenti figure istituzionali (riportiamo tra parentesi il nome di chi era in carica al momento della pubblicazione del documento):

 

Segretario della Difesa (Christopher Miller)

Segretario della Sicurezza Interna (Chad Wolf)

Direttore dell’Intelligence Nazionale (John Ratcliffe)

Consigliere per la Sicurezza Nazionale (Robert O’ Brien)

Assistente del Presidente e vicecapo dello Staff per le Operazioni (Tony Ornato)

Direttore dell’Ufficio Gestione e Budget (Russell Vought)

Membro aggiuntivo presente solo quando le sue competenze siano richieste:

Direttore dell’Ufficio per le Politiche di Scienza e Tecnologia (Kevin Droegemeir)

 

Il Comitato Esecutivo serve a facilitare l’esecuzione del piano di continuità e le altre politiche relative, a consigliare il Presidente sulle suddette tematiche, a istituire corpi di coordinamento subordinati (laddove appropriato), a coordinare il lavoro delle agenzie nell’ambito del piano di continuità.

Ricapitolando: L’Ordine Esecutivo 13961 nasce dai poteri di guerra di Trump e fornisce le linee guida per l’esecuzione di un “piano di continuità”. Ci dice anche che esistono corpi subordinati e gruppi di lavoro che supportano il Comitato Esecutivo e il suo lavoro nell’eseguire il piano. Dice inoltre che il collegamento del Comitato Esecutivo con il Presidente è rappresentato dal Capo dello Staff (che all’epoca era Mark Meadows).

L’EO stabilisce che il Consigliere per la Sicurezza Nazionale (all’epoca O’ Brien) è designato come Coordinatore della Continuità Nazionale e che, a sua volta, può trasferire questa funzione a una persona da lui stesso designata.

Nell’Ordine Esecutivo 13961 è inoltre contenuta una modifica all’Ordine Esecutivo 13618, emesso da Obama, sulla sicurezza delle comunicazioni durante le situazioni di emergenza.

Mentre originariamente l’Ordine Esecutivo di Obama poneva le comunicazioni dell’esecutivo, nei casi di emergenza o sicurezza nazionale, sotto il controllo di numerose agenzie, le modifiche introdotte da Trump pongono questo controllo nelle mani del Direttore dell’Ufficio per le Politiche di Scienza e Tecnologia (che, lo ricordiamo, è parte del Comitato Esecutivo dell’EO 13961) e sostituiscono il Comitato Esecutivo dell’EO 13618 con quello dell’EO 13961. Assistiamo quindi ad un deciso accentramento dell’aspetto cruciale delle comunicazioni in emergenza alla ristretta cerchia stabilita dall’Ordine Esecutivo di Trump che abbiamo finora esaminato.

Diamo ora un’occhiata più approfondita al documento “Federal Mission Resilience Strategy 2020”, che si apre con una lettera introduttiva dello stesso Trump. Egli vi afferma che gli avversari degli USA non combatteranno nei termini più congeniali all’America, ma si muoveranno su una soglia che rimarrà al di sotto del conflitto armato e che il documento in questione serve per mantenere in vita il Governo Costituzionale in qualsiasi circostanza, prevedibile o meno.

In questa lettera Trump ha delineato ciò che si stava già accingendo a fare, altrimenti non avrebbe avuto senso pubblicare un simile documento un mese e mezzo prima di lasciare la Casa Bianca.

Il documento di "Strategia" è stato sviluppato per rispondere alla direttiva del Comitato dei Direttori del Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSCPC). Facciamo ora un approfondimento su questo comitato. Il 4 aprile 2017 Trump ha pubblicato un memorandum presidenziale in cui ha richiamato il National Security Act del 1947, che abbiamo già menzionato sopra e che si trova nella sezione “Guerra e Difesa Nazionale” del Codice degli Stati Uniti. Nel memorandum si afferma che, in base a questa legge del 1947, al Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) spetta consigliare il Presidente nell’integrazione delle politiche estere, interne e militari in relazione alla sicurezza nazionale. Accenniamo brevemente al fatto che Trump e O’Brien hanno ripulito l’NSC dagli elementi del deep state nel febbraio 2020. Il NSCPC è definito come un forum interagenzia di livello ministeriale che si occupa di valutare i problemi politici che interferiscono con la sicurezza nazionale. Trump ha quindi emesso l’EO 13961 e il contemporaneo documento sulla strategia per la continuità governativa non solo in base alla legge del 1947 pensata per situazioni di guerra, ma anche sotto la direzione del gruppo politico di livello più alto sulla tematica della sicurezza nazionale. Giova ripetere che ciò a cui assistiamo è indice di un’operazione militare nella forma di un piano per la continuità di governo, e che il piano è stato formulato per garantire la continuità dell’esecutivo in una situazione specifica, la situazione di guerra.

Vediamo ora chi faceva parte dell’NSCPC al tempo dell’emissione dell’EO 13961:

 

Consigliere per la Sicurezza Nazionale - Robert O’Brien - Presidente del Comitato

Segretario di Stato - Mike Pompeo

Segretario del Tesoro - Steve Mnuchin

Segretario della Difesa - Christopher Miller

Procuratore Generale - William Barr

Segretario dell’Energia - Dan Brouillette

Segretario della Sicurezza Interna - Chad Wolf

Capo dello Staff per il Presidente - Mark Meadows

Direttore dell’Intelligence Nazionale - John Ratcliffe

Presidente degli Stati Maggiori Riuniti - Mark Milley

Direttore della CIA - Gina Haspel

Consigliere per la Sicurezza Interna - Julia Nesheiwat

Rappresentante degli Stati Uniti all’ONU - Kelly Craft

 

I nomi sottolineati sono quelli che contemporaneamente occupavano una posizione nel Comitato Esecutivo dell’EO 13961 di cui sopra.

Ovviamente, se assumiamo che l’Ordine Esecutivo 13961 e il documento sulla “Strategia” forniscano il quadro della devolution, dobbiamo per lo meno assumere che tutti i nomi dell’elenco siano “cappelli bianchi”, nonostante alcune apparenze contrarie (come nel caso della controversa figura del Generale Milley).

La strategia per la continuità di governo riduce il peso della ricollocazione del personale in location alternative e si poggia di più sulla redistribuzione e sul decentramento dei compiti. Siamo di fronte a una gestione olistica del rischio riguardante la continuità di governo, con una suddivisione dei compiti su uno spettro molto ampio di organismi burocratici, in modo che alle singole entità coinvolte possa anche non essere comunicato nulla che riguardi il piano di continuità governativa. Un simile modello è stato pensato per continuare a funzionare anche nel momento dell’ingresso dell’amministrazione Biden. La costruzione della "devolution" è quindi probabilmente basata su gruppi di lavoro già capaci di portare avanti le funzioni fondamentali del governo una volta che il piano abbia avuto inizio.

Il documento sulla “Strategia” parla di “eventi distruttivi” per le “infrastrutture critiche” per mezzo di “attacchi cinetici e non cinetici”. Noi già sappiamo che le elezioni sono classificate come “infrastruttura critica”. Sappiamo anche, dai commenti di Trump, che ci sono state interferenze straniere nelle elezioni americane. Per logica, l’interferenza straniera nelle elezioni e il loro furto risultano nell’impossibilità di preservare la forma di governo.

Il modello di pianificazione è anch’esso parte del documento sulla “Strategia” e menziona il cambiamento paradigmatico nel passaggio da un modello “reattivo” a un modello “proattivo” (che, cioè, anticipa le mosse del nemico, anziché reagirvi). La continuità di governo passa quindi dall’essere una reazione supercomplicata a un evento a una transizione invisibile, in cui le Funzioni Fondamentali che hanno la priorità vengono portate avanti senza interruzioni.

Nel documento vengono individuate tre “direttrici di sforzo”:

 

Direttrice di Sforzo Uno: assicurare l’efficienza delle funzioni essenziali prima, durante e dopo eventi disgreganti

Direttrice di Sforzo Due: assicurare una leadership nazionale continua, responsabilità, coordinamento e gestione del rischio di funzioni e servizi essenziali

Direttrice di Sforzo Tre: assicurare servizi di supporto alle decisioni dell’esecutivo e supporto operativo del Presidente in qualunque circostanza, incluso un contesto di distruzione non preavvisata o di minaccia diretta.


La “Strategia” tratteggia il contesto, il modello di pianificazione e i passi necessari per assicurare la resilienza del ramo esecutivo del Governo Federale. Questi includono la nuova prioritizzazione delle funzioni essenziali e l’incremento del numero dei possibili nodi disponibili per eseguire le funzioni essenziali ri-prioritizzate.

Ora che abbiamo esaminato più in dettaglio l’EO 13961 e il documento sulla “Strategia”, vale la pena tornare sul Comitato Esecutivo stabilito dall’Ordine Esecutivo stesso. Donald Trump, nella già citata introduzione del documento “Strategia” ha scritto: “Governo e settore privato devono lavorare insieme per ridurre le vulnerabilità e progettare infrastrutture che prevedano dall’inizio preparazione e resilienza”. Diamo quindi un’occhiata all’attuale inquadramento tra settore pubblico e privato di coloro che erano membri del Comitato Esecutivo al tempo della pubblicazione dell’EO 13961.

 

Assistente del Presidente e vicecapo dello Staff per le Operazioni, Tony Ornato: è ora vicedirettore del Servizio Segreto. È interessante che un membro del Comitato Esecutivo occupi una posizione così prominente nonostante il cambio di amministrazione.

Direttore dell’Ufficio Gestione e Budget, Russell Vought: ha fondato il Center for Renewing America (CRA), che si occupa di portare avanti le politiche di Trump in diversi settori-chiave. L’azienda impega diversi elementi che hanno fatto parte dell’Amministrazione Trump.

Segretario della Sicurezza Interna, Chad Wolf: dopo essere entrato a far parte dell’America First Policy Institute (un altro istituto che porta avanti le politiche di Trump), si starebbe preparando a lanciare il Wolf Global Advisors, che può essere considerato come un Dipartimento della Sicurezza Interna su piccola scala. L’organizzazione sembra essere ancora dormiente.

Direttore dell’Intelligence Nazionale, John Ratcliffe: anche lui fa parte dell’America First Policy Institute.

Consigliere per la Sicurezza Nazionale, Robert O’ Brien: è il co-fondatore della American Global Strategies LLC, una società di consulenza che vede al proprio interno ex dipendenti della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato, del Pentagono e di Capitol Hill. Anche questa azienda sembra essere quasi “dormiente”.

Segretario della Difesa, Christopher Miller: è il co-fondatore della Boundary Channel Partners (BCP), società di consulenza di cui fanno parte diversi membri della passata amministrazione. Anche questa azienda risulta “dormiente”. Il gruppo di lavoro può essere considerato come una replica del Dipartimento della Difesa di Trump su piccola scala.

 

In conclusione, dobbiamo guardare all’Ordine Esecutivo 13961 e alla “Strategia” e affiancarli alle prove circostanziali fornite in tutta la serie di articoli della Devolution Series. Aggiungiamo al quadro le disfunzioni di Biden e della sua amministrazione: a questo punto, la “devolution” non può essere considerata una teoria come un’altra.

Il quadro complessivo inizia ora ad essere a fuoco. Il 7 dicembre 2020 Trump ha emesso l’Ordine Esecutivo 13961 “Governance and Integration of Federal Mission Resilience” e il documento “Federal Mission Resilience Strategy”, mettendo in moto il piano. Ora siamo in grado di individuare il gruppo di persone responsabili dell’implementazione ed esecuzione del piano. Ogni individuo responsabile della “devolution” ha formato o è entrato in organizzazioni strettamente allineate con le politiche dell’Amministrazione Trump.

Avete notato che, ultimamente, la rilevanza di Trump è aumentata e che lui stesso si sta mettendo sotto i riflettori? Il movimento MAGA sta crescendo e non c’è nulla che lo possa fermare. Il popolo sta riprendendo in mano l’America dal basso, così come dovrebbe essere. Stiamo facendo la nostra parte, Trump ha già fatto la sua.

Non è più questione di capire se la “devolution” sia reale, ma di come e quando verrà rivelata.

 

 

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Un Presidente in tempo di guerra (video)


Il video ci mostra come gli elementi del Piano emergano al di là dei drop di Q


I poteri speciali di Trump: i P.E.A.D.S. (video)


Un breve video sui PEADS, i Documenti sull'Azione Presidenziale di Emergenza che sarebbero alla base dei poteri speciali di Trump e del fatto che ha continuato ad avere in mano, nei quattro anni di "presidenza" Biden, i poteri presidenziali vitali.






Le prove definitive dei brogli




Avete bisogno di prove dei brogli elettorali? Eccone una raccolta: LINK

Ancora meglio: guardate i documentari di Mike Lindell "Absolute proof", "Scientific proof" e "Absolute interference" (tutti sottotitolati in italiano, grazie al lavoro svolto da Detoxed Info - TBO). Se ve la cavate con l'inglese, guardate anche il film The Deep Rig. Grazie al lavoro di Qlobal-Change Italia è stato possibile aggiungere il documentario "2000 Mules", sullo stesso argomento, sottotitolato in italiano.


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ItalyGate: il ruolo dell’Italia nei brogli alle Presidenziali americane del 2020 (video)


In questo video c’è parte della testimonianza resa da Maria Strollo Zack al Senato del Kansas il 28/09/2023 (QUI i documenti). Il video è stato pubblicato da @AAnon55 su X, noi abbiamo aggiunto i sottotitoli. QUI il post originale.
Nella slide riassuntiva, visibile al minuto 23:12, si legge:
- Il satellite dell’italiana Leonardo ha aggiunto voti in favore di Biden per sconfiggere Trump. Il Senatore Renzi (amico di Obama) e il Generale Graziano hanno preso ordini dal governo-ombra [americano]
- Arturo D’Elia confessa e viene arrestato
- Renzi e [Marco] Mancini discutono del piano il 23/12/2020
- Il governo italiano cade a gennaio 2021, dopo che Biden ha dato a Renzi l’ordine di sostituire Conte con un Primo Ministro filo-cinese
- Draghi sostituisce Conte come Primo Ministro e il nuovo capo dell’intelligence concorda sul fatto che il furto elettorale è avvenuto
- Sospetto omicidio di 5 funzionari governativi italiani



Le elezioni del 2020 come parte di un piano più ampio: siamo alle prime ammissioni?



L'ex consulente dell'Amministrazione Trump e psicologa delle dinamiche politiche dottoressa Jan Halper-Hayes (che attualmente lavora per la Space Force), interpellata in diretta da una TV australiana il 3 agosto 2023 (articolo in inglese) (video in inglese), ha affermato che i militari americani sanno perfettamente che i risultati delle lezioni del 2020 sono stati alterati da brogli elettorali e che conoscono con esattezza i veri risultati delle presidenziali. La consulente ha anche affermato che i militari non sono intervenuti subito per ripristinare la legalità per evitare una guerra civile e il conseguente spargimento di sangue e che aspettano il risveglio della popolazione [che, evidentemente, viene "stimolato" secondo un piano, n.d.r.] per punire i responsabili e rimettere Trump alla Presidenza. Le affermazioni della Hayes sono state convalidate da Trump il successivo 6 agosto, quando lo stesso ha postato su Truth Social l'intero video dell'intervista, definendo la Hayes "fantastica". Si tratta quindi di una conferma del Piano al più alto livello? Ci stiamo avvicinando al momento in cui Q cesserà di essere considerato una "teoria della cospirazione" (Q#1644, Q#2096 : "Conspiracy no more")?

Il 7 agosto 2023, in una nuova intervista televisiva su GB News, la Halper-Hayes ha rincarato la dose, snocciolando altri particolari del Piano: "Trump gioca a scacchi in 5 dimensioni, per cui è impossibile prevedere la sua prossima mossa. Ha detto che il raid nella sua casa di Mar-a-Lago è stato organizzato per trovare i PEADS, i Presidential Emergency Action Documents [documenti segreti che danno al Presidente poteri speciali in caso di emergenza, n.d.r.], noti solo a Trump e ai militari, documenti che Trump ha dovuto attivare: infatti prima di lasciare la Casa Bianca ha dichiarato due emergenze nazionali. E sapete una cosa? Biden non ha annullato questa mossa, anzi, Biden ha prorogato tre Ordini Esecutivi di Trump. Quindi, abbiamo degli aspetti molto interessanti che verranno rivelati."

Riassumiamo quanto affermato sui PEADS da Patel Patriot (il più autorevole e noto ricercatore sull'argomento "Devolution") nella quarta parte della sua serie di articoli, in cui dimostra, con un ampio studio documentale, che Trump in realtà non ha mai lasciato il potere presidenziale. Egli asserisce che abbiamo informazioni indirette ma affidabili secondo le quali, nel 1982, Reagan firmò dei PEADS che gli consentivano di sospendere la Costituzione in caso di guerra nucleare: è quindi più che plausibile che Trump abbia avallato PEADS analoghi nel 2020 a causa dei brogli elettorali, o anche PEADS meno drastici che, invece di sospendere l'intera Costituzione, hanno sospeso soltanto il voto del Collegio Elettorale. Questa tesi di Patel Patriot, pubblicata a luglio del 2021 e corroborata da diversi elementi documentali, trova oggi un'autorevole conferma da parte di Jan Halper-Hayes.

In risposta, crediamo, all'intervista della Halper-Hayes del 7 agosto, Patel Patriot ha pubblicato un approfondito e, come sempre, ben documentato approfondimento sui PEADS nella venticinquesima parte della sua serie di articoli sulla Devolution. L'autore polemizza con la Hayes, senza mai nominarla, affermando che chiunque dica di sapere che un PEAD è stato attivato sta mentendo (perché i PEADS sono documenti segreti di cui nulla è finora mai trapelato all'esterno) e che chiunque dica che dei PEADS sono noti solo a Trump e ai militari sta mentendo (in quanto sappiamo da fonti certe, anche se indirette, che diverse agenzie governative sono state coinvolte nella conoscenza dei PEADS in passato).

La conferma data da Trump potrebbe perciò essere relativa a un'altra parte dell'intervista della Halper-Hayes, quella in cui la dottoressa afferma che il processo in Georgia servirà a Trump per presentare pubblicamente le prove dei brogli elettorali in tribunale.

Come stanno veramente le cose? Dopo aver presentato i fatti, lasciamo il giudizio ai lettori.





I "guai giudiziari" di Trump e la distruzione dei media


Ad oggi, Trump è costretto a difendersi da accuse penali in ben 4 casi giudiziari, l’ultimo dei quali culminato in un arresto (con rilascio immediato su cauzione), con tanto di foto segnaletica. La foto è subito diventata virale, tanto da essere immediatamente ristampata su magliette e altri gadget, venduti (con incassi record) per sostenere la sua campagna elettorale. Quest’ultimo arresto ha coinciso con il ritorno di Trump alla pubblicazione di un tweet sul suo profilo Twitter ufficiale, dopo oltre 2 anni e 8 mesi di silenzio (comprensivi di un lungo periodo in cui il suo account è stato bloccato: dall’8 gennaio 2021 al 20 novembre 2022). La persecuzione giudiziaria si sta rivelando, come era prevedibile, un clamoroso boomerang: la popolarità di Trump è ora alle stelle.

Veniamo ora alle notizie vere, quelle che diamo solo noi Patrioti del Q Movement: sappiamo che Trump, con il supporto dei militari, mantiene ancora i poteri presidenziali fondamentali (vedi QUI e QUI), a causa dei brogli e delle ingerenze straniere che hanno portato alla “vittoria” elettorale di Biden nel 2020. Sappiamo anche, da Q, che in realtà stiamo vedendo un film (ad esempio: Q#813Q#1450Q#4904) e che Trump è protetto e isolato (Q#326), quindi nessun arresto reale è possibile, ma stiamo assistendo a una fiction, il cui scopo consiste nel favorire il risveglio della popolazione, oltre che a fuorviare le forze residue del deep state. È anche possibile che il processo che Trump dovrà affrontare in Georgia, in cui si difenderà da accuse di interferenze elettorali, serva proprio per introdurre nel dibattimento le prove di brogli e ingerenze straniere a favore di Biden, perché tutti possano vederle (Q ci ha indicato diverse volte che certe accuse, certe inchieste, certi processi servono per introdurre legalmente prove nel sistema giudiziario e renderle quindi pubbliche: Q#1181Q#1200Q#1226Q#1287Q#3850). Certo è che l’arresto del 25 agosto 2023 (l’ultimo in ordine di tempo mentre scriviamo) ha provocato una presa di coscienza da parte di ampie fasce dell’elettorato nero, che hanno iniziato a schierarsi con Trump. Cito dal profilo Telegram  Absolute1776  (tradotto da Insider Q Italy): “Q ci ha detto che quando la popolazione nera avesse capito i [loro] meccanismi di controllo e il fatto che il deep state ha usato la popolazione nera per decenni come mezzo per dividerci, per [loro] sarebbe stato game over. Sono abbastanza sicuro che in questo film siamo a quel punto. Ogni mossa che [loro] fanno a questo punto serve semplicemente a risvegliare sempre più persone. Boomerang in pieno effetto.” I drop di Q citati sono Q#9 e Q#19.

Infatti il deep state, terrorizzato dalla possibilità che Donald Trump possa rappresentare una figura unificante per tutto il popolo, per tentare di correre ai ripari e continuare fomentare le divisioni razziali, ha attivato il solito shooter, il solito folle che ha sparato sulla gente all’impazzata: il 26 agosto, a Jacksonville, un bianco ha compiuto una strage con motivazioni razziali, uccidendo tre afroamericani. Sappiamo da Q che questi episodi sono collegati al programma di controllo mentale della CIA “MK-Ultra” (Q#2663), ufficialmente abbandonato negli anni ’70, ma da allora sviluppato e perfezionato in segreto.

Secondo le interpretazioni correnti, il drop Q#3606 potrebbe essere riferito proprio all'attuale situazione giudiziaria di Trump: sono quattro i processi in cui dovrà difendersi e nel drop si dice "There is no STEP FIVE. -END- [Non c'è il QUINTO PASSO -FINE-]", come a dire che il deep state ha esaurito questo tipo di munizioni e la resa dei conti è vicina. L'interpretazione troverebbe conferma nel nuovo tweet di Trump (la cui immagine si trova alla fine di questo articolo): sotto la foto segnaletica si trovano tre righe di testo, le cui lettere iniziali formano proprio la parola END. Come dice Q, non esistono le coincidenze.

Il deep state si trova inoltre ad affrontare il nodo delle elezioni presidenziali ed avrebbe bisogno di nuovi allarmi e di nuovi lockdown per ricorrere ancora una volta al voto postale ed alterare nuovamente il risultato delle urne a proprio favore. Di qui il tentativo di sfruttare l’inesistente “emergenza climatica”, forse per giungere ai paventati “lockdown climatici” (manovra per ora andata a vuoto). Poi hanno tastato il terreno della questione degli “alieni”, chissà con quale contorta finalità: il discorso, finora, è caduto da solo per l’indifferenza generale. Infine, negli ultimi giorni, è riemersa la “vecchia” questione del COVID: la stampa americana ha ricominciato a spingere sulla “pandemia”, ad usare toni iper-allarmisti nel parlare del virus e a gonfiare il numero di casi e di vittime. Lo stesso Biden ha parlato di “nuova pandemia” e di un “nuovo vaccino che funzioni”. Solo che ora l’atteggiamento della popolazione generale è molto diverso: l’esperienza maturata rende quasi impossibile una replica del copione di tre anni fa. Inoltre, come vedremo, il panorama dell’informazione sta velocemente e radicalmente cambiando, tanto forse da rendere impensabile la riproposizione della propaganda terroristica di inizio pandemia. L’impressione è che ogni tentativo in questo senso potrebbe trasformarsi in un ulteriore boomerang.

Esiste poi la possibilità che Biden esca di scena prima dello scadere del mandato (come sibillinamente ipotizzato da Trump durante la sua intervista con Tucker Carlson su Twitter, ma lo stesso Trump aveva già affermato che l’Amministrazione Biden sarebbe stata perseguitata dal 25° Emendamento – che prevede la rimozione del Presidente per motivi di salute – in uno dei suoi ultimi discorsi a fine mandato, tenuto ad Alamo, in Texas, il 12 gennaio 2021) e addirittura che lo stesso Trump torni ufficialmente alla Casa Bianca prima del previsto, come suggerito da George News tempo fa. Sono informazioni reali o solo elementi per confondere il nemico? Vedremo.

 

I media tradizionali in ginocchio

Nel frattempo, prosegue l’opera di scardinamento dei media tradizionali prevista dal Piano Militare: un’autentica, grande rivoluzione sta avvenendo sotto i nostri occhi. Il 23 agosto, a Milwaukee (Wisconsin), è andato in scena il primo dibattito tra i candidati repubblicani alle primarie per le presidenziali, trasmesso in TV con uno share di 12,8 milioni di spettatori. Trump, invece di partecipare all’evento con gli altri candidati, lo stesso giorno si è fatto intervistare, da solo, da Tucker Carlson su Twitter, ottenendo oltre 260 milioni di visualizzazioni. Lo stesso Carlson, che era il giornalista televisivo più seguito d’America con 5 milioni di telespettatori quando lavorava per Fox News, ottiene ora, nel suo programma su Twitter, decine di milioni di visualizzazioni, in media, per ogni puntata. Si può già parlare di superamento storico dei media tradizionali: grazie a Twitter e a Elon Musk sta nascendo un modello di informazione più democratico, più inclusivo e costruito “dal basso”. Le parole di Jacob Creech “Clandestine” prima e subito dopo l’intervista fotografano perfettamente la situazione: 

Si sta per realizzare il peggior incubo del deep state. Decine di milioni di persone stanno per ascoltare un uomo che non controllano, intervistato da un giornalista che non controllano, su una piattaforma social che non controllano. Stasera rappresenta un momento chiave nell’estinzione dei media tradizionali

Ragazzi! I numeri di questa intervista Trump/Tucker hanno già ASSOLUTAMENTE ANNIENTATO il dibattito repubblicano. I media tradizionali sono morti. Tucker e Trump lo dicono nei primi due minuti dell’intervista. Il popolo non sta guardando la TV. Il popolo ha aggirato i media corrotti!

Uno dei prossimi passi nella distruzione della narrativa del deep state sarà l’intervista di Tucker Carlson a Vladimir Putin, per la quale, secondo RT, è stata già presentata domanda formale.

Sempre le parole di Jacob Creech a riguardo:

Se pensate che l’intervista di Tucker a Trump abbia fatto arrabbiare i liberal, aspettate finché non intervista Putin. Il deep state non può tollerarlo. Il seguito di Tucker è colossale e non possono permettere che la gente veda che Putin non è il pazzo guerrafondaio che loro dipingono

Il Piano Militare va avanti a tutto vapore.

 

28 agosto 2023





AGGIORNAMENTO DEL 3 GIUGNO 2024


La sentenza di condanna di Donald Trump, emessa il 30 maggio da un tribunale di New York presieduto da Procuratore Distrettuale Alvin Bragg, al termine di un processo-farsa come mai se ne sono visti negli ultimi decenni, è parte essenziale dello show che i Patrioti hanno organizzato per rimuovere per intero il deep state senza arrivare alla guerra civile. Sui numerosi canali di informazione alternativa troverete descritti con dovizia di particolari l’inconsistenza delle accuse, la parzialità nella scelta dei giurati, le forzature procedurali, persino l’indignazione di personaggi lontani mille miglia dalle posizioni del Presidente. Questo quadro da repubblica delle banane porta all’ottenimento di almeno tre ordini di risultati: fa aumentare il sostegno delle persone comuni, che percepiscono l’ingiustizia di un sistema con due pesi e due misure, nei confronti di Trump; fa aumentare la percezione della corruzione delle istituzioni (compresa la stessa Camera a guida repubblicana, che rimane sostanzialmente a guardare) alla vigilia della mutazione profonda che si troveranno subire; crea un precedente importante, anche nella coscienza collettiva, per cui chi ha ricoperto “alte cariche” non è più intoccabile una volta che ha terminato il mandato (è stato sostanzialmente minato l’intero istituto della prescrizione, lo “statute of limitations”, nei confronti di politici ed ex politici). La sentenza verrà letta l’11 luglio e non è escluso che si assista alla vera e propria incarcerazione di Trump. Abbiamo già spiegato che si tratterebbe, per molti versi, di una messinscena, ma il suo effetto sarebbe deflagrante e andrebbe sommato alla maturazione dei nodi “caldi” della situazione internazionale (quello ucraino ci sembra attualmente il più importante), in una “convergenza delle crisi” che dovrebbe preludere allo smantellamento della Cricca e del deep state.





Il neonazismo dei Democratici americani


Contrariamente a ciò che viene comunemente raccontato, il Partito Democratico americano è, storicamente, il partito dello schiavismo, del razzismo e della segregazione razziale. Ma i democratici sono riusciti, col tempo, a nascondere questo fatto evidente e a falsificare la storia nel seguente modo, che Q ci ha spiegato in Q#4317: (citiamo quasi alla lettera) formando assemblee elettorali per il congresso composte di soli neri (quindi dividendo ed etichettando), reclutando e controllando i leader della comunità nera (a suon di quattrini), alterando la storia insegnata a scuola per quanto riguarda il partito democratico, usando i media (che controllano) per divulgare l’imbroglio. Attraverso tutti questi stratagemmi, sono riusciti a far passare il messaggio idiota che, a un certo punto, i democratici “cattivi”, quelli favorevoli alla schiavitù, sono diventati repubblicani e i repubblicani “buoni”, quelli contrari alla schiavitù, sono diventati democratici. Nello stesso drop, Q pubblica il collegamento a questo video, che spiega tutto molto bene (se usate il link, troverete una versione con audio in italiano, grazie a Qlobal-Change Italia).

Nel drop Q#1252, Q ci ricorda un po’ di storia: il 13° emendamento, quello per l’abolizione della schiavitù, fu votato con il supporto del 100% dei repubblicani e del 23% dei democratici; il 14° emendamento, che dava la cittadinanza americana a tutti gli schiavi liberati, fu votato dal 94% dei repubblicani e dallo 0% (zero per cento) dei democratici; il 15° emendamento (diritto di voto per tutti) ebbe il favore del 100% dei repubblicani e dello 0% dei democratici. Nello stesso drop, Q ci ricorda che Martin Luther King era un conservatore (così come lo era Lincoln) e pubblica la foto di uno scambio affettuoso tra Hillary Clinton e il suo mentore e membro del Ku-Klux-Klan Robert Byrd, del quale la stessa Clinton, nel 2008, ebbe a dire: “Dal mio primo giorno in Senato ho cercato la sua guida, ed egli è stato sempre generoso del suo tempo e della sua saggezza… e da Segretario di Stato ho continuato a contare sul suo parere e sul suo consiglio”.

Le stesse tematiche erano state anticipate nel drop Q#122, in entrambi i drop si accenna al fatto che il Partito Democratico tende a rendere i neri dipendenti da politiche di sussidi, in modo da poterli controllare. In Q#1252 si incita all’unione del popolo, perché “la pelle dei patrioti non ha colore” e si spiega che il popolo unito è forte ma diviso è debole, e per questo i democratici puntano alla divisione, anche sulla base della razza.

Q, sia chiaro, non parteggia per i Repubblicani, perché l’establishment repubblicano prima di Trump formava con i Democratici un partito unico, ma è schierato con il movimento MAGA, che ha una connotazione rivoluzionaria (Q stesso accenna alla rivoluzione, intesa come assegnazione del potere al popolo, in Q#4463, ma si parla di rivoluzione anche nei drop Q#4620Q#4136Q#4116Q#632) e che per motivi storici, politici e strategici è sito all’interno del Partito Repubblicano.

Oggi il razzismo dei Democratici ha fatto un salto di qualità, affiancando al "classico" razzismo verso i neri (che viene occultato, ma che rimane nei cuori e nelle menti delle élite democratiche bianche, fuoriuscendo apertamente solo verso quei neri che si accorgono dell'inganno e si schierano contro di loro) il razzismo anti-bianco delle nuove ideologie "woke": si tratta di un corredo ideologico che ben si adatta alla definizione di neonazista, dato che, con il pretesto della difesa di alcune categorie e "razze", ne attacca ferocemente altre (bianchi, maschi eterosessuali, cristiani, ecc.), creando il massimo della divisione in seno alla popolazione, fomentando le "guerre tra poveri" e la distruzione del tessuto sociale. Per un'efficace descrizione del razzismo anti-bianco, consigliamo questo video di Tucker Carlson (sottotitoli in italiano a cura di Qlobal-Change Italia).

Scrivevamo il 25 luglio 2021, nel nostro articolo “Riconoscere il nazismo”: 

La scuola, la stampa, il cinema, la TV, la casta degli intellettuali ci hanno sempre insegnato a identificare il nazismo attraverso la forma (transitoria e parzialmente accidentale) con cui si è presentato in Germania negli anni ’30 e ’40 del Novecento: i baffetti di Hitler, le bandiere con la svastica, le braccia tese nel noto saluto, le Camicie Brune, le SS, la tragedia dell’Olocausto. In questo modo, ci è stata nascosta la vera sostanza del nazismo, che è la seguente: imposizione attraverso il terrore di politiche liberticide e/o omicide a beneficio della classe dominante. La Seconda Guerra Mondiale ha apparentemente sancito la sconfitta militare del nazismo, che ha in realtà vinto politicamente. L’élite globalista, uscita economicamente rafforzata dal conflitto, sapeva che, nascondendoci la vera sostanza del nazismo e facendoci focalizzare su una sua forma specifica e irripetibile, saremmo stati pronti ad accettarlo di nuovo, qualora si fosse presentato con altre bandiere, con altre facce, con altre parole d’ordine, con eccidi di tipo diverso […] La pandemia ha in effetti richiesto il dispiegamento di politiche naziste: sottrazione delle terapie efficaci e conseguente sterminio dei malati [...]; reinserimento degli anziani contagiati nelle RSA e conseguente sterminio dei loro coetanei; smantellamento parziale del sistema sanitario in aree extra-COVID (unito al terrorismo psicologico dei contagi in ospedale), con conseguente sterminio di malati oncologici, infartuati e quant’altro per ingrossare il bilancio complessivo [...]; opposizione alla terapia domiciliare allo scopo di favorire l’intasamento delle strutture sanitarie ed aumentare i livelli di terrore; terrorismo a mezzo stampa su scala mai vista (Goebbels avrebbe apprezzato ed ammirato, riconoscendosi come un dilettante); [forte spinta] a rendere obbligatoria l’inoculazione di un [farmaco] sperimentale [...]“ aggiungiamo: in diretta e aperta violazione del Codice di Norimberga, con lo scopo preciso di realizzare il progetto totalitario, folle e antiumano noto come Nuovo Ordine Mondiale. In America, i Democratici sono stati i propugnatori di tali politiche di costrizione e di sterminio, chiaramente naziste, e servono a connotarli politicamente in modo completo e definitivo. A chi dovesse scandalizzarsi di fronte a questa definizione, perché nella vulgata i nazisti sarebbero “di destra” e i Democratici “di sinistra”, ricordiamo che anche cent’anni fa ai nazisti convenne paludarsi con vesti “di sinistra”, tanto che il termine “nazista” è, notoriamente, la contrazione di “nazional-socialista”. E se qualcuno pensasse che il nazismo è un rimasuglio del passato, un irrilevante feticcio ideologico per nostalgici o per pazzi, le affermazioni di Q spazzano via ogni illusione a riguardo:

Q#936: il New World Order (Nuovo Ordine Mondiale) è nazista [Q pubblica la foto di alti prelati cattolici impegnati a fare il saluto nazista insieme a gerarchi del regime]

Q#938: la presenza costante dell’ideologia nazista è importante

Q#1269: perché la bandiera degli Antifa ricorda quella nazista?

Q#1688: studiate il nazismo. Fate il parallelo con ANTIFA.

Q#1746: avete mai visto l’ascesa di un gruppo-fotocopia (ricalca la Germania nazista), con un logo-fotocopia, le stesse spinte, ecc.

Q#1941: Il nazismo è stato mai realmente distrutto? Era soltanto una sottodivisione di un’organizzazione più vasta? Un dito attaccato ad una mano? Gli ANTIFA si sono formati organicamente?

Q#4476: i vecchi copioni vengono usati ancora oggi? Allora e oggi. Fate il parallelo. […] Come è arrivato Hitler al potere?

Q#4635: oggi la storia si ripete. Guerra irregolare. Tattiche usate contro l’America. Fate il parallelo tra allora e oggi [poi Q paragona le SA agli Antifa: metodi di intimidazione violenta, guerriglia nelle strade, attacchi fisici agli oppositori, intimidazione dei votanti alle elezioni, falsa piattaforma antifascista, piattaforma radicale anticapitalistica (socialista), distruzione forzata dell’economia e tattiche di divisione per incrementare l’arruolamento, violenza dei militanti impunita]

Q indica quindi il nazismo come ideologia delle élite che vogliono il Nuovo Ordine Mondiale e ci fa comprendere come tali élite cerchino di mettere in atto gli stessi copioni dei vecchi nazisti tedeschi anche negli USA di oggi. Ora come allora, i nazisti si avvalgono di milizie irregolari e di organizzazioni paramilitari: in questo senso, Q cita continuamente gli Antifa, e non lo fa a caso. Scrivevamo il 4 agosto del 2020: “Negli Stati Uniti prosegue una sorta di "guerra civile a bassa (ma non bassissima) intensità", con diverse città a guida democratica oggetto di scorribande notturne dei gruppi Antifa e Black Lives Matter (le camicie brune del Partito Democratico), che assaltano edifici del governo federale, siti storici e attività commerciali (emblematico il caso di Portland, in Oregon). Prosegue, in diverse grandi città governate dai democratici, l'opera di smantellamento o riduzione delle forze di polizia (a New York, i fondi al dipartimento di polizia sono stati tagliati per un miliardo di dollari all'anno), per preparare il terreno, entro le elezioni di novembre, a disordini sempre più gravi. In queste zone, il tasso di criminalità è aumentato anche del 300%.

Tra le milizie irregolari neonaziste (di fatto), oltre agli Antifa abbiamo aggiunto Black Lives Matter e possiamo citare, come manovalanza da utilizzare “al bisogno”, la gang MS-13 (vedi Q#5Q#6Q#85Q#91Q#121Q#484Q#2395), che si è occupata, tra le varie cose, dell’omicidio di Seth Rich su ordine dei vertici del Comitato Nazionale Democratico (vedi), e, a livello internazionale, i tagliagole dell’ISIS, di al-Qaeda e di tutti i gruppi terroristici mediorientali e africani creati e finanziati dall’Occidente per mantenere la presa sui governi e sulle ricchezze locali. In effetti, Q ci ha informati, attraverso prove fotografiche, che alcuni membri dei gruppi Antifa si sono addestrati con i terroristi mediorientali (Q#4692, Q#4694).

Quando parliamo dei legami dei Democratici con l’Ucraina e dell’utilizzo di manodopera ucraina per i loro scopi politici, saliamo necessariamente di livello, perché l’Ucraina è l’unico paese al mondo in cui l’influenza dei nazisti sul governo nazionale è conclamata, benché spudoratamente negata. A chiunque obietti che è impossibile che in Ucraina ci siano i nazisti al governo perché il Presidente dell’Ucraina Zelensky è ebreo, rispondiamo con l’argomentazione di Putin (uno che sa…): i tirapiedi occidentali hanno posto un uomo di etnia ebraica a capo dell’Ucraina per nascondere la glorificazione del nazismo.

Per avere un’idea del peso dei Democratici americani in Ucraina, è sufficiente accennare al ruolo svolto dal Dipartimento di Stato, dalla CIA e da Victoria Nuland (oggi vice Segretario di Stato nell’Amministrazione Biden) nell’orchestrare la “rivoluzione colorata” di Piazza Maidan nel 2014, attraverso la quale è stato rimosso il presidente eletto per mettere al suo posto un fantoccio degli USA (o, meglio, dei globalisti americani, che hanno nel Partito Democratico il loro più efficace strumento politico) e trasformare l’Ucraina in una pistola puntata alla tempia della Russia. Ma si può fare riferimento anche della presenza di Hunter Biden nel consiglio di amministrazione dell’azienda ucraina del settore energetico Burisma Holding e alle manovre vittoriose di suo padre Joe, allora vicepresidente degli USA, per far rimuovere un procuratore ucraino che stava indagando sull’azienda (vicenda a cui fa riferimento Q in Q#4959 e raccontata pubblicamente dallo stesso Joe Biden). Ma, come Q ci dice in Q#4822, l’influenza è reciproca: Joe Biden, come Presidente (benché non certo plenipotenziario, come abbiamo visto), è facilmente ricattabile dagli ucraini, visto tutte le mazzette che ha preso da loro.

Sulla natura nazista del gruppo militare Azov (che esercita una fortissima influenza sul governo ucraino), un’inclinazione politica palese, ma che viene periodicamente negata da campagne stampa più false di quelle del terrorismo pandemico, preferiamo sostituire alle parole i link ad alcuni articoli e documentari realizzati sull’argomento, trovati sul canale Telegram Donbass italia:

 

Articolo del 2014, addirittura dal quotidiano La Stampa: “I neo-Nazi imperversano in Ucraina, ma il Nazismo non è più il "male assoluto"(per l'Occidente)


Intervista a Nikolai Kravchenko, ideologo del battaglione Azov, doppiata in italiano


Silenzio! Parla Azov. Intervista ai prigionieri di guerra del reggimento “Azov” – Parte 1


Silenzio! Parla Azov. Intervista ai prigionieri di guerra del reggimento “Azov” – Parte 2


La collaborazione tra i Democratici americani e i nazisti ucraini si è concretizzata nei fatti del 6 gennaio 2021, in quello che a caldo definimmo “il nuovo incendio del Reichstag”, in riferimento all’episodio del 27 febbraio 1933, quando i nazisti tedeschi appiccarono il fuoco al Parlamento per poi incolpare i nemici politici e liberarsene. Citiamo dal nostro articolo dell’epoca: “Il 6 gennaio, centinaia di migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno invaso Washington per protestare contro i brogli elettorali. Con l'occasione, qualche centinaio di infiltrati di Antifa e BLM sono entrati, grazie alla complicità della polizia di Washington D.C., nelle aule del Congresso e hanno dato luogo ad episodi violenti, provocando la momentanea interruzione del processo di certificazione della "vittoria" di Biden. I media hanno fatto ricadere la colpa sui sostenitori di Trump: è stato il nuovo "incendio del Reichstag". Ebbene, tra gli infiltrati, insieme a membri di Antifa e BLM, erano presenti anche una troupe cinematografica militare ucraina, posizionata in una posizione definita “strategica” (fonte) e il neonazista azovita Sergay Dybynyn (fonte), ricercato dai russi per aver compiuto crimini in Donbass (fonte). Ma tutte le vere collaborazioni, quelle che vengono dal cuore, si sa che vanno in entrambi i sensi. Perciò, l’amministrazione USA permette ai neonazisti ucraini di reclutare i loro camerati americani per partecipare alle operazioni militari contro la Russia. Così scrive la giornalista investigativa Laura Loomer: 

Ho condotto un'indagine e [...] ho scoperto il coinvolgimento del governo degli Stati Uniti nel reclutamento di violenti nazisti americani, suprematisti bianchi e terroristi interni, trasformandoli in mercenari e informatori confidenziali in Ucraina per combattere i russi e uccidere civili. Al loro ritorno negli Stati Uniti, alcuni di questi nazisti sono ora impegnati a perpetuare crimini d'odio e altri crimini e sembrano essere protetti dal nostro governo dallo scontare la pena in prigione [...] 

Come molti di voi hanno visto, questo fine settimana mi sono imbattuta in un raduno nazista ad Altamonte Springs, in Florida, dove ho incontrato 50 bandiere con la svastica nazista che sventolavano, affiliate alla "Blood Tribe" e alla "Goyim Defense League" (GDL).

Una delle persone presenti che ho filmato a questa manifestazione il 2/9/23 è un cittadino statunitense nazista di nome Kent "BoneFace" McLellan. Alla manifestazione faceva il saluto nazista mentre urlava SLAVA UCRAINA. Tutto il suo corpo e il suo viso sono ricoperti di tatuaggi, inclusi molti tatuaggi nazisti.

Come ho spiegato, è un nazista che è stato in Ucraina per combattere nella guerra tra Ucraina e Russia. È un cittadino americano a cui recentemente è stata data la cittadinanza ucraina.

Ho prove schiaccianti che i nazisti appoggiati dal nostro governo non solo hanno ucciso civili all'estero, ma sono anche stati coinvolti in crimini di guerra. Nel caso di Kent "BoneFace" McLellan, che risiede in Florida, è un nazista, un terrorista domestico e un criminale violento arrestato in Florida nel 2012 dall'FBl. È stato inserito nella lista di controllo del terrorismo degli Stati Uniti e poi, nel 2014, è stato reclutato dalla CIA e, secondo quanto riferito, il Dipartimento della Difesa lo ha pagato per recarsi in Ucraina nel 2014, per unirsi a "Settore Destro" e poi al battaglione nazista Azov nel 2022, due formazioni che purtroppo oggi vengono finanziate con i soldi dei contribuenti.

Ho scoperto, attraverso le mie indagini, che al suo ritorno negli Stati Uniti, intorno al 2022, McLellan ha ricevuto una medaglia di spedizione dell'esercito americano per i suoi "servizi" in Ucraina. La mia indagine ha scoperto che ha pubblicato post sui social media in cui posava per una foto, in Ucraina, mentre indossava un'uniforme del battaglione Azov, accanto al cadavere di un civile. L'immagine, che ho inviato ad un analista forense per la verifica, è stata autenticata.

Perché il regime di Joe Biden finanzia gli squadroni della morte nazisti in Ucraina con i dollari dei contribuenti statunitensi? Ho ricevuto una telefonata da Kent “BoneFace” McLellan all'una di notte di ieri sera [...] mi ha confessato vari crimini. Ecco la prova di ciò che il nostro governo sta facendo in Ucraina. Questi sono CRIMINI Dl GUERRA. [...]” (fonte).

Laura Loomer ha successivamento portato prove inconfutabili che il terrorista nazista "Boneface McLellan" è un collaboratore delle agenzie federali. La stessa giornalista ha aggiunto ulteriori informazioni e video sulla collaborazione tra governo USA e nazisti nei post qui elencati: 

 

https://twitter.com/LauraLoomer/status/1698757602669174904


https://twitter.com/LauraLoomer/status/1698344611805053135


https://twitter.com/LauraLoomer/status/1698352412669415908


https://twitter.com/LauraLoomer/status/1698380122741428382

 

 

Il quadro è chiaro, le élite, il loro mondo, le loro ideologie morenti sono nel mirino. Il cacciatore è paziente, sa quando tirare il grilletto.


7 SETTEMBRE 2023


 

Rilasciati i video del "6 gennaio"


Il 17 novembre 2023, grazie alla svolta imposta dal nuovo Speaker della Camera dei Rappresentanti Johnson, sono stati rilasciati molti filmati della famosa “insurrezione” del 6 gennaio 2021. Essi dimostrano ciò che era chiaro fin dall’inizio: i veri manifestanti erano pacifici, mentre gli scontri e le violenze sono stati inscenati da unità militari e paramilitari filo-governative (e, più in generale, filo-globaliste). Nulla di nuovo sotto il sole, in Italia siamo abituati alle infiltrazioni dei servizi segreti all’interno di gruppi politici e manifestazioni di piazza per delegittimarne le istanze. Ricordate il tizio che, secondo l'allora Ministro dell’Interno Lamorgese, testava il “movimento ondulatorio” di un blindato della polizia durante le manifestazioni contro le politiche COVID? Si trattava solo dell’ultimo episodio di una lunga, lunghissima storia.

Tornando al 6 gennaio 2021 a Washington DC, questo scrivemmo nei giorni immediatamente successivi: 

«Il 6 gennaio, centinaia di migliaia di sostenitori di Donald Trump hanno invaso Washington per protestare contro i brogli elettorali. Con l'occasione, qualche centinaio di infiltrati di Antifa e BLM sono entrati, grazie alla complicità della polizia di Washington DC, nelle aule del Congresso e hanno dato luogo ad episodi violenti, provocando la momentanea interruzione del processo di certificazione della "vittoria" di Biden. I media hanno fatto ricadere la colpa sui sostenitori di Trump: è stato il nuovo "incendio del Reichstag".» (L’incendio del Reichstag è un episodio storico del 1933, in cui i nazisti incendiarono il parlamento tedesco per incolpare del fatto gli oppositori politici).

Oggi, in più, sappiamo che nella messinscena erano coinvolti alcuni neonazisti ucraini (vedi il nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”) e agenti dell’FBI travestiti da sostenitori di Trump.

Il rilascio dei filmati non è un evento casuale, ma avviene sicuramente nel momento giusto secondo il “Piano”, e il deep state entra in un livello di panico ancora più alto. Alcune grandi aziende (IBM e Apple tra queste) hanno iniziato il boicottaggio della piattaforma X (ex Twitter) ritirandosi dai contratti pubblicitari, con il falso pretesto che sul social sarebbero presenti voci che incitano al nazismo (se anche fosse vero, si tratterebbe di elementi marginali, sicuramente impiantati, al solito, da loro stessi e dai loro amici, i veri nazisti). In realtà, cercano di mettere alle strette l’unica grande piattaforma su cui i filmati del 6 gennaio (che scagionano completamente Trump e i suoi sostenitori, condannando invece le istituzioni governative) sono e saranno liberi di circolare. Elon Musk ha risposto immediatamente sul piano legale. Fidatevi del Piano.


19 novembre 2023







Documentario che raccoglie diversi video del 6 gennaio, che dimostrano come la cosiddetta "insurrezione" sia stata un lavoro fatto dall'interno








Tucker Carlson intevista Clay Higgins in quello che è il resoconto più documentato e intelligente del "6 gennaio" (sottotitoli in italiano di Qlobal-Change Italia)







Tucker Carlson e la timeline del "6 gennaio" (sottotitoli in italiano di Qlobal-Change Italia)

2024: il caos prima delle elezioni


Le elezioni presidenziali americane del 2024 si preannunciano come una sorta di ultima trincea per la Cricca globalista e il suo deep state, ormai alle corde dal punto di vista militare, politico e finanziario a livello globale. La perdita della Casa Bianca, per quanto solo figurativa (in passato, ci siamo occupati estensivamente della natura fittizia della presidenza Biden), darebbe il via all’offensiva aperta da parte dei Patrioti, al disvelamento definitivo della realtà e del conflitto in corso, ai processi pubblici e alle relative condanne. L’unico elemento che ha finora salvato ciò che rimane delle strutture globaliste (e ne rimane meno di quello che pensiamo, perché niente è come che sembra) è il fatto di poter disporre di grosse quote della popolazione mondiale da utilizzare come una sorta di ostaggi o scudi umani, in quanto, essendo queste ancora preda dei fumi tossici dell’apparato propagandistico, possono essere spinte verso direzioni distruttive, com’è accaduto ai tempi del COVID. Ad esempio, il rischio di una guerra civile negli USA è concreto e va disinnescato con cautela; non bisogna, inoltre, sottovalutare le residue capacità strettamente militari della Cricca, benché in fase di esaurimento.

Alla Cricca è rimasto il controllo di alcuni apparati negli USA e, in misura forse maggiore, in Europa, ma questi bastioni sono soggetti a un continuo, inesorabile logoramento. Anche le strutture sovranazionali in mano ai globalisti sono state sapientemente minate: si pensi agli effetti disastrosi del conflitto russo-ucraino sull’Unione Europea (squassata da fratture, ancora per poco, “sotterranee”) e sulla NATO, praticamente sconfitta in Ucraina e condannata a morte dal “ritorno” di Trump. Come se non bastasse, la Cina sta sperimentando una “ripulitura” dall’interno (spettacolare la rimozione di Hu Jintao, uomo di Soros, dal Congresso del PCC praticamente in mondovisione, ma non devono passare inosservate le successive purghe, con la “sparizione”, tra gli altri, del Ministro degli Esteri Quin Gang e il licenziamento del ministro della difesa Li Shangfu e di altri alti funzionari), il Giappone si distacca dagli alleati e compra petrolio dalla Russia a prezzi superiori al “limite”, l’Africa si sta finalmente svincolando dallo sfruttamento delle politiche neocoloniali e altri paesi “periferici” (soprattutto quelli che controllano le fonti energetiche) hanno ingrossato o si avviano a ingrossare le file dei BRICS, l’entità che sta cambiando per sempre gli equilibri di potere internazionali. Inoltre, dietro le quinte, sta nascendo il nuovo sistema monetario, che sostituirà quello basato sul dollaro e sulla moneta fiduciaria.

Di fronte a un quadro simile, la sconfitta nelle elezioni americane di novembre e la contestuale fine del teatrino rappresentato dalla distorta visione della realtà che i media hanno fatto ingurgitare al pubblico per decenni sarebbero (saranno), per i globalisti, la mazzata finale. Per questo motivo, tentano di giocarsi tutte le carte per ribaltare la situazione in loro favore, anche se finora i Patrioti hanno saputo prevederne ogni mossa.

Se nell’arena internazionale i globalisti stanno cercando di scatenare la terza guerra mondiale cinetica, la strategia dei Patrioti e quella di contenere e ripulire: contenere l’espansione dei conflitti ed utilizzare l’opportunità fornita dagli stessi per ripulire le zone di guerra dai nemici, su, su, fino ai vertici. Mentre nel conflitto russo-ucraino gli schieramenti sono chiari (molto meno lo è il gioco delle alleanze, con diversi paesi europei che vorrebbero sfilarsi dal fronte anti-russo, ma ancora non possono), in Medio Oriente la situazione molto più ingarbugliata e non ci pronunciamo sul quadro complessivo, pur rimanendo convinti del fatto che l’attacco del 7 ottobre contro Israele sia stato effettuato con la complicità degli stessi israeliani. Aggiungiamo, inoltre, che Israele ha incontrato nella Striscia di Gaza una resistenza imprevista, segno dell’intervento nel conflitto di forze notevoli non appartenenti al contesto palestinese, ma comunque a sostegno di quest’ultimo. L’impressione complessiva è che tutti questi eventi siano sincronizzati con quanto avviene in America, per cui potrebbe davvero accadere che un’imminente, nella percezione delle masse, terza guerra mondiale venga fermata dall’intervento del neoeletto Trump. È uno dei tanti scenari ipotizzabili, ben coscienti che le svolte del Piano sono imprevedibili e, spesso, volutamente controintuitive: si tratta di “Pianificazione militare al suo meglio” (Q#2169).

Il recente World Economic Forum è il palcoscenico che i globalisti hanno utilizzato per lanciare le loro minacce, più o meno velate: un segno inequivocabile di debolezza. Hanno cominciato con l’ipotetica “Malattia X” (leggi: arma biologica), che dovrebbe essere 20 volte più letale del COVID, per chiudere “in bellezza” con le minacce di assassinio nei confronti di Trump, codificate nelle immagini di un tweet di Alex Soros (la spiegazione QUI e QUI), il figlio di George, a cui ha risposto persino il generale Flynn. La comunità degli Anon, ormai abituata a decodificare questo tipo di comunicazioni, ha immediatamente compreso il significato del messaggio. Per la cronaca, Trump è al sicuro (Q#661).

Ma ciò che più ci ha colpiti del forum di Davos di quest’anno è stata la paura palpabile che pervadeva i partecipanti, un vero terrore, una paura terribile del prossimo futuro, con la figura di Trump che, in qualche modo, aleggiava come una catastrofe per loro inevitabile. Una paura che riverbera continuamente nei media, che usano toni isterici senza precedenti per attaccare Donald Trump, sperando di spingere parte della popolazione ad un’azione violenta, che possa aprire loro una via di fuga. Come dicono in America, Trump abita nella loro testa senza pagare l’affitto: i globalisti si trovano nell’obbligo, per la stessa sopravvivenza fisica dei loro vertici, di dover evitare a qualsiasi costo il ritorno di Trump alla Casa Bianca e, a tal proposito, le recenti primarie repubblicane in Iowa e New Hampshire suonano per loro come un oscuro presagio.

Abbiamo notato, negli ultimi mesi, che anche i Patrioti hanno iniziato a utilizzare lo strumento della minaccia aperta, non per nascondere la propria paura come i globalisti, ma piuttosto per costringere il nemico a reazioni scomposte. Un po’ come un pugile che provoca verbalmente l’avversario e lo invita a colpire, in modo da farlo scoprire e poter quindi assestare il colpo del KO. Esempi lampanti in questo senso sono le promesse di Trump di purghe e vendetta giudiziaria, le affermazioni di tono analogo da parte di esponenti della sua cerchia più stretta, la telefonata di Tucker Carlson, sicuramente il giornalista più seguito in Occidente e a tutti gli effetti arruolato nella squadra dei Patrioti, che ha lasciato nella segreteria telefonica di Justin Trudeau il messaggio “Stiamo venendo a liberare il Canada”. Facciamo presente che il Primo Ministro canadese Trudeau fa parte della “nidiata” dei Giovani Leader Globali (Young Global Leaders) del WEF (per capire che razza di incubo distopico sia diventato il Canada, consigliamo la visione di questa intervista di Tucker Carlson a un esule canadese). Entrando anche in questo caso nel campo delle congetture, è possibile, come ha ipotizzato la dottoressa Jan Halper-Hayes (a titolo personale), che l’intento sia quello di spingere i globalisti ad azioni talmente eccessive da fornire il pretesto per l’intervento scoperto dell’esercito americano nella sfera politica sulla base dei brogli del 2020.

Sempre per mettere la Cricca e il deep state all’angolo, l’argomento della pedofilia (una pratica inaccettabile segretamente molto diffusa tra le élite) è stato fatto entrare a forza nel ciclo delle news, con la pubblicazione della lista degli ospiti di Epstein e i sospetti nati dalla scoperta di un profondo tunnel segreto (con all’interno un materasso macchiato, un seggiolone e vestiti per bambini) sotto una sinagoga a New York.

Carovane di migranti continuano ad entrare quotidianamente negli USA attraverso il confine con il Messico (siamo a ritmi superiori ai 3 milioni l’anno) con la complicità del governo federale. Per i Democratici, si tratta di un tentativo di importare votanti a loro favore: c’è infatti pieno scontro sull’obbligo di presentare un documento di identità al seggio elettorale e si suppone che i migranti clandestini siano incentivati a votare democratico, viste le politiche di welfare a loro favore. Il Texas, Stato repubblicano per eccellenza, sta difendendo il confine con le forze militari statali e una recente sentenza preliminare della Corte Suprema, che mette la questione del confine nelle mani delle forze federali, sta spingendo lo Stato della “stella solitaria” su una rotta secessionista. Le autorità texane non hanno intenzione di fermarsi: “non rompete le scatole al Texas” è il detto più noto da quelle parti.

Entrando nel regno delle congetture, delle suggestioni e delle ipotesi, esiste la possibilità, come suggerito dalla dottoressa Halper-Hayes, che la situazione al confine venga utilizzata dai Patrioti per far entrare militari stranieri a loro supporto. In fondo, i nostri sono maestri nell’usare i piani dei nemici contro i nemici stessi.

Oltre a quelle già accennate, quali altre strategie possiamo aspettarci dalla Cricca per sfuggire al proprio destino? Nell’armamentario troviamo i soliti disordini, con condimento di ideologie “woke”) da parte dei suoi paramilitari mercenari, come Antifa, Black Live Matters, gang tipo MS-13 e tagliagole vari (ne abbiamo discusso in “Il neonazismo dei Democratici americani”), le sparatorie, con eccidio, da parte di sfortunati individui sottoposti al controllo mentale del programma MK-Ultra (vedi, ad esempio: https://www.youtube.com/watch?v=wRsY9dAPdWk), terrorismo mediatico in salsa medico-sanitaria, false flag di ogni tipo e dimensione, azioni giudiziarie e diffamazione verso Trump e la sua cerchia, persecuzione e diffamazione degli attivisti MAGA. Hanno addirittura tentato di usare l’argomento “alieni” come arma di distrazione di massa (ne ha parlato anche Tucker Carlson in un’intervista), ma con scarsi risultati. Come dice Q, questa gente è stupida.

In tutto questo bailamme è intervenuto anche Putin, affermando che le elezioni presidenziali americane del 2020 sono state truccate mediante il voto postale. È una cosa che tutti noi Anon sapevamo già, a cui aggiungiamo che il divario tra Trump e Biden era talmente grande che, al voto postale, hanno dovuto aggiungere la manipolazione del voto elettronico via satellite, grazie all’aiuto dell’impresa italiana Leonardo con l’intermediazione di Matteo Renzi in persona. Si tratta dell’Italygate (LINK1 - LINK 2), di cui probabilmente sentiremo molto parlare in futuro.

Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per la guerra in corso, pieno di rivelazioni di verità anche difficili da digerire e di eventi importanti, forse anche straordinari. Qualunque cosa accada, noi Anon abbiamo la certezza che niente potrà fermare quello che sta arrivando.


24 gennaio 2024


L'inganno delle elezioni: il piano di Ivan Raiklin



Ivan Raiklin (@IvanRaiklin), Patriota americano molto attivo e noto nel campo dell’informazione alternativa, avvocato ed ex marine, ha pubblicato un video in cui, nel corso di una breve intervista con una giornalista di National Public Radio (la radio del servizio pubblico americano, molto schierata a sinistra), espone un piano sconvolgente. Il video è stato ripostato su X dal generale Flynn, che gli ha dato una validazione di altissimo livello, commentandolo con le seguenti parole: “Ogni singola persona in America deve guardarlo ed ascoltarlo ora”. Secondo questo piano, i Patrioti si preparerebbero ad agire contro tutti i colpevoli di cospirazione sediziosa, tradimento, crimini contro l’umanità, ecc., non al livello del governo federale, in quanto troppo corrotto, ma a quello delle contee (che negli USA sono 3143: a capo della polizia locale c’è lo sceriffo, mentre il procuratore distrettuale si occupa della giustizia locale) e dei singoli Stati. Raiklin afferma di essere in possesso di una lista di oltre 350 “bersagli appartenenti al deep state”: questa lista sarebbe stata consegnata ad Elon Musk (che dovrebbe pubblicare i messaggi privati di questi individui, in quello che Raiklin definisce “la madre di tutti i Twitter Files”) e a vari esponenti politici repubblicani, con i quali, a detta di Raiklin, il piano verrebbe continuamente discusso.

Raiklin, che si autodefinisce, nella biografia del suo profilo X, futuro “ministro delle punizioni”, afferma che la forza che dovrebbe attuare il piano (un’operazione da lui definita perfettamente legale, etica, pacifica, morale e costituzionale) sarebbe composta da una prima squadra incaricata di redigere le liste dei traditori e cospiratori (composta principalmente dagli accusati per il “6 gennaio” e dai loro avvocati, perché hanno già fatto le ricerche sui nomi dei responsabili della loro persecuzione politica), da un braccio operativo (composto da almeno 80.000 membri dell’esercito espulsi dall’esercito o dimissionari per essersi opposti alle vaccinazioni forzate, che dovrebbero essere legalmente incaricati dagli sceriffi e dovrebbero occuparsi delle irruzioni e degli arresti) e da una terza squadra, incaricata di filmare gli arresti e le irruzioni in casa delle persone sulle liste per trasmetterle in diretta sui media alternativi. Gli arrestati, giudicati dai tribunali locali, dovrebbero ricevere condanne che arriverebbero, nei casi più gravi, fino alla pena di morte. Cosa molto importante, il piano verrebbe attuato indipendentemente dal risultato delle elezioni presidenziali e indipendentemente dal fatto che queste si tengano o meno. Fin qui il succo del video, da tenere nella massima considerazione.

In sede di analisi, considerato l’importante intervento del generale Flynn, ci chiediamo: è stato davvero presentato il piano così come verrà attuato oppure si tratta di una strategia atta a provocare e terrorizzare il nemico, in modo che commetta errori? Si sta cercando di preparare il pubblico a eventi straordinari oppure si sta agitando davanti al nemico un falso bersaglio, in modo da poterlo sorprendere con strategie impreviste e imprevedibili? In linea teorica, più di una di queste ipotesi potrebbe rivelarsi corretta.

Visto quanto accaduto in passato e quanto affermato da Q (vedi Q#381), è quasi impossibile che i Patrioti svelino i piani al nemico così nel dettaglio, a meno che i giochi siano già ampiamente fatti e i rischi siano nulli (ci piacerebbe crederlo, ma ci sembra un’eventualità improbabile). La cosa più importante che, a nostro avviso, dobbiamo trarre dal video è che bisogna togliersi dalla mente l’idea sbagliata che il destino di un processo come quello a cui stiamo assistendo, colmo di profondissimi cambiamenti dell’ordine internazionale sia a livello economico che politico e che possiamo quindi definire come un processo rivoluzionario a tutti gli effetti, possa in qualche modo essere legato al risultato delle elezioni americane o di qualsivoglia ciclo elettorale. Le rivoluzioni sono sempre una questione militare, mai elettorale (“I militari sono l’unica strada”, ricordate Q#26?). Al contrario, le elezioni sono uno strumento nelle mani dei Patrioti che possono, a seconda delle esigenze dettate dal Piano Militare, eliminare i brogli e far vincere il proprio candidato - che, in un’elezione regolare, vincerebbe a mani basse - come nel 2016, oppure, come nel 2020, permettere i brogli (che andranno comunque a rappresentare futuri capi d’imputazione) per far “eleggere” un candidato avverso (in modo da avere campo libero per sovvertire l’ordine internazionale senza scossoni per la loro immagine politica, di fronte a un pubblico ancora condizionato dalla retorica imperialista), ponendo, grazie a leggi “sotterranee” nate negli anni della guerra fredda, gli elementi-chiave del potere nelle sicure mani dell’apparato militare ad essi fedele. Le elezioni finiscono quindi per essere un finto obiettivo su cui il nemico concentra gran parte della propria attenzione e delle proprie energie (essendo il campo elettorale quello in cui gli è consentito muoversi con più libertà), mentre i Patrioti, che hanno il pieno controllo del processo, lo lavorano ai fianchi e lo distruggono in altre maniere.

Tirando le somme, non possiamo essere certi della vittoria di Trump alle presidenziali di novembre e nemmeno del fatto che tali elezioni si svolgeranno effettivamente, ma possiamo essere certi della vittoria finale dei Nostri.


21 maggio 2024

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WE ARE NOT GONNA TAKE IT - NON LO ACCETTEREMO

VIDEO DAL POST Q#4953




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ANNIVERSARI

Eventi attraverso i quali il deep state ha trasformato l'America e il mondo

 

 





A vent'anni dall'11 Settembre


Nell'importante anniversario di un evento che è costato la vita a migliaia di persone, ne ha ferite emotivamente miliardi e ha comportato importanti cambiamenti nelle vite di tutti noi, riteniamo che il lavoro della dottoressa Judy Wood dia molte risposte riguardo alle dinamiche di quel giorno, gettando ulteriore luce sulle azioni criminali e sulle menzogne dell'establishment politico e della stampa. Noi riteniamo che, in virtù delle numerose testimonianze che hanno riferito di esplosioni all'interno degli edifici crollati, la tecnica illustrata dalla dottoressa Wood possa essere stata utilizzata in concomitanza con tecniche di demolizione controllata. Ciò che è assolutamente certo è che, come al solito, la narrazione ufficiale è falsa e ridicola.

Di seguito, i link al video una conferenza del 2012 della dottoressa Wood (sottotitolato in italiano) e a un breve video di sintesi del lavoro della stessa.

Il miglior riassunto delle "verità" ufficiali dell'11 Settembre (video)


11 settembre 2001: il movente (video)



 

 

 

 

A sessant'anni dall'omicidio del Presidente Kennedy





Tucker Carlson parla del coinvolgimento della CIA nell'assassinio di JFK (video del 15 dicembre 2022, con sottotitoli in italiano)

Riposa in pace, Signor Presidente (JFK), grazie alla tua saggezza e alla tua forza, dalla tua tragica morte i Patrioti hanno progettato, installato e, per grazia di Dio, attivato il raggio di LUCE. Ricorderemo per sempre il tuo sacrificio. Che tu possa guardarci dall’alto e guidarci mentre facciamo suonare la campana della LIBERTÀ e distruggiamo coloro che vogliono sacrificare i nostri figli, il nostro modo di vivere e il nostro mondo. Noi, il POPOLO.

Preghiera recitata ogni giorno nello Studio Ovale.

JFK – Società Segrete

Where we go one, we go all.


Drop Q#703, del 10 febbraio 2018





Q e il contesto internazionale: il blog

 

Dopo aver scoperto Q, tra marzo e aprile del 2018, abbiamo intrapreso un periodo di intenso studio e, contemporaneamente , abbiamo cominciato a intervenire su Twitter a sostegno delle posizioni dei Patrioti americani. A febbraio del 2019 abbiamo iniziato a tenere un blog, dapprima solo via email e solo nell’ambito di una ristretta cerchia di amici. A febbraio del 2020, in concomitanza con l’apertura del sito, abbiamo pubblicato tutto il materiale del blog su Minds, un social affidabile, non molto noto ma estraneo alla censura che all’epoca imperversava (e che oggi si è attenuata solo grazie a X). Abbiamo continuato a scrivere il blog su Minds per un altro anno circa, poi la nostra attività ha assunto altre forme, a nostro avviso più consone alla nuova fase che stavamo attraversando in seguito all’uscita di Trump dalla Casa Bianca.

L’insieme di notizie e di analisi accumulatesi grazie al blog è piuttosto vasto e, visto con gli occhi di oggi, dopo molte altre esperienze e molto altro studio, si presenta a volte grezzo e a volte ingenuo, con diversi errori dovuti a inesperienza e false piste, ma comunque molto ricco di spunti e riflessioni che riteniamo tuttora validi. Per questo motivo, abbiamo iniziato a “distillare” il materiale, selezionandone le parti più rilevanti, sfrondandolo degli elementi superflui o ridondanti, correggendo la rotta, aggiornandolo e integrandolo laddove necessario, per poterlo presentare ai lettori sotto forma di articoli, di certo più fruibili e speriamo anche più interessanti. Segue un piccolo podcast, in cui ci cimentiamo nella lettura di alcuni nostri lavori.









BLOG - La presidenza Trump, Q e "Il Grande Risveglio". Un'introduzione economico-politica contro la censura
(Testo introduttivo su Q e sul contesto storico, economico e politico in cui nasce e opera - Copre il periodo che va dall'elezione di Donald Trump alla fine del suo primo mandato)


PARTE PRIMA

PARTE SECONDA

PARTE TERZA

PARTE QUARTA

PARTE QUINTA

PARTE SESTA

PARTE SETTIMA - Aggiornamenti 07/19 - 10/19

PARTE OTTAVA - Aggiornamenti 11/19 - 01/20

PARTE NONA / 1 - Aggiornamento del 29/02/20

PARTE NONA / 2 - Aggiornamento del 13/03/20

PARTE NONA / 3 - Aggiornamento del 28/03/20

PARTE DECIMA / 1 - Aggiornamento del 13/04/20

PARTE DECIMA / 2 - Aggiornamento del 28/04/20

PARTE DECIMA / 3 - Aggiornamento del 10/05/20

PARTE UNDICESIMA / 1 - Aggiornamento del 30/05/20

PARTE UNDICESIMA / 2 - Aggiornamento del 20/06/20

PARTE DODICESIMA - Aggiornamento dell'11/07/20

PARTE TREDICESIMA - Aggiornamento del 04/08/20

PARTE QUATTORDICESIMA / 1 - Aggiornamento del 23/08/20

PARTE QUATTORDICESIMA / 2 - Aggiornamento del 12/09/20

PARTE QUATTORDICESIMA / 3 - Aggiornamento del 27/09/20

PARTE QUINDICESIMA / 1 - Aggiornamento del 17/10/20

PARTE QUINDICESIMA / 2 - Aggiornamento del 07/11/20

SPECIALE ELEZIONI AMERICANE - Aggiornamento del 14/11/20

SPECIALE ELEZIONI AMERICANE - Aggiornamento del 20/11/20

SPECIALE ELEZIONI AMERICANE - Aggiornamento del 29/11/20

PARTE QUINDICESIMA / 3 - Aggiornamento del 02/01/2021

IL " Q MOVEMENT " - GALLERIA DI IMMAGINI

QANON - GALLERIA DI VIDEO

INDICE GENERALE DEI POST

 

PDF DI BACKUP DEL BLOG





I CRIMINI CONTRO I BAMBINI



Noi appartenenti al Q Movement siamo orgogliosamente in prima linea nel denunciare la piaga della pedofilia e del traffico di esseri umani, in particolare quello dei bambini. Terribili sono le atrocità compiute, nel corso dei secoli fino a oggi, nei confronti dei membri più fragili e indifesi della società: il mondo sta ormai per prendere coscienza di questa difficile verità. Un futuro radioso attende l'umanità, ma eterno sarà il lutto per gli innumerevoli innocenti che hanno perso la vita nei modi e nelle circostanze più orribili.

Di seguito, troverete una piccola selezione di documenti e testimonianze che danno un primo quadro dell'estensione e della gravità del fenomeno. Alcune informazioni aggiuntive potete trovarle nella risposta alla domanda sulla pedofilia, sezione "FAQ - Domande Ricorrenti".

La guerra di Trump contro il traffico di esseri umani (video del 2020)

Aprite gli occhi (video)

Questo video è un pugno nello stomaco, ma dà il senso di tutta la nostra battaglia e di tutto il nostro lavoro. Non è mai stata una questione di elezioni.


Le reti pedofile delle élite (video)

La sconvolgente testimonianza di Anneke Lucas, introdotta a sei anni nelle reti pedofile di alto livello in Belgio. Sottotitoli in italiano.


Lo scandalo Pizzagate


Il Pizzagate nasce dalla pubblicazione da parte di Wikileaks di numerose e-mail di Hillary Clinton e della sua cerchia, in cui si faceva uso del termine "pizza" e di altre parole legate al cibo completamente al di fuori del contesto culinario. Quest'uso "improprio" dei termini ha fatto sospettare ai volenterosi che hanno vestito i panni di ricercatori e di "cittadini-giornalisti", che tali parole fossero utilizzate all'interno di un giro di pedofilia che coinvolgeva le élite di Washington DC (l'uso degli stessi termini in ambito pedofilo era già stato rilevato dall'FBI diversi anni prima).

Subito si è levata la cortina fumogena da parte dei media, che hanno falsamente affermato che l'ipotesi della pedofilia fosse priva di fondamento, bollando chiunque volesse indagare in tal senso con la solita, comoda etichetta di "complottista". Per mettere il coperchio definitivo sull'intera vicenda, il deep state, probabilmente attraverso la CIA, ha messo in campo un falso giustiziere solitario/attentatore, che, entrato nella pizzeria ipoteticamente al centro dei giri pedofili per fare "giustizia", ha sparato un colpo di arma da fuoco, colpendo "casualmente" l'hard disk di un PC che avrebbe potuto contenere elementi interessanti sullo scandalo.

Ma gli Anon e i Patrioti non si sono arresi, tenendo vivo il caso sui canali di informazione alternativa non censurati, finché la "liberazione" di Twitter/X non ha permesso al Pizzagate di riemergere dalle sabbie in cui i corrotti media tradizionali lo avevano affossato. I conti sono ancora aperti, su questa e su moltissime altre vicende. Qualcuno certamente li chiuderà.

L'unico report onesto dei media sul Pizzagate (video)


Le ridicole "smentite" dello scandalo Pizzagate da parte della stampa (video)


Questo video  stato ripostato dal Generale Flynn su X. Sottotitoli in italiano


Gli articoli di Liz Crokin sul Pizzagate

Liz Crokin è una giornalista americana che, vittima del traffico di esseri umani e di violenze sessuali in giovane età, ha dedicato il proprio lavoro alla lotta contro la piaga della pedofilia, specialmente nelle alte sfere. Da sempre oggetto di minacce, ostracismo, attacchi pubblici, emarginazione e pressioni, grazie alla sua abnegazione e al suo coraggio riesce a produrre continuamente materiale forte di una granitica base fattuale, grazie al quale Anon e Patrioti possono affiancarla nella sua battaglia. Liz Crokin è stata ospitata da Donald Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago per parlare del Pizzagate: questo solo evento, nell'attuale contesto mondiale, basta a dare all'argomento il crisma dell'ufficialità.

Pubblichiamo qui i link ai suoi articoli sul Pizzagate tradotti in italiano.


Liz Crokin con Donald Trump a margine dell'evento di Mar-a-Lago (video), 11 dicembre 2022

Out of shadows - Fuori dall'ombra (documentario)


Fondamentale documentario di Mike Smith sulla pedofilia a Hollywood e sul ruolo di Hollywood e della CIA nella manipolazione delle masse. Doppiaggio di Qlobal-Change Italia.


Rescue (Io ti salverò - Video musicale)


Questo video è nato per sensibilizzare il pubblico sul traffico di esseri umani, soprattutto quello di bambini. Oggi, milioni di bambini nel mondo sono nelle mani di trafficanti senza scrupoli: molti di essi sono destinati alla schiavitù sessuale o all'espianto di organi. I bambini ridotti a schiavi sessuali sopravvivono, in media, solo pochi anni. Si tratta di verità difficili da accettare, ma di fronte alle quali non ci si può girare dall'altra parte, perché l'eliminazione di questa orrenda piaga richiede il supporto e l'azione di tutte le persone decenti di questo mondo. Non troveremo pace finché l'ultimo di questi innocenti non sarà liberato.




 

 

 

Il piano globale per la sessualizzazione dei bambini e la normalizzazione della pedofilia

 

Proponiamo qui la traduzione dell’ottimo thread pubblicato su Twitter da Wyatt, specificando però che, a nostro avviso, il progetto qui descritto e l’intera Agenda 2030 non hanno più nessuna possibilità di avere successo ed essere applicati a livello mondiale. Ciò non toglie che le propaggini del deep state ancora al potere, soprattutto in Occidente, non tenteranno fino all’ultimo di spingere in quella direzione, causando danni gravissimi. Pubblichiamo il thread sotto forma di articolo, soprattutto con lo scopo di gettare ulteriore luce sulle reali intenzioni e sui terribili crimini delle élite finanziarie nei confronti dei bambini. In alcuni passaggi, abbiamo volutamente edulcorato il linguaggio che aveva riferimenti secondo noi troppo espliciti a pratiche sessuali con i bambini, mettendo comunque il link al post originale.

Quella qui pubblicata è la versione senza immagini, quella con le immagini la trovate QUI, QUI e QUI.

 

 

L’OMS e l’ONU hanno pubblicato dei documenti indirizzati a tutte le nazioni per istruire le scuole di tutto il mondo su come sessualizzare i bambini piccoli, parte di un programma per normalizzare la pedofilia.

Le affermazioni ufficiali sono chiare: vogliono la trasformazione del mondo. Insegnare ai bambini di 2 o 3 anni a masturbarsi e a quelle di 9 anni ad usare la pornografia online e a fare sesso è parte di questo programma. L’Amministrazione Biden ha rilasciato diverse comunicazioni a supporto.

Sono stati ampiamente distribuiti poster scolastici che incoraggiano i bambini ad avere rapporti omosessuali con i loro compagni di classe e vengono consigliati libri che parlano ai bambini di sesso orale. Altri libri consigliati raccontano storie di insegnanti che fanno sesso con i loro alunni.

Le scuole organizzano giochi/gare sessuali, durante i quali i bambini si impegano in attività sessuali da adulti (linguaggio volutamente edulcorato, link al post originale, n.d.r.) come parte dell’”ampia educazione sessuale” pensata dall’OMS e dall’ONU. Agli insegnanti viene data l’istruzione di incoraggiare i bambini a fare sesso il prima possibile. Il documento “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa” pubblicato dall’OMS contiene le seguenti istruzioni:

1 – I bambini da 0 a 4 anni devono imparare che cos’è la masturbazione e sviluppare un interesse per il loro e l’altrui corpo

2 – I bambini tra i 4 e i 6 anni devono imparare che cos’è la masturbazione ed essere incoraggiati ad esprimere le loro necessità e i loro desideri sessuali

3 – I bambini tra i 6 e i 9 anni devono imparare che cosa sono i rapporti sessuali, la pornografia online, ad avere un amore segreto e ad auto-stimolarsi

4 – I bambini tra i 9 e i 12 anni dovrebbero avere la loro prima esperienza sessuale ed imparare ad usare la pornografia online


Questo video è parte di un programma scolastico europeo che lavora a stretto contatto con l’OMS. Mostra come i bambini piccoli siano incoraggiati ad iniziare a masturbarsi. È stato inviato a diverse migliaia di scuole come parte dell’”ampia educazione sessuale” dell’OMS, che afferma che i bambini dovrebbero cominciare a fare sesso il prima possibile. Il video è stato pubblicato dalla Rutgers Foundation, che opera in 27 Paesi del mondo ed è partner dell’OMS.

Il documento successivo è stato pubblicato dall’ONU e si intitola “Guida tecnica internazionale per l’educazione sessuale”. Sono le linee guida ufficiali per le scuole elementari nel mondo. L’obiettivo del documento viene descritto a pagina 16 [N.B.: i numeri di pagina si riferiscono sempre all’edizione in inglese, n.d.r.]: dare ai bambini gli strumenti per avere rapporti sessuali.

A pagina 17, l’ONU spiega che la guida serve ad aiutare i bambini piccoli a costruire relazioni romantiche o sessuali. A pagina 71 si istruiscono gli insegnanti ad insegnare ai bambini a partire dai 5 anni cosa sono i baci, gli abbracci, il toccarsi e i comportamenti sessuali.

I marchi posti su questa guida mostrano che essa è parte degli obiettivi dell’Agenda 2030. Tale Agenda è il piano dell’ONU per trasformare ogni aspetto dell’esistenza umana entro l’anno 2030.

Dicono chiaramente che la trasformazione della vita umana raggiungerà tutto il mondo “Mentre iniziamo questo viaggio collettivo, promettiamo che nessuno verrà lasciato indietro. Questi sono obiettivi universali che coinvolgono il mondo intero, i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo allo stesso modo”.

L’Amministrazione Biden ha dichiarato che farà di tutto per applicare l’Agenda 2030 il prima possibile, e comunque non più tardi del 2030.

I Paesi Bassi sono al centro di questo progetto globale per sessualizzare i bambini piccoli. Quello che succede qui, verrà replicato in tutto il mondo. È in questo Paese che ha sede la Rutgers Foundation, che è finanziata da organizzazioni globali come la Bill and Melinda Gates Foundation e Planned Parenthood. Nella primavera del 2023 è stato lanciato un programma nazionale denominato “Febbre di primavera”. Un poster scolastico è stato affisso in migliaia di scuole elementari. Questi alcuni dei messaggi raffigurati sul poster: due maschietti che si tengono per mano e dicono “Sì, lo vogliamo”, due femminucce si appartano in un luogo sicuro per fare sesso. Il programma “Febbre di primavera” impone aggressivamente il tema dell’omosessualità a bambini ingenui e vulnerabili. Una cosa è una persona confusa circa la propria identità sessuale e le proprie preferenze, ma imporre la confusione sessuale nelle scuole elementari per spingere i bambini verso uno stile di vita omosessuale è tutta un’altra cosa.

Spingere i bambini piccoli all’omosessualità è un’istruzione diretta dell’OMS e dell’ONU. A pagina 40 degli “Standard per l’Educazione Sessuale” citati, si dice alle scuole di insegnare ai bambini di 4 anni cosa sono le relazioni tra individui dello stesso sesso e a pagina 44 si istruiscono gli educatori ad insegnare ai bambini di nove anni cosa siano l’amicizia e l’amore verso una persona dello stesso sesso.

Uno dei libri raccomandati, “What is sex?” [Che cos’è il sesso?], presenta un disegno esplicito di sesso orale, spiega di cosa si tratti e incoraggia a provare.

Perché qualcuno dovrebbe volere che i bambini dai 4 agli 8 anni sappiano tutto sul sesso orale?

In una pagina di un programma scolastico per le elementari, in modo specifico per i bambini di 10 anni, si legge un elenco esaustivo delle attività sessuali (contenuto volutamente edulcorato, link al post originale). Dando uno sguardo più approfondito al programma, troviamo una definizione chiara dell’obiettivo della lezione: “I bambini piccoli dovrebbero sapere tutto sul desiderio, l’eccitazione fisica e l’intimità. Dovrebbero sapere che tutti hanno pulsioni sessuali e non dovrebbero vergognarsene.

La vergogna è una sensazione naturale di base che i bambini hanno e che li protegge dal subire traumi in esperienze inappropriate. La sessualità è l’aspetto più sensibile e vulnerabile dell’umanità, che può dar luogo, in caso di approccio errato, a ferite che durano per l’intera vita. La vergogna è una barriera essenziale che ci tiene al sicuro. I programmi che abbiamo descritto mirano a rimuovere questa barriera naturale, in modo che i bambini non segano più l’istinto che li porta a proteggere il loro corpo. Questo li rende estremamente vulnerabili e facili vittime di predatori sessuali.

Quello che segue è un esempio di programma scolastico ufficiale dei Paesi Bassi, pubblicato dallo School Leerplan Ondrewijs, editore ufficiale di tutti i programmi scolastici.

Possiamo vedere che rispecchia gli standard dell’OMS:


1 – I bambini nel gruppo di età tra 0 e 4 anni devono imparare cosa significa innamorarsi, stare in intimità ed avere pulsioni sessuali.

2 – I bambini dai 5 anni di età devono imparare cosa siano i rapporti sessuali, la pornografia online e sperimentare il desiderio toccando il loro corpo.


La Rutgers ha pubblicato una guida per spiegare agli insegnanti come indottrinare i bambini piccoli riguardo al sesso. In essa fanno diversi riferimenti alla guida dell’OMS “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa”, confermando ulteriormente su quale base stiano collaborando con l’OMS. Inoltre, un membro dello staff della Rutgers ha contribuito alla redazione della guida dell’OMS.

Nella sua pubblicazione, la Rutgers chiarisce qual è lo scopo di questo tipo di educazione: “L’educazione sessuale e di relazione fornisce ai bambini idee che li aiuteranno ad iniziare ad avere rapporti sessuali anticipatamente”.

L’intera idea alla base di questa forma di educazione sessuale non è quella di assistere i bambini durante il loro sviluppo naturale, per accompagnarli verso una sessualità sana e matura, ma lo scopo è quello di indottrinarli affinché inizino a fare sesso il prima possibile.

Diverse scuole stanno organizzando giochi/gare di sesso, in cui i bambini sono spinti a fare tra loro esperienze che sono tipiche dell’età adolescenziale o adulta (linguaggio volutamente edulcorato, link al post originale).

La sessualizzazione dei bambini avviene anche fuori dalla scuola. Amministrazioni locali e scuole hanno approvato aree per bambini in cui i giochi hanno la forma di organi sessuali, anche nell'atto della copulazione.

La stessa cosa accade anche a livello globale con le multinazionali, come nel caso di alcune tazze di McDonalds in Giappone, che, quando girate ad un certo angolo, mostrano bambini impegnati in atti sessuali.

L’esecuzione delle linee guida dell’ONU e dell’OMS nei Paesi Bassi viene delegata alla Rutgers, un’organizzazione internazionale attiva in 27 Paesi. Le informazioni che seguono rivelano come la Rutgers sia sempre stata in prima linea nel movimento pedofilo internazionale.

Jan Rutgers (1850-1924) era un feroce oppositore del matrimonio, che considerava contro natura. Era anche un appassionato promotore della riduzione della popolazione umana attraverso l’introduzione nella società della cultura del sesso libero. Quando la Rutgers Foundation venne fondata nel 1969, il suo scopo principale era la riduzione della popolazione attraverso l’educazione sessuale, l’aborto e la contraccezione. Nel 1999 la Rutgers si è fusa con il gruppo NISSO (Istituto dei Paesi Bassi per la Ricerca Sessuologica Sociale), il cui scopo era la riduzione della natalità attraverso la promozione dell’aborto, del sesso libero e dell’educazione sessuale. Nel 2011 la Rutgers si fuse ancora con la World Population Foundation, che condivideva l’obiettivo di ridurre la popolazione attraverso l’aborto e l’educazione sessuale.

La Rutgers è sempre stata fortemente coinvolta nel movimento mondiale per normalizzare la pedofilia. Nel 1946, venne fondata l’Associazione per la Riforma Sessuale dei Paesi Bassi (NVSH), di nuovo con l’obiettivo di ridurre la popolazione. La NVSH organizzò dei gruppi di lavoro sulla pedofilia che furono sostenuti dal Senatore del Partito Laburista dr. Edward Brongersma. Lo stesso Brongersma divenne il leader del movimento per l’accettazione della pedofilia negli anni ‘70. Brongersma era noto per aver abusato di minori. Negli anni ‘60 Brongersma divenne membro del direttivo della NVSH, dove di nuovo organizzò dei gruppi di lavoro sulla pedofilia. Pubblicavano la rivista NIKS (abbreviazione olandese di “Verso l’integrazione della sessualità infantile”). In un archivio online della rivista, si possono vedere le disturbanti oscenità promosse: bambini nudi in copertina con i genitali esposti, bambini che fanno sesso e così via.

Un numero della rivista pedofila di Brongersma si intitola “La puntata anti-educazione” e contiene un articolo che spiega quanto la famiglia naturale sia “malvagia”. L’articolo è intitolato “Come uccido mio padre e mia madre?”, citiamo: “In famiglia l’amore è impossibile. L’amore dei genitori è una menzogna… La famiglia limita, inasprisce, svilisce, scoraggia, maltratta, deforma…

La rivista pedofila NIKS ospitava articoli di prominenti pedofili a livello internazionale, come Theo Sandfort, che ha scritto per diverse pubblicazioni pedofile ben note, come Paedo Alert News e la britannica Paidika.

Nel 1999 la Rutgers ha pubblicato un articolo del pedofilo Sandfort. Nel 2000 un’altra organizzazione pedofila è salita alla ribalta delle cronache per aver costruito un archivio di pornografia infantile. Il suo fondatore, Frits Bernard, era un avido pedofilo. I loro articoli costitutivi affermano che collaboravano con la Rutgers. Il 22 giugno 1979 la Rutgers ha firmato una petizione, insieme al pedofilo condannato Brongersma, per la legalizzazione del sesso con i bambini. L’attuale Direttore del Comitato di Supervisione della Rutgers è Andrée van Es, ex politico della Sinistra Verde e del PSP, un partito che ha fatto pressioni per la legalizzazione della pedofilia.

L’ex direttore della Rutgers, Pieter Wijnsma, ha affermato in un’intervista che aveva incoraggiato un gruppo di bambini a masturbarsi, perché “l’aspetto del desiderio deve essere sviluppato”.

L’organizzazione del pedofilo Brongersma è stata sostituita dal Fondo per la Ricerca Scientifica sulla Sessualità (FWOS). Loro affermano che la Rutgers gestisce la vasta collezione di materiale di pornografia infantile di Brongersma.

La International Planned Parenthood Foundation (un’organizzazione per l’aborto fondata dal padre di Bill Gates) ha pubblicato un vero e proprio manifesto per la pedofilia intitolato “EXCLAIM!”, che è stato distribuito dalle Nazioni Unite. In esso si ritrovano affermazioni tipicamente usate da pedofili e predatori di bambini. È letteralmente infarcito di tipici “storici” argomenti utilizzati dai pedofili, quando affermano che i bambini di ogni età e gli adolescenti hanno il “diritto umano” di fare sesso.

Le pratiche pedofile di alti ufficiali dell’OMS e dell’ONU vengono di solito nascoste con attenzione, ma di quando in quando uno di loro viene scoperto. È il caso di Peter Dalglish, ufficiale che ha ricoperto cariche di alto profilo all’ONU, all’UNICEF e all’OMS per oltre 30 anni ed è stato il fondatore di Street Kids International [associazione che si occupa dei ragazzi di strada, n.d.r.]. È stato premiato con l’Ordine del Canada per il suo impegno umanitario. Nel 2015, è stato il rappresentante dell’ONU a Kabul. Nel 2018, Dalglish è stato colto in flagrante mentre abusava di due minori in Nepal ed è stato condannato a nove anni di prigione. Dalglish adescava i bambini promettendo loro di farli studiare, portarli all’estero e fargli avere un lavoro. Gli investigatori affermano che ha abusato di minori per un periodo di 15 anni, mentre ricopriva cariche all’ONU e all’OMS.

Le maggiori entità che spingono per questa agenda pedofila sono proprio l’ONU e l’OMS. Dobbiamo però ricordarci che, in realtà, queste non sono organizzazioni governative, ma organizzazioni private nelle mani di élite finanziarie. Come organizzazioni private, non hanno autorità su nessuno in nessun modo, eppure operano come un Governo Mondiale che controlla le politiche sanitarie e il sistema scolastico in tutto il mondo. L’OMS non opera per gli interessi dell’umanità, ma per i programmi criminali di entità nascoste. L’OMS ha soppresso le cure per il COVID e ordinato alle aziende che controllano i social media di censurare scienziati e medici riguardo alle cure efficaci. È stata l’OMS a dire al mondo che solo un’iniezione sperimentale poteva essere la risposta alla pandemia, il che ha causato milioni di morti e ha reso migliaia di persone permanentemente disabili come risultato delle inoculazioni.

Il programma per sopprimere di ogni cura efficace per il COVID e dire al mondo che solo un’iniezione sperimentale non testata poteva salvarci è stato fortemente spinto dal multimiliardario e portavoce delle élite finanziarie Bill Gates. Egli è il primo mercante di vaccini al mondo e ha guadagnato cifre astronomiche da questa campagna di vaccinazione mondiale. Quando veniamo a conoscenza del fatto che Gates è il maggior donatore per l’OMS, capiamo anche che ha il pieno controllo delle loro politiche. Bill Gates è noto per la sua stretta relazione con Jeffrey Epstein, che organizzava per le élite orge con bambini sulla sua nota isola. Epstein è stato arrestato nel 2018 sotto l’Amministrazione Trump e ufficialmente si è impiccato in cella. Il nome di Bill Gates compare diverse volte sulle liste dei voli per l’isola di Epstein.

Perché i governi e le élite finanziarie insistono nel voler sessualizzare i bambini in ogni nazione del mondo? La risposta ci viene da tutti fatti che abbiamo riportato e che spiegano in dettaglio come la maggior parte delle élite abbiano una cosa in comune: sono pesantemente coinvolte nell’abuso organizzato di minori. Ciò è confermato dall’ex direttore dell’FBI Ted Gunderson, come da ex membri dell’esercito, di organizzazioni di polizia di diversi paesi a da detective privati.

Il pericolo di queste élite e delle strutture che controllano è che sono diventate esperte nell’abilità di ipnotizzare l’umanità con i loro giochi di parole, che fanno sembrare l’adescamento dei bambini piccoli in favore dei predatori sessuali come una cosa meravigliosa, che dobbiamo appoggiare senza riserve. Sono dei maghi delle chiacchiere che fanno incantesimi sulla mente delle persone a cui mancano la prontezza e l’allenamento per riconoscere i loro trucchi. Per questo molta gente inconsapevole ci casca.

Tutti abbiamo la scelta di chiudere gli occhi e diventare complici con il nostro silenzio o comportarci da persone coraggiose e opporci, denunciando tutto pubblicamente. I bambini non possono difendersi da soli da questi mostri. Se non li combattiamo noi, nessuno lo farà e questo orrore potrà solo aumentare in tutto il mondo.

"Se solo sapeste quanto è brutta la realtà"

 

 


Link al documentario "CUSTODI DEGLI ANGELI - IL BUSINESS DEI BAMBINI"


Troppo spesso e con troppa leggerezza i bambini vengono sottratti alle famiglie d'origine e inseriti nel circuito degli affidi, delle case-famiglia e delle adozioni: un giro d'affari che, solo in Italia, vale 10 miliardi l'anno. Questo documentario si occupa della questione, sviscerandone gli aspetti opachi legati agli abusi da parte delle autorità, alla corruzione e al malaffare, consumati sulla pelle di bambini e genitori.

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Cliccando sull'immagine, si apre una pagina del sito newliferadio.it, sulla quale potrete vedere sia la prima che la seconda parte del documentario


 

 

 

 

 

I video di Qlobal-Change Italia sul traffico di minori:



Il traffico globale di minori deve finire!


Pedogate: parte 1


Pedogate: parte 2


Pedogate: parte 3

Le mutilazioni genitali di bambini e ragazzi

 

"The war on children - La guerra contro i bambini"

Film documentario

Presentiamo questo film-documentario di Robby Starbuck con l'aggiunta di sottotitoli manuali in italiano. Il film è stato ripostato da Elon Musk su X e rappresenta una "chiamata alle armi" per tutti i genitori e per tutte le persone decenti, sensibilizzando il pubblico sul fatto che, specie in questo scorcio storico, é necessario ergersi a difensori dei figli e di tutti i bambini e i ragazzi adolescenti.

Il giro d'affari dietro le mutilazioni genitali dei bambini - Tucker Carlson intervista Chris Moritz

(sottotitoli di Qlobal-Change Italia)

 

In questa intervista, ennesima perla di Tucker Carlson, si parla del giro d'affari dietro alle mutilazioni genitali dei bambini, spinte dalle folli ideologie "gender". Come al solito, i progetti di distruzione dell'umanità navigano su fiumi di denaro, basti pensare alle guerre. Tutto questo orrore sta per finire.


Il film "Sound of Freedom"

Il 4 luglio 2023 è uscito nelle sale cinematografiche americane il film "Sound of Freedom", un'opera nata e costruita per denunciare il traffico mondiale di bambini a scopo di sfruttamento sessuale. Racconta la storia di Tim Ballard, fondatore di O.U.R., associazione privata che ha come scopo dichiarato la lotta contro il traffico sessuale di minori. Si tratta di una grande produzione (il protagonista, Jim Caviezel, è lo stesso de "La Passione di Cristo" di Mel Gibson, e lo stesso Gibson è stato fortemente coinvolto nella promozione del film) e, soprattutto, si tratta di un cambio di marcia nella denuncia della pedofilia e della rete d'affari che si basa su di essa. Nonostante i forti dubbi sollevati su Tim Ballard, sulle sue affiliazioni e sulle reali finalità sue e della sua associazione (i dubbi sono stati sollevati da persone che hanno lavorato nella sua associazione - link -, da ricerche molto particolareggiate - link - e dalla stessa Liz Crokin, giornalista storicamente impegnata nella lotto contro la pedofilia e il traffico di minori), il film si è rivelato funzionale a far emergere un argomento cruciale nella strategia dei Patrioti e da sempre censurato, facendolo uscire dall'ombra e diventare mainstream. Come ha affermato Q, "I crimini contro i bambini uniranno l'umanità" (Q#4908). Non a caso, i mezzi d'informazione "ufficiali" stanno facendo di tutto per allontanare il pubblico dal film. Nonostante gli sforzi della stampa, "Sound of Freedom" si sta rivelando un grande successo. Per ora siamo alla denuncia del traffico di esseri umani (e di bambini in particolare) gestito dai cartelli, il passo successivo sarà quello di fare luce sul coinvolgimento delle élite economiche e politiche in questo traffico e nella pedofilia.


CLICCANDO SULLE IMMAGINI SOTTOSTANTI, GRAZIE A QLOBAL-CHANGE ITALIA, POTRETE VEDERE IL FILM SOTTOTITOLATO IN ITALIANO.


 

PARTE 1

 

 

 

PARTE 2

 

La lista degli ospiti di Epstein e il percorso verso il Grande Risveglio


È fatta, un passo fondamentale verso la realizzazione del Piano è finalmente compiuto. È stata desecretata la lista dei frequentatori dell’isola del miliardario Jeffrey Epstein (morto in carcere ufficialmente per suicidio, ma in realtà quasi certamente ucciso) in cui avvenivano orge pedofile (in cui si stupravano minori), frequentate da personaggi di alto profilo. La vicenda è nota agli Anon da molto tempo, ma è stata sempre nascosta al grande pubblico dalla stampa corrotta, che ora è costretta a commentare, pur distorcendo il più possibile la verità, la notizia della pubblicazione delle carte processuali di Ghislaine Maxwell, la complice di Epstein condannata a 20 anni (prima serie di documenti da scaricareseconda serie di documenti da scaricaresito del tribunale con tutti i documenti relativi al processo). I due erano legati al Mossad, il potente servizio segreto israeliano, e i festini pedofili avevano lo scopo principale di fotografare e filmare i partecipanti che stupravano i minori, per poi renderli ricattabili e facilmente manipolabili. In tutto questo, veniva violata l’innocenza e distrutta la vita di molti bambine e ragazze vittime del traffico di esseri umani.

Sotto, un elenco parziale dei nomi della lista, pubblicato da Insider Q Italy:

 

L'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton

Il preside della facoltà di Arti e Scienze di Harvard Henry Rosovsky

Il segretario al Tesoro dell'era Clinton Lawrence Summers

L'ex leader della maggioranza del Senato degli Stati Uniti George Mitchell

Il pilota francese di F1 Jean Alesi

Il conduttore del notiziario ABC Forrest Sawyer

L'imprenditrice norvegese Celina Midelfart

La celebrità statunitense Cindy Lopez

Il filantropo statunitense Paul Mellon

L'attrice britannica Emmy Tayler

Il candidato alla presidenza Robert F. Kennedy Jr.

Il neurologo Oliver Sachs (defunto)

Il principe britannico Andrew

L’ex primo ministro britannico Boris Johnson

Il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein

Il CEO di META Mark Zuckerberg

L'ex assistente di Clinton Mark Middleton, morto suicida

Il gestore miliardario di hedge fund Glenn Dubin

Il mago David Copperfield

Il cosmologo è fisico Stephen Hawkings (defunto; viste le condizioni fisiche, si dava al voyeurismo)

Il politico e ambientalista Al Gore

L'attore Kevin Spacey

Il miliardario uomo d'affari statunitense Tom Pritzker

L'ex avvocato di Jeffrey Epstein, il professore di legge Alan Dershowitz

Il famoso hair stylist Frédéric Fékkai

L'agente di modelle Jean-Luc Brunel (morto in cella nel 2022)

L'ex primo ministro israeliano Ehud Barak

L'ex governatore del New Mexico Bill Richardson (defunto)

Il famoso regista di "Star Wars", George Lucas

L'uomo d'affari sionista Tom Pritzker, presidente degli hotel Hyatt

 

In occasione dell’uscita, avvenuta il 4 luglio 2023, del film “Sound of Freedom”, che tratta del traffico di bambini a scopo di sfruttamento sessuale, scrivevamo: “Si tratta di un cambio di marcia nella denuncia della pedofilia e della rete d'affari che si basa su di essa […] il film si è rivelato funzionale a far emergere un argomento cruciale nella strategia dei Patrioti e da sempre censurato, facendolo uscire dall'ombra e diventare mainstream […] Per ora siamo alla denuncia del traffico di esseri umani (e di bambini in particolare) gestito dai cartelli, il passo successivo sarà quello di fare luce sul coinvolgimento delle élite economiche e politiche in questo traffico e nella pedofilia”.

Il “passo successivo” da noi auspicato è quindi iniziato il 3 gennaio 2024 con la pubblicazione della lista, ma gli Anon sanno che ancora molta strada deve essere percorsa, molte sono le vicende oscure su cui occorre far luce, dal computer di Anthony Weiner, che inchioderebbe Hillary Clinton, al caso Pizzagate insabbiato dalla stampa, agli scandali della Chiesa Cattolica, alle ambigue attività della Disney e così via (vedi questo breve testo introduttivo).

La pubblicazione della lista è una grande vittoria per la comunità degli Anon, che si è fatta carico di portare avanti la fiaccola della verità (sebbene fosse la più amara e straziante delle verità) in seno al mondo dell’informazione “alternativa”, nonostante tutte le ingiurie, le calunnie, le accuse di “complottismo” e, in alcuni casi, i rischi per l’incolumità personale e le persecuzioni a mezzo stampa. Sui social media, gli Anon non danno tregua ai pedofili, li additano, li stanano, li tengono sotto i riflettori, mantengono vivi i casi insabbiati dai media in attesa che la verità emerga e giustizia sia fatta. Per questo e per molti altri motivi, riteniamo che l’appartenenza alla comunità degli Anon sia l’onore più grande che la vita ci abbia concesso. Il personaggio che più di tutti rappresenta la lotta degli Anon contro la pedofilia è certamente la giornalista Liz Crokin, che ha dedicato a questa causa la sua intera carriera.

Patetici i tentativi della stampa di tirare in ballo il nome di Donald Trump, mescolandolo a quello dei personaggi realmente coinvolti nella vicenda per fuorviare il pubblico meno attento. In ogni caso, poco importa: ben altre e ben più crude saranno le rivelazioni che porteranno al risveglio di gran parte di coloro che ancora dormono. Le voci che molti di noi hanno raccolto nel corso degli anni e che da tempo popolano i nostri incubi troveranno probabilmente conferma. Scrivevamo quattro anni fa: “Terribili sono le atrocità compiute, nel corso dei secoli fino a oggi, nei confronti dei membri più fragili e indifesi della società: il mondo sta ormai per prendere coscienza di questa difficile verità”.

Gli Anon sanno che questo percorso doloroso porterà a un’umanità finalmente unita: secondo Q “I crimini contro i bambini uniranno l'umanità" (Q#4908). Sarà una grande rivoluzione da dedicare proprio ai bambini: a quelli che sono ancora con noi, a quelli che verranno e a quelli che, purtroppo, abbiamo perso. Che non siano mai dimenticati.


La questione dei tunnel


Gli Anon sono coscienti che la maggior parte dei crimini e delle nefandezze commesse dalle élite economiche e dai loro servi non sono ancora stati rivelati e purtroppo, in molti casi, superano la fantasia, come spesso accade anche alle realtà più crude.

Da diversi anni, e da molto prima in ristretti gruppi di ricercatori, nella nostra comunità circolano voci riguardanti l’esistenza di sistemi di tunnel, nei quali avverrebbero traffici di ogni tipo e verrebbero commessi orrendi crimini, anche sui bambini.

Noi, pur ritenendo queste informazioni più che plausibili in linea generale, ci siamo finora ben guardati dal trattare l’argomento, perché lo abbiamo considerato “tossico”. Sappiamo infatti come funziona la macchina della disinformazione e del fango: si prende un fatto che si vuole tenere nascosto, ma di cui si vocifera in ambienti di ricerca o informazione alternativa, e gli si mette il marchio di “teoria del complotto” con l’aiuto dei media. Contemporaneamente, si infiltra l’informazione alternativa per disseminare grossi quantitativi di notizie ed elementi falsi, spesso verosimili, in modo da poter poi cogliere in fallo e distruggere la credibilità di chi, in buona fede, dovesse accogliere queste informazioni come reali. E allora, in questo caso, in ottica “Grande Risveglio” il danno diventa maggiore del guadagno. Tra gli argomenti controversi e non ancora “ufficiali” si trovano molte di queste “esche avvelenate”, che hanno lo scopo di allontanare il grosso del pubblico dall’informazione alternativa.

Ora la situazione sta cambiando su diversi fronti, perché molte verità stanno cominciando finalmente a venire a galla a livello pubblico e ufficiale.

La notizia che un tunnel segreto, in cui erano presenti un seggiolone per bambini e un materasso macchiato (forse di sangue) è stato scoperto a New York sotto una sinagoga di ebrei Chabad (VIDEO), per noi rappresenta il segnale che ora l’argomento può e deve essere affrontato, indipendentemente dal fatto che venisse o meno usato per perpetrare crimini contro i bambini. Il “tabù”dei tunnel è stato infranto.

Liz Crokin, la storica giornalista che ha dedicato la vita a denunciare i crimini dei pedofili, specie di quelli appartenenti alle élite, ha pubblicato ulteriori documenti e informazioni verificabili riguardanti i tunnel (VIDEO). La marea è cambiata, si può allargare il fronte.


10 gennaio 2024



L'informazione alternativa in Italia

Da quando abbiamo iniziato questo lungo ed entusiasmante viaggio, il campo dell'informazione alternativa è cresciuto a dismisura e, in proporzione, quello gestito dal Q Movement nostrano è cresciuto ancora di più.

Non abbiamo certo la presunzione di affrontare l'argomento, neanche in maniera superficiale: preferiamo invece fornire qualche link per aiutare a iniziare un'esplorazione che sia completamente personale.






Il Q Movement italiano su Telegram


Dopo le famigerate epurazioni avvenute sulle più note piattaforme social (Twitter, Facebook, Instagram, ecc.) alla vigilia delle Presidenziali Americane del 2020, Telegram è rivelato una vera manna per gli utenti dell'informazione alternativa e per chi segue le notizie legate al filone Q, anche in italiano. Per iniziativa di alcuni Patriots nostrani, sono nati una serie di canali molto attivi, attraverso i quali è possibile avere aggiornamenti quasi in tempo reale. Ovviamente, ribadiamo la regola universale che qualsiasi notizia va comunque sottoposta a verifica da parte degli utenti.

Di seguito, un elenco di alcuni canali di cui siamo a conoscenza e che ci sembrano un buon punto di partenza per iniziare (o proseguire) una ricerca individuale.





ChildResQue Ita Channel (dedicato alla piaga dei crimini contro i più piccoli)

INSIDER Q ITALY

-  Italian Patriots

L8COMP Network Int. (con il loro podcast "Non succede mai un cxxxo")

-  Mr. Myshkin (Q Digital Soldier)

-  Potus Italy

-  QANON ITALIA (Original)

-  Qlobal-Change Italia




Fonti raccomandate di informazione alternativa di carattere generale

Quello che segue è un semplice, parziale elenco di fonti di informazioni fuori dal mainstream: come sempre, le notizie riportate vanno verificate ogni singola volta.




  Canale Youtube "Il Puzzle"

https://www.youtube.com/@IlPuzzleTV



Canale Youtube "Visione TV"

https://www.youtube.com/@VisioneTV

 

 


Canale Youtube "Il Vaso di Pandora"

https://www.youtube.com/@IlVasodiPandora

 



Profilo MIBUG su Minds

https://www.minds.com/MIBUG/



Sito internet www.giubberosse.news e relativo canale Telegram



Per i più seri studi scientifici sul clima (che smentiscono la bufala dei cambiamenti climatici) consigliamo il sito www.attivitasolare.com



Altri canali telegram utili:

 

VQB Channel

- Geoingegneria - Osservatorio nazionale

The Border 2.0

Studi Scientifici Vaccini - COVID-19

Giuseppe Masala Chili

Reality Of War

- L'AntiDiplomatico

- War Real Time

InfoDefenseITALIA






Le chat di George News

George News (www.georgenews.org/) è una nota piattaforma di informazione politica indiscutibilmente legata all’entourage di Trump (di cui pubblica spesso foto inedite e documenti di prima mano).

Il team di George News si autodefinisce nel modo seguente (da un messaggio Telegram del 2 marzo 2021):

"In poche parole, siamo Patriots. Siamo online da molto tempo. Sia con il nome con cui ci conoscete ora, sia con un altro (prossibile riferimento a Q? n.d.r.). Siamo anche accreditati per la Casa Bianca, lo Stato e il Dipartimento dellla Difesa. Sì, siamo anche noti all'Amministrazione della Casa Bianca (quella attuale e il grande team di Trump). Siamo stati invitati a molti eventi protetti di Trump, sia localmente che a livello internazionale e siamo conosciuti anche dall'Ufficio Viaggi della Casa Bianca. Fondamentalmente, siamo qui a lungo termine. NON pensiamo di andarcene. Siamo DENTRO questa faccenda"

All’interno di George News, una persona che risponde al nome di "George" (con ogni probabilità si tratta dell’individuo a capo dell’organizzazione), insieme ad alcuni coadiutori, ha il compito, a nostro avviso, di mantenere il collegamento con il cosiddetto Q-Army (cioè l’esercito dei follower di Q) nel momento in cui ad esso è precluso l’utilizzo delle maggiori piattaforme social per mezzo di una rigida censura. George utilizza le chat dal vivo, sia su Youtube che su Telegram, in cui riversa informazioni preziose che abbiamo cercato di raccogliere e riportare.

Tutti i riferimenti li trovate qui: https://t.me/Archived_Livestreams e qui: https://t.me/SOVEREIGNCOLLECTIVE

 

Questi i canali Telegram legati alla piattaforma:


- GEORGENEWS

- GEORGECHAT

- THE ANONYMOUS CHARITY




AGGIORNAMENTO DEL 9 FEBBRAIO 2024




L'individuo nella foto sopra è "George" in persona. L'immagine è stata postata su Telegram il 3 novembre 2023, con il seguente testo:

"Quando BIDEN non sarà più in carica e la sicurezza assicurata, mostrerò il mio sguardo e il mio sorriso. Vi amo tutti! ###"

Va detto che agli americani non manca certo il senso dello spettacolo!






 


Stato di avanzamento del Piano Militare

Premessa


In questa sezione riportiamo le operazioni "in chiaro", cioè visibili agli osservatori: come abbiamo già dichiarato, non siamo in possesso di informazioni riservate o provenienti da fonti privilegiate, ma soltanto di informazioni provenienti da fonti accessibili a tutti. Sin dall'esordio di Q, e in alcuni casi anche da prima, molte sono state le voci di operazioni militari effettuate dietro le quinte per liquidare la "Cricca" e il deep state. Visto il taglio che ci siamo volontariamente dati, non è compito nostro fare da cassa di risonanza a tali voci, pur nella consapevolezza che le operazioni "in chiaro" rappresentano, forse, un 20% al massimo del totale dell'azione dei militari, come dimostra, ad esempio, il caso McCain. In un quadro così difficile da interpretare, andiamo avanti con le nostre certezze e le nostre speranze, ricordando, per chiosa, la famosa dichiarazione televisiva del Generale William Walker, che il 18 gennaio 2021, alla vigilia del cosiddetto "insediamento" di Biden, affermò che stava avvenendo una tranquilla transizione di potere a favore dei militari.






C'è un Piano (raccolta di video)

Come il potere rivoluzionario, detenuto e gestito dai militari, si manifesta attraverso parole e azioni di Trump e della sua stretta cerchia


Kash Patel, intervistato da Steve Bannon, afferma che i Patrioti sono ai loro posti: la giustizia arriverà



Il piano di Trump in 10 punti per smantellare il deep state




Una delle comunicazioni più importanti da parte di Trump: durante il discorso di inaugurazione del 2017, con un gesto senza precedenti, militari delle diverse armi si sono schierati dietro di lui nel momento esatta in cui affermava che stava togliendo il potere a Washington D.C. per riconsegnarlo al popolo




Chi non parlerà sarà considerato colpevole!




Un Presidente in tempo di guerra (video presente anche nella sezione "L'inganno elettorale")



Il potere delle élite


Datemi il controllo della moneta di una nazione e me ne infischio di chi fa le sue leggi” (LINK). Così si espresse Mayer Amschel de Rothschild (1744-1812), fondatore della famosa dinastia di banchieri. In questa citazione, da prendersi alla lettera, c’è il succo degli ultimi 250 anni di capitalismo, che hanno visto concentrarsi sempre più ricchezza nelle mani dei controllori del credito e della moneta, in un ambiente economicamente sempre più fragile: una fragilità causata delle stesse leggi di sviluppo del sistema economico.

Il passaggio dalla moneta con un valore intrinseco (quella fatta di metallo prezioso) alla moneta che ne è priva e che è solo la rappresentazione di un valore (moneta fiduciaria o “fiat”) e l’accentramento del controllo dell’emissione della moneta fiat, praticamente in ogni angolo del mondo (vedi drop di Q: Q#135Q#136Q#137Q#138), nelle mani di un ristretto gruppo di famiglie (tra cui troviamo appunto i Rothschild, i Morgan, i Rockefeller) è stata la chiave perché a quelle stesse famiglie fosse assegnato un potere enorme e senza precedenti.

Il passaggio dalla moneta metallica alla moneta fiat non è stata una vera e propria scelta, bensì un passaggio obbligato in un sistema economico che andava maturando e si avviava al declino. Scrivevamo nel nostro articolo “Alcune note economiche a margine del conflitto russo-ucraino”:

Il sistema economico dell’Occidente è il sistema che, fino a poco tempo fa, dominava il mondo intero e che oggi si presenta in evidente crisi. Esso è afflitto da un problema fondamentale legato alle sue stesse leggi di sviluppo, un problema che porta i margini di profitto a diminuire nel tempo rispetto al capitale investito (cioè, a livello sociale, è necessario investire capitali sempre più ingenti per ottenere gli stesi profitti). Questa legge economica, che è stata scoperta dagli economisti classici e che non è eludibile ma solo momentaneamente aggirabile, è legata all’uso sempre più esteso di macchine e sistemi automatici nella produzione e le circostanze storiche ne stanno dimostrando la completa esattezza. Per fronteggiare le conseguenze di tale legge economica, il sistema ha dovuto dapprima espandere il mercato, soppiantando praticamente tutti i residui pre-capitalistici a livello mondiale, poi ha dovuto rifugiarsi in una bolla borsistica e finanziaria che ha permesso ai capitali di trovare una redditività fasulla, basata su una montagna di carta (la cosiddetta “economia di carta”) e, contemporaneamente, ha dovuto espandere il consumo attraverso la creazione di categorie improduttive (la cosiddetta “espansione del terziario”). Infine, dopo la crisi del 2008, che ha rappresentato la fine della funzione autonoma della finanza come traino dell’economia mondiale, è stato necessario per le élite dominanti pompare moneta creata dal nulla (quindi praticamente falsificata) all’interno di canali specifici, per spostare ricchezze dalla popolazione e da settori “marginali” a settori direttamente legati alle loro attività. Questo significa, semplicemente, essere arrivati a "raschiare il fondo del barile". Il tutto in un dilagare di inefficienza e corruzione, quest’ultima dovuta alla lotta sempre più serrata per la spartizione di profitti sempre più esigui. Ovviamente, tutti questi fenomeni sono sempre coesistiti nell’economia degli ultimi secoli, ma il prevalere dell’uno o dell’altro ha scandito le diverse fasi del progressivo invecchiamento e imputridimento del sistema economico.

L’emissione di moneta fiat non solo amplia all’infinito le possibilità del credito, ma rende possibile, per chi la controlla, creare denaro dal nulla semplicemente per l’arricchimento proprio e dell’ampia cerchia di accoliti che è stato necessario creare per meglio gestire ricchezza e potere. Il denaro fiat, di per sé, non è ricchezza, ma è una leva per muovere la vera ricchezza (beni e servizi) e quella “di carta” (azioni e derivati finanziari) in una determinata direzione. Possiamo quindi dire che il controllo della massa monetaria e la sua distribuzione vengono utilizzati per drenare ricchezza da una classe all’altra (cioè da chi produce la ricchezza a chi è, a rigor di termini, un parassita) attraverso l’inflazione. In altri termini, l’inflazione è un furto chiamato diversamente o, per dirla nei termini di Q, è manipolazione monetaria, è una forma di tassazione senza che, in cambio, alla popolazione venga data adeguata rappresentanza nelle istituzioni (Q#4962).

Ci è utile ora un’altra citazione del capostipite dei Rothschild, Mayer Amscher: “La nostra politica è quella di fomentare guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi in nostro potere” (LINK). Capiamo quindi bene il quadro etico (e anche spirituale) entro cui certi poteri si muovono fin dai loro albori e capiamo anche come fosse chiaro fin da subito l’obiettivo del raggiungimento del potere assoluto, al di sopra di qualsiasi entità, comprese le più grandi nazioni. Un obiettivo che ha fomentato, in queste cosiddette “élite”, un folle delirio di onnipotenza (“Questa gente è malata”, Q#280 et al.) e una perdita di contatto con la realtà che li ha condotti a una specie di demenza (“Questa gente è stupida”, Q#304 et al.).

Nel tempo, la Cricca ha allargato il controllo su un numero crescente di Stati, creando strutture concentriche di controllo e gestione del potere, sia sotterranee che allo scoperto, basate su intrecci tra ricatto e corruzione. Ad esempio, in un drop Q cita il prestito dei Rothschild alla Santa Sede del 1832 (Q#1021), forse perché segna l’inizio del loro controllo sulla Chiesa Cattolica, diventata essa stessa parte integrante del sistema finanziario, e sulla sua forza propagandistica rivestita di autorità religiosa.

Nel 1913 venne fondata la Federal Reserve, che permise alla Cricca un drenaggio capillare della ricchezza prodotta negli USA, la nuova potenza mondiale, attraverso l’inflazione e, nel contempo, rafforzò la sua presa sull’intero Stato e le assegnò il controllo di quella che sarebbe diventata la moneta mondiale.

Nel grafico sottostante, si vede la perdita di potere d’acquisto del dollaro dalla fondazione della FED fino al 2020 (fonte: https://www.visualcapitalist.com/purchasing-power-of-the-u-s-dollar-over-time/)


Da un nostro scritto del 2019: “Vale la pena notare come la lotta per istituire una banca centrale negli USA sia sempre stata molto aspra [...] Nella loro storia, gli USA hanno avuto tre banche centrali, le prime due negli anni 1791-1812 e 1816-1836. Quando l’attuale FED fu istituita il 24 dicembre del 1913, l’allora presidente Wilson ebbe a dire al riguardo: “Sono un uomo profondamente infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito”. [...] Durante la Grande Depressione, nel periodo del New Deal, la borghesia finanziaria americana era talmente (e immotivatamente) spaventata dal fatto che il presidente Roosevelt potesse usare le prerogative della FED per stampare denaro e veicolarlo alla popolazione in difficoltà, alterando, attraverso la distribuzione della massa monetaria, la distribuzione della ricchezza tra le classi in favore del popolo, che tentò di organizzare un colpo di stato, il cosiddetto Business Plot del 1934.

Quanto detto vale a sottolineare la forza insita nel controllo della moneta e la sua centralità nel potere delle élite dominanti. Se era stato sempre saldo il controllo della Cricca sulla Gran Bretagna, fino all’inizio del ‘900 prima potenza mondiale e suo strumento docile e preferito, lo spostamento degli equilibri geopolitici ed economici in favore degli Stati Uniti non la trovarono impreparata.

Il potere della Cricca si ampliò ulteriormente, in virtù delle due guerre mondiali e della conseguente affermazione del dollaro come moneta mondiale, dapprima attraverso gli accordi di Bretton Woods (1944) e poi attraverso il loro scioglimento nel 1971 (che comportò la fine della parità tra dollaro e oro), seguito dagli accordi tra USA e Arabia Saudita per fare del dollaro l’unica moneta accettata per l’acquisto di petrolio (1974-75). Il controllo delle “fonti” monetarie è, in effetti, da sempre accoppiato al controllo delle fonti energetiche.

Ma il potere di creare denaro dal nulla stato utilizzato anche per l’appropriazione della ricchezza mondiale attraverso i fondi di investimento azionari, segnatamente BlackRock, Vanguard e State Street, strettamente interconnessi tra loro e oggi proprietari di oltre un terzo della ricchezza azionaria del pianeta.

La proprietà delle banche centrali implica anche la possibilità di controllare interamente il credito e di provocarne la contrazione e l’espansione e, grazie a questa facoltà, approfittando della concomitanza delle periodiche contrazioni dell’economia capitalistica, la Cricca ha ingegnerizzato i crolli borsistici, liberandosi in anticipo di parte delle proprie quote azionarie e poi, dopo la caduta dei listini, acquistando il controllo di aziende sane e redditizie a prezzi di saldo (Q ha accennato chiaramente a questo meccanismo in Q#4962). La vicenda Game Stop di pochi anni fa (vedi il nostro articolo a riguardo) ha mostrato chiaramente come il gioco in borsa sia comunque sempre truccato in favore dei poteri forti e che, nel momento in cui qualche outsider cerca, legalmente, di sfruttare a proprio vantaggio gli stessi meccanismi permessi ai “pesci grossi”, è immediato l’intervento dei cosiddetti “organismi di controllo”, della censura sui social media e dei lacchè dell’informazione asservita per bloccare ogni deflusso di capitale verso rotte indesiderate.

La disponibilità di denaro virtualmente infinita è stata utilizzata per manipolare ulteriormente i mercati e far lievitare il prezzo delle azioni delle aziende già acquisite, in modo che i proventi potessero essere “investiti” nella corruzione di politici di tutti gli schieramenti, come viene dettagliatamente spiegato in questo video. È fondamentale infatti, per la Cricca, la costruzione di una rete funzionale ai suoi scopi, che comprenda non solo i gangli di numerosi governi, ma anche associazioni più o meno segrete che affasciano il mondo finanziario, industriale e politico in cerchi concentrici (dal gruppo Bilderberg a quello di Davos/WEF alla massoneria e strutture similari), organismi sovranazionali (ONU, OMS, UE, ecc.), agenzie di intelligence (CIA, Mossad, MI6, ecc.), vertici religiosi, funzionari dell’apparato burocratico di diversi stati, l’apparato dei media tradizionali e dei social media quasi per intero, strutture militari e paramilitari (queste ultime descritte un po’ più in dettaglio nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”), altri elementi “ancillari” (ad esempio, le ONG per la movimentazione dei migranti). Tutto questo coacervo eterogeneo va a formare il cosiddetto “deep state”, o “stato profondo”.

Per approfondire il ruolo particolare e fondamentale degli strumenti di propaganda, potete visitare la sezione del nostro sito sulla “guerra dell’informazione”, nella cui introduzione abbiamo scritto quanto segue: “Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro da rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.”

Quello che vale per i media, vale anche per molte aziende dei principali settori economici, costrette dai fondi azionari che le controllano a mettere in atto le politiche decise dalla Cricca (ad esempio, il sostegno alle ideologie “woke”, come spiega molto bene il documentario “The war on children – La guerra contro i bambini”).

Un altro meccanismo utilizzato dalla Cricca per drenare la ricchezza mondiale e, nel contempo, favorire l’ascesa di nuovi centri di potere ritenuti più aderenti ai propri interessi, è il sistema dei dazi commerciali asimmetrici, che favoriscono gli investimenti nella produzione industriale in Estremo Oriente (soprattutto in Cina), dove i profitti sono più alti a causa del basso prezzo della forza-lavoro, e il ritorno dei profitti industriali così ottenuti in Occidente, per essere investiti nell’”economia di carta” della finanza, con il suo effetto di ulteriore moltiplicazione dei profitti. Sia i dazi commerciali asimmetrici tra USA e Cina che altri accordi in corso di approvazione e finalizzati ad aumentare all’inverosimile lo sfruttamento della forza-lavoro (ci riferiamo soprattutto ai trattati TPP e TTIP) sono stati disinnescati da Trump nel corso del suo primo mandato (vedi il nostro articolo “La Trump economy”).

Il controllo diretto di interi apparati statali ha dato alla Cricca la forza militare per imporre il proprio sistema in tutto il globo. Basti pensare agli ultimi che hanno osato tentare di opporsi al dominio del dollaro: Saddam Hussein nel 2000 chiese euro anziché dollari per il pagamento del petrolio iracheno (fu liquidato nel 2003), Gheddafi coltivava il progetto di introdurre, per tutta l’Africa, una moneta basata sull’oro (il dinaro) al posto dell’infame franco CFA, portando il continente fuori dal sistema della moneta fiat (il colonnello fu liquidato nel 2011). In casi meno “gravi”, i paesi che formalmente detengono le “chiavi” del sistema (quindi soprattutto gli USA, con la UE in seconda fila) impongono sanzioni economiche, che possono arrivare al blocco di tutti i trasferimenti bancari, che notoriamente viaggiano sul sistema SWIFT (ovviamente in mani private). In altre situazioni più “complesse”, come quella della Russia, che da almeno un ventennio si oppone alla Cricca e al suo Nuovo Ordine mondiale, alle sanzioni e alla propaganda si sono affiancate strategie di lungo periodo, come l’accerchiamento militare (allargamento dei confini della NATO) e il dirottamento della nazione ucraina attraverso un vero e proprio golpe nella forma di “rivoluzione colorata” (2014), per poi farne un “hub” dell’Occidente, pesantemente armato e finalizzato all’azione militare in chiave anti-russa. Tale strategia è alla radice dell’attuale conflitto russo-ucraino, che non è altro che un’azione preventiva della Russia di fronte all’inevitabilità dello scontro pianificato dalle élite globaliste.

Molte sono state negli ultimi decenni, in giro per il mondo, le “rivoluzioni colorate” o i tentativi in tal senso, avvenute grazie all’intervento sul posto delle agenzie di intelligence (in testa a tutte, ovviamente, la CIA), unito a ingenti finanziamenti mirati a far crescere, quando non a creare di sana pianta, forze di opposizione e personaggi “di spicco” che avallano programmi globalisti, a reclutare agitatori professione, a impiantare ONG che fungono da basi operative, a introdurre l’uso del voto elettronico per truccare più facilmente le elezioni. Per fare alcuni esempi diversi dall’Ucraina, un tentativo di rivoluzione colorata è attualmente in corso in Georgia, per permettere all’occidente globalista di aprire un secondo fronte militare contro la Russia; tentativi del genere sono stati recentemente stroncati in Bielorussia e nella stessa Russia (Navalny era un personaggio “allevato” in tal senso), mentre la “rivoluzione colorata” avvenuta in Myanmar nel 2007 è stata da poco tempo ribaltata da un golpe militare anti-globalista.

Tornando a quanto detto all’inizio sull’inevitabile crisi finale dell’attuale ordinamento economico, citiamo un brano del nostro articolo “Il quadro generale”, scritto a marzo del 2021: “La crisi finanziaria del 2008, con i suoi perduranti effetti, e le crescenti necessità di intervenire sulla moneta aumentandone a dismisura la falsificazione (ossia creandone una quantità potenzialmente illimitata) ci consegnano uno scenario da “fine impero”, cioè dimostrano chiaramente che il sistema economico è prossimo al collasso e non può essere “riparato”. La ristretta élite economica che controlla il sistema bancario da secoli, che dapprima la nascita e lo sviluppo della finanza e dell’economia di carta e poi l’espansione monetaria hanno reso sempre più potente in un contesto economicamente sempre più fragile, ha potuto prevedere da lungo tempo il corso degli eventi, avendo in mano la visione, praticamente in tempo reale, dei flussi di capitale a livello mondiale e della loro redditività in termini di profitto (storicamente declinante). La posizione privilegiata ha consentito a questa cricca di elaborare con largo anticipo una strategia per il mantenimento e il consolidamento del potere anche di fronte al crollo del sistema economico, secondo un piano che è già in atto da decenni.” La Cricca possiede quindi i mezzi e le conoscenze teoriche e pratiche per pianificare in larghissimo anticipo le proprie mosse e quindi, sapendo che la fine dell’attuale sistema economico avrebbe aperto le porte ad un sistema nuovo, di benessere diffuso, che non avrebbe consentito concentrazioni di denaro e potere in poche mani analoghe a quelle del presente, consapevoli perciò che erano destinati a perdere le proprie ricchezze e il proprio potere, hanno escogitato e pianificato un “finale alternativo”, una specie di nuovo feudalesimo in cui avrebbero posseduto tutto il pianeta e tutti i beni, i mezzi di produzione e i prodotti del lavoro e si sarebbero fatti servire dai brandelli di umanità scampati alle loro stragi e ridotti in schiavitù. Questo piano è spiegato con maggiore dettaglio nel nostro articolo “Il folle piano delle élite contro il Popolo”.

 


Entrano in scena i Patrioti


Ci siamo occupati altrove, in maniera estesa, del Piano Militare e dell’azione dei Patrioti, nonché della guerra rivoluzionaria in atto per il nuovo sistema economico. Ci limiteremo qui a sottolineare alcuni specifici elementi. Innanzi tutto, la Federal Reserve è stata incorporata nel Tesoro USA sotto Trump (VEDI), segno che la Cricca ne ha perso il controllo. Prova ne sia che, nonostante il panorama economico fosco almeno a partire dal COVID, il temuto crollo di borsa non c’è ancora stato. In effetti, quando si ha a disposizione una “stamperia” di denaro, è teoricamente possibile pomparne quantità illimitate nel sistema finanziario ed evitare i crolli. Citiamo, a proposito, un brano da “La Trump economy”: “A dicembre del 2018 c’è stata la svolta nella lotta per il controllo del truccatissimo mercato azionario, importante soprattutto in ottica propagandistica: nell’attuale circo dell’informazione americana (e, di rimbalzo, mondiale), il rialzo dell’indice azionario viene automaticamente correlato ad un’economia in salute. Fino allo scorso dicembre le sorti dell’andamento di Wall Street erano nelle mani della Cricca, che stava facendo crollare la borsa come risposta agli attacchi diretti di Trump alla FED, il suo asset più prezioso. Il segnale decisivo è arrivato il 25 dicembre 2018: il consiglio di Trump “buy the dip” (comprate ora che i prezzi sono bassi), riferito al mercato azionario, sanciva il passaggio del controllo della borsa nelle mani dei militari. Da allora, l’indice Dow Jones è salito da circa 21.000 punti a circa 25-26.000”. Se in futuro ci saranno crolli di borsa, ci azzardiamo a ipotizzare che saranno permessi per facilitare, in qualche modo, la nascita del nuovo sistema.

L’ingresso dell’Arabia Saudita nei BRICS e la sua disponibilità a vendere il petrolio in valute diverse dal dollaro hanno, in pratica, sancito la fine degli accordi del 1975 che hanno consentito alla moneta americana di mantenere fino a oggi il ruoto di moneta mondiale. E proprio dai BRICS sta nascendo il nuovo sistema monetario: in cantiere c’è il varo di una nuova moneta per sostituire il dollaro negli scambi internazionali, garantita per il 40% dall’oro e per il 60% dalle valute nazionali dei paesi membri. Valide e funzionanti alternative al sistema SWIFT sono già state sviluppate “grazie” alle sanzioni occidentali nei confronti di Russia e Iran. Sempre in campo monetario, è degno di nota l’endorsement di Trump nei confronti delle criptovalute. Scrivevamo sul nostro blog nel 2019: “Nel quadro dell’attacco a 360 gradi al potere delle banche centrali, è ipotizzabile che la nascita della criptovaluta Bitcoin nel 2009, strumento finora dimostratosi inattaccabile dal punto di vista tecnico, il cui creatore (o creatori) si è nascosto dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto e non è mai stato identificato, sia parte del piano e abbia come fine da un parte la creazione di un’arma monetaria altamente innovativa per lo scardinamento delle banche centrali e dall'altra la creazione di un cuscinetto dove poter riversare il valore (fittizio) dell'economia finanziaria di fronte a un crollo o a un reset (soprattutto in questo caso è utile considerare il ruolo non solo del Bitcoin, ma di tutta la popolosa schiera delle criptovalute). La provenienza della tecnologia delle criptovalute da ambienti militari sembra ancora più evidente nel caso del protocollo Mimblewimble. Una parziale conferma di quanto appena detto viene dalla nomina, a gennaio del 2019, di Mick Mulvaney, personaggio apertamente favorevole al Bitcoin, come capo dello staff della Casa Bianca, una carica molto importante all’interno del panorama politico americano.

Chiudiamo con la nota lieta del declino di due famiglie tra le più infami e luride: i Rothschild (con la recente morte di Jacob, il suo membro più eminente, e l’asta delle opere d’arte possedute dalla famiglia) e la Casa Reale Britannica, in pieno sfaldamento.

Nessun quantitativo di denaro, influenza o potere può fermare tutto questo” Q#1602

Niente può fermare quello che sta arrivando. Niente.” Q#2494



16 maggio 2024



Come funzionano i fondi di investimento della Cricca (video)


Come funzionano BlackRock, Vanguard e State Street, i fondi d'investimento della Cricca che insieme controllano oltre un terzo della ricchezza azionaria mondiale e che sono in grado di imporre le loro politiche alla quasi totalità delle aziende quotate in borsa? Ce lo spiega questo video del profilo X @AAnon55, intitolato "BlackRock". Sottotitolato in italiano.


Il collegamento tra BlackRock e i tentativi di assassinare Trump (video)


Il significato economico dell'eliminazione del contante (link)

Schema sintetico del sistema di controllo del mondo (dall'alto verso il basso)


- Banche centrali e sistema del credito: controllano l'economia e tengono le nazioni in debito nei loro confronti
- Grandi aziende e multinazionali: controllano interi rami d'industria e influenzano i governi. Sono collegate direttamente ai controllori delle banche centrali attraverso i fondi d'investimento (BlackRock, Vanguard, State Street)
- Agenzie di intelligence: hanno potere illimitato e la capacità di muoversi senza essere viste. Fanno cadere governi e scelgono i leader. Orchestrano la narrazione mediatica e hanno il controllo diretto di alcune frange dell'apparato militare regolare e irregolare (terroristi, milizie legate al narcotraffico e alla mafia, spezzoni di forze armate di diversi paesi)
- Governi: opprimono la popolazione attraverso leggi, tasse e sussidi. Controllano il sistema giudiziario e larga parte della "violenza organizzata" (esercito, forze di polizia) per usarla contro il proprio popolo in caso di ribellione o contro altri popoli a scopo di repressione o profitto (guerre).
- Strutture e associazioni varie: è una galassia che comprende entità di diversa forza, dal carattere che varia dal sovranazionale, al nazionale, al locale: apparati ecclesiastici, massoneria, sindacati, partiti politici, ONG e quant'altro.
- Apparato mediatico: composto da veri e propri nemici del popolo, manipola l'informazione e fa sì che la gente viva in una falsa realtà.
- Sistema sanitario: impone da sempre politiche sanitarie mirate ai profitti e può trasformarsi, all'occorrenza, in strumento di discriminazione e di morte (politiche COVID, vaccinazioni forzate ed eutanasia quasi forzata, sterilizzazioni attraverso le transizioni di genere prima dell'età del consenso, ecc.)
- Sistema scolastico e accademico: si occupa di indottrinare i giovani e abituarli alla schiavitù. Deteniene il monopolio della "scienza" ufficiale (insieme al sistema sanitario).
- Amministrazioni locali
: hanno un impatto immediato sulla popolazione e sono fortemente influenzate dal sistema dei partiti.


Liberamente tratto da @AAnon55


 

 

 

Il folle piano delle élite contro il Popolo

 

Prima di illustrare le parti del piano dei Patrioti che siamo riusciti a comprendere grazie alle informazioni provenienti da Q, unite all’analisi dei fatti di cui siamo a conoscenza, è utile passare in disamina, per contrasto, il piano che le élite economiche hanno preparato per mantenere il potere di fronte all’inevitabile fine del sistema economico attuale (vedi sezione “Il quadro generale”) e instaurare il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale. Questo piano è stato più volte denunciato, del tutto o in parte, da diverse voci (come, ad esempio, quelle di Vladimir Putin, di Donald Trump o di Mons. Viganò): noi cercheremo di ricostruirlo sulla base dei dati e delle esperienze maturate in oltre un quinquennio di coinvolgimento in questa guerra psicologica, materiale e spirituale, in cui abbiamo cercato di dare un microscopico contributo a quella che riteniamo essere una causa di tutta l'umanità.

Per meglio definire il piano delle élite finanziarie contro il Popolo, ci serviremo degli obiettivi della famigerata "Agenda 2030", che dietro parole melliflue nasconde intenti di sterminio e riduzione in schiavitù. Alla base di tutto c’è, per l’appunto, un piano di depopolamento, che mira a ridurre la popolazione mondiale ad una quota presumibilmente compresa tra 500 milioni (come enunciato dal “monumento” noto come Georgia Guidestones, che qualcuno ha fatto saltare in aria) e un miliardo di individui nel giro di pochi anni (principalmente attraverso malattie ingegnerizzate e guerre decise a tavolino: guerre fasulle con morti veri, come ha scritto Q in Q#570), con una quota preponderante di sopravvissuti appartenenti a nazionalità asiatiche culturalmente avvezze da secoli all’ubbidienza. La riduzione della popolazione è, per le élite, un’ossessione e un passaggio necessario, perché queste percepiscono il popolo sia come un nemico mortale che mira alle loro ricchezze che come vere e proprie bestie da allevamento, tanto più difficili da controllare quanto più il loro numero è elevato. Di qui la diffusione delle ideologie neomalthusiane del “siamo troppi”, propagandate attraverso i mezzi di informazione e le istituzioni (che le élite controllano), quando, in realtà, sono proprio “loro” ad essere di troppo.

Ovviamente, i piani delle élite avrebbero richiesto un'approccio graduale e una dissimulazione sistematica, messa in atto con la piena partecipazione dei mezzi di comunicazione, anche attraverso tecniche di manipolazione di massa analoghe a quelle che abbiamo visto durante la "pandemia" (LINK 1, LINK 2). L'intervento dei Patrioti ha però scombinato quanto da lungo tempo pianificato, costringendo le élite ad accelerare i tempi e ad esporsi.


PREMETTIAMO CHE QUESTI PIANI, ALLO STATO ATTUALE, SONO GIÀ STATI SCONFITTI E CHE IL LORO ESTRINSECARSI SU SCALA MINORE VIENE PERMESSO PER MOTIVI DI STRATEGIA MILITARE E DI ESPOSIZIONE.


Obiettivo 1: sconfiggere la povertà

Si tratta, in realtà, di portare tutta l’umanità ad un livello minimo di sussistenza, espropriando i cosiddetti “ceti medi” (esemplificative, in questo senso, le parole di Elly Schlein sull'esproprio delle seconde case per assegnarle ai migranti). Nulla delle enormi ricchezze in mano alle élite dovrà essere toccato per raggiungere questo obiettivo, anzi, tali ricchezze dovranno sempre e solo accrescersi. Ricordiamo che le élite globaliste, solo attraverso i fondi d’investimento BlackRock, Vanguard e State Street (che sono strettamente intrecciati tra loro, essendo l’uno azionista dell’altro) controllano almeno un terzo della ricchezza mondiale. L’obiettivo finale è quello di garantire la sopravvivenza alla popolazione residua attraverso un “reddito base universale di cittadinanza” (già parzialmente sperimentato durante la “pandemia” e in via di sperimentazione in diversi angoli del mondo) calirato al limite dei livelli minimi di sussistenza, che renda ogni individuo dipendente dal potere centrale e che possa essere sottratto ad eventuali dissidenti, in modo da ridurli automaticamente alla fame.


Obiettivo 2: sconfiggere la fame

Distruzione dell’agricoltura con la scusa della frode del cambiamento climatico (non che il clima non sia soggetto a ciclici cambiamenti, ma è da escludersi che questi siano causati dall'uomo: per i veri dati scientifici, che smascherano categoricamente la bufala, vedi il sito www.attivitasolare.com), eliminazione del cibo biologico e sua sostituzione con cibo sintetico e/o a base di insetti, quindi insalubre, moralmente degradante per molte culture ed eventualmente ingegnerizzabile per accelerare il depopolamento. Uno "scienziato" svedese evidentemente permeato di globalismo, sull'onda delle tendenze sociopatiche che contraddistinguono questa corrente politica, ha proposto come ulteriore fonte di cibo lo smaltimento dei cadaveri attraverso il cannibalismo, che sarebbe utile per arrestare il cambiamento climatico (e, aggiungiamo noi, per spazzare via ogni residuo di spiritualità umana dalla faccia della Terra), idea sostenuta dagli immancabili gruppi di "attivisti". Alla fine, comunque, la quantità di "cibo" disponibile dovrà essere quella più o meno necessaria a sfamare l’umanità residua, salvo diverse esigenze delle élite.


Obiettivo 3: salute e benessere

Politiche sanitarie gestite dall’OMS (vedi anche QUESTO VIDEO), sul modello di quanto accaduto durante la “pandemia”, ripristino ed estensione dei passaporti vaccinali con obbligo di iniettarsi e/o assumere qualsiasi cosa le élite decidano (anche in chiave di depopolamento). Tutti i rimedi naturali, tutte le medicine e cure cosiddette “alternative” dovranno essere eliminate in favore dei prodotti delle multinazionali farmaceutiche. Tutti i medici dissidenti verranno espulsi dal sistema, così come è avvenuto durante la “pandemia” nei confronti di chi si opponeva alle vaccinazioni coatte. Si aggiungano, immancabili, le politiche di eliminazione delle categorie "indesiderate" (disabili, indigenti, malati mentali, dementi, ecc.) mascherate da eutanasia. Per un esempio di come la "sanità" globalista intende prendersi cura degli anziani affetti da Alzheimer, potete vedere questo breve video.


Obiettivo 4: istruzione di qualità

Abbiamo tutti assistito al non casuale declino della qualità dell’istruzione nel corso dei decenni. L’obiettivo delle élite è il seguente: obbligo scolastico dalla scuola materna alla maggiore età, in modo che i minori arrivino ad essere effettivamente di proprietà (il termine è appropriato) dello Stato, indottrinamento assoluto delle nuove generazioni su posizioni cosiddette “politicamente corrette”, in realtà neonaziste (ciò a cui oggi assistiamo, ad esempio, in merito all’Agenda 2030), livelli culturali che siano appena sufficienti a consentire le funzioni produttive dell’individuo in un meccanismo sociale dispotico. Insomma, perfezionare quello che negli USA chiamano “stupidity training”, allenamento alla stupidità (siamo già, abbondantemente, sulla buona strada). Per un approfondimento su come l'istruzione venga in realtà utilizzata dalle élite per sessualizzare i bambini e normalizzare la pedofilia, vedete QUI.


Obiettivo 5: parità di genere

Rifiuto della realtà del genere biologico attraverso l’ideologia LGBTQAI+ (o “ideologia gender”), secondo la quale sono stati identificati ben 107 generi (mentre scriviamo il numero è questo, ma aumenta continuamente con il passare del tempo), tutti con pari "diritti" (elenchiamo, a titolo di esempio, i nomi di alcuni di questi "generi": omnigenere, poligenere, neurogenere, vakasalewalewa, trigenere, …), conseguente rifiuto dell'eterosessualità (alla base della riproduzione degli esseri umani e quindi, non a caso, numericamente largamente prevalente) come standard e base della famiglia mononucleare, sdoganamento della pedofilia (che è molto diffusa tra le élite) anche con il supporto delle istituzioni scolastiche e sostituzione del termine “pedofilo” con il più soft “persona attratta dai minori”, spinta alla castrazione e mutilazione chirurgica dei giovani e dei bambini (anche ben al di sotto dei 6 anni di età), anche contro la volontà dei genitori (un altro inequivocabile segnale del fatto che i bambini sono, secondo questi individui, di proprietà dello Stato) con il pretesto della presunta individuazione di tendenze al transgenderismo (per approfondire questo argomento e capire anche il giro di soldi intorno alle mutilazioni genitali dei bambini, consigliamo questa intervista di Tucker Carlson a Chris Moritz). Anche la distruzione della gioventù e della famiglia mononucleare va nella direzione dell’auspicato depopolamento. Tutto questo con la scusa della difesa dei diritti degli omosessuali, quando proprio gli omosessuali più avveduti sono coscienti del fatto che anche loro subiscono pesanti conseguenze da tali politiche, in quanto il sano ed istintivo rigetto dell'"ideologia gender" da parte della maggioranza della popolazione sta facendo additare anche gli omosessuali in genere come portatori di questa vera e propria malattia mentale, con la conseguente perdita di molti dei diritti conquistati nei decenni (l'"ideologia gender" cade nell’ambito più ampio di quel calderone ideologico delle “ideologie woke”, che presentano spesso, come tratto distintivo, un’indigeribile ossessione per i genitali dei fanciulli. Più in generale, le ideologie "woke" sono basate su una serie di politiche identitarie che, con la scusa di voler difendere questa o quella categoria, attaccano le altre, creando divisione e odio nella popolazione, fino ad arrivare all'odio per sé stessi da parte di chi sposa tali ideologie appartenendo ad una alle categorie attaccate, come bianchi, maschi, eterosessuali, cristiani, ecc.). In aggiunta, denunciamo che l'"ideologia gender" denigra la donna come creatrice di vita, sostituendola in ogni ambito di rilievo mediatico (sport, concorsi di bellezza, ecc.) con uomini "trans", e denigra gli uomini e la loro energia creatrice, definendo le loro caratteristiche fondamentali con il termine di "mascolinità tossica".


Obiettivo 6: acqua pulita e servizi igienico-sanitari

Restrizione dell’accesso all’acqua potabile con l'assurdo pretesto che l’acqua sia un bene scarso (concetto ridicolo per chiunque abbia mai visto un mappamondo) e che l’acqua non debba essere sprecata (concetto ridicolo per chiunque sia cosciente che l’acqua, utilizzata in qualsiasi modo, torna in circolo nel famoso “ciclo dell’acqua”), mentre sono gli investimenti in acquedotti e potabilizzazione ad essere scarsi. Bisogna sempre ricordare che ciò che viene artificialmente reso scarso diventa più remunerativo. Quindi, acqua razionata per tutta la popolazione residua. A proposito: ricordate gli appelli demenziali a non lavarsi per far dispetto a Putin?


Obiettivo 7: energia pulita e accessibile

Eliminazione delle fonti energetiche fossili e dell’energia nucleare, in modo da far crollare la produzione industriale, che dovrà basarsi solo sulle fonti rinnovabili e potrà quindi tenere il passo di una popolazione fortemente ridotta nei numeri e impoverita.


Obiettivo 8: lavoro dignitoso e crescita economica

Sappiamo bene che le élite considerano i lavoratori come schiavi, quindi consentiranno la sopravvivenza di un numero di esseri umani sufficiente ad avere il quantitativo di schiavi di cui hanno bisogno, plasmati secondo i loro deliri transumanisti. La crescita economica è intesa per le élite stesse, che saranno letteralmente padrone dell’intero pianeta: qualsiasi bene, dall’alloggio all’ultima delle suppellettili, sarà disponibile per la popolazione rimanente sotto forma di affitto e potrà quindi essere tolto nel caso di “dissidenza” o di “credito sociale” troppo basso. Ricordate il mantra “2030: non possiederai nulla e sarai felice”? Anche se, forse, è apocrifo, rende bene l'idea.


Obiettivo 9: imprese, innovazione e infrastrutture

Il presente obiettivo sarebbe in palese conflitto con il precedente, se quest'ultimo venisse preso alla lettera (errore che non va mai fatto con le affermazioni delle lingue biforcute del globalismo). Esso prevede infatti l’applicazione degli ultimi ritrovati della tecnica alla produzione (con evidente minore necessità di forza lavoro umana: pensiamo solo all’impatto occupazionale della cosiddetta “intelligenza artificiale”) e alle infrastrutture informatiche (introduzione della tecnologia quantistica nella rete internet, con conseguente totale perdita della residua privacy di tutti i soggetti connessi in rete) e di controllo sociale.


Obiettivo 10: ridurre le disuguaglianze

Per quanto riguarda gli aspetti economici, vedi obiettivo 1. Per quanto riguarda il razzismo, chiamiamo di nuovo in causa la galassia ideologica “woke”, con la “teoria critica della razza”, secondo la quale, nell’attuale ordinamento, i bianchi sono intrinsecamente oppressori proprio in quanto bianchi. Secondo i piani globalisti, i bianchi sono i nuovi candidati alle maggiori persecuzioni, in quanto, per motivi esclusivamente storici, sarebbero un po' meno avvezzi dei neri e degli asiatici ad essere oppressi e dominati. Essi dovranno essere quindi eliminati in proporzione maggiore. I globalisti spingono molto nel sottolineare le differenze nel colore della pelle anche per tenere il popolo diviso, in modo che possa essere condotto più facilmente al macello. Ma, si dirà, i vertici del globalismo (i Rothschild, i Morgan, i Rockfeller, ecc.) sono praticamente tutti di pelle bianca! Risponderemo parafrasando Goebbels: sono loro a decidere chi è bianco e chi non lo è. Per una efficace descrizione del razzismo anti-bianco, consigliamo questo video di Tucker Carlson.


Obiettivo 11: città e comunità sostenibili

Una parte sostanziale del piano deriva dagli “esperimenti” fatti con i campi di sterminio nazisti: concentrare la popolazione in aree urbane insalubri, con risorse scarse e poche o nulle possibilità di movimento. Con la scusa del bufala del cambiamento climatico (vedi obiettivo 2), agendo anche attraverso la rete dei sindaci del C40 (associazione ultraglobalista, a cui appartengono l’attuale sindaco di Roma Gualtieri e l’attuale sindaco di Milano Sala) si vuole ridurre o annullare la libertà di movimento (inizialmente eliminando le auto più vecchie, quindi più a buon mercato, per arrivare via via alle altre, fino a permettere solo le auto elettriche, attualmente ancora costosissime e problematiche; implementando il progetto, ancora più idiota, della “Città dei 15 minuti”) e si vuole ridurre l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Si ottiene così un ulteriore metodo per accelerare l'oppressione e il depopolamento.


Obiettivo 12: consumo e produzione responsabili

Riduzione dei consumi (il minimo indispensabile per gli schiavi, ancora meno, fino a zero, per chi deve essere liquidato), produzione adeguata alle esigenze delle élite e al residuo di umanità schiavizzato.


Obiettivo 13: lotta contro il cambiamento climatico

Questa emerita bufala è la scusa per procedere alla distruzione dell’umanità. Vedi quasi tutti gli obiettivi precedenti, ai quali aggiungiamo i “passaporti CO2”, che limitano la possibilità degli individui di viaggiare e consumare prodotti ad elevata emissione di CO2 (questo non vale per le élite e per i loro jet privati, naturalmente). Interessante questo video sulla creazione del personaggio Greta, pubblicato da "The Anonymous Charity" (potete selezionare i sottotitoli in italiano).

Sulla falsa emergenza climatica, consigliamo anche la visione di questo video, con un'intervista di Tucker Carlson allo scienziato Willie Soon.


Obiettivo 14: vita sott’acqua

Chiusura dell’accesso alle risorse alimentari marine con la scusa della protezione dell’ambiente, che fa il paio con quanto visto per l’obiettivo 2, e che probabilmente implica anche la chiusura dell’accesso alle zone marine e agli specchi d’acqua per scopi ricreativi.


Obiettivo 15: vita sulla terra

Analogamente a quanto detto per l’obiettivo precedente, e come anticipato per l’obiettivo 11, sempre con il pretesto della protezione dell’ambiente, le aree naturali verranno precluse al godimento da parte della popolazione residua.


Obiettivo 16: pace, giustizia e istituzioni solide

Ottenuto il raggiungimento degli obiettivi di depopolamento, non ci sarà bisogno di ulteriori guerre, dato che le élite saranno unite nel “godimento” delle loro ricchezze, il diritto sarà conforme ai rapporti di forza tra padroni onnipotenti e schiavi umiliati e gli strumenti avanzatissimi di controllo sociale garantiranno la solidità del dispotismo.


Obiettivo 17: partnership per gli obiettivi

Ovviamente, obiettivi così ambiziosi possono essere raggiunti soltanto con l’unità di tutti i principali attori economici e politici del mondo. Di qui, ad esempio, la necessità di distruggere e smembrare la Russia, in quanto baluardo contro il Nuovo Ordine Mondiale.





Il piano prevede inoltre la distruzione di tutto ciò che concorre a definire l'identità individuale, come i caratteri nazionali (da sopprimere per mezzo della diluizione delle comunità nazionali - da ottenersi con l'immigrazione forzata, causata da crisi economiche e/o militari, anche create appositamente - e per mezzo della cancellazione della memoria di eventi e personaggi storici, secondo la cosiddetta "cancel culture"), l'identità religiosa e la dignità della persona (evidenti, soprattutto negli USA, l'attacco ai cristiani, lo sdoganamento del satanismo, il vilipendio del culto dei morti (ne trovate anche QUI un tipico esempio, noto già da qualche anno e paludato - come al solito - con poco credibili vesti scientifiche) e l'apologia del cannibalismo (LINK 2) (LINK 3) (LINK 4) (LINK 5) (LINK 6), massimo svilimento della dignità umana. Vilipendio del culto dei morti e cannibalismo trovano un punto d'incontro nel concetto di "smaltimento dei defunti per mezzo del cannibalismo", vedi obiettivo 2). Segnaliamo la convergenza delle tre forme di pazzia del cannibalismo, dell'ambientalismo anti-umano e dell'odio per i bambini nella vomitevole campagna "Salviamo il pianeta, mangiamo i bambini", i cui articoli sono attualmente in vendita su Amazon.





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Le fasi del Piano dei Patrioti

 

L’operazione militare svelataci da Q può essere finora suddivisa in 3 fasi distinte:


FASE 0: inizia probabilmente a partire dall’omicidio del Presidente Kennedy. È una lunga fase in cui si costruiscono alleanze sotterranee a livello militare e si infiltrano, con pazienza, le strutture economiche e politiche e l’apparato mediatico. È stata la fase più dura per migliaia di Patrioti, che hanno lavorato per il futuro senza poter vedere i frutti dei loro sforzi e dei loro sacrifici.


FASE 1: corrisponde al primo (e finora, almeno formalmente, unico) mandato della Presidenza Trump (2017-2021). I militari prendono sotterraneamente il potere in America, mettendo il loro uomo, Donald Trump, nelle condizioni di aggirare i brogli elettorali e conquistare Casa Bianca. Affiorano, attraverso il ribaltamento della politica estera americana, le alleanze militari costruite nei decenni. Viene posta fine ai conflitti bellici che è possibile chiudere senza lasciare terreno al nemico globalista. Inizia l’attacco ai flussi di capitale della finanza internazionale, anche attraverso il sovvertimento del sistema tariffario che regola il commercio globale. La Federal Reserve viene, di fatto, incorporata nel Tesoro. Si mostra alla popolazione, non solo americana, ma mondiale, che una politica davvero filo-popolare è fattibile e che possono esistere forze politiche di cui la gente comune possa realmente fidarsi. Inizia il risveglio di massa per milioni di persone, che si allontanano definitivamente dai mass media e dalla propaganda globalista.


FASE 2: inizia con l’uscita di Trump dalla Casa Bianca. I militari mantengono il potere in America e, grazie al paravento costituito dal fantoccio Biden (link2; link 3), possono attuare nel mondo azioni politico-militari che risulterebbero indigeribili alla base elettorale di Trump, che conserva ancora, in larga parte, i pregiudizi derivanti da decenni di indottrinamento (ad esempio, il pregiudizio anti-russo, o l'attaccamento al ruolo del dollaro come moneta mondiale: per questo, come dice Q, "le apparenze sono importanti"). È una fase che vede come snodo fondamentale l'operazione militare russa in Ucraina.


La vittoria di Trump del 5 novembre 2024 ha aperto una
FASE 3, che sarà di profondi cambiamenti sul piano economico, tecnologico, politico e sociale, sia in America che nel resto del mondo. A nostro avviso, assisteremo alla liquidazione del globalismo e alla radicale trasformazione del sistema dell'informazione, cesserà il controllo mentale delle masse e si verificherà l'indispensabile salto evolutivo della società umana, di cui Q ci ha regalato la definizione con l'ultima parola dell'ultimo post: Ascensione.





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I punti del piano dei Patrioti


Negli Stati Uniti

- Effettuato: acquisizione del controllo di tutti i gangli dell'apparato militare utili all'operazione, costruzione di una struttura per il mantenimento del potere politico reale (iniziata e condotta quasi interamente nella FASE 0, cementata nella FASE 1, risulta perfettamente funzionante nella FASE 2 - Vedi Devolution)

- Effettuato : potenziamento della parte delle forze armate utile alle operazioni (avviate al declino alla fine della FASE 0 a causa delle politiche globaliste, il potenziamento a cui ci riferiamo è avvenuto nella FASE 1, vedi, ad es. la creazione della Space Force )

- Effettuato : nazionalizzazione, di fatto, della Federal Reserve , posta sotto il diretto controllo del Dipartimento del Tesoro (FASE 1)

- In corso : esposizione dei crimini e dei piani del Deep State (inizia lentamente nella FASE 1 e si rafforza in modo prepotente nella FASE 2)

- In corso: epurazione dell'apparato statale e delle principali aziende dai funzionari legati al deep state (il riferimento è, soprattutto, alla continua ondata di dimissioni, che inizia nella FASE 1 e perdura nella FASE 2. La parte più evidente, probabilmente, si vedrà con il ritorno formale di Trump alla Casa Bianca)

- In corso: acquisizione del controllo dell'informazione attraverso una lenta e costante manovra di demolizione del controllo globalista dei media (lancio dell'operazione "Q", azioni sui social media sia dall'esterno che dall'interno, delegittimazione dei mass media legati al deep state: iniziata nella FASE 1, soprattutto con Q, prosegue e si rafforza nella FASE 2, anche attraverso la creazione di piattaforme mediatiche e social alternative. Particolarmente importante l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk). Demolizione dei media tradizionali e nascita di un nuovo modello di informazione.

- In corso: neutralizzazione di tutti i tentativi di delegittimare, indebolire, disarcionare il nuovo potere (vedi azioni giudiziarie e non contro Trump: Russiagate, tentativi di impeachment, pandemia, violenze di piazza, la "falsa bandiera" del 6 gennaio...) e loro sistematica trasformazione in armi politiche e giudiziarie contro il deep state (riguarda tutta la FASE 1, con le innumerevoli azioni contro Trump, e si acuisce nella FASE 2, durante la quale un deep state sempre più disperato tenta il tutto per tutto per stringere il cappio giudiziario attorno al collo di Trump. La mossa più geniale, che verrà ricordata per sempre nella Storia, è rappresentata dalla nomina di un falso Presidente di copertura, mentre il team di Trump continua a mantenere il controllo dei gangli essenziali del potere VEDI . La successiva acquisizione del controllo della House of Representatives in seguito alle elezioni di Midterm del 2022 rappresenta un ulteriore passo necessario )

- In corso : espansione della massa monetaria in favore della popolazione (più evidente nella FASE 1, si interrompe nella FASE 2 per esporre le vere intenzioni di chi detiene formalmente il potere)

- In corso : trasformazione del Partito Repubblicano in uno strumento politico funzionale al Piano, con la creazione e il rafforzamento, a furor di popolo, di un nucleo MAGA fedelissimo di Trump e la progressiva marginalizzazione delle componenti neoconservatrici (i cosiddetti Rinos , legati al deep state ) (inizia al termine della FASE 0, con la vittoria di Trump alle primarie del 2016, continua nella FASE 1 e accelera nella FASE 2, alla vigilia delle elezioni di medio termine del 2022 e nella preparazione alle Presidenziali del 2024)

- In corso : espansione della base agricola e manifatturiera (iniziato nella FASE 1, il processo viene congelato durante la FASE 2, per esporre la catastrofe delle politiche energetiche e industriali cosiddette "green")

- In corso: smantellamento delle gang criminali agli ordini del deep state e delle reti di traffico di esseri umani (particolarmente evidente nella FASE 1, durante la FASE 2 acquista rilevanza a livello mondiale, anche grazie alla crisi Ucraina e alla liquidazione di forze mercenarie provenienti da tutto il mondo. Particolarmente emblematica questa intervista del Presidente di El Salvador Bukele ad opera di Tucker Carlson.)

- In corso : salvaguardia dei meccanismi del sistema elettorale (salvaguardia del Collegio Elettorale , limitazione del voto degli immigrati illegali e del doppio voto) (salvo la breve parentesi delle Presidenziali del 2016, in cui i brogli elettorali furono limitati in misura sufficiente da permettere la vittoria di Trump, il processo entra nel vivo nella FASE 2, alla luce dei macroscopici brogli avvenuti in occasione delle Presidenziali del 2020 e delle Midterms del 2022: il Mondo Nuovo necessiterà di meccanismi di voto affidabili)

- In corso : salvaguardia del Secondo Emendamento (perdura per tutta la FASE 1 e si rafforza nella FASE 2 grazie alla Corte Suprema)

- In corso di preparazione: azioni giudiziarie nei confronti dei vertici politici ed economici del deep state : preparate durante la FASE 1 e la FASE 2 (vedi, ad esempio inchiesta Durham e, dal 2023, indagini della House of Representatives ), durante la campagna elettorale per le Presidenziali del 2024 vengono usate come spauracchio per spingere il deep state ad agire incoerentemente e commettere errori (VEDI).



(continua)



Nel resto del mondo

- Effettuato: acquisizione del controllo di un primo nucleo di Stati-chiave e del loro apparato militare. Viene quindi creata un'alleanza militare internazionale che  la base della rivoluzione.

- In corso (fase avanzata): allargamento della cerchia di Stati facenti parte dell'alleanza militare (diviene particolarmente evidente durante la FASE 2, con una serie di colpi di Stato in tutto il mondo e con l'allargamento dei BRICS. Particolarmente significativo il rapido dissolvimento del colonialismo economico occidentale in Africa, con la copertura militare della Russia).

- In corso: graduale sistemazione e pacificazione del Medio Oriente (evidente nella FASE 1, continua nella FASE 2 attraverso l'allargamento dei BRICS. Particolarmente importante, in questa chiava, potrebbe rivelarsi l'avventura militare in cui Israele si  infilato a partire dal 7 ottobre 2023).

- In corso : graduale depotenziamento e risoluzione delle crisi internazionali (le crisi militari iniziate nella FASE 2, come quella ucraina, sono relative allo smantellamento dell'apparato militare del deep state ).

- In corso: attacco alle istituzioni globaliste sovranazionali (ONU, NATOUnione Europea, Chiesa CattolicaFondo Monetario Internazionale...): divenuto evidente durante la FASE 1, si rafforza nella FASE 2 soprattutto grazie alla crisi Ucraina. Definitiva denazificazione del mondo (sul nazismo come reale ideologia delle élite globaliste, vedi QUI).

- In corso : calmieramento del prezzo del petrolio mediante eccesso di offerta (evidente nella FASE 1, viene accantonato nella FASE 2 per motivi contingenti - vedi punto sopra).

- In corso : ridefinizione del commercio mondiale, dei flussi di capitale e della dislocazione degli impianti produttivi mediante il riequilibrio del sistema tariffario e il boicottaggio degli accordi sul clima (particolarmente evidente nella FASE 1, rimane intatta nella FASE 2 e vieni anzi rafforzata in virtù della "crisi Ucraina" e dell'espansione dei BRICS).

- In corso : eliminazione dei meccanismi artificiali di soppressione del prezzo dell'oro (attuata parzialmente nella FASE 1, viene rallentata nella FASE 2 durante il convulso e complesso processo di de-dollarizzazione innescato dalla "crisi Ucraina". Si prevede che un ruolo fondamentale in questo senso verrà svolto dai BRICS).

- In corso : generale, progressivo depauperamento delle risorse economiche che alimentano il  deep state (iniziato nella FASE 1, si rafforza nella FASE 2).

- In corso : smantellamento dell'apparato militare del deep state (comprese gang criminali e tagliagole) e parallela eliminazione delle reti di traffico di esseri umani (la denazificazione dell'Ucraina è l'evento più evidente di questo processo. QUI potete trovarne un altro esempio). Crollo della produzione di eroina in Afghanistan grazie ai Talebani.

- In corso: smantellamento della rete internazionale di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche, impiantati dagli USA. La problematica è stata portata alla luce grazie all'intervento russo in Ucraina. Per notizie aggiornate su questo punto, seguite il profilo Twitter @WarClandestine.

- In corso: cambiamento dell'intero sistema monetario mondiale, maggiore utilizzo delle monete nazionali per gli scambi transfrontalieri (vedi BRICS). Perdita dello status di moneta di riserva mondiale da parte del dollaro americano OPPURE riforma del dollaro in modo che possa fungere da perno del sistema monetario mondiale in modo neutrale.


(continua)


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***Gli USA sono una Corporation?***

 

Riportiamo qui una teoria che circola da tempo negli ambienti dei ricercatori e degli Anon. Finora, per una scelta editoriale legata alla nostra idea di credibilità dell'informazione politica, non l'avevamo mai citata, pur ritenendola proveniente da fonti affidabili, perché, travalicando quanto ricavabile dai post di Q (fonte ampiamente validata da Trump in persona), non ritenevamo che poggiasse su un terreno sufficientemente solido: in poche parole, la ritenevamo forse plausibile, ma non pubblicabile. La solidità che cercavamo sembrava finalmente venire dalle affermazioni, rilasciate in diretta a una TV del mainstream australiano (che, stranamente, sembra talvolta introdurre per primo tematiche care agli Anon nel circuito dell'informazione "ufficiale"), da un'ex consulente del Dipartimento della Difesa americano durante l'Amministrazione Trump, Jan Halper-Hayes, interpellata come opinionista (potete vedere il video - in inglese - QUI, interessante per i nostri scopi soprattutto dal minuto 9.00 . L'intervista è interessante anche per altri motivi, VEDI). Quando poi, il 6 agosto 2023, Trump ha ripostato l'intero video su Truth Social, definendo la Hayes "fantastica", l'intera sembrava essere stata validata per quanto ci accingiamo ad esporre.

Il potere bancario della Cricca/Cabala, per espandere il proprio dominio, avrebbe costruito una base in tre città che, per statuto, sono autonome rispetto allo Stato che le ospita: Washington DC, la City di Londra e la Città del Vaticano (che, in realtà, è davvero uno Stato a parte).

Gli Stati Uniti sarebbero stati costretti, in seguito agli ingenti debiti contratti nella seconda metà dell'800 con le banche dei Rothschild, soprattutto a causa della Guerra Civile, ad approvare la Legge del 1871 (Act of 1871) (LINK 2), che, introducendo cambiamenti apparentemente secondari alla Costituzione, l'ha in realtà segretamente sovvertita, trasformando i cittadini da individui liberi dotati di sovranità individuale, in beni di proprietà dello Stato e usati come garanzia, il cui valore sta nella capacità potenziale di pagare, nel corso della vita, una certa cifra sotto forma di tasse. Questa nuova Costituzione segreta avrebbe soppiantato la vecchia in tutti gli aspetti fondamentali e avrebbe portato alla formazione di un "governo ombra", trasformando la Repubblica in uno Stato totalitario mascherato, appunto la USA Corporation, gestito come una vera e propria azienda e subordinato alla Corona Inglese, anch'essa, a sua volta, controllata dal potere dei banchieri. La USA Corporation avrebbe sede a Washington DC, zona a statuto speciale istituita proprio con l'Act del 1871, e si baserebbe sul costante ricorso al debito (situazione perfezionata nel 1913 con la fondazione della Federal Reserve, un istituto privato per l'emissione di moneta a debito, protetto da leggi speciali). Il Presidente Donald Trump avrebbe segretamente posto la USA Corporation in liquidazione, ritornando alla Repubblica con la Costituzione originaria. La presunta violazione del protocollo da parte di Trump durante la visita di Stato in Inghilterra, in cui si è incamminato davanti alla Regina Elisabetta per passare le truppe in rivista, sarebbe stata in realtà il segnale (concordato con la stessa Sovrana) dello svincolamento degli USA dalla Corona Britannica. Le parole di Jan Halper-Hayes: "Quella era un'ottica per dirci che stava per mandare in bancarotta la US Corporation, perché erano il Vaticano, la Corona e gli Stati Uniti che erano insieme dal 1871... E ti stavamo dando i soldi delle nostre tasse. Stavamo ripagando… dimentica questo Tea Party, "niente tasse senza rappresentanza". Ti dovevamo un sacco di soldi perché ci hai aiutato nella Guerra Civile. Trump ha detto alla Regina: “Sto chiudendo questa cosa. Stiamo sciogliendo questa società. Torneremo ad essere una Repubblica e saremo tutti separati".

Per quanto riguarda la sudditanza del Vaticano al potere dei Rothschild, Q dà in effetti un indizio importante, chiamando in causa il prestito concesso dalle banche Rothschild alla Santa Sede nel 1832 (Q#1021). A questo proposito, la Halper-Hayes ha affermato, nell'intervista citata, che l'oro americano si sarebbe trovato nella banca vaticana e che ci sarebbero voluti 650 voli aerei per rimpatriarlo (video).

Fin qui la Halper Hayes. Nei giorni immediatamente successivi, il serio ricercatore e Patriota Jordan Sater ha sollevato legittimi dubbi sulla teoria, non trovando prove a supporto (fonte). Secondo lui, l'endorsement di Trump sarebbe servito a sottolineare un'altra parte dell'intervista, quella in cui la dottoressa afferma che Trump sarà in grado di presentare le prove dei brogli elettorali in Georgia direttamente in tribunale.


L'8 novembre 2023, la dottoressa Halper-Hayes ha fornito ulteriori particolari, pubblicando sul suo profilo X il documento in cui si attesterebbe la bancarotta della USA Corporation, firmato da Trump il 4 maggio 2020. La Halper-Hayes ha specificato che da un punto di vista legale, a Joe Biden è stata lasciata la Presidenza della USA Corporation, l'entità in bancarotta.

Per il nostro livello di conoscenza della lingua inglese, certo inadeguato allo scopo (per non parlare delle competenze legali), il documento non risulta chiaro. Anche sull'autenticità dello stesso non possiamo esprimerci. Ognuno giudichi da sé.



Afghanistan in mano ai Talebani: passo indietro o passo avanti nell’attuazione del Piano?

Risolviamo subito il quesito, affiancandoci a diversi valenti commentatori del Q Movement nell’ipotizzare che la caduta di Kabul e il passaggio dell’Afghanistan nelle mani dei Talebani rappresenti un’ennesima, importante confitta per la Cricca (o Cabala) finanziaria.

Partiamo dalla dichiarazione di Julian Assange del 2011: “L’obiettivo [della guerra] non è quello di sottomettere completamente l’Afghanistan. L’obiettivo è quello di usare l’Afghanistan per lavare il denaro al di fuori del sistema fiscale americano ed europeo e rimetterlo nelle mani di un’élite transnazionale. L’obiettivo non è quello di fare una guerra e vincerla, ma di avere una guerra senza fine.” Assange consegna quindi l’immagine di un paese che rappresenta un tassello fondamentale nelle partite di giro della Cricca, crocevia di fiumi di denaro sporco (anche se l’aggettivo qui è superfluo: la Cricca non maneggia denaro “pulito”, quello lo abbiamo in tasca noi: poco, ma pulito. Scusate la retorica) che si intersecano con il mercato internazionale dell’eroina e grazie ad esso si ingrossano. Ricordiamo che, in questa immane guerra contro la Cricca, l’obiettivo principale è proprio quello di metterla in ginocchio tagliandole le partite di giro finanziarie (vedi BLOG PARTE QUARTA e BLOG PARTE QUINTA). Ricordiamo anche che, nel corso del 2019, le forze militari americane hanno effettuato numerosi raid in Afghanistan, andando a colpire le fazioni dei Talebani colluse con la CIA e con il globalismo e invischiate nella produzione di eroina (vedi anche l’accenno in BLOG PARTE OTTAVA), selezionando e rafforzando quindi, tra i Talebani (che rappresentano le numerose tribù in cui è diviso il Paese), le forze alleate ai sovranisti.

La caduta di Kabul in mano al nuovo governo, ottenuta quasi senza colpo ferire, consegue quindi un duplice risultato: togliere un paese-chiave dalle grinfie della Cricca e mettere in pessima luce il falso Presidente USA Biden, cosa che facilita la sua (non si sa quanto prossima) rimozione.

Riportiamo quanto scritto da Cesare Sacchetti: “La cosa che stupisce è la miopia che porta a non vedere tutti gli enormi fatti che provano che Joe Biden non è mai entrato realmente in carica. Negli ultimi otto mesi Biden non ha fatto nulla di quello che il deep state gli aveva chiesto di fare. Non ha dato vita al certificato razziale vaccinale, né tantomeno ha approvato dei provvedimenti che spingono nella direzione del Grande Reset. In politica estera, ha seguito le stesse linee guida di Trump. Ha inasprito le sanzioni alla Cina, ha tolto le sanzioni alla Russia sul gasdotto Nord Stream 2 e ha completato il ritiro in Afghanistan. Il blocco euro-atlantico e i quotidiani di riferimento della cabala, su tutti il Financial Times, sono letteralmente furiosi perché ormai hanno compreso di essere stati giocati da Trump lo scorso gennaio. Questa amministrazione non è entrata mai realmente in carica perché il potere è stato trasferito ai militari prima del 20 gennaio tramite l'attivazione dell'Atto contro le Insurrezioni. Alcuni continuano a ripetere continuamente che non succede mai nulla ma se aprissero gli occhi vedrebbero che in realtà è successo tutto. È successo tutto quello che non voleva il deep state. È successo che il mondialismo non ha ripreso il controllo della prima potenza mondiale.

Per quanto riguarda il nuovo governo dei Talebani, occorre come sempre distinguere dalla propaganda dei media globalisti, che devono necessariamente demonizzarlo, e la realtà.

Dal canale Telegram Future Vistas, di Stefano Fait: “I talebani hanno promesso alla Russia che costruiranno "un Afghanistan libero dal terrorismo e dal traffico di droga, dove i diritti umani saranno rispettati. Un Paese che avrà buone relazioni con il mondo intero". Lo ha detto l'ambasciatore inviato da Mosca a Kabul, Dmitry Zhirnov, al canale televisivo Russia 24. "Osserveremo la loro linea reale. Vogliamo che l'Afghanistan sia civilizzato, vogliamo che non ci sia terrorismo in Afghanistan, vogliamo che non ci sia droga, vogliamo che i diritti umani siano rispettati, vogliamo che l'Afghanistan abbia buone relazioni con tutti i paesi del mondo", prosegue. "Tutte queste promesse ci sono già state fatte dai talebani, speriamo che vengano rispettate." Ancora da Future Vistas: “Ma chi sono i nuovi talebani che domenica sono arrivati a Kabul, dopo un’offensiva lampo che li ha portati alla riconquista dell’Afghanistan? "È molto difficile dirlo ora. Appaiono sicuramente molto più moderati e uniti", spiega Riccardo Redaelli, professore di geopolitica all'Università Cattolica di Milano – RSI.” Sempre da Future Vistas: “L’inviato presidenziale russo in Afghanistan, Zamir Kabulov: «i talebani sono molto più in grado di raggiungere accordi rispetto al governo fantoccio di Kabul». L’Ambasciatore Dmitry Zhirnov: l'incontro con i «rappresentanti talebani di alto livello...è stato positivo e costruttivo...il loro approccio è «buono, positivo e professionale. La situazione è pacifica e buona e tutto si è calmato nella città. La situazione a Kabul ora sotto i talebani è migliore di quanto non fosse sotto Ashraf Ghani» Il Ministro degli Esteri, Sergey Lavrov ha notato «segnali incoraggianti dai talebani, che stanno dichiarando il loro desiderio di avere un governo con la partecipazione di altre forze politiche». Lavrov ha anche affermato che Mosca sostiene «l’inizio di un dialogo nazionale inclusivo con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e confessionali in Afghanistan» - L'Indro

Dal canale Telegram di Cesare Sacchetti: “I talebani hanno già messo al bando la vaccinazione COVID nella provincia di Paktia. Se questo è l'esordio del loro governo, i talebani non saranno in alcun modo ostili a Trump o a Putin. Se questa è la direzione che hanno preso i talebani finiranno in cima alla lista nera del cartello farmaceutico di Bill Gates e del regime euro-atlantico della NATO e dell'UE. Ancora Cesare Sacchetti: “Ad uno dei leader dei talebani viene posta una domanda relativa alla libertà d'espressione e la sua risposta è da maestro. Suggerisce di fare questa domanda a Facebook. Il blocco euro-atlantico (UE e NATO) è semplicemente sull'orlo di una crisi di nervi perché si sono resi conto di aver perso il controllo di un Paese strategico. I talebani non seguiranno l'agenda del Grande Reset. Quella alla quale stiamo assistendo è una tremenda sconfitta del deep state.

Intanto, alle donne sono stati garantiti tutti i gradi di istruzione e non dovranno indossare il burqa, una donna è tornata a condurre le news in prima serata, è stata promulgata l’amnistia generale per coloro che hanno lavorato con la passata amministrazione, secondo diverse voci i Talebani avrebbero iniziato a bruciare i campi di papaveri da oppio. Pare anche che i Talebani riconoscano Trump, non Biden, come legittimo presidente degli USA. Certo, l’Afghanistan sarà governato secondo gli usi e i costumi del luogo. Se pensiamo che il “modello occidentale” sia sempre e comunque migliore, riflettiamo un momento sulla recente “nazistizzazione” della nostra società.

Una controprova della natura antiglobalista del nuovo governo afghano viene dal profilo Twitter di George Soros, che oltre ad attaccare il governo talebano, il 16 agosto si è scagliato contro il presidente cinese Xi, definendolo come il maggior nemico al mondo delle “società aperte” (leggi: naziste), confermando implicitamente l’analisi (nostra e di altri, vedi BLOG PARTE QUARTA) che vede la compresenza di due Cine, una globalista (rappresentata dalla maggior parte del Partito Comunista Cinese) e una sovranista, che ha in Xi l’esponente di spicco (la parte sovranista è quella che avrebbe consentito di operare la sostituzione del ceppo di coronavirus da utilizzare come arma biologica con un ceppo meno virulento, VEDI).

Chiudiamo con il solito Sacchetti: “Non era un segreto, ma qui abbiamo un'altra importante conferma al riguardo. John Podesta, ex consigliere di Hillary Clinton e invischiato in un giro di pedofilia internazionale, caldeggiava la causa dell'ex presidente afgano Ghani. Ghani è il presidente che è appena fuggito dall'Afghanistan con delle borse che contenevano milioni di dollari. Era il fantoccio corrotto nelle mani del blocco euro-atlantico e della finanza internazionale. Questo è il motivo per il quale i media sono a lutto per l'Afghanistan. Hanno perso il controllo del Paese. Il deep state ha subito una sconfitta tremenda.



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IL CONFLITTO TRA RUSSIA E UCRAINA

 

 



Il punto sul conflitto tra Russia e Ucraina (23 agosto 2022)



Di seguito proponiamo un illuminante testo, di cui condividiamo in pieno il contenuto, pubblicato il 23/08/2022 dal canale Telegram Giuseppe Masala Chili, che cita testualmente, come fonti, “vari canali Telegram”:

Giusto per mettere in prospettiva l'attuale conflitto in Ucraina: nel 1991 l'Iraq, gli USA hanno sparato 60.000 colpi per l'intera guerra del Golfo. La Russia li spara in un giorno. La base industriale della NATO non è capace di tali numeri di produzione. L'Europa non è in grado di produrre un arsenale in grado di resistere all'esercito russo.

Opinione di un esperto:

«Secondo l'ex ufficiale del Corpo dei Marine statunitensi Scott Ritter, gli inglesi avrebbero esaurito le munizioni in 2 settimane in una guerra contro la Russia. Scott Ritter ha detto che "non sarebbero durati nemmeno 2 settimane perché a quel punto avrebbero perso l'intero esercito".

Secondo Scott, la NATO è stata smilitarizzata. Anche gli Stati Uniti, Secondo Scott, hanno esaurito i colpi per i loro sistemi più importanti che hanno lo scopo di abbattere l'esercito russo, in caso di conflitto.

Scott afferma che l'esercito russo, secondo documenti trapelati dallo stesso ministero della Difesa ucraino, ha inflitto 200.000 perdite agli ucraini tra morti e feriti. Questa è quasi 3 volte la dimensione dell'intero esercito permanente della Gran Bretagna.

Scott stima che prima della guerra nessun esercito europeo avrebbe potuto sostenere un conflitto con l'esercito ucraino. Spiega che l'esercito ucraino decimerebbe Polonia, Germania, Romania, ecc.

Avendo una conoscenza interna dovuta al suo background e conoscenze militari statunitensi, Scott è consapevole del livello di supporto, addestramento e forniture all'esercito ucraino dal 2014. Scott descrive l'esercito ucraino precedente al 2022 come il miglior equipaggiato in Europa con più esperienza di battaglia di qualsiasi altro esercito in Europa.

Scott Ritter stima 15.000 perdite tra morti e feriti per la Russia e i suoi alleati.

Gli ucraini stanno perdendo migliaia di uomini senza mai vedere faccia a faccia un soldato russo. Ciò è in linea con i video che abbiamo visto da varie unità ucraine che si sono rifiutate di combattere e hanno invitato le autorità ucraine a ritirarle dalla battaglia. Hanno detto la stessa identica cosa. Il tasso di vittime tra Russia e Ucraina è semplicemente sbalorditivo. Questi sono numeri che non abbiamo visto nella storia moderna.

La Russia lo sta facendo con forse 100.000 uomini e un'economia in tempo di pace. La Russia non si è mobilitata. La Russia sta impiegando il 10/20% della sua capacità.

Un'altra cosa da aggiungere: guardando le mappe, vediamo solo piccoli avanzamenti per non mettere in pericolo la vita dei russi. La Russia non ha un tempo qui. Non hanno motivo di correre. Chiunque abbia studiato la storia, in particolare le battaglie della Seconda guerra mondiale, è consapevole che le grandi mosse sulla mappa costano grandi perdite. Migliaia di uomini muoiono. Semplicemente non c'è motivo per questo. In effetti, più a lungo la Russia trascinerà tutto questo, più smilitarizzerà l'Europa e prosciugherà rifornimenti e fondi militari degli Stati Uniti.

Allo stesso tempo, l'esercito russo è ora l'esercito con più esperienza di combattimento al mondo. Più a lungo si trascina, più soldati ottengono esperienza di combattimento a causa delle rotazioni. Più piloti riescono a perfezionare le loro abilità, marina, intelligence, ecc.

Nessun esercito moderno ha combattuto una guerra nemmeno lontanamente simile a quella ucraina. Questa non è una guerra in cui il nemico viene bombardato fino all'oblio dall'aviazione, le città vengono ridotte in macerie e i soldati si muovono come eroi con una resistenza minima: questa è la guerra di terra nella sua forma più pura; battaglie di artiglieria, conquista territoriale. È qui che le abilità e la strategia individuali sono cruciali.

Il mondo non vedeva niente di simile dalla Seconda guerra mondiale. La Russia smilitarizzerà l'Ucraina. La Russia raggiungerà i suoi obiettivi. Nessuna arma magica può cambiarlo. Nessuno con background militare ne dubita.»

Per quanto ci riguarda, è chiaro fin dal primo giorno che si tratta di una guerra dei Patrioti contro il Nuovo Ordine Mondiale, contro la sua ideologia nazista e contro i suoi vertici e i suoi quadri, che da tale ideologia sono permeati e ispirati. Gli Stati Uniti, ancora governati da Trump e dai suoi attraverso la “devolution”, hanno dato luce verde all’operazione e hanno ritirato ogni sostegno militare alla NATO. Rimane all’Ucraina il supporto di alcuni Paesi europei (molte volte solo di facciata) e di quella parte dell’apparato militar-industriale che ha sì base negli USA, ma che agisce secondo i dettami e gli interessi di entità sovranazionali (vedi CIA).

A riprova del fatto che ogni nuovo assetto sociale porta con sé un nuovo modo di fare la guerra, stiamo vedendo in questo conflitto il modo di combattere inedito messo in pratica dai militari russi, un modo di combattere che rispecchia l’etica del Mondo Nuovo, in cui si cerca sempre di risparmiare i civili (al di là delle menzogne propagandistiche dei cialtroni della stampa occidentale), in cui si tenta in ogni modo di minimizzare le perdite dei propri soldati, anche a costo di prolungare a dismisura il conflitto, in cui si dà sempre ai nemici la possibilità di arrendersi. Stiamo assistendo, ne siamo convinti, a uno degli ultimi conflitti armati della storia umana, in cui la parte russa dispiega le sue terribili e talvolta futuribili armi senza però rinunciare alla pietà verso i nemici, con un atteggiamento che trova la sua sintesi grafica nel simbolo della zeta (Z), che non va intesa, in questo caso, come simbolo fonetico, visto che tale lettera non esiste nell’alfabeto cirillico, ma come segno che esprime l’unione tra la Terra e il Cielo.




LEGGI SU MINDS



Alcune note economiche a margine del conflitto russo-ucraino






È noto che niente come la guerra mette a confronto la forza economica dei contendenti. Allora la prima domanda che bisognerebbe farsi è: come mai la Russia, che ha un PIL a metà strada tra quello della Spagna e quello dell’Italia (o, al massimo, a parità di potere d'acquisto, di poco superiore a quello della Germania), riesce a tenere militarmente in scacco (e, diremmo, a surclassare) l’intero Occidente, non solo in Ucraina (dove l’intervento occidentale è massiccio, tra sanzioni, finanziamenti, forniture di sistemi d’arma, di consiglieri militari e di milizie mercenarie), ma anche in Siria e in Africa? 

Il sistema economico dell’Occidente è il sistema che, fino a poco tempo fa, dominava il mondo intero e che oggi si presenta in evidente crisi. Esso è afflitto da un problema fondamentale legato alle sue stesse leggi di sviluppo, un problema che porta i margini di profitto a diminuire nel tempo rispetto al capitale investito (cioè, a livello sociale, è necessario investire capitali sempre più ingenti per ottenere gli stesi profitti). Questa legge economica, che è stata scoperta dagli economisti classici e che non è eludibile ma solo momentaneamente aggirabile, è legata all’uso sempre più esteso di macchine e sistemi automatici nella produzione e le circostanze storiche ne stanno dimostrando la completa esattezza. Per fronteggiare le conseguenze di tale legge economica, il sistema ha dovuto dapprima espandere il mercato, soppiantando praticamente tutti i residui precapitalistici a livello mondiale, poi ha dovuto rifugiarsi in una bolla borsistica e finanziaria che ha permesso ai capitali di trovare una redditività fasulla, basata su una montagna di carta (la cosiddetta “economia di carta”) e, contemporaneamente, ha dovuto espandere il consumo attraverso la creazione di categorie improduttive (la cosiddetta “espansione del terziario”). Infine, dopo la crisi del 2008, che ha rappresentato la fine della funzione autonoma della finanza come traino dell’economia mondiale, è stato necessario per le élite dominanti pompare moneta creata dal nulla (quindi praticamente falsificata) all’interno di canali specifici per spostare ricchezze dalla popolazione e da settori “marginali” a settori direttamente legati alle loro attività. Questo significa, semplicemente, essere arrivati a "raschiare il fondo del barile". Il tutto in un dilagare di inefficienza e corruzione, quest’ultima dovuta alla lotta sempre più serrata per la spartizione di profitti sempre più esigui. Ovviamente, tutti questi fenomeni sono sempre coesistiti nell’economia degli ultimi secoli, ma il prevalere dell’uno o dell’altro ha scandito le diverse fasi del progressivo invecchiamento e imputridimento del sistema economico. 

Veniamo ora all’industria del settore militare. Uno dei modi che il sistema economico trova per aggirare la diminuzione dei margini di profitto è quello di vendere più merci: se vendendo una singola unità di merce si realizza meno profitto, sarà necessario vendere più unità di merce per realizzare gli stessi o maggiori profitti. Nel settore militare (ma anche, ad esempio, in quello dell’automobile) l’industria ha percorso questa scappatoia, incorporando più merci in una stessa unità di armamento (o in una stessa auto) sotto forma di sistemi elettronici. In Occidente, il ricorso all’elettronica ha ampiamente travalicato le esigenze legate all’efficienza dei sistemi d’arma ed è ormai esclusivamente finalizzato al profitto, per cui le armi occidentali, rispetto a quelle russe, risultano essere molto più costose (anche se parte del prezzo è determinato da più alti livelli di corruzione, poiché gli attori dell’industria degli armamenti sono privati in concorrenza tra loro, quindi con forte tendenza alla “mazzetta” per prevalere gli uni sugli altri, mentre in Russia il settore difesa è controllato dallo Stato), più fragili (più elementi elettronici ci sono, più il sistema è soggetto a guasti), più difficili da fabbricare, più complicate da utilizzare e meno efficienti. Anche il volume della produzione russa di munizioni e missili, fondamentali nel conflitto attuale, sembra superare quello dell'intero analogo comparto occidentale. Inoltre, le risorse che l’Occidente riesce a investire nel settore ricerca è immaginabile che siano più votate ad incrementare i profitti che non a produrre reale innovazione. Spesso l'unico vantaggio delle armi occidentali rispetto a quelle russe risiede in un aspetto esteriore più rifinito, che le rende talvolta più "belle" a vedersi: evidentemente il vecchio vizio di nascondere le magagne con il belletto vale anche per un settore come quello degli armamenti, particolarmente vitale per l'Occidente parassitario e bellicoso, segno evidente di un declino terminale e irreversibile.

La nostra tesi è che in Russia sia attualmente presente un sistema economico misto, con elementi del vecchio sistema, quello occidentale, mescolati con un sistema nuovo (o meglio, "seminuovo", almeno per ora) che investe i settori chiave, un sistema più efficiente (come spietatamente dimostrano i risultati sul campo di battaglia, con una mortalità media che tra i soldati ucraini è 10 volte superiore), altamente centralizzato, meno soggetto a corruzione, in cui la produzione va incontro ad esigenze legate all’uso reale dei prodotti e non ad esigenze di profitto. Da notare, poi, che la Russia non ha un’economia votata alla guerra, ma, anzi, la produzione ad uso civile è in forte aumento e la società russa prospera rispetto alle economie occidentali in decadenza. Le armi russe sono più semplici, più efficienti e molto meno costose di quelle occidentali. Ad esempio, i russi sono in grado di distruggere i mezzi blindati occidentali, che costano milioni di dollari l’uno, con droni da 500 dollari. Inizialmente, inutile dirlo, gli occidentali non disponevano di droni militari così economici (col tempo, però, anche gli ucraini hanno imparato il "trucco": questa tendenza ha praticamente posto fine all'importanza dei carri armati nella guerra moderna). Pensate anche, ad esempio, al nuovo bombardiere russo Tupolev TU-160M2, versione profondamente rinnovata del già strabiliante TU-160 di fabbricazione sovietica. Ebbene, questo “nuovo” aereo manterrà parte della strumentazione di volo in forma analogica, probabilmente perché ciò che è analogico può guastarsi solo nella parte hardware, mentre ciò che è elettronico può guastarsi sia nella parte hardware che in quella software, per cui tende a guastarsi più frequentemente. Questa è la filosofia di una produzione basata più sul bisogno che sul profitto (riteniamo infatti che lo sforzo militare attuale della Russia non abbia le solite mire di ampliamento dei profitti, ma miri alla difesa non già della sola madrepatria, ma di tutto il nascente sistema economico). Possiamo anche concludere che l'odierno feticismo nei confronti dell'elettronica deriva dalla decadenza dell'economia e dell'intera società occidentale: qualsiasi innovazione andrebbe utilizzata con la giusta misura.

In conclusione, il vecchio capitalismo di Stato di stampo sovietico, nell'ambito dell'attuale quadro economico e politico mondiale e una volta introdotti, lo diamo per scontato, i necessari cambiamenti e correttivi, spicca per efficacia ed efficienza. È un dato di fatto.

Partendo dalle evidenze qui esposte, affermiamo che la Russia si prepara, con gli altri membri dei BRICS, alla transizione ad un nuovo sistema economico, un sistema non più afflitto dai mali del vecchio e che può permettersi monete non falsificabili, legate ad asset reali (di cui il principale sarà l’oro, vedi Q#2619), basate su una piattaforma tecnologica che non permetterà transazioni illecite (grazie ad una combinazione di hardware e software di cui il Bitcoin è stato, in qualche modo, il precursore), un sistema che per sopravvivere non avrà bisogno di opprimere e sfruttare gli esseri umani o di seppellire il pianeta nell’immondizia. Un sistema nuovo per un mondo nuovo. Un sistema per il popolo e non per le élite.

 

 

30 luglio 2023



Le sanguisughe occidentali dietro la guerra in Ucraina (video)

Oltre alle motivazioni strategiche legate allo scontro mondiale tra Patrioti e globalisti per la definitiva conquista del potere, dietro la guerra in Ucraina ci sono interessi economici immediati, che creano un enorme flusso di denaro che tiene oliata la macchina della Cricca e del deep state. RFK Jr. sintetizza questi interessi economici con la consueta chiarezza. Questa visione ampia e rivoluzionaria è stata ormai fatta propria dal movimento MAGA.

Il conflitto russo-ucraino: la vera situazione sul campo di battaglia - VIDEO (agosto 2023)



Tucker Carlson intervista Douglas McGregor, colonnello veterano dell'Esercito Americano, ex consulente per la difesa durante l'Amministrazione Trump, analista militare e scrittore. Ne emerge, ovviamente, un quadro del conflitto totalmente diverso da quello dipinto dai media occidentali. Per i sottotitoli in italiano si ringrazia Qlobal-Change Italia.


La produzione americana di armi biologiche in Ucraina



Vi proponiamo gli eccellenti video di Clandestine pubblicati su Twitter, sottotitolati in italiano.



PARTE 1


 

 

 

PARTE 2

 

 

 

 

PARTE 3

 

Osservando l'escalation (articolo aperto)


Abbiamo l’impressione, al pari di altri analisti, che la guerra in Ucraina, con i suoi tempi apparentemente “dilatati”, non serva soltanto allo scopo di distruggere le istituzioni globaliste e costruire l’indispensabile sconfitta militare della Cricca, ma abbia anche il compito di ingigantirsi e arrivare a un punto di rottura in un preciso, ignoto momento nel futuro, probabilmente all’unisono con altri avvenimenti (ad esempio negli Stati Uniti, in Medio Oriente e/o in Asia), in una specie di “convergenza delle crisi”, il cui manifestarsi porterà al risveglio della quasi totalità della popolazione mondiale (quel “Grande Risveglio” di cui ci è stato detto con anni di anticipo da Q) e aprirà la strada alla liquidazione definitiva della Cricca. Se abbiamo ragione, del tutto o in parte, sarà il tempo a dirlo, per ora ci limitiamo a osservare gli eventi in questo articolo, che abbiamo definito “aperto”, nel senso che nasce per essere di volta in volta aggiornato con l’evolversi della situazione, un articolo fatto per la maggior parte di brevi commenti da noi pubblicati prevalentemente su Telegram.


23 marzo 2024

Siamo all'escalation? Sembrerebbe proprio di sì: la Russia che afferma di essere in "guerra" (non più in un'"operazione militare speciale"), voci di truppe regolari NATO giunte sul suolo ucraino, adesso l'attentato terroristico al Crocus City Hall nel cuore di Mosca. Ricordiamo quello che c'è in ballo: la distruzione delle strutture economiche e politiche del Nuovo Ordine Mondiale (comprese UE e NATO), lo smantellamento dell'apparato di controllo mentale della popolazione mondiale (rete dei media tradizionali e social), il risveglio della popolazione tramite operazioni psicologiche (benefiche) appositamente studiate e calibrate, scioccanti per molti. È questo il copione che è stato scelto? È questo il motivo per cui la Russia ha prolungato le operazioni, sincronizzandosi col caos pre-elettorale americano? È questo il motivo per cui la Russia ha mantenuto aperte le rotte di rifornimento dell'esercito ucraino, in modo che gli arsenali della NATO si svuotassero il più possibile? Presto avremo una risposta a queste e a molte altre domande.


13 aprile 2024

L'escalation verso la minaccia della terza guerra mondiale "cinetica" ha compiuto un altro passo, forse due, con l'attacco iraniano a Israele. Immediato il coinvolgimento del Regno Unito, ovviamente a fianco degli israeliani. Mosca ha messo in guardia Israele e gli USA su eventuali azioni contro l'Iran, paese dei BRICS. In questi momenti così carichi di tensione, come non se ne vedevano da molti decenni, ricordiamo a tutti il drop di Q numero 64: "Se le luci dovessero spegnersi, per favore ricordatevi che abbiamo il controllo. Non fatevi prendere dal panico. Siamo preparati e gli asset sono al loro posto. Dio vi benedica."


25 aprile 2024

La Russia sta vincendo su tutti i fronti:

 - contro la NATO in Ucraina

 - in Africa, dove sta cacciando la Francia

 - in Siria contro gli alleati degli USA/ISIS

 - con i BRICS e il Sud del mondo contro l'egemonia del dollaro americano

 - dal punto di vista diplomatico, Putin è il leader più rispettato al mondo

  https://twitter.com/angeloinchina/status/1783016414426927584?t=n9yjwX59cmVLqWKbkHEoNw&s=19


10 maggio 2024

La Russia mostra al mondo che l'esercito ucraino è alle corde e che può sfondare il fronte quando vuole, conquistando oltre 30 chilometri quadrati in poco tempo, utilizzando solo 4-5 battaglioni di fanteria in un punto in cui l'attacco era comunque atteso.

Nell'ultima settimana, gli ucraini hanno perso quasi mille uomini al giorno.


31 maggio 2024

Il livello dello scontro si è alzato di parecchio nelle ultime settimane, in seguito ai tentativi ucraini (di certo assistiti dall’Occidente) di colpire i radar di allerta nucleare precoce situati negli Oblast di Krasnodar e Orenburg. Si tratta di strutture complesse, irrinunciabili per una potenza nucleare globale come la Russia e non rimpiazzabili in breve tempo. Qualora una sola di queste venisse distrutta, si aprirebbe una breccia nel sistema russo di allerta precoce che potrebbe preludere a un imminente attacco atomico contro la Federazione. Una tale minaccia, anche solo potenziale, aprirebbe la porta, secondo la dottrina nucleare russa, all’uso preventivo delle armi atomiche. Anche se sappiamo, per quello che stiamo scrivendo da anni e che rappresenta il fondamento del nostro lavoro, che questa eventualità è da escludersi, quello che qui conta, a livello di analisi, è lo svolgersi delle operazioni militari non solo sul campo di battaglia classico, ma anche su quello psicologico: conta, insomma, il montare della tensione. Da questo punto di vista, un’ulteriore spinta viene da molti paesi NATO, tra cui USA, Germania e Francia, che stanno decidendo di togliere le restrizioni all’uso delle armi da essi forniti: tali armi potranno forse essere utilizzate per colpire il territorio russo in profondità (ivi compresi, immaginiamo, i radar di allerta precoce di cui sopra). Le cose sono giunte a un punto tale che, se l’apparato dei media non edulcorasse od omettesse le notizie, potremmo trovarci ad un livello di tensione e di panico quasi paragonabile a quello della crisi dei missili cubani del 1962. Siamo di fronte a due strategie diametralmente opposte: i globalisti vorrebbero portare il mondo all’olocausto nucleare tenendo la popolazione anestetizzata e inconsapevole fino all’ultimo momento, i Patrioti vogliono invece il risveglio generale del popolo, forse anche utilizzando lo spettro della guerra nucleare, ma senza arrivarci davvero. Se l’obiettivo è questo, per raggiungerlo sarà probabilmente necessario portare il “gioco” ancora più in là.“Solo al precipizio [momento della distruzione] la gente troverà la volontà di cambiare Q#4407.

 

13 giugno 2024

Continua quella che, ai nostri occhi, ha tutto l’aspetto di un’escalation “controllata”: il 10 giugno una flottiglia russa, composta da una fregata lanciamissili ipersonici, un sottomarino nucleare e altre due navi, ha tenuto delle esercitazioni nell’Atlantico con armi di precisione contro bersagli distanti 600 km, mentre era in navigazione verso il porto de L’Avana, capitale dell’isola di Cuba, per una visita ufficiale (ricordiamo che Cuba si trova a sole 90 miglia dalla costa degli USA).

Mentre il Capo della Commissione Difesa della Duma di Stato russa annunciava che gli F-16 che prendono parte a missioni di combattimento contro la Russia e le basi che li ospitano sono bersagli legittimi anche se si trovano fuori dall’Ucraina, i Paesi Bassi comunicavano che il primo lotto di caccia F-16 aggiornati verrà consegnato all’Ucraina questa estate, senza alcuna restrizione per l’utilizzo. Secondo l’analista militare Scott Ritter, la Russia potrebbe considerare qualsiasi F-16 in volo verso il suo spazio aereo come una potenziale immediata minaccia nucleare, trattandosi di aerei potenzialmente in grado di trasportare atomiche.

Sembra proseguire anche la “demolizione controllata” dell’occidente globalista, con la Turchia (il membro della NATO con l’esercito più importante dopo gli USA) che chiede di entrare nei BRICS, mentre i risultati delle elezioni europee mettono in difficoltà i governi di Francia, Belgio e Germania.

 

25 giugno 2024

La ridicola “conferenza di pace” sul conflitto ucraino, tenutasi in Svizzera senza che la parte che sta vincendo la guerra, la Russia, fosse invitata, è stata in realtà una conferenza “di guerra”, utile alle oligarchie occidentali per contarsi e per contare gli alleati in vista di un intervento armato sul suolo ucraino. Anche se i risultati della conferenza possono apparire, e in una certa misura lo sono, come un fallimento diplomatico (solo 92 i paesi partecipanti, di cui 13 non hanno sottoscritto il documento finale, alcuni hanno addirittura revocato la firma, mentre altri, come l’Argentina, ne hanno approfittato per negare pubblicamente qualsiasi assistenza militare all’Ucraina), nella testa delle élite occidentali, che si vedono ormai accerchiate e all’angolo, potrebbe essere stata raggiunta la “massa critica” utile per un’avventura bellica, vista l’inesistenza di altre soluzioni che abbiano una minima speranza di salvare l’ordine mondiale basato sulla sopraffazione e sulla rapina, un sistema che si è ormai liquefatto e di cui non rimane che la facciata, pronta a crollare al primo soffio di vento.

Il Primo Ministro ungherese Orban ha affermato chiaramente che la NATO invierà una missione militare in Ucraina e che l’Ungheria non vi prenderà parte. È una conferma ufficiale di quanto noi e molti altri analisti abbiamo sempre considerato come una possibilità concreta e quasi come un finale scritto per delegittimare e distruggere definitivamente le strutture sovranazionali di potere dei globalisti.

Il 23 giugno si è verificato un attacco contro la Crimea con 5 missili ATACMS americani con testate a grappolo, che ha provocato vittime civili tra i bagnanti nella città di Sebastopoli. L’attacco sarebbe stato coordinato da un drone da ricognizione ad alta quota RQ-4B Global Hawk dell’aeronautica americana. Secondo il Ministero della Difesa russo: “La responsabilità dell'attacco ai civili a Sebastopoli ricade principalmente sugli Stati Uniti, i cui specialisti partecipano a missioni di volo sui missili americani. L'attacco delle forze armate ucraine contro i civili non rimarrà senza risposta”. Nella stessa giornata, nella regione russa del Daghestan, un attacco terroristico ha provocato almeno 20 vittime.

Intanto, durante una manifestazione elettorale, Trump ha affermato che le politiche di Biden verso la Russia conducono alla terza guerra mondiale e che gli USA devono essere salvati da questa eventualità. Il copione ci sembra chiaro, vediamo se le nostre impressioni sull'irruzione salvifica, all'ultimo momento, di Trump nella vicenda ucraina verranno confermate dagli eventi.

 

10 luglio 2024

Citando il sempre ottimo Umberto Pascali, importanti crepe iniziano ad apparire nelle posizioni occidentali sull’Ucraina. Le parole di Lavrov all’ambasciatrice USA a Mosca Lynn Tracey, pronunciate in seguito all’attacco contro Sebastopoli, avrebbero provocato il panico nell’establishment USA: oltre a quanto dichiarato alla stampa, il Ministro degli Esteri russo avrebbe notificato all’ambasciatrice che la Russia non si considera più in una situazione di pace con gli USA, si considera quindi in una sorta di non-pace (ricordiamo a tutti che, in ogni caso, il controllo delle armi nucleari americane è rimasto nelle sicure mani di Trump e dei militari che lo spalleggiano: vedi articoli sulla devolution).

Il fronte anti-russo appare sempre più sfilacciato, con la Polonia che fa un passo indietro rispetto all’ipotesi di un coinvolgimento militare diretto e la Turchia, membro NATO, che si è messa in coda per entrare nei BRICS. In più, abbiamo tutta una serie di distinguo da parte di vari paesi, come la posizione della Slovacchia e una certa riottosità della stessa Italia, la cui base aerea di Sigonella non verrebbe più utilizzata, almeno al momento, per il decollo dei droni della NATO diretti verso il Mar Nero. Pare anche che la Russia sia intenzionata a creare, sul Mar Nero, una no-fly zone. Sempre di no-fly zone, stavolta sull’Ucraina, continuano a parlare i paesi NATO: per ora ci sembra un’ipotesi poco praticabile e rappresenterebbe una dichiarazione di guerra alla Russia in piena regola, per cui probabilmente si tratta di chiacchiere vuote. Si complica l’idea di vendere i beni russi congelati in Europa per sostenere l’Ucraina: l’Arabia Saudita, membro dei BRICS, ha affermato che, se tale ipotesi si concretizzasse, inizierebbe a vendere il debito francese. L’oppositore principale alle politiche antirusse in seno alla UE, l’ungherese Orbán, una volta assunta la carica di Presidente di turno dell'Unione Europea (incarico che durerà 6 mesi) ha iniziato un giro di consultazioni per intavolare le trattative di pace, sostenendo colloqui, nell’ordine, con Zelensky, Putin e Xi, tra le critiche e le prese di distanza dei guerrafondai europei. Esiste la possibilità che siano già in atto, a livello per ora non ufficiale, dei tentativi da parte di più paesi di mettere effettivamente in piedi delle trattative e che si possa assistere, nel medio periodo, a una de-escalation della situazione ucraina. Oppure, si sta dando la possibilità a dubbiosi e infiltrati anti-globalisti di sganciarsi dal treno della guerra, in modo tale da costringere i fantocci della Cricca a giocarsi la carta dell’escalation e dell’eventuale avventura militare a ranghi ridotti.

Gli ultimissimi eventi ci fanno propendere per la seconda ipotesi: la NATO ha annunciato ufficialmente la consegna degli F-16 all'Ucraina e il nuovo Primo Ministro britannico Keir Starmer ha autorizzato gli ucraini a utilizzare i missili inglesi per colpire il territorio russo. Gli F-16 che parteciperanno a missioni contro i russi saranno considerati dalla Russia come obiettivi legittimi, anche se ospitati in paesi terzi.

 

25 luglio 2024

Per un attimo, abbiamo avuto l'impressione che si stesse aprendo uno spiraglio: il 24 ha iniziato a circolare la notizia che l'Ucraina, apparentemente bypassando l'Occidente e la NATO, stava chiedendo aiuto alla Cina per intavolare trattative di pace con la Russia. Il giorno dopo c'è stata, puntuale, una dichiarazione del portavoce del Ministro degli Esteri cinese, che ci ha riportati con i piedi per terra e che brevissimamente riassumiamo: sia la Russia che l'Ucraina hanno lanciato segnali sulla volontà di negoziare, ma i tempi non sono ancora maturi, le parti sono troppo distanti e il conflitto è ancora in corso, con rischi di escalation e ricadute.
Rimane quindi in piedi l'ipotesi che vede, sulla strada che porta alla vittoria dei Patrioti, un progressivo e, in qualche modo, "sincronizzato" acutizzarsi della crisi ucraina e del deterioramento della situazione interna americana (senza perdere d'occhio il Medio Oriente), che si risolveranno con la definitiva sconfitta della Cricca
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7 agosto 2024

L'esercito ucraino, che negli ultimi due mesi ha perso 115.000 uomini (circa 2.000 al giorno) e 400 chilometri quadrati di territorio, ha attaccato nella regione di Kursk, penetrando in territorio russo per circa 15 km e catturando 11 insediamenti. L'avanzata sarebbe stata fermata dal lavoro dell'aviazione e dell'artiglieria russa. Secondo alcune voci del campo russo, l'Ucraina avrebbe impiegato in questa operazione le ultime riserve. L'attacco sembra avere valenza soprattutto politica e di immagine, ma alcuni analisti sottolineano che, essendo l'esercito ucraino effettivamente alle dipendenze degli interessi occidentali (e statunitensi in primo luogo), il vero obiettivo potrebbe essere quello di eliminare l'ultimo gasdotto che porta il gas in Europa, stravolgendo il mercato europeo dell'energia ancor più a favore degli USA. Secondo la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, Zelensky avrebbe gettato le truppe nel tritacarne di Kursk per estendere tacitamente la mobilitazione per altri 3 mesi.



16 agosto 2024

Cerchiamo di riassumere la situazione della regione di Kursk. Il 6 agosto, l'esercito ucraino ha lanciato un'offensiva a sorpresa al di fuori della zona dell'Operazione Militare Speciale e dei territori occupati, appunto nella zona di Kursk, in territorio russo. Non esistendo in questa zona le linee difensive russe, gli ucraini sono riusciti a penetrare in profondità, occupando un territorio di diverse centinaia di chilometri quadrati: si tratta della prima invasione della Russia (benché su scala minuscola) dalla seconda guerra mondiale. L'operazione costringe quindi i russi a dare la caccia a unità nemiche (si parla di 10-12.000 uomini, ma potrebbero anche essere 20.000 o più) sparpagliate su un territorio piuttosto vasto. Si tratta di una strategia certamente pianificata con gli alleati occidentali, che dà dei frutti a livello di immagine e che, per quanto riguarda le perdite, è molto dispendiosa per l'esercito ucraino, già a corto di uomini. Su tutto il resto del fronte, gli ucraini sono in arretramento e la loro situazione si è aggravata in seguito all'offensiva di Kursk, che li ha praticamente privati delle riserve. Se la speranza era di distogliere forze russe dall'Operazione Militare Speciale, si può dire che sia avvenuto il contrario. Da un punto di vista militare, gli ucraini avanzano, con relativamente poche forze, in un territorio immenso che hanno appena intaccato, e sono oggetto di tiro al bersaglio da parte delle forze russe, che impiegano nel settore di Kursk parte delle loro riserve e altre unità prima non impegnate nella SMO. Sul resto del fronte, i russi avanzano sempre più velocemente e le forze ucraine sembrano vicine al punto di rottura. Ad oggi, la situazione nella regione di Kursk non si è ancora stabilizzata. Verosimilmente, anche secondo gli analisti occidentali, l'Ucraina non sarà in grado di mantenere il controllo delle aree catturate, ma la Russia impiegherà settimane per liberare il proprio territorio.  A questo quadro, bisogna aggiungere le finalità terroristiche da parte ucraina: non solo quelle, accertate, nei confronti della popolazione, ma anche un possibile piano per far esplodere bombe nucleari "sporche" in prossimità delle centrali atomiche di Kursk e Zaporizhzhya. Al momento, secondo Rosatom, la situazione militare intorno ai due impianti continua a deteriorarsi. Intanto, sul canale russo Rybar (la cui versione in lingua russa conta 1,3 milioni di iscritti) è emerso del malcontento su come parte della dirigenza russa non riesca a considerare i media occidentali per quello che sono, cioè parte attiva nel conflitto che agisce nell'ambito psicologico, funzionale nello sminuire il ruolo occidentale nel conflitto ucraino e, ultimamente, nell'offensiva di Kursk, della quale aiuta a nascondere i veri scopi. Una parte dei dirigenti russi più anziani, che proviene dalla scuola sovietica, vede le posizioni della stampa occidentale come il riflesso di interessi divergenti in seno all'Occidente stesso, piuttosto che come il frutto di un'elevata, accurata e collaudata centralizzazione, che ne fa un'arma potente e terribile. Qui sta l'errore.

Nella nebbia della guerra è tutto molto incerto e spesso si inseguono e si sovrappongono teorie tra loro divergenti: sullo stesso canale, si ipotizza che possa essere in preparazione un attacco ucraino nel distretto di Glushkovsky per espandere la testa di ponte nella regione di Kursk. In questo senso, la storia della bomba nucleare "sporca" potrebbe essere un diversivo confezionato dai media occidentali (su ovvia commissione dell'apparato militare/CIA). Per questa operazione, gli ucraini potrebbero usare le cinque o sei formazioni di riserva rimastegli.



5 settembre 2024

La situazione nella regione di Kursk sembra essersi stabilizzata, trasformando l’area in un’enorme sacca (o tritacarne) che intrappola le forze ucraine, il cui stato maggiore, in assenza di qualunque possibilità di successo altrove, continua a pompare in questo fazzoletto di territorio russo un gran numero di uomini e mezzi, che qui vengono distrutti a ritmo molto elevato. Sul resto del fronte, continua l’espansione delle forze russe. Nell’ultima settimana abbiamo assistito a un intensificarsi degli attacchi missilistici russi su infrastrutture e obiettivi strategici in Ucraina, con il culmine del 3 settembre, giorno in cui un missile ha colpito un centro di addestramento militare a Poltava, uccidendo centinaia di mercenari stranieri e istruttori svedesi, francesi e britannici. L’iniziale bilancio di 200 vittime sembra ampiamente sottostimato, il numero reale potrebbe superare le 700 unità. La propaganda occidentale ha dapprima cercato di dire che erano stati colpiti obiettivi civili, poi ha cercato di sminuire la gravità delle conseguenze dell’attacco, nonostante lo sciame di aerei medici della NATO che si è levato in volo nelle ore immediatamente successive.

In Ucraina è avvenuto un importante rimpasto nel governo, con le dimissioni di numerosi ministri, tra cui quello degli Esteri, Dmytro Kuleba. Si è dimesso anche il Ministro degli Esteri svedese Tobias Billström: alcuni collegano questo atto improvviso al bombardamento di Poltava e alla morte di numerosi individui appartenenti alle forze armate svedesi.



13 settembre

Mentre la Russia sta cacciando gli ucraini dalla regione di Kursk (l'intera operazione è stata solo un breve successo mediatico che sta comportando perdite rovinose) e di fronte all'arretramento dell'esercito ucraino su tutta la linea del fronte, i paesi occidentali si preparano ad autorizzare l'Ucraina ad utilizzare i missili a lungo raggio, da loro forniti, sul territorio russo, con la possibilità che possano colpire addirittura Mosca. I russi, che hanno parlato per bocca di Putin, considerano il "balletto" dell'autorizzazione solo un giro di parole inutile: gli ucraini non sarebbero mai in grado di agire da soli, ma dovrebbero usare dati provenienti da satelliti occidentali per guidare armi occidentali utilizzabili solo da personale della NATO. Ogni utilizzo di queste armi sarà quindi considerato come un coinvolgimento diretto dei paesi occidentali e come una sostanziale dichiarazione di guerra, con relative e proporzionate azioni di risposta da parte russa. Giuseppe Masala lo spiega molto bene con un articolo su L'Antidiplomatico: di solito parla prima il Viceministro degli Esteri Ryabkov (primo avvertimento), poi il Ministro degli Esteri Lavrov (secondo avvertimento), infine il Presidente Putin (ultimo avvertimento). Tanto che gli americani avrebbero preso sul serio le parole di quest'ultimo e l'autorizzazione all'uso potrebbe ipocritamente riguardare solo i missili inglesi e francesi e non quelli americani, più efficaci e numerosi. Più a lungo periodo, un modo per aggirare le ire russe (e il diritto internazionale) potrebbe essere quello di far assemblare le armi in Ucraina, in modo da "far finta" che siano gli ucraini stessi a produrle. Dubitiamo che una strategia così puerile, buona soltanto per essere rivenduta dall'apparato mediatico idiota e menzognero che ben conosciamo, possa essere di qualche efficacia. Intanto, forse il mondo si prepara ad assistere a un ulteriore passo importante nell'escalation.


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17 settembre 2024


Nonostante Zelensky abbia presentato ai suoi padroni occidentali dei piani di guerra che prevedono di colpire la Russia in profondità, il permesso di utilizzare i missili a lungo raggio gli è stato per ora negato. Al momento, l'escalation si è bloccata. Sembra che, al momento di prendere la decisione, un gruppo di generali americani si sia opposto. Questo gruppo aveva evidentemente la forza per prevalere. I Patrioti hanno il controllo.




La fine delle politiche neocoloniali in Africa, un evento storico di portata colossale

(29/07/2023)


 

 

Stiamo assistendo in tempo reale alla sconfitta rovinosa delle potenze neocoloniali in Africa (in primo luogo della Francia) per mano dei militari locali con l’appoggio determinante della forza militare Russa, che si realizza soprattutto attraverso le milizie Wagner, un corpo formalmente privato, in realtà direttamente controllato dallo Stato e creato appositamente per intervenire all’estero senza cadere nelle paludi del “diritto” internazionale. Un evento che sarà scritto nei futuri libri di storia a caratteri cubitali e che dovrebbe riempire di gioia i cuori di tutte le persone decenti che popolano questo piccolo, tormentato pianeta.

La Russia si pone, nei confronti dei Paesi africani, su un piano di parità e di partnership onesta, al contrario delle spocchiose e schifosamente razziste classi dominanti europee, i cui rappresentanti in Africa vengono defenestrati giorno dopo giorno. Il processo sta avvenendo, in termini storici, con una rapidità impressionante. Sotto, potete vedere la mappa dei Paesi africani presenti al summit Russia-Africa, tenutosi a San Pietroburgo il 27 e 28 luglio 2023




In verde scuro sono rappresentati i Paesi presenti con il Capo di Stato, in verde chiaro quelli che hanno mandato una delegazione. In rosso ci sono i paesi assenti, quelli che sono maggiormente sotto il tacco degli occidentali. A questi ultimi va tolto il Niger, che il 26 luglio 2023 è stato teatro di un colpo di stato militare, realizzato con l’aiuto dei “wagneriti”, che ha portato all’arresto del Presidente e di vari ministri filo-francesi. Il Niger fornisce (forniva...) il 30% dell’uranio che alimenta le centrali nucleari francesi e, nonostante questo, si trova in coda alle classifiche degli indici di sviluppo umano. Le compagnie francesi pagavano al governo nigerino meno del 5% del valore di mercato del minerale contenente uranio. Il 31 agosto 2023, anche il Gabon è stato teatro di un colpo di stato militare, che ha esautorato il governo filo-francese.

È la fine della Françafrique, è la fine del Franco CFA, odioso strumento monetario di sfruttamento, imposto dai francesi a molti Paesi africani. È la fine dei numerosi gruppi terroristici finanziati dall’Occidente per scopi economici e politici, che ora vengono stanati e annichiliti dai Wagner. 

Sappiamo da Q (Q#153) che molti Paesi sono stati appositamente tenuti in stato di sottosviluppo per scopi ben precisi. Il sottosviluppo dei Paesi africani è servito a depredarli di tutte le ricchezze, da quelle naturali a quelle umane, sotto forma di migranti che hanno tentato di sfuggire a crisi umanitarie spesso create appositamente, vittime di uno schiavismo che non è mai finito, ma ha solo cambiato forma, è solo diventato più ipocrita. 

La partnership con la Russia mira allo sviluppo agricolo e industriale del Continente Africano, anche con l’appoggio della potenza produttiva cinese. La stessa Russia si è detta disponibile alla fornitura di grano e fertilizzanti in forma gratuita, laddove necessario: finalmente le eccedenze produttive agricole e industriali verranno utilizzate gratuitamente per alleviare la fame.

La liberazione dell’Africa dal giogo degli interessi occidentali è, ad oggi, il segno più evidente di un Nuovo Mondo, che è già nato e che aspetta solo di sbocciare definitivamente.


Sotto, il link a un brevissimo video di Macron in visita in Benin a luglio del 2022. Vale più di mille parole. 


La crisi mediorientale e l'azione dei Patrioti

 

Per fare il punto sull’ingarbugliata situazione israelo-palestinese, con la crisi iniziata il 7 ottobre 2023 (nostri post su Telegram: https://t.me/QANON_IT/59402  e https://t.me/QANON_IT/59406), tiriamo come sempre in ballo Q, che ci ha lasciato preziose chiavi di lettura. È chiaro a tutti che quanto sta accadendo in Medio Oriente è uno snodo importante nell’ambito dello scontro mondiale tra globalisti e Patrioti, ma quali saranno le conseguenze?

L’idea che ci siamo fatti è la seguente: i globalisti sono quelli che, in genere, vengono lasciati muovere per primi, in modo da fargli sparare, ed esaurire, tutte le munizioni (questo concetto è stato espresso da Q numerose volte, in diversi contesti: Q#4885, Q#4622, Q#4612, Q#4511, Q#4333, Q#4283, Q#4136, Q#4101, Q#3646, Q#3165, Q#3113, Q#2553, Q#2115). Inoltre, i Patrioti conoscono le loro mosse in anticipo (Q#4738, Q#4722, Q#2368 e, soprattutto, Q#3596) e hanno, sapientemente e con pazienza, infiltrato le strutture fondamentali della controparte (la famosa strategia “infiltration instead of invasion”, cioè “infiltrare anziché invadere” – vedi ad es. Q#3997 – vale da entrambe le parti). In effetti, come abbiamo già rilevato, i Patrioti sapevano in anticipo di ben 5 anni dell’”invasione” di Hamas da parte di Israele (Q#2337) e sapevano che si sarebbe trattato di una “false flag” (vedi l’analisi fatta da Russell McGregor QUI e da noi tradotta QUI, anche se le nostre conclusioni sono diverse, per noi l’operazione è stata orchestrata dai globalisti per essere poi successivamente “deviata” dai Patrioti). Poi, però, ci sono stati eventi “strani”, come l’ammissione, da parte dello stesso Israele, dell’assenza di prove di un coinvolgimento dell’Iran (prevenendo così  un eventuale immediato allargamento del conflitto), il rinvio dell’operazione di terra a Gaza, il falso attacco all’ospedale di Gaza, con l’inganno che è stato svelato, tra gli altri, da un servizio dell’agenzia russa TASS.

La nostra convinzione è che i globalisti scatenino eventi terribili per perseguire i loro fini (cioè, essenzialmente, per ribaltare le sorti dello scontro in atto, incuranti del numero di vittime) e i Patrioti, tirando i fili giusti, li facciano accadere nel momento strategicamente più favorevole e ne indirizzino magnitudine e conseguenze in tutt’altra direzione.

Dove potrebbe quindi condurre la crisi israelo-palestinese? Qui si possono fare le ipotesi più disparate: le operazioni militari potrebbero, come è già avvenuto altre volte, coprire operazioni di “pulizia profonda” nei confronti del deep state dell’area, si potrebbe avviare un processo di soluzione dell’annosa “questione palestinese”, Israele potrebbe uscire definitivamente dalle grinfie dei globalisti (il che indicherebbe che siamo nelle fasi finali del Piano, come da Q#916), l’operazione di terra a Gaza potrebbe far entrare in gioco direttamente la Russia, il mondo potrebbe essere sottoposto ad un forte shock/spavento che favorisca il risveglio della popolazione, ecc.

L’unica cosa da ricordare, anche “se le luci dovessero spegnersi”, è che i Patrioti hanno il controllo (Q#64).

Altre conseguenze del discorso fatto finora: il conflitto in Israele potrebbe portare ad un esaurimento dell'interesse verso il conflitto ucraino (con abbandono del campo di battaglia da parte occidentale e conseguente capitolazione del regime di Zelensky), ma potrebbe anche condurre al finanziamento americano di entrambi i conflitti. La qual cosa potrebbe a sua volta accelerare, ad esempio, al default americano sul debito. E ancora: perché l’ala sinistra dei Democratici americani, quella più funzionale al deep state, ha inscenato una protesta all'interno del Congresso per arrivare al cessate-il-fuoco in Israele? È  solo fumo negli occhi oppure la piega che gli eventi stanno prendendo fa davvero paura ai globalisti? Come influirà sulla guerra e sui finanziamenti alla stessa la vicenda dell'elezione dello Speaker of the House? La mancata elezione di Jim Jordan potrebbe, ad esempio, portare all’ampliamento dei poteri dello Speaker pro-tempore McHenry, che sembra essere un "trumpiano" di ferro, mentre sullo sfondo rimane sempre aperta la possibilità di un’elezione dello stesso Trump alla terza carica dello Stato. Come vedete, numerose strade si intrecciano in una matassa apparentemente molto ingarbugliata, della quale i Patrioti hanno in mano il bandolo, che conduce alla strategia vincente.


23 ottobre 2023

 




AGGIORNAMENTO DEL 28 DICEMBRE 2023



Il 27 dicembre il Generale Flynn, intervistato da Alex Jones, ha confermato ciò che è stato evidente da subito, cioè che l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre scorso è stata una false flag realizzata con la complicità degli israeliani (video con sottotitoli in italiano)






AGGIORNAMENTO DEL 31 GENNAIO 2024



Riallacciandoci a quanto abbiamo ultimamente scritto sul Medio Oriente e sulla situazione internazionale in generale, stante la necessità per la Cricca (Cabala) e il deep state di scatenare il caos e la terza guerra mondiale cinetica per tentare di aprirsi una via di fuga, siamo dell’idea che l’attacco del 28 gennaio ai soldati americani di stanza in Giordania, per il quale l’Iran ha negato ogni responsabilità, sia una false flag, cioè un attacco sotto falsa bandiera, volto a far precipitare gli eventi e scatenare una risposta militare. Se è vero che l’attacco è stato rivendicato dalla Resistenza Islamica in Iraq, milizie legate allo Stato Iraniano, è anche vero che il gioco delle infiltrazioni dei gruppi terroristici e paramilitari nell’area da parte delle agenzie di intelligence occidentali è complesso e profondo.

Nel caso dell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, è oggi facile riconoscere, per chi abbia la volontà di farlo, la complicità degli stessi israeliani, che hanno potuto così creare un casus belli conforme ai loro interessi. Questo recentissimo precedente (oltre ai molti altri che la storia contemporanea ci propone) ci autorizza a pensare, per analogia, che l’attacco del 28 gennaio abbia natura e finalità simili, stavolta con gli USA protagonisti. L'altra possibilità è che i soldati americani vengano lasciati in quelle zone per fare da facili bersagli, in modo da avere sempre a portata di mano il pretesto per la guerra, che fa lo stesso. Subito, infatti, si sono levate a Washington le voci di chi, tra i neoconservatori del deep state, chiedeva la guerra con l'Iran: in prima fila abbiamo visto il Senatore Lindsay Graham e la candidata alle primarie repubblicane Nikki Haley.

Sappiamo che i tentativi di scatenare il caos mondiale da parte della Cricca continueranno fino alla sua sconfitta definitiva e sappiamo che i patrioti hanno la situazione sotto controllo: la loro strategia, come abbiamo già detto, ci sembra quella di contenere (leggi: controllare) le crisi e di sfruttarle per ripulire certi ambiti e certe aree dai nemici. Ma ci è stato anche detto che non tutto sarà liscio e pulito (Q#521) e si potrebbe arrivare, è solo un’ipotesi (non soltanto nostra), al massimo stato di allerta nucleare dell’esercito americano, quello di DEFCON 1 (che Q nomina diverse volte, come in Q#520, Q#534 e Q#568), con i relativi effetti sulla psicologia delle masse. Effetti di shock e terrore, ma anche di risveglio.






AGGIORNAMENTO DEL 6 MARZO 2024



Secondo l'analista militare Scott Ritter, la situazione sul campo non sarebbe favorevole all'esercito israeliano, contrariamente a quanto dipinto dai media occidentali (LINK). Soprattutto Hezbollah starebbe dimostrando una certa superiorità militare e il morale nell'esercito israeliano, che una volta era abituato a dominare questi conflitti con relativa facilità, sarebbe molto basso, tanto che si starebbe già pensando, a livello politico, al dopo-Netanyahu e alla cessazione delle ostilità.
Si starebbero quindi aprendo scenari per una soluzione della questione palestinese, con la creazione di uno Stato indipendente. In questo senso, a livello diplomatico, starebbe lavorando la Russia, che starebbe spingendo le diverse componenti politiche palestinesi, cioè l'OLP e Hamas (che, lo ricordiamo, era nato con i buoni uffici di Israele proprio per dividere i palestinesi al loro interno), verso l'unità e il cambiamento di nome, una sorta di "rebranding" per indorare la pillola ai filo-sionisti.

N.B.: esiste la possibilità che i "Wagner", e quindi i russi, stiano fornendo supporto ad Hezbollah (LINK). Se questo elemento fosse confermato, farebbe ulteriore chiarezza sulla natura del conflitto in corso e sgombrerebbe gli equivoci sul ruolo dei Patrioti nell'ambito dello stesso.






AGGIORNAMENTO DEL 21 APRILE 2024

 

Il 2 aprile, un attacco israeliano effettuato con aerei F-35 ha portato alla distruzione del consolato iraniano a Damasco, in Siria, e all’uccisione di 2 generali e 5 ufficiali delle forze armate dell’Iran. Secondo l’analista militare americano Scott Ritter, si trattava di generali e ufficiali molto importanti nella gestione delle attuali alleanze e campagne militari iraniani, un duro colpo per le forze armate del Paese.

Nella notte tra il 13 e il 14 aprile, l’Iran ha risposto lanciando 301 tra droni, missili cruise e missili balistici verso Israele. Abbiamo descritto i risultati dell’attacco in un nostro post su Telegram, in cui abbiamo riassunto le parole dello stesso Scott Ritter:

L’analista militare americano Scott Ritter ha fatto il punto sull’attacco iraniano alla base aerea israeliana di Nevatim, avvenuto nel contesto del più ampio attacco del 14 aprile.

- Gli iraniani affermano di aver colpito Nevatim con 5-7 missili, gli israeliani ammettono che “alcuni missili” hanno colpito la base.

- L’Iran non voleva dare un colpo da KO, ma piuttosto dimostrare le proprie capacità a scopo deterrente.

- Nevatim è difesa dallo scudo antimissile integrato più avanzato del mondo, che include i sistemi: Arrow 2, David’s Sling, THAAD, Patriot 3 con il radar di sorveglianza e puntamento AN/TPY 2 X-band.

- Nonostante questo, 5-7 missili hanno colpito la base. Gli israeliani hanno riconosciuto che sono stati colpiti 3 magazzini e 2 piste.

- Qualsiasi esperto si accorgerebbe dalle immagini che sono stati colpiti dei centri di massa, chiara indicazione di precisione nella guida.

- 5-7 missili hanno colpito il sito più difeso del mondo, sconfiggendo un sistema di difesa integrato contro i missili balistici, progettato proprio per neutralizzare quei missili che non è riuscito ad abbattere

- Se l’Iran avesse lanciato 30 missili contro Nevatim, la base sarebbe inutilizzabile. Lo sanno gli israeliani e lo sanno gli americani. Questo è il motivo per cui l’Iran ha ottenuto la deterrenza strategica nei confronti di Israele, che era l’intero scopo dell’operazione.


A questo punto, l’Iran sembrava avere il coltello dalla parte del manico, potendo colpire Israele in modo pi efficace rispetto alle possibilità dello stato ebraico, come ha efficacemente spiegato l’analista militare russo Vladislav Shurygin:

L'Iran ha utilizzato meno dell'1% di ciò che ha e Israele ha utilizzato l’80% di tutto ciò che aveva per difendersi, eppure tutti i missili ipersonici sono riusciti a sfondare.
L'Iran ha circa 10mila droni, dai 5 agli 8mila missili. Si tratta di un’enorme quantità di munizioni e se verranno utilizzate, sarà una guerra terribile, se non altro perché il territorio di Israele è molto piccolo. Se i razzi colpissero, ad esempio, gli impianti chimici, allora per il piccolo Israele, sarà un disastro.
In due giorni è del tutto possibile per l’Iran lanciare sei o sette ondate, che saranno diverse migliaia tra missili e droni.


Ma il modo di agire della classe dirigente di Israele, legata a doppio filo alle necessità della Cricca globalista, in genere non consente di accettare che uno Stato nell’area mediorientale possa prevalere militarmente, neanche a livello potenziale. È quindi possibile che Israele abbia avuto la tentazione di portare l’azione militare a un livello a cui l’Iran non avrebbe potuto rispondere. L’ottimo giornalista Pepe Escobar ha fornito, in un tweet, la versione di ciò che potrebbe essere accaduto nelle ore e nei giorni successivi alla risposta iraniana. La fonte è degna della massima attenzione (nota: di fronte alle obiezioni di Scott Ritter, il giornalista ha confermato la propria versione e l'attendibilità delle proprie fonti. Successivamente, Pepe Escobar ha affermato di aver ottenuto due conferme da due fonti diverse, provenienti da due diversi Paesi asiatici e di stare lavorando per una terza conferma).

ESCLUSIVO – LA VERA STORIA DELLA CONTRORISPOSTA ISRAELIANA. Da una fonte di intelligence di altissimo livello in Asia, NON dalla Russia o dalla Cina, sebbene la partnership strategica, ovviamente, effettui scambi di informazioni al massimo livello 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Confermata e riconfermata. […] Israele inizialmente ha scelto di rispondere con forza estrema. Un F-35 armato di una bomba nucleare è stato mandato a est verso la Giordania. La missione: causare una detonazione ad alta quota sull'Iran che avrebbe provocato un sovraccarico delle linee elettriche ad alta capacità, paralizzando la rete elettrica iraniana e disabilitando tutti i dispositivi elettronici. Un attacco EMP. Tuttavia, mentre l'F-35 israeliano stava lasciando lo spazio aereo giordano è stato abbattuto dall'aeronautica russa. Quindi, la versione pubblicizzata della controrisposta israeliana è stata una vera farsa. Alla fine, tutte le parti hanno deciso di non rendere pubblica la verità per allentare l’escalation di quella che avrebbe potuto trasformarsi nella Terza Guerra Mondiale.


Col passare dei giorni, Pepe Escobar ha continuato a mantenere la propria versione, ritenendo credibile la storia, mentre Scott Ritter la giudica impossibile dal punto di vista strettamente tecnico. Dalle stesse parole di Ritter si può però dedurre che, se la storia fosse stata semplicemente mal riportata e al posto di un F-35 fosse stato utilizzato, ad esempio, un F-15, allora le obiezioni tecniche verrebbero a cadere. In ogni caso, essendo la fonte primaria "una grande potenza asiatica" (non rivelata dal giornalista), il fatto stesso che la notizia sia stata divulgata fa pensare, quanto meno, a un gioco psicologico che vede al centro le armi atomiche, cosa che ci riporta alla volontà della feccia globalista ormai all’angolo di scatenare un massacro mondiale, al solo scopo di ribaltare il tavolo della partita che sta perdendo. Tutto questo caos nella situazione mediorientale potrebbe preludere alla fase, preannunciata da Q, che dovrebbe portare a un profondo cambiamento nella stessa essenza politica di Israele e, aggiungiamo noi, forse alla formazione di uno Stato palestinese. Quanto ora descritto sarebbe in pieno accordo con la strategia dei Patrioti basata sul contenere e ripulire.
Aggiungiamo che lo spauracchio atomico risulta particolarmente credibile, vista la dottrina nucleare israeliana, che prevede un uso piuttosto disinvolto delle armi atomiche in caso di difficoltà militari, la cosiddetta "
Opzione Sansone" ("Muoia Sansone con tutti i Filistei", avete presente?). È infatti un segreto di Pulcinella il fatto, mai reso ufficiale, che Israele abbia a disposizione un vasto arsenale nucleare (con stime che arrivano a ipotizzare fino a 400 testate), che le forze armate erano pronte a utilizzare già nel 1967, a scopo dimostrativo, nell'ambito della guerra dei Sei Giorni (fu proprio la breve durata del conflitto a impedire l'attuazione del progetto) e nel 1973, di fronte alle difficoltà riscontrate nella guerra dello Yom Kippur (l'aiuto militare da parte degli USA, garantito dal Presidente Nixon, scongiurò la minaccia: erano pronte 13 testate).
Questo quadro terrificante, unito unito alla
tendenza della leadership israeliana al genocidio, ci fa comprendere quanto sia importante, per i Patrioti, disinnescare l'ordigno-Israele e, nel farlo, utilizzare la massima cautela.







AGGIORNAMENTO DEL 6 MAGGIO 2024

 

In un’intervista a Time Magazine di fine aprile, Trump ha affermato, facendo eco alle parole dette a dicembre dal generale Flynn, che Israele aveva tutti i mezzi tecnici e tutte le possibili fonti di intelligence per prevenire l’attacco di Hamas del 7 ottobre, alludendo quindi alla complicità di Netanyahu e della sua cerchia nello stesso. Si tratta forse della più importante conferma che si è trattato di una false flag, come affermato da noi e da molti altri analisti immediatamente dopo l’attacco, anche sulla scorta del drop di Q numero #2337, che sembra aver anticipato di 5 anni il mancato intervento dei servizi di intelligence israeliani.

Per quanto riguarda le proteste nei campus universitari americani contro l’intervento israeliano a Gaza, bisogna rilevare il fatto importante, emerso con chiarezza, che il movimento non è spontaneo, ma è finanziato largamente dalla cricca globalista (sono emersi chiaramente, sulla stessa stampa “ufficiale”, i nomi di Soros, Rockefeller, Gates, Pritzker: tutti finanziatori della campagna di Joe Biden. Altra questione che giustamente Clandestine si pone: perché la stampa lo sta ammettendo? Fonti: link 1, link 2, link 3, link 4, link 5). A nostro avviso, potrebbe essere un tentativo di costituire nuove milizie paramilitari (le nuove “camicie brune”, di cui parliamo nel nostro articolo “Il neonazismo dei Democratici americani”) per creare caos nelle aree urbane prima delle elezioni presidenziali di novembre. Potrebbe trattarsi di un segnale che i gruppi Antifa e BLM sono stati, in qualche modo, neutralizzati e quindi il deep state ha bisogno di reclutare ex novo le sue truppe irregolari?







AGGIORNAMENTO DEL 30 MAGGIO 2024

 

Come abbiamo già detto, la nuova crisi tra israeliani e palestinesi aveva (e ha tuttora) lo scopo primario, perseguito dalla Cricca, di far scoppiare la terza guerra mondiale “cinetica”. In subordine, l’altro obiettivo (che è anche un mezzo per raggiungere il primo scopo) è quello di liberare il paese dalla presenza dei palestinesi per mezzo di una vera e propria pulizia etnica. La strategia del governo Netanyahu sta però dando frutti di segno opposto: sapendo che l’orribile strage di civili palestinesi risulta tollerabile solo perché si tratta, come sempre, della strada con il numero di vittime più basso possibile, i Patrioti stanno spingendo l’operazione verso il risultato di un crescente isolamento internazionale di Israele, sostenuto ormai solo dalle frange occidentali più corrotte dal sionismo. Un breve elenco di eventi, non in ordine cronologico:

- Il procuratore della Corte Penale Internazionale ha chiesto che venga emesso un mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu (insieme al ministro della Difesa israeliano Gallant e a tre capi di Hamas) per crimini di guerra: oltre al danno di immagine, diventa anche un problema pratico, dato che diversi paesi, anche occidentali (tra cui Francia e Germania), hanno espresso l’intenzione di onorare il mandato qualora il Primo Ministro israeliano si recasse negli stessi. Nota a margine: diversi capi di stato si sarebbero rivolti al procuratore Karim Khan dicendogli con arroganza che “la CPI è stata creata per l’Africa e per teppisti come Putin e non per processare l’Occidente e i suoi alleati”. In questo caso, quindi, parrebbe che un’istituzione sovranazionale globalista sia sfuggita di mano ai suoi creatori. Altra nota a margine: Netanyahu ha affermato che accusarlo di crimini a Gaza sarebbe come accusare Bush dell’11 Settembre. Alle nostre orecchie, l’affermazione suona come una minaccia verso i suoi alleati globalisti americani: se lasciate che mi arrestino, facciamo in modo di rendere pubblico tutto quello che sappiamo sull’11 Settembre...

- La Turchia, che rappresenta un hub importantissimo per le merci dirette verso lo Stato Ebraico, ha interrotto le relazioni commerciali con Israele.

- Il Messico si è unito al Sudafrica nella denuncia di Israele alla Corte Internazionale di Giustizia per genocidio,mentre il Brasile ha richiamato il proprio ambasciatore da Tel Aviv.

- Al di là del sostegno a Israele dato per ragioni strategiche (“Le apparenze sono molto importanti”, Q#3177), i Patrioti americani, per bocca del generale Flynn e di Trump, hanno lasciato chiaramente intendere che l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso è stato “assecondato” da Israele (vedi aggiornamenti precedenti).

- Spagna, Irlanda e Norvegia hanno riconosciuto la Palestina come stato indipendente.

- L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato una risoluzione che sostiene l’adesione della Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. I 143 voti a favore, i 9 contrari e le 25 astensioni ci danno la misura del crescente isolamento israeliano nel mondo.

- L’Arabia Saudita si è espressa a favore della creazione di uno stato palestinese.

- Uno scontro a fuoco tra militari egiziani ed israeliani ha causato la morte di 4 soldati del paese nordafricano. Motivo reale del contendere è il controllo del Philadelphi Corridor, la sottile lingua di terra che separa la zona palestinese dall’Egitto e che gli accordi del 1973 hanno assegnato a quest’ultimo, una stretta fascia che per Israele è essenziale nell’ambito delle attuali operazioni militari. L’incidente potrebbe spostare la posizione politica dell’Egitto da una neutralità compiacente verso le azioni israeliane a un sostegno ai palestinesi.

La debacle diplomatica politica ed economica, come prevedibile, sta facendo crescere i malumori interni e alimentando le fronde contro il governo Netanyahu, che alla lunga rischia di essere messo in minoranza e rimosso. L’intera vicenda potrebbe concludersi, in modo imprevisto, con la definitiva creazione di uno stato palestinese e il ridimensionamento di Israele, che cesserebbe di essere una roccaforte armata funzionale alle politiche globaliste, con un gran beneficio per la pace nel mondo.

Si conferma la politica bifronte dei Democratici americani a nome della Cricca, che da una parte fomentano le manifestazioni filo-palestinesi per motivi di politica interna (di cui abbiamo detto nell'aggiornamento precedente), dall’altra finanziano la guerra di Israele.

Per quanto riguarda l’incidente di elicottero nel quale, il 19 maggio scorso, hanno perso la vita sia il Presidente che il Ministro degli Esteri dell’Iran, esiste un’ipotesi, non confermata ufficialmente, che possa essersi trattato di un attentato basato sull’alterazione dei dati altimetrici attraverso dispositivi elettronici (dal punto di vista tecnico si parla di “meaconing”, come affermato in questo video al minuto 28:30). Se così fosse andata, sarebbe stato certamente per mano israeliana e confermerebbe che alla Cricca non rimane che il terrorismo: si tratta infatti di morti inutili, di intimidazioni che non muteranno di una virgola l’andamento delle tendenze internazionali.







AGGIORNAMENTO DEL 21 GIUGNO 2024

 

Secondo il colonnello Douglas MacGregor, Israele non sarebbe in grado di sconfiggere e sradicare Hamas. In effetti, le forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato, tramite il loro portavoce Hagari, che Hamas non può essere sconfitto, suscitando le ire di Netanyahu. Le perdite nell’esercito israeliano, benché non dichiarate, sarebbero piuttosto ingenti, vista la necessità di creare una nuova divisione di riservisti. Secondo MacGregor, proprio per aggirare queste difficoltà e ottenere una vittoria strategica, Israele si starebbe preparando allo scontro con Hezbollah in Libano. Ma, da un punto di vista militare, Hezbollah rappresenta un osso molto più duro rispetto a Hamas, oltre ad avere l’appoggio aperto dell’Iran, che potrebbe quindi essere trascinato direttamente nello scontro (e che fa parte dei BRICS e avrebbe il probabile appoggio della Russia). Una vittoria contro Hezbollah sarebbe molto difficile da raggiungere, se non impossibile, senza un massiccio appoggio americano. Inoltre, la Grecia ha concesso l’uso della propria base a Cipro per gli attacchi degli aerei israeliani contro il territorio libanese, ma la metà dell’isola di Cipro è controllata dalla Turchia, che sarebbe certo contraria agli attacchi e potrebbe essere quindi coinvolta nello scontro. MacGregor accenna anche alla tentazione che Israele potrebbe avere riguardo l’uso di armi nucleari tattiche in Libano (abbiamo trattato l’argomento della dottrina nucleare israeliana in un aggiornamento precedente).

La nostra impressione è che Israele si stia spingendo (magari con qualche aiuto...) in una direzione che potrebbe portare lo stato ebraico ad una sconfitta storica, con conseguenze fatali per i destini del sionismo.







AGGIORNAMENTO DEL 4 LUGLIO 2024

 

Secondo informazioni riferite dal colonnello Douglas MacGregor, Israele avrebbe riportato, nelle operazioni militari iniziate il 7 ottobre, circa 70.000 feriti gravi e almeno 5.000 morti (probabilmente anche di più). Sono cifre notevoli per una nazione che non arriva a 10 milioni di abitanti, che spiegano la necessità di formare una nuova divisione di riservisti (vedi aggiornamento precedente) e di coscrivere i giovani ultra-ortodossi. Tutto questo è avvenuto in seguito alla sola operazione nella striscia di Gaza e lascia presagire conseguenze molto più gravi se venissero aperte le piene ostilità nei confronti di Hezbollah nel sud del Libano, evento altamente probabile.







AGGIORNAMENTO DEL 22 LUGLIO 2024


Il 19 luglio, nel giorno del tilt globale dei sistemi informatici, gli Houthi dello Yemen hanno colpito, con un drone carico di esplosivo, un edificio di Tel Aviv a soli 100 metri dal consolato americano, beffando le “impenetrabili” (così vengono presentate dalla propaganda) difese aeree israeliane (link per approfondire sulla flotta di droni a disposizione degli Houthi). Per l’attacco, gli Houthi avrebbero utilizzato un drone di nuova generazione. Israele ha risposto il giorno dopo con il bombardamento del porto yemenita di Hodeida (Al-Hudaydah), provocando un grandissimo incendio di alcuni serbatoi di carburante, utile per massimizzare gli effetti propagandistici dell’azione. L’attacco non è stato approvato all’unanimità dal Gabinetto di Guerra israeliano, segno forse della consapevolezza di alcuni membri che lo stato ebraico non può più permettersi di subordinare esigenze strettamente militari all'immagine mediatica. Per reazione, gli Houthi hanno dichiarato di avere l’intenzione di sostenere una lunga guerra contro Israele, con attacchi di ritorsione a sorpresa.

Così per Israele si è aperto un nuovo fronte di guerra, dopo quello di Gaza e quello nel Sud del Libano, per tacere della situazione con l’Iran, ancora “quiescente”. Ciò che più colpisce è la capacita di un altro attore dell’area mediorientale di penetrare con relativa facilità le difese aeree israeliane: si tratta dell’ennesima riproposizione dell’eterna lotta tra corazza e proiettile, in cui alla fine la spunta sempre quest’ultimo. Da questo punto di vista Israele, di fronte alla vastissima disponibilità di missili e droni dei suoi nemici in Medio Oriente, ha già perso, dato che basa gran parte del sostegno della propria popolazione alle sue azioni militari sulla presunta impenetrabilità dell'“iron dome”.

Sembra chiaro che dietro la tecnologia dei missili ipersonici (e probabilmente dietro quella dei droni) a disposizione dell’Iran e degli Houthi (non è chiaro se, ed eventualmente in che misura, anche di Hezbollah), mentre addirittura gli USA non sono ancora riusciti a svilupparla pienamente, ci sia l’aiuto tecnologico diretto dei russi, il che indica chiaramente l’impostazione del piano militare dei Patrioti in senso anti-sionista. Gli Houthi avrebbero addirittura, grazie a questi missili, messo fuori combattimento la portaerei americana Eisenhower inviata nel Mar Rosso, nonostante le ovvie smentite da parte USA. Di fronte alle nuove tecnologie missilistiche, le portaerei e le flotte di navi da guerra in generale sono residui del passato. L’intelligence americana si è detta preoccupata del fatto che la Russia possa fornire agli Houti missili ipersonici anti-nave avanzati in risposta al coinvolgimento americano nella guerra in Ucraina.

Israele non è riuscito ad avere la meglio su Hamas nella Striscia di Gaza, riportando perdite significative, ha dovuto cedere una striscia di 10 km a nord del paese che ora è diventata una zona-cuscinetto con Hezbollah e ha sperimentato l’inadeguatezza della propria costosissima difesa aerea, sia nei confronti dell’Iran che degli Houti. Dal punto di vista militare, Israele è nei guai fino al collo.







AGGIORNAMENTO DEL 25 LUGLIO 2024


Il 24 luglio, nel menzionare il suo incontro con Netanyahu previsto per il giorno successivo, Trump ha pubblicato su Truth Social una lettera amichevole speditagli dal presidente palestinese Abbas il 14 luglio, il giorno dopo l'attentato. Trump aveva affermato in precedenza, in seguito a un incontro con il leader palestinese, che Abbas era quasi come un padre e che inizialmente pensava che “gli israeliani avrebbero fatto qualsiasi cosa per raggiungere la pace e un accordo” e che l'ostacolo venisse dai palestinesi, ma poi ha "scoperto che non era vero”. Questo fatto rafforza la nostra convinzione che la vera posizione dei Patrioti sul Medio Oriente sia contro il sionismo e a favore della convivenza pacifica nella regione, con tanto di varo definitivo di uno stato palestinese. Nello stesso senso interpretiamo la citazione che Trump fa di un passaggio del discorso di Netanyahu al Congresso, il cui senso è ben riassunto da un post di @austerrewyatt1 su X, ripostato anche da Liz Crokin: "Con un post su Truth, il presidente Trump fa sapere alla Cricca che sa benissimo quale sarà il loro programma. Netanyahu sta dicendo che intendono iniziare la Terza Guerra Mondiale annientando l’Iran. L’unico modo in cui ciò possa accadere, leggendo tra le righe il messaggio di Netanyahu, è con il presidente Trump fuori dai giochi. Netanyahu non sta avvertendo l'Iran di non assassinare il presidente Trump, bensì sta dicendo al mondo che il piano è eliminare il presidente Trump e l’Iran allo stesso tempo. Ricordate cosa ha detto Q riguardo al fatto che si tengono Israele per ultimo. . . Penso che queste minacce si ritorceranno contro il governo israeliano. Netanyahu sta solo perseguendo il suo vero obiettivo: usare gli Stati Uniti per eliminare i suoi nemici, anche se questo significa eliminare Trump per ottenerne sostegno. Il che ricorda altri eventi della storia recente."







AGGIORNAMENTO DEL 01 AGOSTO 2024


Come prevedibile, la situazione in Medio Oriente è sull'orlo di un vasto conflitto regionale. L'escalation è stata piuttosto rapida: nel giro di una settimana scarsa, siamo partiti da un bombardamento di Hezbollah in territorio siriano occupato da Israele, che ha ucciso diversi civili (più probabilmente, si  trattato di un razzo della contraerea israeliana) alla risposta di Israele, che ha bombardato Beirut e ha ucciso, con un missile (o, secondo altre ipotesi, con dell'esplosivo piazzato mesi prima), il leader di Hamas Ismail Haniyeh, ospite a Teheran. Ora sembra che Israele stia per essere attaccato congiuntamente dall'Iran, da Hezbollah, dagli Houthi yemeniti e da altri loro alleati nella regione. Stiamo per assistere a un conflitto che porterà alla fine del sionismo? Q inteneva questo quando diceva che si sarebbero tenuti Israele per ultimo? Le risposte ce le daranno i fatti.




AGGIORNAMENTO DEL 15 AGOSTO 2024


Le vicende del Medio Oriente sono, come al solito, molto complesse. Quella che sembrava l'inevitabile risposta iraniana all'uccisione del leader di Hamas Haniyeh in piena Teheran, si è andata via via sgonfiando, mentre sulla sfondo si muovevano gli USA, che rafforzavano la loro già significativa presenza nell'area a fianco di Israele, e la Russia, che forniva armanenti sofisticati (tra cui i sistemi di difesa aerea S-400) agli iraniani. Però la risposta militare continuava a tardare e si poteva ipotizzare che dietro le quinte si stessero muovendo le diplomazie. Negli ultimi giorni è divenuto evidente che Teheran, nonostante i proclami iniziali, non avrebbe risposto. Ci sembrava strana una rinuncia totale da parte iraniana, che poteva apparire come una palese dimostrazione di debolezza, aprendo la strada a nuove azioni militari ostili e lasciando il paese in una posizione negoziale svantaggiosa. Ieri è emersa una notizia che riteniamo plausibile e che spiegherebbe il nuovo atteggiamento: una delegazione americana, con la mediazione dell'Oman, avrebbe consegnato all'Iran i nomi di 10 agenti del Mossad attivi sul territorio iraniano e responsabili dell'omicidio di Haniyeh. I conti ora forse tornano.






AGGIORNAMENTO DEL 19 AGOSTO 2024


Alcune figure prominenti del movimento dei Patrioti americani, parliamo di Candace Owens e di Liz Crokin (come in ogni rivoluzione che si rispetti, la componente femminile ha un ruolo fondamentale anche nel Grande Risveglio), hanno iniziato a puntare il dito contro Israele e il sionismo come espressioni dirette della politica della Cricca, sottolineando le differenze tra ebraismo e sionismo. Anche se le parole di Trump e di molti leader MAGA sono a supporto di Israele (come dice Q, "le apparenze sono importanti", specie in periodo elettorale), abbiamo sempre più conferme che il piano dei Patrioti prevede la liquidazione del sionismo e la pacificazione del Medio Oriente. Di seguito, il link a uno Spazio di Candace Owens su X, ascoltato da un milione di persone, in cui si è parlato apertamente dei crimini sionisti.

https://x.com/i/spaces/1djGXrzkjgkxZ

Successivamente, Candace Owens ha accusato, in diretta televisiva, il rabbino Shmuley di appartenere a una corrente estremistica e razzista dell'ebraismo. Di seguito il link al video, sottotitolato in italiano.

https://rumble.com/v5dsr51-candace-owens-contro-il-razzismo-sottotitoli-in-italiano.html





AGGIORNAMENTO DEL 18 SETTEMBRE 2024


Attacco senza precedenti di Israele nei confronti dei membri di Hezbollah: i militari (Mossad?) hanno fatto esplodere i cercapersone degli appartenenti all'organizzazione islamica, dopo aver fatto in modo, evidentemente, che vi fosse impiantato dell'esplosivo all'origine. L'azione, del tutto imprevedibile, ha provocato almeno 4000 feriti, di cui 400 gravi, e 11 morti. Questa mossa priva Hezbollah di una parte consistente delle sue forze e limita fortemente, almeno nel breve periodo, le capacità di mobilitazione degli elementi restanti, che si basavano molto appunto sull'uso dei cercapersone. Si tratta, per Hezbollah, di un duro colpo, riguardo al quale non vi sono stati, per ora, pronunciamenti da parte della leadership.

Secondo fonti di intelligence, Israele sarebbe stato "costretto" ad anticipare le esplosioni, che venivano tenute in serbo nel caso di inizio di un vasto conflitto per ottenere la superiorità strategica, dal momento che due membri di Hezbollah si sarebbero accorti della manomissione dei cercapersone. La Russia ha condannato fermamente l'attacco, definendolo un atto terroristico e dichiarando che gli autori cercano di scatenare un conflitto su vasta scala. Ricordiamo, anche a noi stessi, che la strategia dei Patrioti tende il più possibile a contenere  le crisi, cercando di sfruttarle per ripulire certi ambiti e certe aree dai nemici. Contenere e ripulire.





AGGIORNAMENTO DEL 19 SETTEMBRE 2024


18 settembre: seconda ondata di esplosioni in Libano tra i membri di Hezbollah a distanza di un giorno. Stavolta si tratta di walkie-talkie. Un primo bilancio parla di 9 morti e 300 feriti. Da un post di Laura Ru: "Nuove esplosioni sono state segnalate in numerose aree del Libano, in quanto dei ricevitori radio (walkie-talkie), apparentemente degli ICOM V82, sono detonati. Le esplosioni hanno causato enormi incendi in auto, moto, appartamenti e negozi in tutto il Libano.

Un dispositivo è addirittura esploso durante un corteo funebre per una persona uccisa dall'esplosione di un cercapersone martedì. Fonti della sicurezza hanno spiegato ad Al Mayadeen che il materiale utilizzato in questa operazione terroristica potrebbe bypassare tutte le apparecchiature di scansione disponibili nei paesi e negli aeroporti di tutto il mondo, poiché il materiale esplosivo non è rilevabile. In altre parole, il materiale esplosivo è "progettato appositamente per questa missione".

Contrariamente alle ipotesi iniziali, non sono state le batterie dei cercapersone a causare le esplosioni, ma è il litio in esse contenuto a causare la detonazione. L'esplosione è stata innescata tramite una tecnologia avanzata, che ha trasmesso un messaggio che attivava gli esplosivi. Si è notato che le unità di cercapersone che erano state spente o situate in aree senza copertura non sono esplose, così come i vecchi modelli. Le fonti hanno spiegato che i cercapersone erano stati "manomessi all'origine tramite le loro unità IC (Integrated Circuit)", dove era contenuto il materiale esplosivo."





AGGIORNAMENTO DEL 26 SETTEMBRE 2024


Dopo gli attacchi terroristici contro i membri di Hezbollah attraverso l'esplosione dei cercapersone e dei walkie-talkie, la leadership isreaeliana sta cercando di capitalizzare l'eventuale vantaggio strategico derivante dai suddetti attacchi. Il tentativo è quello di scatenare la guerra totale nella regione (contando poi sull'aiuto americano), ora attraverso continui bombardamenti nel sud del Libano. Il calcolo potrebbe rivelarsi sbagliato.

Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno iniziato la mobilitazione dei riservisti in vista di possibili operazioni di terra nel sud del Libano. Secondo Mario Nawfal, il bombardamento delle infrastrutture libanesi da parte delle forze israeliane segnerebbe l'inizio della guerra totale tra Israele ed Hezbollah, con serie possibilità di regionalizzazione del conflitto. Sempre secondo il commentatore, gli israeliani potrebbero farsi "tentare" dal fatto che la risposta di Hezbollah all'ultima serie di attacchi appare inadeguata.





AGGIORNAMENTO DEL 29 SETTEMBRE 2024


L'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in un bombardamento mirato da parte delle forze israeliane, apre molti interrogativi. L'ingarbugliata matassa del Medio Oriente, per noi semplici osservatori esterni, è assai ardua da dipanare, così come, al momento, è difficile stabilire quali fili di questa matassa siano nelle mani dei Patrioti e quali di questi fili stiano tirando. Per aiutarci, dobbiamo ipotizzare, e qui forse il "gioco" risulta più facile, quelli che sono gli obiettivi finali del Piano dei Patrioti per l'area: non solo la sconfitta del sionismo, con la sua ferocia militare così funzionale agli interessi della Cricca, il suo razzismo e le sue pulizie etniche, ma anche il depotenziamento di quella grande rete militare anti-israeliana che tante forze ha fornito alle milizie del deep state, che era tutelata dall'Amministrazione Obama e che combatte con l'uso di metodi terroristici. La Cricca finanzia sempre entrambi i fronti delle guerre: questa lezione della storia non deve andare perduta (la regola non si applica alle attuali operazioni per lo smantellamento della Cricca, ovviamente). Di conseguenza, il deep state agisce all'interno di tutte le nazioni e quella che si sta combattendo, anche se a volte può assumere l'aspetto di una guerra tra nazioni, è in realtà una guerra tra Patrioti e globalisti che si combatte soprattutto all'interno delle singole nazioni. Ricordiamo inoltre che il terrorismo fa parte delle tecniche della guerra di "quarta generazione" e che lo stesso generale Flynn ha sottolineato, in un tweet che rimanda a un articolo approfondito sulla questione, la propensione di Nasrallah al terrorismo, oltre alla sua scarsezza come capo militare. Come la vicenda Soleimani insegna, è possibile che la leadership iraniana sia segretamente coinvolta in processo di pacificazione dell'area ordito dai Patrioti (ne sia prova l'ingresso dell'Iran nei BRICS avvenuto, guarda caso, successivamente all'assassinio del generale ordinato da Trump). Il fatto che, a parte le parole bellicose, non vi siano state sostanziali reazioni all'uccisione del leader di Hamas a Teheran lo scorso 30 luglio, potrebbe essere indice di un segreto consenso. Così, anche questa volta, dalla risposta militare iraniana (mettendo da parte le parole, che non contano nulla) capiremo in che senso leggere l'operazione che ha portato alla decapitazione della dirigenza di Hezbollah quasi per intero. Il fine ultimo dei Patrioti è quello della convivenza pacifica, cooperativa e costruttiva di tutti i popoli dell'area, ivi compresi ebrei e palestinesi, che avranno finalmente una loro terra. La strada per arrivarci è tortuosa, piena di ostacoli e irta di pericoli. "Non tutto sarà pulito", Q#521



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AGGIORNAMENTO DEL 18 OTTOBRE 2024


Lo stato attuale della Guerra in Medio Oriente vede i sionisti in difficoltà dal punto di vista militare, con l'esercito israeliano che continua la carneficina (pulizia etnica) a Gaza, dove incontra meno resistenza (le vittime tra i palestinesi avrebbero raggiunto l'esorbitante cifra di 120.000), mentre in Libano vanta scarsissimi guadagni territoriali a fronte di notevoli perdite. Con l'Iran la situazione è di stallo: Israele non può attaccare da solo senza subire cocenti umiliazioni, visto che la decantata difesa aerea dell'Iron Dome si è dimostrata del tutto insufficiente di fronte all'arsenale missilistico iraniano. Se si verificasse un serio attacco israeliano contro l'Iran, per il regime sionista potrebbe rivelarsi una mossa suicida. Per i sionisti, l'unica speranza di vittoria è quella di allargare il conflitto, coinvolgendo gli USA contro l'Iran, passando attraverso l'intervento di alcuni paesi europei in Libano, oppure facedo "saltare il banco", cioè provocando in qualche modo l'interruzione delle rotte energetiche che passano per lo Stretto di Hormuz.
https://youtu.be/fBIycKZcx_A?si=qtyl2QMMQL8v15I5



Julian Assange e WikiLeaks


La notizia della liberazione di Julian Assange dal carcere il 24 giugno 2024 è giunta improvvisa come uno squarcio di cielo azzurro durante un temporale. Siamo certi che questo grande e inarrivabile maestro di tutti coloro che cercano la verità e la diffondono a beneficio del genere umano viva sotto la protezione dei Patrioti e che abbia un ruolo ben preciso nell'ambito del Piano (Q#3341). Lo stesso momento scelto per la sua liberazione suggerisce che siamo giunti a un punto-chiave nello svolgimento degli eventi: forse la mole di documenti in suo possesso verrà usata come fonte di prove per liquidare molti elementi del deep state? Lo vedremo, osservando come sempre gli eventi da modestissimi cronisti.









Julian Assange supertestimone?


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I 10 reportage più controversi di WikiLeaks, fondata da Julian Assange




Se volete avere uno sguardo d'insieme sull'attività di WikiLeaks e di Julian Assange per far arrivare al pubblico molte verità scomode per il potere, potete leggere questo articolo (link sotto), che è la traduzione di un thread del profilo X "The Poll Lady".
Ecco l'elenco dei 10 reportage più controversi, descritti nell'articolo:
1.  I documenti su Guantánamo (2011)
2.  I registri della guerra in Iraq (2010)
2b.  Il video degli omicidi collaterali (2010)
3.  Il diario di guerra afghano (2010)
4.  Il Forziere n. 7 (2017)
5.  I dispacci diplomatici (2010)
6.  I documenti sulla Siria (2012)
7.  I documenti dell'intelligence globale (2012)
8.  TPP, TTIP e TISA (2013)
9.  I leader mondiali come obiettivi della NSA (2016)
10.  Le email di Hillary Clinton (2016)




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La persecuzione di Julian Assange è stata un'operazione sotto copertura contro la CIA?



Questo articolo è la traduzione di un thread di @austerrewyatt1


Io seguo la regola pratica secondo cui, quando una narrazione non ha un senso evidente, deve esserci dietro qualcosa di più profondo. Mentre abbiamo sentito per un sacco di tempo che Mike Pompeo voleva assassinare Julian Assange, ci siamo dimenticati di porre l'unica domanda che conta: "Perché gliene importava così tanto?"

WikiLeaks ha pubblicato i documenti del Forziere n. 7 (Vault 7) nel marzo 2017, subito dopo l’ascesa al potere di Trump. In cosa consisteva veramente il Forziere n. 7?

"Il Forziere n. 7 è una serie di documenti che WikiLeaks ha iniziato a pubblicare il 7 marzo 2017, che descrivono in dettaglio le attività e le capacità della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti per eseguire sorveglianza elettronica e guerra informatica. In realtà, c’è un’eccezione alla guerra informatica. Contiene anche un progetto chiamato Protego (https://wikileaks.org/vault7/#Protego) che non è un malware, ma un sistema di controllo missilistico che, se utilizzato in un modo specifico, può far fallire il lancio di un missile."

A parte questo, si tratta di una raccolta di strumenti di hacking elettronico che la CIA utilizza da decenni per ottenere l’accesso a tutti i tipi di computer appartenenti a persone, aziende, nazioni e tutti possiamo immaginarci per quali scopi potrebbero utilizzare questa capacità.

In poche parole, la fuga di notizie del Forziere n. 7 ha reso la CIA cieca rispetto a tutta la sorveglianza che stavano effettuando attraverso i suoi strumenti di hacking. Due mesi dopo l’insediamento di Trump. Mettiamo questo fatto da parte per dopo.

Se qualcuno pensa che questa concatenazione di eventi sia una coincidenza, cioè che la CIA sia stata “accecata” proprio quando Trump ha iniziato a dare la caccia alla Cricca, può smettere di leggere subito.

Due mesi dopo la fuga di notizie del Forziere n. 7, quando tutti i computer del mondo iniziarono ad applicare patch per queste vulnerabilità e la CIA fu accecata, Trump annunciò il suo famoso “Tour Mondiale della Capitolazione” (https://rt.com/usa/387181-trump-saudi-israel-vatican/) e diede il via a quel viaggio con una visita in Arabia Saudita. L’Arabia e la famosa danza delle spade, che portò al colpo di stato saudita che spodestò il controllore della Cricca Al-Waleed bin Talal che, tra le altre cose, era uno dei manipolatori di Obama. E questo è successo proprio nel giorno in cui Q ci ha detto che Hillary sarebbe stata arrestata. La Cricca fu colta completamente di sorpresa. Quasi come se fossero ciechi di fronte a questa mossa.

Ok, penso di aver stabilito che il Forziere n. 7 è stato la chiave che ha permesso a Trump di colpire la Cricca e a Q di dire "abbiamo tutto".

Ora chiediamoci ad alta voce: perché Mike Pompeo avrebbe dovuto usare la “bomba atomica” contro WikiLeaks per aver rilasciato i file del Forziere n. 7?

Ad aprile, Pompeo ha tenuto il suo primo discorso e il suo obiettivo non era la Corea del Nord, né l’ISIS, né nessun altro. Era WikiLeaks. Questo discorso è stato soprannominato: “Pompeo dichiara guerra alla libertà di parola di Assange” (https://rt.com/news/386155-assange-cia-pompeo-doctrine/). Ecco la risposta di WikiLeaks al discorso (https://x.com/wikileaks/status/853014677529538560).

Quindi abbiamo che la CIA è stata accecata poco prima che Trump iniziasse le sue mosse contro la Cricca e che il suo nuovo direttore dichiarasse guerra a WikiLeaks. Interessante, eh?

Suggerisco alle persone di indagare ulteriormente su questo argomento per farsi un’idea del tipo di vetriolo che Pompeo ha vomitato contro Assange, Wikileaks e chiunque fosse coinvolto nel rilascio del Forziere n. 7.

- Si è discusso di rapire Assange e riportarlo indietro dall'ambasciata dell'Ecuador.

- Si parlava di assassinarlo.

- Hanno provato a convincere l'Equador a chiudere un occhio sulla loro operazione.

- Hanno cercato di convincere gli inglesi a commettere loro l'assassinio, se necessario.

Tutte le possibili ipotesi erano sul tavolo.

Pompeo ha detto alla CIA "NIENTE È VIETATO, NON AUTOCENSURATEVI" nell’elaborare un piano per eliminare WikiLeaks e Julian Assange.

E questo è ciò che ci ha detto Q: "Abbiate fiducia in Kansas" [soprannome di Mike Pompeo, n.d.r.].

Ora sappiamo che cosa stava facendo Sessions. Durante i suoi scambi al suo vetriolo con Trump, sappiamo che stava segretamente istituendo tutti i tipi di Consigli Speciali.

Quindi cosa fai se sei un direttore della CIA che vuole accecare la CIA ma non vuole che nessuno lo sospetti? Ti contorci in una rabbia apoplettica e intraprendi una guerra contro chi divulga le informazioni riservate. Ti fai odiare da tutti coloro che amano la libertà.

E cosa fai se vuoi usare questa operazione per scoprire ogni sporco asso nella manica della CIA e ogni persona malvagia tra i suoi ranghi? Emani la direttiva secondo cui "Niente vietato, non autocensuratevi. Ho bisogno di idee operative da parte vostra. Mi preoccuperò degli avvocati solo a Washington" e invii messaggi che indirizzano le stazioni e le basi della CIA in tutto il mondo a dare priorità alla raccolta di dati su WikiLeaks.

La CIA può anche essere stata accecata nelle proprie capacità di hacking elettronico, ma aveva ancora un sacco di trucchi in serbo e tu li convinci a tirarli fuori tutti.

Indovinate che cos'altro è una coincidenza? Il 6 marzo 2018 viene emessa l'accusa sigillata contro Assange (https://en.m.wikipedia.org/wiki/File:Julian_Paul_Assange_Indictment_of_6_March_2018.pdf).

Un giorno dopo la presentazione dell'accusa sigillata, il drop di Q #867 ha un link alle e-mail di Clinton relative al rapimento di 33 bambini da parte di Laura Silsby, che è uno dei collegamenti più solidi che gli Anon hanno trovato tra le e-mail pubblicate da WikiLeaks e pertinenti al Comitato Nazionale Democratico che collegano i Clinton ad Haiti.

Nell’aprile del 2018 Pompeo lascia la CIA e Trump lo nomina Segretario di Stato. Una settimana prima che Pompeo lasciasse la CIA, Q ha pubblicato il famoso drop #1195 con la dicitura: “TEMPO DI ARRIVO PREVISTO GIUGNO” [Assange  stato liberato a giugno del 2024, n.d.r.]. Quasi come se il suo scopo nella CIA fosse quello di fare questa operazione contro Assange.

Quando creature della palude come Mueller o Comey o Haspel o Rod Rosenstein o Pelosi o Schiff ecc. iniziano ad attaccare i Patrioti, sai che avviene perché hanno una lunga storia nelle operazioni della Cricca. Ci sono immersi. Guardi la loro storia ed è piena di collegamenti con cose malvagie.

Che dire di Pompeo? Ecco un vecchio articolo (https://businessinsider.com/who-is-mike-pompeo-2017-11#he-served-in-the-us-army-ultimately-reaching-the-rank-of-captain-his-service-was-predominantly-spent-patrolling-the-iron-curtain-before-the-fall-of-the-berlin-wall-according-to-his-cia-bio-4)

Da bambino è stato influenzato da Ayn Rand. Si è laureato a West Point come primo della classe e ha prestato servizio nell'esercito americano, raggiungendo il grado di Capitano, "pattugliando la cortina di ferro prima della caduta del muro di Berlino". Si è poi laureato alla facoltà di legge di Harvard ed è entrato nel mondo degli affari come imprenditore.

Successivamente, è diventato membro del Congresso del Kansas e, in particolare, ha fatto parte del Comitato della Camera per la Supervisione dell’Intelligence, il comitato che supervisiona le attività della CIA. Questo è ciò che ha detto quando si è candidato al Congresso: "Ho gestito due piccole imprese in Kansas e ho visto come il governo può schiacciare l'imprenditorialità. Ecco perché mi sono candidato al Congresso. Si dà il caso che ci siano molte persone nel Kansas centro-meridionale che sono d'accordo con me su questo argomento."

Poi è stato scelto da Trump per diventare direttore della CIA. Niente nella sua storia dice che sia una creatura della palude ma, quando era nel Comitato di Supervisione dell’Intelligence, era nella posizione di sapere esattamente che tipo di imbrogli accadono nella CIA.

Due domande cruciali. La prima: cosa ha portato esattamente Pompeo a scagliarsi con tutta la forza contro WikiLeaks per le notizie riguardanti il Forziere n. 7 che stanno aiutando Trump a sconfiggere la Cricca?

E la seconda domanda: perché Trump non lo ha licenziato, ma lo ha invece scelto per diventare Segretario di Stato degli Stati Uniti dopo essere stato direttore della CIA?

In conclusione, amici di Anon, vi presento l'intera caccia alle streghe contro Assange come operazione sotto copertura contro la CIA.




 

 

IL MONDO CHE VERRÀ



 

 

La Ingersoll Lockwood


L’azienda Ingersoll Lockwood è considerata da diversi Anon (per motivi assai complessi, nei quali non entreremo: rimandiamo chiunque voglia approfondire ai post dell’account Telegram IET 17 pubblicati il 25 gennaio 2021) uno “scrigno” di tecnologie sbalorditive, pronte per essere utilizzate a beneficio dell’umanità, una volta che il cambiamento epocale che è in preparazione da lungo tempo sia stato innescato dal “Grande Risveglio” conformemente al Piano. Fatto sta che l’organigramma della Ingersoll Lockwood è pieno di ex militari e di funzionari governativi e l’indirizzo della sede aziendale è il 1717 di Pennsylvania Avenue, a Washington, a due passi dalla Casa Bianca, che è al 1600 della stessa strada. Questa visione della Ingersoll Lockwood sembra essere stata confermata, a latere della chat di George News del 16/07/2021, da un account che potrebbe essere collegato alla stessa George News (vedi foto sotto).


Quindi, in virtù delle ricerche di alcuni Anon, di alcuni elementi all'interno del sito dell'azienda che sembrano rimandare direttamente a Q e della “conferma” di cui sopra (che al momento, lo riconosciamo, è assai indiretta), proviamo a considerare quanto si trova scritto sul sito della stessa Ingersoll Lockwood riguardo alle 10 aree-chiave della loro attività come una bozza di “programma rivoluzionario” nell’area tecnico-scientifica (diversa, quindi, da quella prettamente economico-politica, con la quale, però, inevitabilmente si interseca) e, di seguito, lo traduciamo:

1 – Vita: estensione e protezione

2 – Terra: rimozione degli OGM, rimozione dell’inquinamento, trasporto su terra più veloce

3 – Acqua: rimozione dell’inquinamento, espansione dell’accessibilità

4 – Aria: rimozione dell’inquinamento, trasporto aereo più veloce, difesa dal progetto HAARP

5 – Carburante: rilascio di tecnologie nascoste e di prossima generazione – Quasi illimitato

6 – Spazio: rilascio di tecnologie nascoste e di prossima generazione – Trasporto più veloce ed efficiente

7 – Informatica: privacy, protezione e sicurezza di prossima generazione

8 – Comunicazione: giornalismo veritiero, etico e basato sui fatti

9 – Istruzione: eliminazione dei programmi scolastici finalizzati ad aumentare la stupidità, disvelamento della storia e del futuro

10 – Divertimento: sano, usando quanto ai punti 1-9

 

 

Il futuro delle relazioni tra i popoli: il discorso di Putin a Valdaj (5 ottobre 2023)


Il 5 ottobre 2023, Vladimir Putin ha tenuto un importante discorso a Valdaj, nell’ambito del ventesimo anniversario del Valdaj International Discussion Club, tratteggiando quelle che, a nostro avviso saranno l’essenza e le caratteristiche delle relazioni internazionali una volta che sarà cessato lo scontro tra “sovranisti” e “globalisti” (o, come correttamente precisa Elon Musk, tra “umanisti” ed “estinzionisti”, definizioni perfette, che facciamo immediatamente nostre), con l’inevitabile sconfitta di questi ultimi. Allora, in un mondo ormai unificato, il compito degli Stati nazionali sarà quello di difendere, curare, preservare e sviluppare il patrimonio culturale, linguistico, ambientale e umano dei popoli-civiltà, in una “sinergia di Stati-civiltà, grandi spazi, comunità consapevoli di se stesse come tali”. Ovviamente, per raggiungere questo obiettivo, è necessario distruggere le entità che irriducibilmente tentano di soggiogare l’umanità a beneficio di pochi e costruire un sistema economico che non metta automaticamente imprese e Stati in competizione per profitti sempre più esigui. È proprio questo il fronte su cui i Patrioti stanno combattendo.

Di seguito, riportiamo i passaggi secondo noi più significativi del discorso di Putin:

 

[...] Per gli standard storici, un periodo di vent'anni non è così grande, non è così lungo. Ma quando cade nell'epoca della rottura dell'intero ordine mondiale, il tempo sembra ridursi. E credo che sarete d'accordo sul fatto che in questi vent'anni si sono verificati più eventi di quanti se ne siano verificati in molti, molti decenni, e questi cambiamenti sono di tipo qualitativo, e richiedono cambiamenti fondamentali nei principi stessi delle relazioni internazionali. [...]

Il mondo è troppo complesso e diversificato per essere subordinato a un unico schema […], la prosperità dell'Occidente è stata in gran parte ottenuta saccheggiando le colonie nel corso dei secoli. È un dato di fatto. In realtà, questo livello di sviluppo è stato raggiunto derubando l'intero pianeta. La storia dell'Occidente è essenzialmente una cronaca di espansione senza fine. L'influenza occidentale nel mondo è un'enorme piramide militare-finanziaria, che ha sempre bisogno di nuovo carburante per sostenersi - risorse naturali, tecnologiche e umane appartenenti ad altri. [...]

La crisi ucraina non è un conflitto territoriale [...] non abbiamo alcun interesse a conquistare altri territori. [...] Non si tratta [...] nemmeno di stabilire un equilibrio geopolitico regionale. La questione è molto più ampia e fondamentale: si tratta dei principi su cui si baserà il nuovo ordine mondiale. Una pace duratura si instaurerà solo quando tutti si sentiranno al sicuro, capiranno che la loro opinione è rispettata e che c'è un equilibrio nel mondo, quando nessuno potrà costringere o obbligare gli altri a vivere e a comportarsi come vuole l'Egemone, anche se questo contraddice la sovranità, gli interessi genuini, le tradizioni e i principi dei popoli e degli Stati. [...]

È ovvio che l'adesione agli approcci di blocco, il desiderio di spingere il mondo in una situazione di costante confronto tra "noi e loro" è un'eredità viziosa del XX secolo. È un prodotto della cultura politica occidentale, almeno delle sue manifestazioni più aggressive. Ripeto, l'Occidente ha sempre bisogno di un nemico - una certa parte dell'Occidente, le élite occidentali. Ha bisogno di un nemico che possa essere usato per spiegare la necessità di un'azione e di un'espansione forti. [...]

Non è affar nostro come vivono gli altri Paesi. Ma vediamo come in molti di essi le élite al potere costringano le società ad accettare norme e regole che i cittadini stessi - almeno un gran numero di cittadini, e in alcuni Paesi, possiamo dire con certezza, la maggioranza dei cittadini - non vogliono accettare [...]

Si impongono al mondo costruzioni geopolitiche artificiali e si creano blocchi chiusi. [...] L'approccio a blocchi, chiamiamo le cose con il loro nome, è una restrizione dei diritti e delle libertà degli Stati di svilupparsi da soli, un tentativo di intrappolarli in una certa gabbia di obblighi. Si tratta in un certo senso - ed è una cosa ovvia - di togliere una parte di sovranità, per poi - e molto spesso - imporre decisioni in ambiti diversi dalla sicurezza, e soprattutto nella sfera economica [...]

A questo scopo, stanno cercando di sostituire il diritto internazionale con un "ordine" - quale "ordine"? - basato su alcune "regole". [...] Quali regole? […] Ma chi siete? Che diritto avete di mettere in guardia qualcuno? È semplicemente incredibile. Forse è giunto il momento per coloro che dicono questo, forse è giunto il momento per voi di sbarazzarvi della vostra arroganza, di smettere di comportarvi in questo modo nei confronti della comunità mondiale, che comprende perfettamente i suoi compiti e i suoi interessi, e di sbarazzarvi davvero di questo pensiero dell'epoca del dominio coloniale? Vorrei dire: aprite gli occhi, quest'epoca è finita da un pezzo e non tornerà mai più, mai più. [...]

Il Concetto di politica estera della Russia, adottato quest'anno, descrive il nostro Paese come uno Stato-civiltà distintivo. Questa formulazione riflette in modo accurato e sintetico il modo in cui intendiamo non solo il nostro sviluppo, ma anche i principi fondamentali dell'ordine mondiale, che speriamo di conquistare. Per noi la civiltà è un fenomeno multiforme. [...]

In primo luogo, esistono molte civiltà e nessuna è migliore o peggiore di un'altra. Sono uguali come espressione delle aspirazioni delle loro culture e tradizioni, dei loro popoli. [...]

Le qualità fondamentali di uno Stato-civiltà sono la diversità e l'autosufficienza. Queste sono le due componenti principali, a mio avviso. Il mondo moderno è estraneo a qualsiasi unificazione, ogni Stato e società vuole percorrere la propria via di sviluppo. Questa si basa sulla cultura e sulle tradizioni, rafforzate dalla geografia, dall'esperienza storica, sia antica che moderna, e dai valori della gente. Si tratta di una sintesi complessa, nel cui processo emerge una comunità civile distintiva. La sua eterogeneità e diversità è garanzia di sostenibilità e sviluppo. […]

Un sistema statale veramente efficace e duraturo non può essere imposto dall'esterno. Cresce naturalmente dalle radici civili dei Paesi e dei popoli, e la Russia in questo senso è un esempio di come ciò avvenga nella vita, nella pratica. [...] Sono convinto che l'umanità non si stia muovendo verso la frammentazione in segmenti in competizione tra loro, non verso un nuovo confronto a blocchi, qualunque sia la sua motivazione, non verso l'universalismo senz'anima della nuova globalizzazione - ma, al contrario, il mondo è in cammino verso la sinergia di Stati-civiltà, grandi spazi, comunità consapevoli di se stesse come tali.

Allo stesso tempo, la civiltà non è un costrutto universale, non ce n’è una buona per tutti. Ognuna è diversa dalle altre, ognuna è culturalmente autosufficiente, trae i suoi principi ideologici e i suoi valori dalla propria storia e dalle proprie tradizioni. Il rispetto per noi stessi deriva dal rispetto, ovviamente, per gli altri, ma significa anche il rispetto degli altri. Pertanto, la civiltà non impone nulla a nessuno, ma non permette nemmeno che venga imposto nulla a se stessa. Se tutti si atterranno a questa regola, si garantirà una coesistenza armoniosa e un'interazione creativa di tutti i partecipanti alle relazioni internazionali. [...]

L'approccio centrato sulle civiltà [...] si basa sugli interessi fondamentali e a lungo termine degli Stati e dei popoli. Interessi che non sono dettati dalla congiuntura ideologica immediata, ma dall'intera esperienza storica, dall'eredità del passato, su cui si basa l'idea di un futuro armonioso. Se tutti si lasciano guidare da questo, a mio parere, ci saranno molti meno conflitti nel mondo e i metodi per risolverli diventeranno molto più razionali, perché ogni civiltà rispetta, come ho già detto, gli altri e non cerca di cambiare nessuno secondo le proprie idee.

[...] In un'epoca di cambiamenti radicali, in cui tutti i modi di vita abituali stanno crollando, è molto importante capire dove stiamo andando e cosa vogliamo raggiungere. E, naturalmente, il futuro viene creato oggi, non solo davanti ai nostri occhi, ma anche con le nostre mani. [...]

- Primo. Vogliamo vivere in un mondo aperto e interconnesso, dove nessuno cercherà mai di erigere barriere artificiali alla comunicazione, alla realizzazione creativa e alla prosperità delle persone. Deve esistere un ambiente privo di barriere: è questo il nostro obiettivo.

- Secondo. Vogliamo che la diversità del mondo non solo venga preservata, ma che sia il fondamento dello sviluppo universale. Non si deve imporre a nessun Paese o a nessun popolo come deve vivere e come deve sentirsi. Solo una vera diversità culturale e di civiltà garantirà il bene delle persone e l'equilibrio degli interessi.

- Terzo. Siamo a favore della massima rappresentatività. Nessuno ha il diritto o può governare il mondo per o a nome degli altri. Il mondo del futuro è un mondo di decisioni collettive prese ai livelli in cui sono più efficaci e da quei partecipanti che sono veramente in grado di dare un contributo significativo alla risoluzione di un particolare problema. Non uno decide per tutti, e nemmeno tutti decidono su tutto, ma coloro che sono direttamente interessati da un problema si accordano su cosa fare e come farlo.

- Quarto. Siamo a favore della sicurezza universale e di una pace duratura costruita sul rispetto degli interessi di tutti: dai grandi Stati ai piccoli Paesi. La cosa principale è liberare le relazioni internazionali dall'approccio a blocchi, dall'eredità dell'era coloniale e della guerra fredda. Per decenni abbiamo parlato dell'indivisibilità della sicurezza, dell'impossibilità di garantire la sicurezza di alcuni a scapito di quella di altri. In realtà, l'armonia in questo ambito è realizzabile. Dobbiamo solo mettere da parte l'arroganza e la presunzione e smettere di considerare gli altri come partner di seconda classe o come reietti o selvaggi.

- Quinto. Siamo per la giustizia per tutti. L'epoca dello sfruttamento di chiunque, l'ho detto due volte, è passata. I Paesi e i popoli sono chiaramente consapevoli dei loro interessi e delle loro capacità e sono disposti a fare affidamento su se stessi - e questo è un potere. Tutti dovrebbero avere accesso ai benefici dello sviluppo moderno e i tentativi di limitarlo per qualsiasi Paese o popolo dovrebbero essere visti come un atto di aggressione, proprio così.

- Sesto. Siamo a favore dell'uguaglianza, a favore delle diverse potenzialità dei vari Paesi. Questo è un fattore assolutamente oggettivo. Ma non meno oggettivo è il fatto che nessuno è disposto a sottomettersi, a far dipendere i propri interessi e i propri bisogni da qualcun altro, e soprattutto da quelli più ricchi e più forti.

Questo non è solo lo stato naturale della comunità internazionale, ma è la quintessenza dell'intera esperienza storica dell'umanità. Questi sono i principi ai quali vogliamo aderire noi stessi e ai quali invitiamo tutti i nostri amici e colleghi ad aderire.

Cari colleghi!

La Russia è stata, è e sarà una delle fondamenta del sistema mondiale, pronta a cooperare in modo costruttivo con tutti coloro che cercano la pace e la prosperità, pronta a opporsi fermamente a coloro che professano i principi dell'imposizione e della violenza. Siamo fiduciosi che il pragmatismo e il buon senso trionferanno e che un mondo multipolare prevarrà.

(fonte della traduzione del discorso: https://rossellafidanza.substack.com/p/vladimir-putin-partecipa-alla-sessione)


 

L'equivoco di una moneta unica per i BRICS

Sull’ipotesi di una moneta comune per i BRICS sullo stile dell’euro, Vladimir Putin ha affermato che essa non è stata presa in considerazione, perché i tempi non sono ancora maturi, dato che una moneta unica richiede una profonda integrazione economica, oltre a qualità e volumi monetari comparabili. Ha inoltre affermato che l’introduzione immediata di una moneta unica esporrebbe i paesi BRICS a problemi ancora più grandi di quelli incontrati dai paesi della UE con l’introduzione dell’euro.

Quello che l’euro ha mostrato al mondo è stata la mera dimostrazione sperimentale dell'esattezza delle teorie dell’economia classica e cioè che il valore delle merci, quella qualità intrinseca che è alla base della determinazione del prezzo molto più della decantata legge della domanda e dell’offerta (che fa sì variare il prezzo, ma facendolo soltanto oscillare intorno a questo “valore”), dipende dalla quantità di lavoro umano necessario a produrre le suddette merci. Le merci prodotte in condizioni meno “moderne”, quindi con mezzi di produzione (macchine) più antiquati, hanno bisogno di una quantità di manodopera maggiore, quindi “incorporano” una quantità maggiore di lavoro umano. Le monete nazionali servono anche a proteggere i prodotti nazionali sul mercato internazionale: di fatto, le merci prodotte in condizioni più antiquate e quindi con una maggiore quantità di lavoro umano, vengono “deprezzate” attraverso il tasso di cambio della moneta nazionale, potendo così competere sul mercato mondiale. Quando viene invece introdotta una moneta unica per realtà nazionali (e produttive) molto diverse tra loro, eliminando lo “scudo” delle monete nazionali, il processo di scambio fa sì che emerga il vero valore delle merci l’una rispetto all’altra (attraverso il prezzo) e quelle prodotte in condizioni più antiquate finiscono per avere un prezzo maggiore, essere quindi meno concorrenziali e perdere quote di mercato. L’introduzione dell’euro ha, per tutti questi motivi, avvantaggiato l’industria dei paesi europei con mezzi di produzione più moderni (Nord Europa) rispetto a quelli del Sud Europa, che sono stati, in questo modo, letteralmente depredati di quote di mercato dei loro prodotti e hanno sperimentato tassi di inflazione reali (aumento del prezzo delle merci immediatamente successivo all’introduzione della moneta unica) nettamente più elevati rispetto a quelli dei paesi del Nord Europa. Se questo effetto è stato inizialmente mascherato dai guadagni legati alla possibilità di utilizzare uno strumento monetario nettamente più appetibile sui mercati finanziari, la crisi della finanza del 2007-2008, acuitasi poi negli anni successivi, ha messo a nudo la devastazione avvenuta nell’economia reale dei paesi meridionali del continente, molto più importante di quella finanziaria (economia “di carta”), anche solo per il semplice fatto che soddisfa i bisogni primari degli esseri umani.

Vladimir Putin dimostra che i Patrioti hanno una conoscenza perfetta di tutti i meccanismi economici e lascia intendere che l’obiettivo della gigantesca rivoluzione economica che stiamo per sperimentare è quello del passaggio da uno sviluppo ineguale tra le diverse aree del pianeta (alla base dello sfruttamento coloniale e neocoloniale) a un livello di sviluppo comparabile per tutte le nazioni, grazie a un trasferimento di tecnologie e competenze che è già cominciato tra i paesi BRICS e verso l’Africa. In futuro quindi, dopo il livellamento dello sviluppo economico, finché sussisterà la necessità di una moneta per regolare gli scambi ed evitare squilibri nel dare/avere, sarà forse possibile utilizzare lo strumento di una moneta unica. Come ha detto Donald Trump nel suo famoso discorso all’ONU, il tempo dei globalisti è tramontato ed è sorta l’ora dei Patrioti. Questo significa soltanto una cosa: pari dignità per tutti i popoli.



19 ottobre 2024




Università gratuita per tutti negli USA: impatto e significato

 

Ci siamo. Iniziano a trapelare, col contagocce imposto dalle esigenze di calibrazione psicologica del Piano, le iniziative volte a restituire al popolo la ricchezza sociale da esso prodotta. Il 2 novembre 2023 Trump ha annunciato, come parte del suo programma presidenziale, la creazione della American Academy, l’università statale gratuita per tutti. Questa si avvarrà delle migliori tecnologie informatiche disponibili (tra le quali, c’è da scommetterci, le più avanzate forme di intelligenza artificiale per uso civile), di programmi di tutoraggio, testi e tutto ciò che potrà servire allo scopo. I corsi copriranno tutti i rami dello scibile umano al più alto livello e saranno, per statuto, “apolitici”: il pacchetto neonazista di ideologie “woke”, che attualmente costituisce il nerbo del “pensiero unico” vigente nei college americani, sarà bandito. L’impatto dell’iniziativa sarà enorme. Gli USA sono il paese delle università private più prestigiose al mondo. Queste fanno parte di un sistema integrato che la cricca globalista utilizza per falsificare la scienza, la storia, l’informazione e l’istruzione, sono l’ingranaggio fondamentale di una macchina quasi perfetta che tiene, da secoli, l’intera popolazione sotto una cappa ideologica/morale oppressiva e apparentemente invincibile. L’iniziativa di Trump (dei militari, per dirla meglio) farà saltare questo congegno. La cricca globalista, se qualcosa ne rimarrà (ma ne dubitiamo fortemente), non avrà più il suo think-tank, i suoi intellettuali ossequiosi, marci e corrotti da sempre asserragliati a Harvard, Yale e compagnia bella. Ricordiamo, a titolo di esempio, che proprio a Yale ha sede la società segreta “Skull and Bones” (che significa letteralmente “Teschio e Ossa”) che, con i suoi cupi rituali di iniziazione simil-satanisti, da oltre un secolo plasma la “crema” (leggi: la feccia) della classe politica statunitense (tra i suoi membri troviamo i due Bush ex Presidenti USA e John Kerry; QUI potete leggere una lista più ampia di membri della Skull and Bones, con le relative cariche ricoperte in carriera). 

Ma oltre al fatto di distruggere il sistema dei college, l’iniziativa dell’università gratuita per tutti getta un po’ di luce su quello che sarà il futuro sistema economico. Portando ai gradi di istruzione superiore potenzialmente decine e decine di milioni di americani (ad esempio, ai 40 milioni di americani che hanno iniziato l’università senza completarla verranno riconosciuti tutti i crediti formativi corrispondenti), verrà di fatto a scomparire la pur cospicua casta dei laureati, destinatari dei posti di lavoro meglio pagati. Questo indica che le dinamiche lavorative, occupazionali e salariali saranno molto diverse da quelle attuali, presumibilmente con un deciso ampliamento e livellamento verso l’alto, comprensivo di un’integrazione delle tecnologie che andrà nella direzione della diminuzione generale dello “sforzo di lavoro”, anziché della classica diminuzione dell’occupazione. Come abbiamo già scritto, l’operazione militare in corso, effettuata nell’ambito di una guerra mondiale ibrida, prelude e allude ad una vera e propria rivoluzione, in cui gli stessi i rapporti tra le classi sociali, le loro dinamiche ed equilibri saranno in permanenza mutati, in armonia con un sistema economico nuovo, che si lascerà alle spalle i problemi del vecchio.


4 novembre 2023





L'era dell'abbondanza


Nell’ambito dell’Alleanza Militare Internazionale, che combatte la guerra in cui ci troviamo in contrapposizione alla cricca globalista e al suo deep state, Elon Musk riveste il duplice ruolo di paladino della libertà di parola contro la censura, grazie all’acquisizione di Twitter/X e alle conseguenti nuove politiche della piattaforma (vedi il nostro articolo I "guai giudiziari" di Trump e la distruzione dei media) e di personaggio più in vista nell’ambito dell’introduzione presso il pubblico di nuove tecnologie e di nuove frontiere di ricerca. Egli inoltre fornisce, di quando in quando, importanti indizi sul nuovo sistema economico che, dopo la vittoria definitiva dei Patrioti, inizierà a subentrare a quello presente.

Secondo Musk, l’intelligenza artificiale (e talvolta aggiunge al discorso anche la robotica: è importante avere ben presente come, a detta dello stesso Musk, l'obiettivo primario di Tesla non sia lo sviluppo e la produzione di auto elettriche, bensì l'AI e la robotica) sta per condurci in un’era dell’abbondanza per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi: l’applicazione dell’AI e delle migliori tecnologie disponibili (compreso ovviamente il recupero dei materiali) alla produzione e al lavoro in generale renderà i prodotti del lavoro, che sarà svolto dalle macchine in misura assai più rilevante rispetto al già elevato livello di automazione di oggi, estremamente economici ed estremamente abbondanti. In un tweet del 19 novembre scorso, lo stesso Musk aveva affermato: "Dobbiamo liberarci dell'idea sbagliata che il denaro abbia una qualche importanza in un futuro in cui è presente l'Artificial General Intelligence [AGi, intelligenza artificiale di tipo umano]". Unendo tra loro questi concetti espressi, che ci trovano sostanzialmente concordi, si intuisce come, in un futuro di abbondanza di prodotti, dopo la necessaria fase di transizione (in cui la moneta fiduciaria verrà sostituita da una moneta basata su asset reali, che renderà impossibili quei meccanismi di speculazione e falsificazione monetaria che hanno consentito all’attuale sistema economico di prolungare la propria agonia: vedi Q#2619, “L’oro distruggerà la FED”), il denaro come mezzo di scambio risulterà superfluo, in quanto la disponibilità di beni e servizi andrà sempre ad incontrare le necessità della popolazione e tutto ciò che la popolazione dovrà dare in cambio sarà la piccola quantità di lavoro umano ancora necessaria per far girare la macchina dell’economia. Detto in un altro modo, il ruolo del denaro, che è anche quello di modulare la distribuzione di beni e servizi quando la loro disponibilità è limitata, cesserà di essere rilevante perché la disponibilità di beni e servizi sarà virtualmente illimitata. Ovviamente, questo delicato passaggio, forse il più importante nella storia umana, potrà verificarsi solo se guidato da un governo del popolo e per il popolo.

Abbiamo già accennato diverse volte all’imminente fine storica del sistema economico presente, condannato dalle sue stesse leggi di sviluppo, che vedono diminuire la quota di profitto per quota di capitale investito all’aumentare della macchinizzazione e dell’automazione del lavoro (si veda, ad esempio, l’articolo Alcune note economiche a margine del conflitto russo-ucraino), spingendolo in una crisi irreversibile. Essendo le élite finanziarie, detentrici del potere economico e politico, a conoscenza delle criticità del sistema che ha dato loro il potere, hanno tentato (e ancora tentano, e tenteranno fino alla fine, benché ormai senza speranza) di imporre un ordinamento sociale distopico e inumano che rafforzasse la loro posizione di dominio, scongiurando la loro inevitabile rimozione (abbiamo cercato di tratteggiare questo progetto nell’articolo Il folle piano delle élite contro il Popolo). È quindi indispensabile, perché l’umanità possa finalmente fare il suo ingresso nell’era dell’abbondanza, arrivare alla completa sconfitta militare della Cricca globalista che opprime il genere umano: è questo l’obiettivo dei Patrioti nella guerra in corso. A questo scopo, sarà probabilmente necessario l’intervento esplicito della forza militare nella lotta politica statunitense (“Pensateci secondo logica. L’unica strada è l’esercito”, Q#26): l’attuale atteggiamento dell’entourage del Presidente Trump (vedi, ad esempio, questo video) e di Trump stesso nel dichiarare che, una volta vinte le elezioni, tutti coloro che hanno commesso atti illegali in ambito politico e/o amministrativo saranno perseguiti e arrestati (se non peggio, nei casi più eclatanti), sembra in effetti mirato a provocare una serie di reazioni, da parte dei nemici politici, scomposte e palesemente illegali/incostituzionali, tali che, oltrepassato un certo limite, possano fungere da pretesto proprio per l’intervento dei militari (vedi questo video dal minuto 11:25).

Continuando ad analizzare le affermazioni di Elon Musk, che noi consideriamo un esponente di punta dell’Alleanza Militare Internazionale, egli si considera in lotta per il successo della specie umana (si riferisce infatti a sé stesso come parte del “team humanity”) e spesso sottolinea l’importanza problema demografico, determinato dal continuo calo della natalità a livello mondiale: secondo lui, il pianeta è sottopopolato e potrebbe, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, sostenere senza sforzo una popolazione dieci volte superiore a quella attuale (un bel calcio al ciarpame delle teorie neo-malthusiane e alla corrente dell’ambientalismo oggi in voga, nemica degli esseri umani), mentre il declino numerico della popolazione rappresenta il declino dell’intera specie.

Un’altra interessante posizione di Musk riguarda l’espansione della specie umana su altri pianeti: a suo avviso, una specie come la nostra deve crescere ed espandersi, lo stato stazionario non è mantenibile per lunghi periodi. Anche qui, saremmo di fronte a una svolta: espansione sulla base di un obiettivo comune a tutta l’umanità o declino. Rendere la specie multiplanetaria e, in un futuro lontano, multistellare, porterebbe a un’espansione della coscienza collettiva e darebbe maggiori probabilità alla specie di sopravvivere di fronte ad eventuali catastrofi cosmiche. Gli obiettivi di breve-medio termine, più volte dichiarati, sono quelli di stabilire basi permanenti sulla Luna e di colonizzare Marte. Questa è la missione di SpaceX.

Notiamo che Musk parla di obiettivi da raggiungere da parte dell’intera razza umana, dove evidentemente gli attuali rapporti tra nazioni, basati su competizione, concorrenza e prevaricazione, saranno scomparsi in virtù del nuovo sistema economico e sostituiti da rapporti tra popoli e civiltà in cooperazione (vedi il nostro articolo: Il futuro delle relazioni internazionali: il discorso di Putin a Valdaj (5 ottobre 2023)). Anche qui, la conservazione e la valorizzazione delle differenze culturali significa avere la possibilità, come specie, di analizzare ed affrontare i problemi con una pluralità di approcci, cosa che si traduce in maggiori probabilità di successo a lungo termine.


 

L’altro ruolo dell’Intelligenza Artificiale


Il secondo ruolo dell’Intelligenza Artificiale è legato alla sua valenza come strumento di conoscenza e di esplorazione della realtà. L’introduzione dell’intelligenza artificiale di tipo umano (che si riesce già ad intravedere, ad avviso di chi scrive, con Grok, l’AI sviluppata proprio dalle aziende di Elon Musk) rappresenterà per tutti gli esseri umani la possibilità di scoprire e di rivalutare la propria natura. Viviamo infatti in una società che glorifica quasi esclusivamente la parte più meccanica e “muscolare” dell’intelligenza umana, quella legata al pensiero logico-razionale, che, non a caso, è la parte dell’intelligenza utile a rapportarsi con macchine e computer e a divenirne una vera e propria appendice nell’ambito del processo produttivo/lavorativo. Su questa base, è stato costruito un intero sistema di selezione e classificazione degli uomini, che ha come fondamento il parametro tanto osannato quanto truffaldino del QI (su questo argomento, si consiglia la lettura di Stephen Jay Gould, “Intelligenza e pregiudizio”). Saremo presto messi di fronte al fatto che le macchine sono perfettamente in grado di replicare l’intelligenza logico-razionale umana, il che significa che quella che noi consideriamo oggi essere il non plus ultra dell’intelligenza non è una caratteristica unica e che necessariamente ci contraddistingue come specie. Saremo quindi costretti a rivalutare altri, ben più importanti elementi dell’intelletto, quali l’intelligenza creativa, l’intelligenza sociale, l’intuizione, l’intelligenza emotiva: tutte caratteristiche che ci mettono in connessione con il nostro prossimo e con l’intero Universo. Affermava Albert Einstein: “La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”.

Il percorso sul quale ci siamo appena incamminati servirà per scoprire che l’essere umano vale molto più di ciò che siamo stati indotti a pensare e certamente rappresenta molto più che un’appendice della macchina, e che le macchine sono soltanto strumenti per aiutare l’uomo a costruire la propria felicità.



23 dicembre 2023

Il mondo che verrà - Galleria di tweet


 
 
 
 
Fonti principali in lingua inglese



POST DI Q

https://qanon.pub/

https://qalerts.app

https://operationq.pub/

https://qagg.news

Per scaricare tutti i post di Q in un unico pdf: https://qalerts.app/Q.pdf



PROVE DELL' AUTENTICITÀ DI Q

https://www.qproofs.com/

(vedi anche: https://g2anon.wordpress.com/2018/07/22/q-proofs-and-predictions/       -    PDF di backup)

 

 

IL BLOG INTRODUTTIVO DI G2ANON

 

PARTE 1     -     PDF DI BACKUP

PARTE 2     -     PDF DI BACKUP

PARTE 3     -     PDF DI BACKUP

PARTE 4     -     PDF DI BACKUP


 

ANALISI QUOTIDIANA DEI POST DI Q NEL CONTESTO POLITICO ED ECONOMICO

https://www.x22report.com

Truth and Art TV

Praying MedicCitizen Investigative Report

Per aggiornamenti in tempo reale, potete utilizzare, tra i tanti, i canali Telegram  

"We The Media" (Twitter: https://twitter.com/wethemedia17 ) e "ULTRA Pepe Lives Matter"




GLI ICONICI VIDEO DI JOE M

https://www.bitchute.com/channel/50tnZ2hx6duU/

https://rumble.com/v1gypdl-joe-m-we-are-the-plan.html

https://rumble.com/vbd957-q-the-plan-to-save-the-world-1080p60.html



LINK PER SEGUIRE L'ONDATA DI DIMISSIONI

https://www.resignation.info/




"ASK THE Q": IL RUOLO DEI MEDIA NEL NASCONDERE LA VERITÀ

https://rumble.com/vcn3lx-qanon-ask-the-q-.html

link alternativo: https://rumble.com/vd1err-qanon-ask-the-q.html




" THE STORM IS HERE ": SCHEMA DEI POST DI Q CON LA RELATIVA ANALISI


Link di download



Q - ALCUNE FRASI EMBLEMATICHE






YOU ARE THE NEWS NOW

"ORA L'INFORMAZIONE SIETE VOI"    Con la variante "WE ARE THE NEWS NOW" (ORA L'INFORMAZIONE SIAMO NOI) ricorre circa 20 volte, la prima in Q#2689



WHERE WE GO ONE, WE GO ALL!

"DOVE VA UNO, ANDIAMO TUTTI!" o anche (forse ne rende meglio il senso) "UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO!" La frase compare in 20 post nella sua forma estesa (la prima volta in Q#513) e in decine di altri come sigla WWG1WGA



TRUST THE PLAN

"FIDATI DEL PIANO" La frase compare in 27 post, la prima volta in Q#668



THE GREAT AWAKENING

"IL GRANDE RISVEGLIO" L'espressione ricorre decine di volte, la prima in Q#9, ed indica l'obiettivo finale di tutta l'operazione centrata su Q



SYMBOLISM WILL BE THEIR DOWNFALL

"IL SIMBOLISMO SARÀ LA LORO ROVINA" Ricorre 14 volte, la prima in Q#184



DARK TO LIGHT

"LUCE SUL BUIO" Presente 28 volte, la prima in Q#134



ENEMY OF THE PEOPLE

"[I MEDIA TRADIZIONALI SONO I] NEMICI DEL POPOLO" La frase, sempre riferita ai media tradizionali (spesso definiti semplicemente "FAKE NEWS", cioè dispensatori di notizie false) ricorre 21 volte, la prima in Q#1862



THIS HAS NEVER BEEN ATTEMPTED

"QUESTA COSA NON È MAI STATA TENTATA" L'espressione, tesa a sottolineare il fatto che Q è un esperimento unico nella storia umana, si trova in Q#4511



WE ARE IN CONTROL

"ABBIAMO TUTTO SOTTO CONTROLLO" Insieme alle varianti "PATRIOTS ARE IN CONTROL" / "PATRIOTS IN CONTROL", ricorre 15 volte, la prima in Q#4



POWER TO THE PEOPLE

"POTERE AL POPOLO" Insieme alla variante "RETURN POWER TO THE PEOPLE" (RESTITUIRE IL POTERE AL POPOLO) ricorre 9 volte, la prima in Q#35



THIS IS NOT A GAME

"QUESTO NON È UN GIOCO", ossia il nemico è potente e pericoloso e i civili che combattono la guerra dell'informazione devono usare la giusta cautela. La frase è presente in 25 post, la prima volta in Q#145



HAVE FAITH IN HUMANITY

"ABBIATE FIDUCIA NELL'UMANITÀ" La frase ricorre in 14 post, la prima volta in Q#4427



THINK FOR YOURSELF

"PENSA CON LA TUA TESTA" La frase compare in quasi 30 post, la prima volta in Q#1339, spesso in associazione con "TRUST YOURSELF" (ABBI FIDUCIA IN TE STESSO)



THINK LOGICALLY

"USA LA LOGICA" L'espressione ricorre in quasi 30 post, la prima volta in Q#38



KNOWLEDGE IS POWER

"LA CONOSCENZA È POTERE" Ricorre in 17 post, la prima volta in Q#1953



UNITED NOT DIVIDED

"[SIATE] UNITI, NON DIVISI" Q#2566, Q#2994, Q#3170, Q#3276, Q#3286, Q#4880



THEY WANT YOU DIVIDED

"VI VOGLIONO DIVISI" La frase è presente in circa 20 post, la prima volta in Q#563



DIVIDED YOU ARE WEAK

"DIVISI SIETE DEBOLI" Con la variante "APART, YOU ARE WEAK" compare oltre 15 volte, la prima in Q#563



TOGETHER YOU ARE STRONG

"INSIEME SIETE FORTI" Compare 13 volte, la prima in Q#563



SHEEP NO MORE

"NON [SIAMO] PIÙ PECORE" Ricorre 16 volte, la prima volta in Q#1602



IF AMERICA FALLS, THE WORLD FALLS

"SE CADE L'AMERICA, CADE IL MONDO" Q#1350, Q#2039, Q#4545, Q#4942



NO ONE PERSON IS ABOVE ANOTHER

"NESSUNA PERSONA È AL DI SOPRA DI UN'ALTRA" Q#415, Q#533, Q#1519, Q#1969, Q#3683, Q#4462



PATRIOTS HAVE NO SKIN COLOR

"LA PELLE DEI PATRIOTI NON HA COLORE" Q#1252, Q#3017, Q#3018, Q#4426



WE ARE IN THIS TOGETHER

"STIAMO AFFRONTANDO QUESTA COSA INSIEME" Ricorre in 8 post, la prima volta in Q#415



YOU ARE WITNESSING THE SYSTEMATIC DESTRUCTION OF THE OLD GUARD

"STATE ASSISTENDO ALLA DISTRUZIONE SISTEMATICA DELLA VECCHIA GUARDIA" Q#1690, Q#2461, Q#3331, Q#3411, Q#3961



THESE PEOPLE ARE STUPID

"QUESTA GENTE È STUPIDA" L'espressione, riferita ai membri del deep state, ricorre circa 40 volte, la prima in Q#280. La frase, di tono analogo, "THESE PEOPLE ARE SICK" (QUESTA GENTE È MALATA) compare in circa 30 post, la prima volta in Q#304


THE WORLD IS WATCHING

"IL MONDO STA GUARDANDO" Ricorre 17 volte, la prima in Q#1216



THEY WILL NOT BE ABLE TO WALK DOWN THE STREET

"NON POTRANNO CAMMINARE PER STRADA" Riferita all'ira popolare nei confronti ai membri del deep state. Q#953, Q#1832, Q#3815



NOTHING CAN STOP WHAT IS COMING

"NIENTE PUÒ FERMARE QUELLO CHE STA ARRIVANDO" La frase ricorre in 18 post, la prima volta in Q#2494



THE WORLD IS ABOUT TO CHANGE

"IL MONDO STA PER CAMBIARE" Q#1778, Q#2536



IT'S GOING TO BE BIBLICAL

"SARÀ BIBLICO" Q#3565, Q#3624



HONOR THOSE WHO SERVE

"ONORATE CHI COMBATTE SOTTO LE ARMI" Q#599   E noi li onoriamo mettendo il link a questo VIDEO



THE BEST IS YET TO COME

"IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE" Q#2867, Q#3798, Q#3805, Q#3876, Q#4882



THE WAR IS REAL


"LA GUERRA È REALE" Q#832, Q#1176, Q#2206, Q#2876, Q#3992, Q#4020, Q#4205, Q#4411, Q#4585


 

GOD WINS

"DIO VINCE" Q#4627, Q#4461, Q#4396, Q#4063, Q#3432, Q#3354, Q#1603








F.A.Q. - DOMANDE RICORRENTI



Qual è la denominazione corretta, "Q" oppure "QAnon"?


Chi scrive i post si firma come Q. Il termine QAnon è un’invenzione giornalistica (come specificato in Q#4881) che mescola la sigla Q con il termine Anon: gli Anon sono coloro che frequentano lo stesso board dove posta Q e spesso ne commentano e ne analizzano i post. Il mescolamento dei due nomi è stato creato ad arte per affibbiare a Q la paternità delle fesserie che vengono talvolta dette dagli Anon o da sedicenti tali (molto spesso si tratta di infiltrati).





È vero che Q è legato all’amministrazione Trump?


Q ha fornito diverse prove incontrovertibili (LINK 2) del proprio legame con l’amministrazione Trump (esplorate i link forniti per approfondire, oppure scaricate il file Qproofs.zip).


Le solite "coincidenze"

Video con una raccolta di indizi che provano il legame tra Q e l'Amministrazione Trump - Da @Aanon55







È vero che lo stesso presidente Trump ha firmato alcuni post con la sigla "Q+"?


Q ha fornito in proposito la seguente prova:



Il 10 maggio 2020, alle ore 13:03, un Anon ha postato su 8kun la seguente richiesta "Q, è richiesto un tweet #ObamaGate da Q+". Alle 15:11 dello stesso giorno, Trump ha twittato "OBAMAGATE!". Alle 15:54, Q ha postato la frase: "Per gli Anon". Chi scrive, la ritiene una prova sufficiente. Ognuno può farsi la propria idea a riguardo.

Le prove in tal senso si sono poi moltiplicate nel tempo, grazie al fatto che Trump ha ripostato in diverse occasioni, sul suo social Truth, post di utenti che lo indicavano come Q+.





È vero che Q prevede gli avvenimenti futuri?


Q non svolge il ruolo del profeta o della fattucchiera che prevede il futuro ma, più sottilmente, lascia che il significato di alcuni post venga chiarito da eventi che si verificano dopo (in alcuni casi, molto dopo) la pubblicazione dei post stessi (come dice Q stesso, “future proves past”, cioè “il futuro prova il passato”). Questo, chiaramente, implica una certa capacità di conoscere ciò che deve ancora accadere. Come fa Q a essere a conoscenza di avvenimenti futuri? Lo stesso Q lo spiega, in Q#2606, con una sola parola: "controllo". Evidentemente, Q è legato a strutture militari che hanno un elevato grado di controllo della situazione. Per approfondire l'argomento, si consiglia l'eccellente articolo di David Hayes "Q and the Media - The Anatomy of a Smear Campaign" (in inglese).

È inoltre molto importante sottolineare che i post di Q non sono indirizzati solo agli "amici", ma molto spesso anche ai nemici (per questo motivo, in specifici contesti, viene a bella posta inserita della disinformazione: non si può dimenticare la vera natura di Q, quella cioè di essere una vera e propria arma in un contesto bellico).





È vero che, nel primo post, Q ha annunciato l'imminente arresto di Hillary Clinton?


No. Nel primo post, datato 28 ottobre 2017, Q ha risposto ad un Anon che annunciava l'imminente arresto della Clinton, affermando che i movimenti della stessa, specie all'estero, sarebbero stati limitati, il che, data la natura segreta dell'Operazione Militare e la gran quantità di cose che accadono dietro le quinte (bisogna sempre ricordare che nulla è come sembra) risulta perfettamente plausibile, anche alla luce di quanto successe nel 2018 al Senatore McCain (VEDI). Va aggiunto che Q è solito dare messaggi che si realizzano con uno scarto temporale di diversi anni (i cosiddetti "delta" temporali), precisamente nel giorno in cui il messaggio è stato postato. Per sapere come fa Q a "prevedere" il futuro, leggete la risposta alla domanda precedente.





È vero che Q ha promosso o incoraggiato azioni violente?


No. Nei post di Q non si trovano mai inviti alla violenza. Q cerca di indirizzare chi lo segue ad agire nella sfera dell'informazione e a contrastare, attraverso l'uso della dialettica basata su fatti comprovati, le bugie della narrazione ufficiale. Qualsiasi azione violenta associata a Q è una costruzione della stampa e delle classi dominanti che, correttamente, percepiscono Q come una minaccia esistenziale (vedi Q#4875).

Questa falsa accusa è il PRIMO FALSO PRETESTO PER GIUSTIFICARE LA CENSURA E/O LA DEMONIZZAZIONE.





È vero che Q ha le caratteristiche di un culto con i suoi "credenti"?


No. Q è essenzialmente una fonte di informazioni, quindi parlare di "culto" non solo non ha senso, ma è anche ridicolo. È vero che Q a volte dà ai lettori alcune indicazioni, ad esempio su come affrontare la censura online, ma si tratta di semplici istruzioni pratiche per aggirare un problema reale. Chi "crede" alle informazioni divulgate da Q lo fa semplicemente perché le ritiene molto più affidabili rispetto alle fake news diffuse dall'informazione tradizionale.

Questa falsa accusa è il SECONDO FALSO PRETESTO PER GIUSTIFICARE LA CENSURA E/O LA DEMONIZZAZIONE.






È corretto identificare Q come entità razzista, antisemita, di estrema destra o addirittura nazista?


Assolutamente no. Premesso che gli appartenenti al Q Movement provengono dai percorsi politici più diversi, due delle frasi ricorrenti nei post sono “Nessun individuo è al di sopra di un altro” e “La pelle dei Patrioti non ha colore”. Q ha più volte denunciato la necessità delle classi dominanti di tenere il popolo diviso sulla base della razza, del sesso, del credo politico o religioso, ecc. (Q#2174, Q#2352, Q#2682, Q#2788, Q#4535). Q ha identificato nel nazismo la vera base ideologica del Nuovo Ordine Mondiale, cui fermamente si oppone (Q#4635, Q#1941, Q#1688, Q#936). Il tempo, come sempre, ha dato ragione a Q: il sostegno dell'intero Occidente al regime neonazista ucraino ha dimostrato la vera natura politica del globalismo. Visto quanto sopra, possiamo a ragione sostenere che i membri del Q Movement rappresentano anzi un baluardo irriducibile contro il nazismo, abbracciato invece, in modo sempre più esplicito, dalle élite economico-politiche. Qualsiasi accostamento di Q a ideologie razziste, antisemite o di estrema destra è un’invenzione subdola, mirata a squalificare Q agli occhi dell’opinione pubblica (vedi Q#4875). I post di Q sono tutti consultabili online e la falsità delle accuse in tal senso è facilmente verificabile.

Queste false accuse sono il TERZO FALSO PRETESTO PER GIUSTIFICARE LA CENSURA E/O LA DEMONIZZAZIONE.





È vero che, secondo Q, JFK Junior è ancora vivo e tornerà per fare il vicepresidente a fianco del suo amico Donald Trump?


No. In Q#2611, alla domanda di un Anon “JFK Junior è vivo?”, Q ha risposto con un secco “No” che dovrebbe chiudere la questione.





È vero che JFK Junior e Q sono la stessa persona?


Vedi la risposta alla domanda precedente.





Q ha mai parlato di rettiliani, luciferiani o esseri simili?


No, e lo si può verificare immediatamente. Basta andare, ad esempio, sul sito https://qalerts.app, dove è possibile trovare tutti i drop di Q, e, mediante la funzione "cerca", cercare i termini "reptilian", "luciferian", ecc. : non si troverà nulla. È tutto molto semplice. La regola è che non bisogna mai confondere i drop di Q con quello che scrivono gli Anon o altri.

Queste false voci sono il QUARTO FALSO PRETESTO PER GIUSTIFICARE LA CENSURA E/O LA DEMONIZZAZIONE.





Q si è mai occupato di UFO?


Una sola volta: in Q#2222, rispondendo alla specifica domanda di un Anon “Siamo soli nell’Universo?”, Q ha replicato “No. Massimo livello di segretezza. Considerate la vastità dello spazio”.





Q ha mai parlato di satanismo?


Sì. Q ha lasciato chiaramente intendere (analogamente a quanto hanno fatto, ad esempio, Vladimir Putin e Monsignor Viganò) che il satanismo è vera la religione di molti membri delle élite economiche e dei loro lacchè politici (Q#15, Q#100, Q#133). Q ha anche affermato che alcuni bambini vengono rapiti per essere utilizzati in rituali legati al satanismo (Q#29). Comunque, il satanismo non è il principale argomento dei post di Q, che sono invece focalizzati sulla corruzione dell'apparato politico a tutti i livelli e sul reale volto delle élite globaliste, che vedono il popolo contemporaneamente come una mucca da mungere e un nemico da stroncare.





Q si è più volte riferito alla pedofilia, indicandola come una pratica diffusa tra le élite; inoltre, la lotta alla pedofilia è una delle caratteristiche distintive del "Q Movement". Quali sono i dati a nostra disposizione che confermano le affermazioni di Q?


Attenendoci solo a fatti rigorosamente accertati, come primo livello di informazioni immediate abbiamo: le email pubblicate da Wikileaks (e mai smentite), in cui personaggi di altissimo livello (Hillary Clinton e John Podesta tra tutti) usano un codice verbale tipico della pedofilia: su queste email è imperniato il caso Pizzagate (LINK 2) (LINK 3) (LINK 4), rapidamente insabbiato dalla stampa; i ripetuti, numerosissimi scandali in cui è continuamente coinvolta la Chiesa Cattolica; lo scandalo Jeffrey Epstein, che finora ha coinvolto il principe Andrea d’Inghilterra e altri personaggi meno noti; il report dell’Ispettore Generale dell’FBI Horowitz (datato 11 giugno 2018) che collega la Fondazione Clinton a “crimini contro i bambini” (LINK 2); le agghiaccianti affermazioni di diversi membri del Dipartimento di Polizia di New York riguardo al contenuto del computer di Anthony Weiner e il triste destino di molti di coloro che ne sono venuti a conoscenza (su 12 persone, 9 sono morte); le disturbanti immagini delle raccolte d’”arte” dei fratelli Podesta e delle performance “artistiche” di Marina Abramovic (personaggio con espliciti legami con diversi personaggi del deep state); le riprese aeree dell’isola di Epstein, Little St. James, con le zone verosimilmente riservate a rituali occulti (corroborate dalle indicazioni di Q, soprattutto in Q#3140 e Q#3147); i continui riferimenti al simbolismo occulto e/o pedofilo di membri della politica, dello spettacolo (LINK 2, LINK 3, LINK 4, LINK 5) e della Chiesa Cattolica (LINK 2); le foto molto ambigue (e talvolta raccapriccianti) postate su Instagram da James Alefantis, proprietario del locale Comet Ping Pong, al centro dello scandalo Pizzagate, e le ambigue opere "d'arte" che adornano il locale, fino ad arrivare al programma ufficiale della Germania, attuato per un trentennio e oltre, che permetteva di dare i bambini in affido ai pedofili, con tanto di distorsione della scienza pedagogica finalizzata a fornire una base teorica a una politica tanto perversa, giusto per rinverdire i “fasti” del nazismo. Per ulteriori informazioni sull'argomento pedofilia, potete visitare la sezione del presente sito dedicata ai crimini contro i bambini. Forniamo anche questo link a un post del canale "Ugo Fuoco - Stop dittatura", ricco di materiale audiovisivo esplicativo sul tema dei crimini contro i bambini. Speriamo che le informazioni fornite stimolino ciascuno a fare le proprie ricerche e a trarre le proprie conclusioni. Ognuno ragioni con la propria testa, come anche Q invita a fare.





Q ha mai escluso la possibilità che Biden potesse essere inaugurato come presidente degli USA?


No. Anon e Patrioti, invece, erroneamente ritenevano impossibile questo scenario. Q ha precisato, a posteriori, che le cose dovevano andare in questo modo per provocare il risveglio delle masse ("A volte bisogna attraversare l'oscurità prima di vedere la luce", Q#4951; "Doveva essere fatto in questo modo", Q#4955). Ad oggi (luglio 2023) possiamo tranquillamente affermare, ed è provabile, che la stessa inaugurazione di Biden (falso Presidente) è parte dell'operazione dei Patrioti.




Q, nel post Q#2610, ha affermato che le elezioni dal 2020 in avanti erano al sicuro. I risultati elettorali, determinati da giganteschi brogli, hanno finora smentito questa affermazione. Questo fatto indica che la visione data da Q è sbagliata?


A nostro avviso, la vicenda delle elezioni presidenziali del 2020 (e delle concomitanti elezioni per il Congresso) è ancora più che aperta e l'enorme mole di prove di brogli elettorali finora accumulate (si pensi soltanto ai server della Dominion recuperati dai Marines a Francoforte grazie a un'azione militare) servirà a ripristinare i corretti risultati del voto ed è funzionale a rendere il sistema elettorale americano a prova di brogli per gli anni a venire. Siamo inoltre convinti che, proprio alla luce dei brogli elettorali, in virtù di meccanismi legali sotterranei, le leve fondamentali del potere siano rimaste nelle mani di Trump e dei militari, secondo quanto affermato dalla teoria della Devolution (vedi), suffragata da una mole di riscontri documentali. Se il tempo, come crediamo, ci darà ragione, l'affermazione di Q risulterà corretta.





L’inaugurazione di Biden può portare a un rallentamento o al fallimento del piano militare delineato da Q?


Basandosi esclusivamente sui post di Q, non c’è ragione di crederlo. Basandosi poi sui dati di realtà, Biden ci sembra proprio il soggetto adatto per incarnare il rapido declino del potere internazionale degli USA, evento che permetterà la nascita del nuovo mondo, cioè il concretizzarsi dell'obiettivo del piano militare.





È vero che Q ha smesso definitivamente di pubblicare?


Q ha ripreso a postare il 24 giugno 2022, 1700 giorni dopo il suo primo post, lo stesso giorno in cui la Corte Suprema ha sconfessato la celeberrima sentenza "Roe vs Wade", che definiva l'aborto come un diritto garantito dalla Costituzione Americana. All'8 luglio 2023, Q non sta postando dal 28 novembre 2022. Indipendentemente dal fatto che Q pubblichi o meno, gli effetti dell'operazione ad esso legata continuano ad agire tra le masse e sull'informazione.

Sotto potete leggere la prima risposta alla domanda, data durante il primo lungo periodo di silenzio di Q (durato oltre un anno e mezzo). Seguite gli eventuali ulteriori post di Q sulle piattaforme dedicate e sui canali Telegram.

Q ha lasciato chiaramente capire che, ad un determinato momento, il suo ruolo si sarebbe esaurito e quindi avrebbe smesso definitivamente di postare (Q#64). Ad oggi, l’ultimo post risale all’8 dicembre 2020. Chi scrive, ritiene che il piano sia entrato in una nuova fase e che Q abbia, almeno per ora, cambiato veste e funzione. Siamo infatti dell'idea che lo staff di Q, tutto o in parte, stia oggi postando sul canale telegram Georgenews (si capirebbe così il senso dell'enigmatica espressione "HELLO GEORGE." in Q#529). Finora, i nuovi post paiono avere la prevalente funzione di rassicurare e tenere unito l'esercito dei Q followers nel difficile momento in cui tutto il piano SEMBRA essere stato rimesso in discussione (noi invece riteniamo, insieme a numerosi altri analisti, che il piano stia procedendo nel migliore dei modi e che sia altamente efficace dal punto di vista militare proprio perché controintuitivo). Per rispondere alla domanda, secondo George News Q riprenderà a pubblicare.

Nell'immagine sotto, uno dei messaggi più importanti finora pubblicati da George News (postato il 3 marzo 2021 e indirizzato, immaginiamo, a tutto il movimento), che andiamo a tradurre:


Per favore, smettete di tentare di decifrare tutto quello che viene postato

“Nessuna comunicazione esterna” [citazione del post Q#1318, n.d.r.]

Quando dovrete/dovremo sapere qualcosa, la saprete/sapremo sicuramente

* Guidarvi con delicatezza verso un argomento o una persona, beh, quella è un’altra cosa

** Edit: lo diciamo con sincero AMORE verso tutti voi.


QUI l'archivio delle chat di George News, appuntamenti ricorrenti dapprima sul canale Youtube (ora chiuso dalla censura), poi su Rumble, per dialogare con i followers.



PICCOLO GLOSSARIO FONDAMENTALE

Cricca (o Cabala, per un errore di traduzione in italiano del termine inglese Cabal): gruppo di famiglie ai vertici del sistema finanziario, che esercitano il controllo sulle banche centrali e quindi sulla creazione della moneta. La più nota (e forse la più influente) di queste famiglie è quella dei Rothschild.

Deep State: vasta rete di politici, imprenditori, funzionari, giornalisti, membri del clero e personaggi dello spettacolo legati agli interessi della Cricca mediante corruzione e/o ricatto.

Patriots (o Patrioti, anche se in inglese il significato del termine è più ampio): tutti coloro che si oppongono alla Cricca e al Deep State nell'ambito dell'attuale scontro globale.

Q: operazione di intelligence militare, condotta da Patriots, che mira ad aggirare il controllo pressoché totale che la Cricca esercita sull'informazione (compresa larga parte di quella "alternativa").

Anon: coloro che analizzano, commentano e diffondono i messaggi di Q sulla piattaforma in cui Q pubblica e, per estensione, sulle altre piattaforme internet. Il termine sta per "anonimi".

QAnon: miscuglio di termini inventato dai media per creare confusione e disinformare il pubblico.

The Plan: piano concepito da alcuni Patriots in ambito militare, e attivo ormai da decenni, allo scopo di abbattere la dittatura mondiale della Cricca.

Complottismo/Complottista/Teoria del Complotto: i termini "Conspiracy Theory" e "Conspiracy Theorist" furono introdotti nel 1967 nell'ambito della comunicazione mediatica su input della CIA (il memurandum originale, il 1035 960, ormai desecretato, lo trovate in rete facilmente, ad esempio QUI, oppure QUI), con lo scopo di denigrare le tesi di chi si trovava in disaccordo con le conclusioni della Commissione Warren, che aveva indagato sull'omicidio di John Fitzgerald Kennedy e che era giunta a conclusioni, che oggi sappiamo erronee grazie ai documenti desecretati, che escludevano il complotto e indicavano Lee Harvey Oswald come unico responsabile dell'assassinio. Specifichiamo che la CIA non coniò i termini, ma spinse per il loro uso sulla stampa. Questi termini sono essenzialmente privi di significato reale e servono solo a manipolare il pubblico: una volta affibbiata dai media la collaudata etichetta di "complottismo" a un'informazione, la maggior parte delle persone la archivia classificandola come falsa, senza sottoporla a nessuna verifica. Coloro che non si comportano in questo modo irrazionale e conformista, vengono etichettati ed additati come "complottisti", ovverosia declassati, nella mente di chi è stato manipolato, ad individui di rango inferiore. Col passare del tempo, le masse ammaestrate iniziano in modo automatico ad assegnare il marchio di "complottismo" a certe categorie di informazioni, in genere scomode per il potere. Le informazioni sono invece soltanto di due tipi: vere o false, e per classificarle bisogna sobbarcarsi l'onere della verifica. Non esiste nessuna informazione di tipo "complottista", però vale la pena sapere che i documenti ufficiali indicano, non a caso, come autore del complotto per assassinare JFK lo stesso ente che ha spinto per introdurre questi termini nel linguaggio giornalistico, ovvero la CIA (su questo argomento, vi consigliamo la visione dell'intervista, rilasciata ad agosto 2023, di Tucker Carlson a RFK Jr, nipote di JFK e candidato alle Presidenziali Americane del 2024 per il Partito Democratico).

Tutto il nostro lavoro è dedicato ai bambini: a quelli che sono qui con noi, a quelli che verranno e a quelli che, purtroppo, abbiamo perso.

































I did my best, it wasn't much












































Even in the darkest hour, we are not going to fold. We will hold the line. Victory lies ahead! WWG1WGA!!

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